SHAMA, 27 APRILE 2017 - Nella base Unifil di Shama, intitolata al
Ten. Andrea Millevoi, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, è
avvenuto il passaggio di responsabilità del comando del Settore Ovest e
del contingente italiano che opera nell’ambito della missione Unifil
(United Nations Interim Force in Lebanon), la forza di interposizione
delle Nazioni Unite nel Sud del Libano. La Brigata GRANATIERI DI
SARDEGNA è subentrata alla POZZUOLO DEL FRIULI nell'operazione "Leonte".
La cerimonia si è svolta alla presenza del Capo Missione e Comandante
della missione Unifil, il generale irlandese Michael Beary, del
Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Ammiraglio
di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, e di numerose autorità politiche e
locali del Libano del Sud. Il generale Beary durante la sua allocuzione
ha ringraziato il personale della Brigata POZZUOLO DEL FRIULI per il
prezioso contributo fornito per sei mesi e per l'importante ruolo
ricoperto nell’ambito delle attività previste della Risoluzione delle
Nazioni Unite n. 1701.
La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, la più antica dell'Esercito Italiano,
ha già condotto l’operazione nella terra dei cedri nel 2014 con “Leonte
XV”, rilevando, come allora, il Comando della Joint Task Force dalla
Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI. In sei mesi gli uomini e le
donne dell'operazione "Leonte XXI" hanno svolto oltre 37.500 attività
operative diurne e notturne, quattromila attività operative congiunte
con le Forze Armate Libanesi e completato 58 progetti di cooperazione
civile e militare.
La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, di stanza in Roma Capitale con il 1°
Reggimento Granatieri e il Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°)
oltre ad essere impiegata nelle attività operative sul territorio
nazionale ed internazionale, con la sua plurisecolare storia è la Grande
Unità dell’Esercito Italiano incaricata di svolgere le attività di
presidio, alta rappresentanza e cerimoniale di Stato presso le sedi
istituzionali.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
TORNEO AMICIZIA PROMOSSO DAI CASCHI BLU DI ITALBATT
SHAMA. 20 APRILE 2017 - Nell’ambito delle attività di
cooperazione civile-militare svolte dal Contingente Italiano a Sud del
Litani, l’unità di manovra ITALBATT, che si appresta a concludere il
proprio mandato nella terra dei cedri, ha organizzato il 2° Torneo
dell’Amicizia che ha visto la partecipazione delle municipalità della
propria Area di Operazione che non avevano preso parte alla prima
edizione. L’iniziativa ha coinvolto oltre 350 giovani ragazzi di
quindici municipalità che si sono affrontati in un torneo di calcio
all’insegna del rispetto, della condivisione e della sana competizione.
La cerimonia di chiusura dell’evento, tenutasi nella città di Tiro, ha
visto la partecipazione dei sindaci, delle autorità amministrative e del
territorio ed è stata presieduta dal Comandante del Sector West di
UNIFIL generale di brigata Ugo Cillo insieme al Sindaco di Tiro Hassan
Dbouk.
Al termine della manifestazione sportiva sono stati donati
complessivamente cinquemila capi di abbigliamento sportivo a beneficio
delle associazioni locali partecipanti impegnate nella promozione dello
sport. In particolare, sono stati distribuiti circa 400 capi di corredo
sportivo per villaggio (per vestire 20 squadre al completo di tutte le
fasce di età dai 4 ai 20 anni) allo scopo di promuovere e avvicinare i
più giovani alla pratica di una disciplina formativa, molto amata sul
territorio e ricca di valori, quali la lealtà ed il rispetto reciproco.
La donazione è stata resa possibile grazie al prezioso contributo di una
azienda bolognese leader del settore e da sempre impegnata nel campo
sociale a sostegno delle popolazioni più bisognose. L’iniziativa ha
ottenuto il plauso delle autorità locali che hanno ringraziato il
Contingente Italiano da sempre promotore di progetti sociali all’insegna
della tolleranza e dell’amicizia fra popoli.
La Task Force ITALBATT, su base Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) è
comandata dal colonnello Angelo Di Domenico e opera nell’ambito del
Settore Ovest di UNIFIL anche a supporto delle istituzioni locali a Sud
del Litani nel pieno rispetto della Risoluzione 1701 delle Nazioni
Unite.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ITALBATT OSPITA IL MISSION LEADER TEAM DI UNIFIL
AL MANSOURI, 14 APRILE 2017 - Nei giorni scorsi, presso il
Comando della Task Force ITALBATT in Al Mansouri UN-P 1-26, è stato
organizzato il Mission Leader Team Meeting, incontro riservato alle più
alte cariche della missione UNIFIL mirato a fare il punto della
situazione sull’andamento delle molteplici attività svolte nel Sud del
Libano nel rispetto della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.
