LE BOURGET 2017, IL SALONE DEI RECORD
di CARLO DEDONI*
Il Salon international de l'aéronautique et de l'espace de
Paris-Le Bourget (SIAE), noto anche come Paris Air Show, è uno degli
eventi di maggior richiamo del settore aerospaziale mondiale,
rappresentando di fatto una vetrina internazionale per le aziende che
operano in questo ambito industriale e che scelgono l'appuntamento
parigino per annunciare e siglare affari multimilionari, accordi
commerciali e industriali e per presentare le ultime novità al mercato.
Giunto quest'anno alla sua 52a edizione, il Salone è un
evento biennale - ricorre sono negli anni dispari - che si alterna con
altri due importanti appuntamenti internazionali dell'industria
aeronautica e aerospaziale: il Salone di Farnborough, nel Regno Unito, e
l'ILA di Berlino, ambedue in programma per gli anni pari (prossimo
appuntamento nel 2018).
L'edizione del SIAE 2017, conclusasi qualche giorno fa, descrive in modo
esaustivo l'andamento del mercato, confermando una significativa ripresa
delle transazioni, in particolare dell'aviazione commerciale, e
registrando un bilancio complessivo che sfiora i 200 miliardi di euro
tra nuovi ordini, accordi e contratti annunciati durante l'evento.
Più nel dettaglio, a Parigi, sono stati conclusi contratti per
l'acquisto di nuovi velivoli per oltre 150 miliardi di dollari, un
record storico per il Salone di Le Bourget, e i principali costruttori
mondiali, Boeing e Airbus, hanno presentato nuovi prodotti di punta come
il 737 MAX 10 e il progetto A380 Plus. Giusto per dare un ulteriore
ordine di grandezza dell'evento, si noti che la sola Boeing ha ottenuto
oltre 370 nuovi ordini e impegni all'acquisto per il nuovo 737 MAX 10
che aveva presentato qualche settimana fa e lanciato ufficialmente
proprio durante la kermesse parigina.
Molte altre le novità interessanti viste a Parigi, tra queste ricordiamo
il debutto internazionale dei nuovi velivoli Embraer E-Jet E-2, nuova
generazione di velivoli regionali per il mercato civile, e del KC390,
velivolo da trasporto tattico per il mercato militare, mentre Lockheed
Martin ha presentato una nuova variante del C-130J appositamente
progettata per le missioni speciali in teatro internazionale e
denominata C-130J-SOF. Il consorzio italo-francese ATR ha invece
presentato lo studio per la realizzazione di una versione STOL (Short
Take Off and Landing) del proprio velivolo ATR42-600 in grado di operare
su piste estremamente corte.
Anche l'italiana
Leonardo (ex Finmeccanica) si è presentata in forze a
Le Bourget portando in mostra il nuovo addestratore M-345, giunto ormai
alla configurazione definitiva, e la versione Fighter Attack del
velivolo M-346 che ne consente anche un uso operativo, oltre che
addestrativo, per missioni tattiche multiruolo. Entrambi i programmi
made in Italy hanno già attirato l'interesse di diversi possibili
clienti internazionali. A Parigi, il principale costruttore aeronautico
italiano ha presentato anche il nuovo aero-bersaglio a pilotaggio remoto
Mirach 40 (M-40) e un progetto, realizzato in collaborazione con
l'americana Orbital Insight per la fornitura di servizi satellitari per
molteplici applicazioni come la gestione delle emergenze, l’agricoltura
di precisione, il monitoraggio dell’ambiente, la sicurezza. Durante
l'Air Show inoltre, la divisione elicotteri di Leonardo si è assicurata
contratti per la vendita di nuovi aeromobili per un valore di oltre 200
milioni di euro.
Oltre a Leonardo, una nutrita schiera di aziende italiane ha preso parte
al Salone di Le Bourget mettendo in mostra tutta una serie di novità
tecnologiche e industriali. Dalle soluzioni per la lavorazione dei
metalli a quelle per la manutenzione degli aerei, per arrivare alla
componentistica più complessa per applicazioni spaziali e alla
produzione di aeromobili o parti di essi: la partecipazione italiana a
Le Bourget, capitanata dai distretti e dai cluster aerospaziali
regionali, ha presentato al mercato globale un'offerta piuttosto ampia
di prodotti e servizi che conferma l'elevato livello tecnologico e
qualitativo raggiunto dalle nostre imprese, anche da quelle
medio-piccole, e la competitività dei prodotti italiani in un ambito di
mercato in cui la qualità fa la differenza.
