SASSARI, 28 GENNAIO 2015 - La Brigata
SASSARI ha celebrato la “Festa di Corpo e delle Bandiere di Guerra
del 151° e del 152° Reggimento Fanteria” in occasione del 97°
anniversario della Battaglia dei “Tre Monti”, importante vittoria
delle armi italiane che segnò la ripresa operativa e morale
dell’esercito italiano dopo le infauste giornate di Caporetto e che
valse la 2a Medaglia d’Oro al Valor Militare alle Bandiere di Guerra
dei due Reggimenti.
La storica ricorrenza è stata rievocata nelle caserme “Monfenera” di
Cagliari (sede del 151°) e “Gonzaga” di Sassari (sede del 152°) nel
corso di due distinte cerimonie alle quali ha partecipato il 42°
Comandante della Brigata SASSARI, generale Arturo Nitti, presenti i
comandanti dei Reggimenti, i colonnelli Enrico Rosa e Raffaele
Vladimir Forgione, gli ufficiali, i sottufficiali, i graduati, i
cappellani militari, il personale civile dei due reparti e i
familiari dei soldati sardi caduti in Patria e all’estero
nell’adempimento del proprio dovere.
“Il mio deferente pensiero va a tutti i Caduti, alle loro
famiglie e a quanti, con straordinario valore, altruismo e spirito
di sacrificio, hanno combattuto nel corso dei due conflitti mondiali
ed operato nelle missioni di pace”, ha detto il generale Nitti
durante il suo intervento nel corso del quale ha evidenziato il
fortissimo legame che unisce i “sassarini” delle origini,
combattenti sul fronte del Carso e sull'altopiano di Asiago durante
la Prima guerra mondiale, e quelli di oggi.
“Legame che va ricercato nell'essenza dei valori della Sardegna
- ha sottolineato il generale Nitti - valori secolari come
l’orgoglio di essere presenti laddove la Patria chiama in ossequio
al solenne atto del giuramento che ogni soldato pronuncia davanti
alla bandiera di combattimento affidata alle nostre unità militari,
simbolo dell’onore dell’unità stessa, delle sue tradizioni, della
sua storia”.
I militari della Brigata SASSARI, reduci dalla missione Isaf in
Afghanistan, sono oggi impiegati a Roma nell’ambito dell’operazione
“Strade sicure” dove operano a garanzia dell’ordine pubblico e della
sicurezza a siti sensibili e ad alcune aree urbanizzate della
Capitale.
L’odierna ricorrenza anticipa una serie di iniziative che
prenderanno il via nell’isola quest’anno in occasione del 100°
anniversario della Brigata SASSARI (avvenuta il 1° marzo 1915, data
di costituzione dei due Reggimenti, il 151° a Sinnai e il 152° a
Tempio Pausania) e della commemorazione del centenario della Prima
guerra mondiale. Nella foto: il Monumento ai
Caduti del 151° nella Caserma "Monfenera" di Cagliari; nel
riquadro il 42° Comandante della Brigata SASSARI, generale Arturo
Nitti. Sotto: la deposizione della Corona sul Monumento ai Caduti
del 152° nella Caserma "Gonzaga" di Sassari.
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Fonte:
COMANDO BRIGATA MECCANIZZATA “SASSARI”
ALZABANDIERA E INNO
NAZIONALE AL 151°
LA BATTAGLIA DEI “TRE
MONTI”
La battaglia, combattuta per l’intera giornata
del 28 gennaio 1918 dal 151° e dal 152° Reggimento fanteria della
Brigata SASSARI, vide momenti drammaticamente cruenti nelle contese
trincee di Col del Rosso, Col d’Èchele, e Monte Valbella, culminati
con la morte del comandante del 151° Reggimento, Colonnello Giovanni
Aprosio (MOVM alla memoria), colpito in pieno da un proiettile
d'artiglieria mentre guidava i suoi uomini all'attacco. Esaurite le
munizioni, i fanti si difesero anche con i sassi. Gli austriaci,
resisi conto della difficoltà del momento dei “sassarini”, poiché
isolati e senza munizioni, si lanciarono all’attacco sicuri di
riconquistare le posizioni perse. Tra i reparti della SASSARI ci fu
un attimo di esitazione, svanito nell’istante in cui ci fu la
consapevolezza che indietreggiare avrebbe significato perdere ciò
che si era conquistato a caro prezzo e che l’unica alternativa
possibile, arrendersi, non era nella loro indole. In quegli attimi
terribili il richiamo all’Isola lontana risvegliò l’orgoglio e la
fierezza tipica del popolo sardo. I “Diavoli Rossi” decisero di
contrattaccare all’arma bianca. Dalle file della “Sassari” si levò
alto il grido “Avanti Sardegna!”. All’incitamento “Avanti Sardegna!”
si levò il grido di guerra “Forza Paris!”, urlato all’unisono, che
accompagnò il terribile contrattacco alla baionetta, condotto dai
“sassarini” con la forza della disperazione, disorientando e
sorprendendo gli austriaci benché fossero in numero più elevato, ben
armati e meglio equipaggiati. Tutto ciò consentì di mantenere le
posizioni. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Armando
Diaz, nel congratularsi con i “Sassarini” reduci dalla battaglia,
ebbe a dire “….Voi non sapete, e forse non saprete mai, quanto
avete fatto per l’Italia…”.
Fonte:
COMANDO BRIGATA MECCANIZZATA “SASSARI”
IL 151° CANTA
"DIMONIOS"
Le Bandiere di Guerra dei Reggimenti della Brigata SASSARI schierate a Olbia il 28 Gennaio 2014 per la cerimonia commemorativa del 96° anniversario della Battaglia dei Tre Monti alla presenza del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Da sx: 3° Bersaglieri, decorata di due Ordini Militari d'Italia, tre Medaglie d'Oro e tre d'Argento al Valor Militare, una d'Argento al Valore dell'Esercito, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito Civile (è la Bandiera più decorata delle Forze Armate Italiane), 151° e 152° Fanteria, decorate ciascuna di un Ordine Militare d'Italia, di due Medaglie d'Oro al Valor Militare e una Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito, 5° Reggimento Genio Guastatori, decorata di due Medaglie di Bronzo al Valor Civile e una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.
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