A premessa dell’importante meeting, il Gen. Michael Beary, Head of
Missione Force Commander di UNIFIL, accompagnato dal colonnello Angelo
Di Domenico, comandante della Task Force su base reggimento “Genova
Cavalleria” (4°), ha avuto modo di salutare il personale dell’Unità di
manovra e vedere da vicino quelle che sono le attività svolte dal
Contingente Italiano, con particolare riferimento a quelle di carattere
operativo, di supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) e alla
popolazione libanese. Numerose e costanti sono le operazioni di
pattugliamento in tutta l’area di operazione con focus particolare sulla
Blu Line e le attività addestrative congiunte con l’esercito libanese
finalizzate ad una sempre maggiore interoperabilità ed osmosi di
esperienze e procedure fondamentali per una armonica implementazione
della Risoluzione 1701.
Al termine della visita, dopo la firma dell’albo d’onore, il Gen. Beary
ha voluto complimentarsi con i Peace keepers Italiani per il costante
impegno profuso nell’arco dei quasi sei mesi trascorsi nella terra dei
cedri, rimarcando come l’eccellente livello di preparazione ed il
sostanziale contributo allo svolgimento dei compiti affidati dalle
Nazioni Unite contribuiscano in maniera significati va al consenso e
all’accettazione della missione UNIFIL nel sud del Libano. Il Settore
Ovest di UNIFIL, guidato dal Generale di Brigata Ugo Cillo, opera dal
mese di ottobre 2016 nella terra dei cedri nel delicato compito del
monitoraggio della cessazione delle ostilità, del supporto alle Forze
Armate Libanesi e delle istituzioni locali nel pieno rispetto della
Risoluzione.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
BRIGATA GRANATIERI DI SARDEGNA PRONTA PER LEONTE XXII
ROMA, 12 APRILE 2017 - La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA ha
completato l'approntamento per l'immissione nel teatro operativo
libanese. Il 104° Comandante, Generale Francesco Olla, assumerà a breve
il comando del Sector West di UNIFIL in cui operano 3.700 “caschi blu”
di 12 nazioni: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia,
Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Lancieri
di Montebello e Granatieri di Sardegna tornano nella terra dei cedri
dopo tre anni con la Joint Task Force - Lebanon (JTF-L) per l'Operazione
"Leonte XXII".
Lunedì 10 aprile, nella caserma intitolata alla Medaglia d'Oro al Valor
Militare Generale Antonio Gandin, comandante della Divisione ACQUI
trucidato nel settembre 1943 a Cefalonia, si è svolta la cerimonia di
saluto al contingente in partenza. Presente l'Ordinario militare, Mons.
Santo Marcianò, il Comandante della Divisione ACQUI, Gen. D. Antonio
Vittiglio, ha presieduto una sobria cerimonia di saluto al termine
dell'intenso periodo di addestramento del personale che farà parte del
contingente multinazionale del Sector West di UNIFIL.
Nella sua allocuzione, il Generale Olla ha ricordato il lavoro per
l'approntamento, cominciato subito dopo aver lasciato ai primi di
gennaio gennaio la guida dell'Operazione "Strade Sicure" in Roma
Capitale. In un paio di mesi i soldati sono stati preparati a svolgere
tutti i compiti previsti dalla Risoluzione delle Nazioni Unite 1701, che
prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità nelle zone di
confine con Israele, l'assistenza alla popolazione locale e il supporto
all'addestramento delle Forze Armate Libanesi.
Prima della cerimonia di saluto, l'Ordinario Militare ha celebrato il
precetto pasquale a favore dei reparti della Brigata che a breve saranno
proiettati all'estero, e delle loro famiglie.
AMBASCIATORE SOVRANO ORDINE DI MALTA VISITA SECTOR WEST
SHAMA, 11 APRILE 2017 - L’ambasciatore del Sovrano Ordine di
Malta in Libano, Charles Henri D’Aragon nei giorni scorsi ha visitato il
Sector West di UNIFIL e il contingente italiano in Libano. A ricevere il
diplomatico è stato il comandante dei caschi blu italiani, generale di
brigata Ugo Cillo che ha successivamente invitato la delegazione a un
briefing illustrativo sulle attività svolte nel settore ovest di UNIFIL.
