SU CHENTUCHIMBANTUNU
NELLA LEGGENDA DA 98 ANNI
SINNAI, 1 MARZO 2013 - Innanzitutto permettetemi di ringraziare
il Comune di SINNAI e la cittadinanza intera per il sostegno e il
supporto che con costanza, affetto e generosità dimostrano in ogni
occasione al reggimento e un doveroso ringraziamento al Gen. Cte la
B. Sassari, Gen. B. Manlio Scopigno, per averci voluto dare con la
sua presenza un segno di sincera vicinanza e affetto. Carissimo
Sindaco, salire verso la pineta, verso le pendici Sinnaesi è ogni
volta un po’ come tornare a casa. Il mio pensiero di militare e di
Sassarino va a questi luoghi, a quella Piazza dove ci siamo prima
riuniti, a questa terra dove i primi Sassarini si radunarono a
costituire il reggimento che oggi ho l’onore e il privilegio di
guidare.
Il 151° reggimento fanteria "SASSARI" si costituisce a Sinnai il 1°
marzo 1915 dal Deposito (CAR/RAV del tempo) del 46° reggimento
fanteria "REGGIO" dando vita, con il 152°, costituitosi a Tempio
Pausania, la Brigata "SASSARI" quasi interamente costituita da
Sardi. Oggi la Brigata ha l’onore di inquadrare altri magnifici
reparti tra cui il 3° reggimento bersaglieri qui rappresentato dal
suo Sottufficiale di Corpo, Luogotenente Roberto Sori, in
rappresentanza del Comandante Col. Corrado CARLINI che ringrazio
sinceramente per averci portato il saluto dei suoi bersaglieri, ma
anche per il lustro che deriva dal servire insieme alla Bandiera di
guerra del TERZO, la più decorata d’Italia. Dopotutto le glorie del
151° reggimento che seguirono la sua fondazione, vanno di pari passo
con i fatti d’arme che videro protagonisti i Bersaglieri del 3° sul
Piave e a Vittorio Veneto.
Il 151°, dopo pochi mesi di addestramento, il 22 luglio è a SANTA
MARIA LA LONGA in provincia di UDINE dove ha luogo la benedizione
della bandiera e dopo soli 3 giorni è già in combattimento sul Carso
dove si porta a ridosso delle posizioni nemiche presso BOSCO
CAPPUCCIO. Dal punto di vista strategico, allo scoppio della 1^ GM
(assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando), l’Italia cede alle
spinte interventiste e conclude, nell’aprile del 1915, le trattative
segrete con la Triplice Intesa, con la firma del patto di Londra, e
a maggio rompe la Triplice Alleanza avviando la mobilitazione e
dichiarando guerra all'Austria-Ungheria. Il piano strategico
dell'Esercito Italiano, sotto il comando del suo Capo di SM Generale
Luigi Cadorna, prevedeva di intraprendere un'azione
offensiva/difensiva per contenere gli austro-ungarici a NORD-EST
presso Trento e sul fiume Adige a concentrando invece lo sforzo
offensivo verso EST nei pressi dell’Isonzo sulla direttrice di
Gorizia. Secondo questo piano sul fronte italiano furono ammassati
circa mezzo milione di uomini.
Nel giugno del 1915 le truppe italiane forzano il settore nei pressi
di Sagrado (lungo il fiume Isonzo – oggi in provincia di Gorizia)
approcciando alle pendici delle alture carsiche retrostanti.Dal
primo balzo offensivo e per le successive I, II, III, IV e V
battaglia dell'Isonzo gli attaccanti si impegnarono in cruenti e
sanguinosissimi scontri che li portarono a raggiungere in diversi
tratti tali alture dissanguandosi per espugnare queste quote.Da
questo nodo del fronte carsico transita la Brigata Sassari per
andare alla conquista del Bosco Cappuccio, della Trincea delle
Frasche e successivamente della Trincea dei Razzi, nelle battaglie
dell'autunno del 1915 che infiammarono il Carso. Stiamo parlando in
particolare della III, IV e V battaglia dell'Isonzo.
Dal giugno al dicembre del 1915, sul fronte del Carso e Isonzo si
contarono sul fronte italiano 54.000 morti e circa 180.000 tra
feriti e dispersi. Nei soli 6 mesi di guerra nel 1915 Il 151° rgt,
in particolare, perse circa 300 uomini ed ebbe quasi 1700 tra feriti
e dispersi. Si pensi a quale sforzo abbia prodotto la terra Sarda
nell’alimentare i suoi reggimenti. Alla fine più di 100.000
richiamati, praticamente la maggior parte degli uomini abili al
lavoro donarono i loro muscoli alla patria lasciando sguarnite le
famiglie e i terreni che le sostentavano.