Quelli visti al Salone di Le Bourget sono risultati importanti di un
intero settore produttivo dovuti anche ai percorsi di studio e
formazione professionale che sono ormai delle realtà consolidate in
numerose aree del nostro paese, e che spesso sono intrinsecamente
correlate alle attività dei distretti e dei cluster locali, in grado di
favorirne lo sviluppo con la creazione e la messa a sistema di un
tessuto imprenditoriale e produttivo che riesce a formare, assorbire e
valorizzare tali competenze professionali e renderle fruibili
all'industria.
In un Salone di Le Bourget segnato dalla ripresa del settore e dai
numeri in crescita a livello globale, le nostre aziende non hanno certo
sfigurato, dimostrando, ancora una volta, la vivacità e l'importanza
strategica ed economica dell'intero comparto aerospaziale italiano, un
settore probabilmente ancora poco conosciuto al grande pubblico, ma che
di fatto rappresenta una delle eccellenze dell'industria del nostro
paese.
CARLO DEDONI
* chief editor & pr ilVolo.it
CON LA CUBIC GLOBAL DEFENSE UN PO DI SARDEGNA AL SIAE
Presente in Sardegna dalla fine degli anni '70 con
l'Air Combat Maneuvering Instrumentation (ACMI) nella Base aerea di
Decimomannu, la Cubic
Global Defense ha presentato al Salone aerospaziale di Le Bourget le
sue più recenti innovazioni tecnologiche che hanno ulteriormente
migliorato il sistema ACMI che negli ultimi 40 anni ha permesso a
generazioni di piloti di addestrarsi alle missioni in maniera sempre più
efficace e con meno rischi. Nei grandi schermi dello stand dell'azienda
californiana, fondata a San Diego da Walter J. Zable nel 1951, appare
anche l'immagine satellitare della Sardegna con le missioni di
addestramento al combattimento aereo condotte in una vasta gamma di
spazi aerei virtuali, ma con la massima fedeltà alle situazioni reali.
Cubic ha presentato il P5 Combat Training System (CTS/TCTS), un pod
subalare in grado di registrare e trasmettere, con soluzioni di
crittografia avanzata, tutti i dati di volo, uso delle armi di bordo e
scambiare tutti i dati con gli altri aerei della formazione e le
stazioni a terra. Il sistema oltre a fornre in tempo reale l'evoluzione
della missione, consente in fase di debriefing l'analisi di ogni
particolare della condotta di volo, degli ingaggi e delle manovre
evasive in caso di attacco da parte di "aggressor". Per questi ultimi la
Cubic ha realizzato la "Bandit board", un sistema a basso costo che
intercetta e trasmette ad un tablet fissato al ginocchio del pilota
tutti i dati relativi agli avversari, consentendogli di diventare un
pericolosissimo antagonista anche se vola su un aereo di seconda o terza
generazione.
A Le Bourget la Cubic ha presentato le ultime evoluzioni
dell'Instrumented-Multiple Integrated Laser Engagement System (I-MILES),
che costituisce il "cuore" del
Sistema Integrato per l'Addestramento Terrestre (SIAT) , presente
anche a Capo Teulada .
I-MILES si avvale delle ultime tecnologie informatiche e utilizzando le
frequenze impiegate per la trasmissione dati, GPS, telefonia mobile e
trasferimento dati senza fili (Wi-Fi), permette la preparazione delle
unità con un realismo mai raggiunto in precedenza. L'impiego dei
simulatori elimina, infatti, i condizionamenti di sicurezza imposti
dall’impiego di munizionamento reale e le procedure di Comando e
Controllo possono svolgersi in condizioni di elevato stress operativo,
analoghe a quelle che si trovano in un teatro operativo tipico delle
missioni del post-guerra fredda. (PV)
I
nostri video dal Paris Air Show 2017
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"Best
of figures" dal sito ufficiale del Paris Air Show 2017
PAGINE SPECIALI SUI POLIGONI MILITARI IN SARDEGNA
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