LE DOTAZIONI TIPO DEL FANTE
NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
CAGLIARI,
10 FEBBRAIO 2020 - Assieme con il piastrino,
il "libretto personale" è l'archivio della vita militare di ogni
soldato. E proprio "Libretto personale" è il titolo che Remo Buosi
ha scelto per un'opera nella quale ricostruisce, con grande cura
filologica, la dotazione di un fante italiano della Grande Guerra. Il
libro, che l'Autore ha dedicato ai genitori Italo e Fanny, restituisce alla memoria storica anche quella oggettistica
minuta, come la fascia di lana, le pezze da piedi, le maglie, i mutandoni, i calzettoni di lana e tutti quegli oggetti che potevano consentire un
minimo di comfort nelle trincee. Particolari forse irrilevanti per lo
storico, ma che ci restituiscono l'umanità di soldati che vissero,
combatterono e morirono in una guerra spietata.
In 88 pagine di grande formato, su carta patinata e con illustrazioni a
colori (foto di Pasquale Serraino, stampa Arti Grafiche Fulvio di Udine)
Remo Buosi ha realizzato una guida completa che consente di conoscere i
singoli pezzi che costituivano la dotazione dei nostri fanti. Un
lavoro attento che l'Autore ha potuto affrontare con sicurezza grazie alla passione nata
nell'infanzia e poi sempre coltivata. "Io sono della scuola del
restauro e dell'integrazione dei pezzi - scrive nell'introduzione -
e fin da ragazzino ho imparato a cucire per restaurare le divise
cenciose che trovavo".
"Dai giochi dell'infanzia con i soldatini, crescendo - racconta l'Autore al nostro giornale
- si è sviluppato
il desiderio di collezionare uniformi e accessori. La collezione è nata e cresciuta in tempi in
cui esisteva solo il passaparola, poche conoscenze di collezionisti
locali, i primi annunci sulle riviste, poi le prime fiere specializzate
fino al vero e proprio settore commerciale attuale che, onestamente, ha
un po' mortificato l'ambiente per meri calcoli monetari. Uno dei
motivi questo per cui molti anni fa diedi via la collezione, concentrandomi
solo su ciò che mi colpiva. La svolta da passione a lavoro è avvenuta
nel 2003, quando contattai una sartoria a Ferrara che faceva uniformi:
un colloquio che si rivelò fortunato".
E proprio nella sartoria di
Ferrara furono realizzate le uniformi storiche della Banda Musicale
della Brigata SASSARI. "Fummo contattati dal Comando Brigata -
racconta Remo Buosi - e io mi ritrovai semplicemente a dover dare le indicazioni
per la realizzazione delle uniformi e fregistica varia". Un legame
d'affetto di lunga data con la Banda e la Brigata SASSARI che, in
occasione delle celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra
Mondiale, si è manifestato con la decisione delle "Sentinelle
del Lagazuoi", l'associazione culturale di rievocazione storica
della quale Buosi è uno degli animatori, di onorare la memoria dei
Sassarini adottando le mostrine biancorosse del 151° in tutte le
manifestazioni.
"Devo dire che uno dei motivi fondanti della scelta di rappresentare
la Brigata SASSARI - ricorda Buosi - fu sicuramente il
fatto che un reparto dell'Esercito Italiano, la Brigata più famosa e
decorata del primo conflitto mondiale, rivestiva un'uniforme della
Grande Guerra fatta a modo. E la speranza, un giorno, di poter affiancare
la Banda in qualche occasione. Quando scegliemmo di indossare i colori
dei Dimonios lo facemmo con un certo pudore non essendo noi Sardi. Ma ci
facemmo coraggio e ci onorammo, e ci onoriamo, di rappresentarli da 'non
Sardi' qui sul Continente in questo angolo d'Italia che vide il loro
sacrificio".
Per acquistare una copia di "LIBRETTO PERSONALE" è possibile contattare l'Autore inviando una mail a: info@sartoriaequipe.com .
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