L’ambasciatore era accompagnato da Francoise De Bourbon De Lobkowicz,
dal primo consigliere Paul Saghbini e dal consigliere Abi Saab.
Nel corso della visita l’ambasciatore ha espresso il plauso per le
attività condotte a favore del mantenimento della pace ed espresso il
proprio apprezzamento per gli sforzi di UNIFIL nel far rispettare e
applicare la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite.
L’Ordine di malta è presente nel Libano del Sud con proprie iniziative
umanitarie a favore della popolazione locale e prima di rientrare a
Beirut l’ambasciatore D’Aragon ha auspicato una sempre maggiore
collaborazione con i caschi blu italiani.
L’attuale missione in Libano è guidata dalla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI che, dallo scorso ottobre 2016, ha assunto il
comando del Sector West e del contingente nazionale.
Per la POZZUOLO la collaborazione con gli Ordini cavallereschi non è
nuova, già il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio aveva
conferito la medaglia d’oro al merito alla Grande Unità goriziana.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
IL DEPUTY HEAD OF MISSION DI UNIFIL IN VISITA A ITALBATT
SHAMA, 5 APRILE 2017 - Il Deputy Head of Mission di UNIFIL, Imran
Riza, ha fatto visita alla Task Force di manovra ITALBATT, inquadrata
nel Settore Ovest a guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI.
Durante la visita il Colonnello Angelo Di Domenico, Comandante della
Task Force su base Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), ha approfondito
le tematiche riguardanti la multidimensionalità delle attività e delle
operazioni che il Contingente Italiano conduce nella propria area di
operazione nel rispetto della Risoluzione 1701.
L’alta autorità di UNIFIL, che ha la delega per gli affari politici e
civili nell’ambito della missione, ha avuto modo di osservare da vicino
quelle che sono le attività svolte dai peacekeepers italiani, con
particolare riferimento a quelle di Cooperazione Civile Militare in
favore delle istituzioni locali libanesi.
Riza ha voluto ringraziare personalmente lo staff della Task Force per
l’eccellente livello di preparazione e il sostanziale contributo nello
svolgimento dei compiti affidati dalle Nazioni Unite, rimarcando come
tali peculiari iniziative del contingente italiano contribuiscano in
maniera sostanziale al consenso e all’accettazione della missione UNIFIL
nel sud del Libano.
Il Settore Ovest di UNIFIL, guidato dal generale di brigata Ugo Cillo,
opera dal mese di ottobre nella terra dei cedri nel delicato compito del
monitoraggio della cessazione delle ostilità, del supporto alle Forze
Armate Libanesi e delle istituzioni locali nel pieno rispetto della
Risoluzione.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI PER FORMAZIONE CIVIL DEFENCE LIBANO DEL SUD
SHAMA, 30 MARZO 2017 - Concluso, presso il quartier generale del
Sector West di Unifil, un corso basico a favore della Civil Defence (la
Protezione Civile) del Libano del sud. Oltre venti operatori libanesi
hanno partecipato ad attività didattiche di difesa e procedure CBRN
(chimico-batteriologico-radiologico-nucleare) e BLS (basic life support)
tenute da personale militare del Combat Support Battalion e del Combat
Service Support Battalion, rispettivamente su base 3°reggimento Genio
Guastatori e reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli”.
L’attività è stata la prima di questo tipo rivolta alla Civil Defence
libanese e consentirà al personale di poter interagire e conoscere le
procedure adottate dai militari di Unifil qualora vi fosse necessità
d’intervento congiunto in caso di emergenze sul territorio.
La consegna dei primi attestati di partecipazione è avvenuta alla
presenza del tenente colonnello Ivano Borserini, comandante del Combatt
Support Battalion in rappresentanza del comandante del Settore. Generale
Ugo Cillo.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO
DEL FRIULI al suo quinto mandato nella terra dei cedri.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
I CASCHI BLU ITALIANI CON LIONS CLUB DI BEIRUT E PADOVA PER
L’AMBIENTE
SHAMA, 29 MARZO 2017 - Il Lions Club “Beirut Down Town” e del
Lions Club “Galileo Galilei” di Padova hanno scelto la base “Millevoi”
di Shama, nel Libano del Sud, per il loro progetto sulla tutela
dell’ambiente. Le delegazioni, ricevute dal comandante del Sector West
di UNIFIL, generale Ugo Cillo, hanno piantato otto cedri del Libano
nell’area verde del quartier generale scegliendo i caschi blu italiani
quali partner per la sensibilizzazione, anche nel Libano del Sud, sulle
tematiche legate all’ambiente.
