8 MARZO
PASSIONE, ORGOGLIO E FEMMINILITA’. LE DONNE DELLA BRIGATA “SASSARI”
Sassari, 8 marzo 2013 -
La professione militare “appartiene” oggi alle donne nella stessa misura, con le
stesse garanzie e con le stesse prospettive tradizionalmente offerte alla
componente maschile.
Nella ricorrenza della giornata internazionale della donna, l’Esercito Italiano
ha fatto delle pari op-portunità un punto fermo della propria organizzazione e
valorizza la prospettiva di genere con le circa 6680 donne attualmente in
servizio.
Di esse, circa 130 sono tra le allieve frequentatrici dei corsi di formazione,
6120 sono tra i Graduati ed i militari di truppa, 140 sono tra i Sottufficiali e
290 tra gli Ufficiali. L’apporto delle donne nelle operazioni internazionali,
che integrano aspetti economici, sociali, co-municativi, culturali, sul terreno
è spesso un fattore vincente. Mentre le donne statunitensi solo recentemente
sono state ammesse al combattimento in prima linea, le italiane dell’Esercito
non hanno mai subito limitazioni di impiego.
“È un traguardo importante - sottolinea il Comandante della Brigata
SASSARI, Generale Manlio Scopigno - a conferma della bontà delle scelte
operate, a suo tempo, in termini di professionalizzazione dello strumento
militare”.
Infatti, a distanza di circa 13 anni dall'entrata in vigore della legge che ha
sancito l'ingresso delle donne nelle Forze Armate italiane, la componente
femminile è oramai una consolidata realtà. La Brigata SASSARI è una delle prime
unità dell’Esercito Italiano ad essere stata alimentata con personale femminile.
Le donne che indossano le ambite mostrine bianco/rosse sono presenti, in
ossequio al principio delle pari opportunità, in tutte le categorie (Ufficiali,
Sottufficiali e Volontari) ed operano, con le medesime prospettive di carriera e
con gli stessi incarichi dei colleghi maschi, nel Comando Brigata, nei due
reggimenti di fanteria (151° e 152°), nel 3° Reggimento bersaglieri, nel 5°
Reggimento genio guastatori e nel Reparto Comando e Supporti Tattici della
Brigata.
“Le donne della Brigata “Sassari” hanno immediatamente messo in luce
professionalità, determinazione e spirito di sacrificio - precisa il
Generale Scopigno - contribuendo, in maniera inequivocabile, ad ingenerare
quel sano spirito competitivo con il personale maschile, a tutto vantaggio
dell’elevazione del livello qualitativo della nostra Brigata. La
componente femminile dei Dimonios - prosegue il Comandante della
SASSARI - è, a tutti gli effetti, elemento monolitico in seno alla Brigata,
su cui poter fare pieno e sicuro affida-mento sia per le esigenze nazionali (si
pensi all’impiego nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, che vede
attualmente alcune unità della SASSARI impegnate a Roma, in concorso alle forze
dell’ordine, a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza a siti sensibili
e alle aree urbanizzate della capitale) sia per gli impieghi nei più
diversificati scenari operativi internazionali ove talvolta l’essere donna,
ancorché in uniforme, può sicuramente contribuire ad avvicinare realtà femminili
più complesse di quelle occidentali, ma non per questo meno bisognose di
assistenza e comprensione”.
Passione, orgoglio e motivazione, sono dunque le qualità che animano le donne
dei “Diavoli Rossi” nella convinzione che la funzionalità della Brigata non può
che essere garantita dalla presenza al suo interno, indipendentemente dal
genere, di personale addestrato ed in possesso di tutti i requisiti morali, di
carattere e professionali necessari all’espletamento dei compiti istituzionali.
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