Il 15 novembre il bollettino del Comando Supremo addita
all'ammirazione del Paese una Unità, la "Brigata Sassari", in cui
"intrepidi Sardi" hanno espugnato e mantenuto la formidabile TRINCEA
DELLE FRASCHE e conquistato di slancio anche la TRINCEA DEI
RAZZI.Nel giugno 1916 la gloria del reggimento accresce
sull'ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI.Per tutti questi fatte d’arme il
reggimento venne insignito della 1a Medaglia d’Oro al
Valor Militare.
Ma la guerra è appena all’inizio, i “Dimonios” come vennero
soprannominati dagli Austro-Ungarici i furiosi “Diavoli Rossi” (Rote
Teufel), continuano a combattere, a morire e a coprirsi di gloria.
Combattono sull'ORTIGARA, sul MONTE ZEBIO, e sulla BAINSIZZA, quale
punta più avanzata dell'offensiva del nostro Esercito e, il 28
gennaio 1918, il 151° ed il 152° insieme attaccano e conquistano,
sull'ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI, il COL ROSSO e il COL D'ECHELE
nella famosa battaglia dei TRE MONTI. Nel giugno 1918 il reggimento
è sul PIAVE a respingere con furia il nemico austriaco e infine
nella battaglia di VITTORIO VENETO (4 novembre 1918), come cita la
motivazione della 2a Medaglia d’Oro al Valor Militare,
"non conosce limiti d'ardimento nell'inseguire il nemico". Al
termine del conflitto il reggimento conterà quasi 2000 caduti a cui
si aggiungeranno più di 4000 feriti.
La gloria del 151° e dei Dimonios è ormai scritta. Dopo la 1a GM si
trasferisce in varie sedi per dislocarsi in TRIESTE fino allo
scoppio della Seconda Guerra Mondiale durante la quale partecipa
fino al 1943 alle operazioni in Iugoslavia per poi partecipare alla
difesa di ROMA contro i tedeschi nelle giornate dell'8, 9 e 10
settembre 1943. Il 1° aprile 1962, il 151° si ricostituisce a
Trieste nella stessa Caserma “VITTORIO EMANUELE” che lo aveva
ospitato fino al 1940 e il 30 settembre 1975, in seguito alla
ristrutturazione dell’Esercito, il reggimento viene disciolto. Dopo
vicende alterne, dal gennaio del 1976 al luglio del 1992, passando
per il 151° btg fanteria “SETTE COMUNI” viene nuovamente
riconfigurato in reggimento e a partire dal 1 gennaio 2000 assume
l’attuale fisionomia con sede in Cagliari. E’ opportuno sottolineare
come, a distanza di tanti anni, con il passaggio dalla leva al
sistema di reclutamento professionale nel 2005, il principio che ha
guidato l’alimentazione del reggimento (una sorta di rinascita a 90
anni dalla fondazione…), forse proprio tra i primi a
professionalizzarsi in toto, sia stata ancora l’appartenenza allo
stesso territorio, il radicato sentimento d’identità regionale, la
sardità in prima linea ancora una volta, come 90 anni prima! Dal
1996 in poi, il reggimento è stato protagonista di tutte le
principali missioni all’estero svolte a favore della pace e della
sicurezza internazionale, quali quelle in Bosnia Herzegovina, in
Albania, in Kosovo, in Iraq e ultimamente, più volte, in
Afghanistan. Proprio in Iraq il 151° reggimento, è stato insignito
della Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito con particolare
riferimento ai tristi fatti di An Nasiriya dove il reggimento ha
pianto un suo effettivo, il Mar. Silvio OLLA caduto durante il vile
attentato terroristico. E’ su queste glorie che si fonda la nascita
del 151° reggimento. E’ su questa memoria che oggi, a 98 anni di
distanza, celebriamo il nostro compleanno, nel ricordo di quei primi
Sassarini che portarono al fronte e nelle trincee tutta la loro “sardità”,
Sassarini orgogliosi della loro terra, che non facevano prigionieri,
uniti in gruppi provenienti dalla stessa famiglia, dallo stesso
paese, uomini semplici e abituati a combattere con la natura per
vivere. Il reggimento dice oggi grazie a quei soldati sardi, alle
loro azioni di quotidiano sacrificio, per quel loro agire diretto,
spontaneo così com’è sincero non studiato, non calcolato il loro
agire di oggi. Ringraziamo sos mannos per quella sardità mai perduta
e dimenticata che ancora oggi rende il reggimento unito nella
fatica, nel duro addestramento quotidiano, nel rispetto della
disciplina e dell’etica militare. Viva L’Esercito, viva la Brigata
Sassari e viva il 151° rgt f. Sassari. Forza Paris.
SEGUE
SINNAI 1915-2013: IL COMANDANTE DEL 151° RIEVOCA I 98 ANNI DI STORIA DEL REGGIMENTO
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AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO
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