I Lions libanesi erano rappresentati dalla presidente del distretto
Rania Bu Frem e quelli italiani da Fabiana Rossetto che, nel corso della
giornata, hanno voluto ringraziare UNIFIL e il contingente italiano per
il lavoro svolto nell’applicazione della Risoluzione 1701 del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite.
“ Siamo contenti per aver scelto il Sector West di Unifil per questa
meritoria iniziativa- ha detto il generale Cillo- il nostro lavoro
quotidiano tiene particolarmente conto della tutela ambientale anche
attraverso le numerose iniziative svolte dalla componente di
cooperazione civile e militare a favore delle municipalità presenti nel
nostro settore”.
L’attuale missione in Libano è guidata dalla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI che nel 2006 aprì la missione “Leonte” nella terra
dei cedri.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI CONFERMANO STANDARD RICHIESTI DA ONU
SHAMA, 23 MARZO 2017 - Nell’ambito delle attività ispettive,
ciclicamente programmate dall’ONU nei confronti dei contingenti
nazionali che partecipano alla missione UNIFIL, la Operational Readiness
Inspection (ORI) costituisce la più complessa attività di verifica
riguardante gli standard che tutte le unità devono garantire in termini
di capacità operative, logistiche ed infrastrutturali, in aderenza alle
direttive e normative vigenti nell’ambito della missione UNIFIL.
Il team ispettivo, composto da tecnici civili e militari di varie
nazionalità che ha ispezionato la totalità di mezzi, materiali ed
equipaggiamenti assistito dal Nucleo Rimborsi ONU del Centro
Amministrativo d’Intendenza, ha avuto modo di constatare l’elevatissimo
livello di efficienza dei molteplici assetti che il Contingente Italiano
impiega nel Teatro Operativo libanese, per l’assolvimento dei propri
compiti.
In tale contesto, il Settore Ovest di UNIFIL, a guida Brigata di
Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, ha dimostrato elevati standard di
eccellenza delle capacità operative e logistiche. Il team multinazionale
che ha condotto la verifica ha voluto rimarcare l’importanza del
mantenimento di livelli di efficienza elevati, indispensabili per il
corretto svolgimento dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701 delle
Nazioni Unite.
Nell’ambito del Settore Ovest di UNIFIL, agli ordini del Gen. B. Ugo
Cillo, operano la Task Force di manovra ITALBATT, su base Reggimento
“Genova Cavalleria” (4°), il Combat Service Support Battallion su base
Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” e il Combat Support
Battallion su base Reparto Comando e Supporti Tattici “Pozzuolo del
Friuli” e 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ESERCITAZIONE CONGIUNTA“WHITE THUNDER 2017” DEI CASCHI BLU SW CON LE LAF
SHAMA, 20 MARZO 2017 - Si è conclusa, nella Base “Millevoi” di
Shama, sede del Comando di Sector West, la “White Thunder 2017”,
esercitazione congiunta tra i caschi blu italiani e le Forze Armate
Libanesi (LAF) al termine del Corso di “Crowd and Riot Control & Unarmed
Fight”.
Il Corso è stato condotto da istruttori militari inquadrati nella Task
Force ITALBATT costituita su base Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) e
con all’interno elementi del Reggimento “Lancieri di Novara” (5°) e del
132° Reggimento Artiglieria “Ariete”, e ha avuto lo scopo di far
acquisire ai frequentatori le principali tecniche di controllo della
folla e di difesa personale, incluse le tecniche da adottare durante i
controlli presso i posti di blocco.
I soldati delle LAF, hanno svolto un intenso periodo di addestramento
sia teorico che pratico con gli istruttori italiani, che ha permesso
loro di sviluppare nozioni che potrebbero applicare durante
l’espletamento delle loro attività istituzionali.
