Rendere omaggio alla Brigata SASSARI  indossando le mostreggiature bianco-rosse in tutte le manifestazioni alle quali parteciperanno fino al 2018: è l'iniziativa dell'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi", impegnata dal 1998 a  ricordare chi ha contribuito a costruire l'Europa nella quale oggi viviamo. L'avventura delle "Sentinelle" è cominciata nel Luglio del 1998 in occasione dell'inaugurazione del Museo all'aperto del Monte Lagazuoi (Belluno), teatro di vicende belliche dal 1915 al 1917. Gli organizzatori dell'evento inaugurale chiesero ad un gruppo di appassionati di presenziare indossando le divise storiche italiane e austriache della Grande Guerrra.  "Ci venne in mente qualcosa di più - raccontano le 'Sentinelle' - anziché 'qualche persona in uniforme, perché non ricreare una situazione bellica con postazioni, baracche, reticolati, ecc. ove il pubblico potesse aggirarsi e curiosare? L’idea entusiasmò gli organizzatori e divenne realtà!!"
La prima uscita fu un successo e nelle postazioni e baracche ai piedi del Lagazuoi, ottimamente ricostruite per l’occasione dagli Alpini italiani e dai Gebirgsjaeger tedeschi si insediarono amici, colleghi e conoscenti, collezionisti e non, perfettamente vestiti con uniformi ed armi originali dell’epoca. Le postazioni furono "arredate" con materiale originale come scudi da trincea, telefoni, lanterne, barelle e molte altre suppellettili originali. "Il tocco da maestro era dato dalle due mitragliatrici Schwarzlose e Vickers e dal cannone da 75 mm italiano, tutte le armi ovviamente inertizzate a norma di legge. Il pubblico - ricordano ancora  le 'Sentinelle' - sorpreso ed incuriosito ci subissò di domande, fotografie e riprese video; alla fine fu un vero successo. Da questa idea è nata la voglia di riproporre questa nostra presenza una volta all’anno sul Lagazuoi od in altre zone alpine teatro della Grande Guerra".

 

Negli anni l'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi" è cresciuta come numero di partecipanti, per la qualità degli equipaggiamenti, per capacità di intrattenere il pubblico. Nel gruppo vi sono esperti di storia, di collezionismo di uniformi e militaria, di regolamenti militari dell’epoca .
"Quando il pubblico è davanti al nostro Riparto di Sanità - spiegano le 'Sentinelle' - troverà un vero medico oltre ad un assistente di Sanità e delle crocerossine addestrate in grado di rispondere a qualsiasi domanda relativa alle attrezzature in mostra, quasi tutte dell'epoca, alcune posteriori, ma tutte rigorosamente autentiche. Oppure il maresciallo d’artiglieria sarà in grado di spiegare tutto il mondo che ruota attorno al nostro cannone, dalla sua costruzione alla messa in batteria oltre, all’occorrenza, a farlo sparare a salve. Per non parlare del colpo d’occhio che siamo in grado di fornire durante semplici momenti di vita al fronte, come la distribuzione della posta, il rancio dalle casse di cottura trasportate dai muli, l’uso della fureria da campo, dei telefoni in uso allora e di moltissimi altri scorci di vita militare. Alle volte l’ossessione per i particolari del nostro presidente è eccessiva, ma costituisce il nostro marchio di fabbrica che ci porta a trascorrere con regolarità delle giornate nell’addestramento formale esattamente come lo facevano i nostri nonni un secolo fa".



Il 2016 sarà un anno denso di impegni per  l'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi" . Il 15 Maggio è in programma una  marcia in uniforme storica a Monte Cengio in ricordo del Centenario dell'inizio della Strafexpedition del Maggio/ Giugno 1916. A metà Luglio l'Associazione effettuerà un'altra  marcia in uniforme storica a Monte Fior - Castelgomberto a ricordo delle battaglie avvenute a fine Giugno del 1916 e nella quali fu coinvolta la Brigata SASSARI.
Nel Forte Carpenedo il 21-22 Maggio e 24-25 Settembre 2016 saranno allestite mostre statiche.
Ma a Novembre, dopo il ritorno della SASSARI dal Libano, l'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi" spera di poter essere in Sardegna per poter effettuare una rievocazione storico didattica al cospetto dei pronipoti dei Sassarini della Grande Guerra  e dei Sassarini del terzo millennio che ne hanno raccolto l'eredità.