Il livello raggiunto dai frequentatori al Corso ha evidenziato, ancora
una volta, la sinergia raggiunta tra i caschi blu di UNIFIL e le LAF,
secondo quanto previsto dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza dell’ONU, che prevede, tra i punti focali, il supporto alle
Forze Armate Libanesi. All’ esercitazione conclusiva hanno partecipato
alte Autorità delle LAF del Sud del Libano, e il Comandante del Sector
West Generale Ugo Cillo.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO
DEL FRIULI, al suo quinto mandato nell’Operazione “Leonte”.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
MINISTRO DIFESA LIBANESE VISITA BASI AVANZATE CASCHI BLU ITALIANI
SHAMA, 15 MARZO 2017 - Il Ministro della Difesa libanese, Yacoub
Sarraff, accompagnato dal Force Commander di UNIFIL generale Michael
Beary, ha visitato, nei giorni scorsi, la base avanzata UNP 1-31 lungo
la Blu Line affidata al contingente italiano. La visita dell'autorità
libanese ha avuto lo scopo di approfondire le tematiche riguardanti le
attività volte alla definizione e monitoraggio della Blue Line, la linea
di demarcazione che separa il territorio libanese da quello israeliano.
Il Ministro ha avuto modo di osservare da vicino i compiti svolti dai
caschi blu italiani in applicazione della Risoluzione 1701 del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Ad accogliere le autorità alla base italiana, il generale Ugo Cillo,
Comandante del Settore Ovest di UNIFIL e del Contingente Italiano e il
colonnello Angelo Di Domenico, comandante di ITALBATT.
La Task Force ITALBATT opera nell’ambito del Sector West di UNIFIL, a
guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, e attualmente è su base
reggimento “Genova Cavalleria” con elementi del reggimento “Lancieri di
Novara” e del 132° reggimento artiglieria “Ariete”.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
LIBANO: BAMBINO CURATO IN ITALIA GRAZIE AL
CONTINGENTE ITALIANO
SHAMA, 13 MARZO 2017 - Un bambino libanese di nove anni
gravemente malato, proveniente della municipalità di Tura, martedì 14
marzo sarà ricoverato in Italia grazie all’iniziativa del Contingente
italiano. La richiesta è pervenuta ai caschi blu italiani dal sindaco di
Tura, nel Libano del sud e, dato il carattere di eccezionalità, il
comandante del contingente generale Ugo Cillo, con la collaborazione del
reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” che è il Battaglione di
Supporto al contingente, si è adoperato nella ricerca di strutture
nazionali disposte ad accogliere il giovane paziente e finanziarne le
cure necessarie. La componente di Cooperazione Civile e Militare del
contingente nazionale ha curato tutti gli aspetti procedurali con
l’Ambasciata d’Italia in Libano e i diversi attori per consentire al
bambino di ricevere tutte le cure necessarie.
Il bambino sarà quindi sottoposto ad un delicato intervento all’Istituto
infantile “Burlo Garofalo” di Trieste. Questo è stato reso possibile
anche grazie all’impegno e all’interessamento della Regione Friuli
Venezia Giulia, della Fondazione “Luchetta-Ota-D’Angelo-Hrvatin”,
dell’associazione “Bambini del Danubio”, del Rotaract Club di Gorizia e
del “Burlo Garofalo” di Trieste i quali hanno provveduto alle spese
sanitarie, di viaggio e di accoglienza del giovane paziente e della sua
famiglia.
“Per noi è una grande soddisfazione - ha tenuto a dire il
generale Cillo - riuscire a far fronte a una richiesta di tale
delicatezza. Il mio grazie va a tutti coloro che hanno accolto la nostra
richiesta di collaborazione permettendo al piccolo e alla sua famiglia
di essere ospitati in un’importante struttura sanitaria proprio nella
regione dove ha sede la Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI,
permettendoci di seguire gli sviluppi in prima persona”.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
UNIFIL SW CELEBRA A TIRO GIORNATA INTERNAZIONALE DONNA
SHAMA, 10 MARZO 2017 - La donna quale protagonista dei successi e
del raggiungimento dei più importanti obiettivi sociali e culturali.
Questo il tema della giornata organizzata l'8 marzo dal Contingente
italiano di UNIFIL a Tiro, nel Libano del Sud, alla presenza di Randa
Berri, moglie di Nabih Berri, presidente del Parlamento libanese.