 La proposta è stata fatta al nostro giornale da Remo Buosi, della Sartoria Storica di Ferrara che ha realizzato le divise storiche della Banda della Brigata SASSARI. "Per noi dell'Associazione Culturale di Rievocazione Storica 'Sentinelle del Lagazuoi' sarebbe un onore poter fare una rievocazione storico-didattica anche in Sardegna - ci ha scritto Buosi - entro la prima quindicina di Novembre, magari nel fine settimana del 12-13 Novembre".
Alla rievocazione - secondo il programma di massima inviatoci da Buosi - dovrebbero partecipare tra 20 e 30 persone in rappresentanza del 151° Reggimento di Fanteria, del 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza e del 40° Ospedale da Campo. I materiali esposti saranno una  tenda della Sanità completa di tutte le dotazioni d'epoca, quattro tende "Bucciantini" da truppa, un pezzo d'artiglieria sommeggiabile da 75 con dotazioni e una mitragliatrice Maxim Mod. 1911.
I soci dell'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi" illustreranno ai visitatori i materiali, come ad esempio lo zaino del soldato con tutto ciò che conteneva, le varie maschere antigas in uso, le diverse uniformi, le armi in dotazione. Nel progetto che Buosi ci ha inviato è prevista, a cura degli organizzatori locali, la realizzazione di alcune postazioni sfruttando asperità e depressioni del terreno, ottimizzate con sacchi a terra per contestualizzare scenograficamente i materiali con 20 metri di “trincea”per i fucilieri, una postazione per la mitragliatice e una postazione per il cannoncino.
Il gruppo storico sarà a disposizione del pubblico nelle giornate del sabato e domenica. Il venerdì sera si potrebbe organizzare anche un convegno  sull'evoluzione della divisa grigioverde dal 1914 al 1918 con i soci vestiti nelle varie tenute in modo da dare una panoramica su molti aspetti sconosciuti e curiosi di questa gloriosa divisa.

 

La trasferta in Sardegna comporterà però dei costi che da sola l'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi"  non potrà affrontare. Sarà quindi necessario trovare sponsor, sia istituzionali, sia privati, per garantire il rimborso delle spese di viaggio, il vitto e l'alloggio ai componenti del gruppo che farà la rievocazione storica. Riusciremo a portarli in Sardegna? Sicuramente con il sostegno di tutti i nostri lettori sarà possibile.

 

 

FORTE CARPENEDO, 27 MAGGIO 2017 - Le "Sentinelle del Lagazuoi" hanno rievocato la partita di calcio che la Brigata SASSARI disputò a fine maggio del 1917 nella frazione di Vallonara, Marostica. La partita fu voluta per onorare la madrina di guerra e benefattrice della Brigata, Signora Maria Teresa Nardini di Bassano del Grappa. I giocatori hanno indossato, come 100 anni fa, camiciotto, pantaloni di panno, fasce e scarponi chiodati.
Dopo il periodo di riposo e la partita, la Brigata si rimise in marcia verso gli altopiani ed il 10-11 Giugno 1917 fu impegnata nella battaglia di Monte Zebio.

 

FORTE CARPENEDO, 30 MARZO 2020 - Molto di quanto conosciamo sulla Grande Guerra lo dobbiamo alla documentazione fotografica conservata negli archivi di stato e in quelli privati. Ma i "fotografi di guerra" sono rimasti quasi sempre sconosciuti. Amerigo TANI, dell'Associazione Culturale di Rievocazione Storica "Sentinelle del Lagazuoi" ha realizzato un video nel quale spiega com'erano vestiti e che attrezzature usavano i fotografi militarizzati italiani che facevano parte delle Sezioni di Cinefotografia dei Corpi d'Armata. Un'accurata descrizione con alcune assolute novità anche per la maggior parte degli appassionati: i fotografi militarizzati indossavano una divisa ma non avevano stellette e mostrine. Il segno distintivo per loro era una fascia azzurra con una stelletta.
Amerigo Tani poi spiega come accanto ai fotografi "ufficiali" ci fossero quelli "dilettanti", in genere ufficiali che potevano permettersi l'acquisto delle prime macchine fotografiche tascabili come la Vest Pocket Kodak con pellicole in rullo che potevano essere caricate anche in piena luce. E proprio con quel tipo di macchine fotografiche sono giunte le immagini più toccanti delle trincee e i volti dei soldati.
Grazie a Amerigo e alle Sentinelle del Lagazuoi per il loro impegno di rievocazione e divulgazione.

 

 

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