Nel teatro della Fondazione “Imam Al Sadr”, il comandante del Sector
West di UNIFIL e dei caschi blu italiani, generale Ugo Cillo, ha aperto
la giornata del Women’s International Day, nel corso della quale si sono
succedute sul palco le rappresentanti delle più importanti realtà
femminili del Libano meridionale: del distretto di Tiro, Bint Jbeil e la
responsabile della Gender Unit di UNIFIL Afafa Omer. In sala, le più
alte cariche civili, religiose e militari del Libano del sud, le
scolaresche superiori di Tiro e una folta rappresentanza femminile di
ufficiali, sottufficiali e graduati di tutti i contingenti che
compongono il Sector West.
L’evento è stato anche occasione per ricordare l’importante supporto di
UNIFIL e dei caschi blu italiani affinché l’imprenditoria femminile
locale possa emergere e rafforzarsi sul territorio nonché per la piena
implementazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite. La signora Berri ha voluto ringraziare UNIFIL e il
contingente italiano per l’impegno profuso a favore della pace e
sicurezza in tutta l’area e a favore della realtà femminile libanese.
L’attuale missione in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI al suo quinto mandato nella terra dei cedri.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
INTEROPERABILITA’ FRA CONTINGENTI ITALIANO E FRANCESE
SHAMA, 7 MARZO 2017 - La Task Force ITALBATT del contingente
italiano di UNIFIL, su base Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), ha
completato un intenso ciclo addestrativo volto alla familiarizzazione
con il contingente francese che costituisce la Force Commander Reserve
(FCR), impiegata quale Unità di riserva alle dirette dipendenze del
Force Commander Capo della missione UNIFIL, il Generale irlandese
Michael Beary.
L’addestramento ha visto il personale dei due contingenti svolgere
insieme attività operative e addestrative, teoriche e pratiche,
finalizzate all’interoperabilità, ossia la capacità di operare insieme
per una comune conoscenza e standardizzazione delle procedure
nell’ambito della cooperazione sul territorio libanese sotto egida ONU.
I principali compiti assegnati ai contingenti dalla Risoluzione 1701
delle Nazioni Unite sono il monitoraggio della cessazione delle ostilità
tra il Libano e Israele, il supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) e
il sostegno alle istituzioni locali.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
LEADER RELIGIOSI LIBANESI PER COOPERAZIONE CON CASCHI BLU ITALIANI
SHAMA, 7 MARZO 2017 - Nei giorni scorsi a Shama, sede del
quartier generale del Sector West di UNIFIL e del Contingente italiano
in Libano, si è tenuto un summit interconfessionale che ha coinvolto le
maggiori autorità religiose presenti nel sud del Libano. Hanno aderito
all’iniziativa italiana il Muftì sciita di Tiro, Hassan Abdullah, il
Muftì sunnita, Medrar Al Habbal, l’arcivescovo greco cattolico, Michael
Antoine Nakhle Abrass, e l’arcivescovo maronita, Nabil El Hage, che in
un clima sereno e cordiale hanno affrontato svariati argomenti
convenendo tutti sull’importanza del dialogo e della convivenza pacifica
tra i diversi culti.
L’incontro interreligioso, presieduto dal Comandante del Settore Ovest e
del Contingente Nazionale, generale Ugo Cillo, ha sottolineato
l’attenzione dei caschi blu italiani nei confronti di tutte le
confessioni religiose presenti nell’area di responsabilità e confermato
l’impegno a supporto della popolazione così come sancito dalla
Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le
autorità intervenute hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi
blu italiani, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità
e della sicurezza.
L’attuale missione in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI al suo quinto mandato nella terra dei cedri.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
SPORT ALL’INSEGNA DELL'AMICIZIA FRA CASCHI BLU ITALIANI E POPOLAZIONE
SHAMA, 1 MARZO 2017 - Nell’ambito delle attività di cooperazione
civile-militare svolte dal Contingente Italiano a Sud del Litani,
l’unità di manovra ITALBATT ha organizzato una serie di eventi sportivi
in collaborazione con le municipalità della propria area di
responsabilità.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose rappresentative
delle municipalità di Al Mansouri, Al Hinnyah, Ash Shaytyah, Al Qulaylah
e Dair Qanun, che si sono affrontati in un torneo di calcio all’insegna
della lealtà e dell’amicizia.
Alla cerimonia di chiusura del torneo calcistico, alla presenza del
generale Ugo CILLO, Comandante del Settore Ovest di UNIFIL, è stato
donato alle squadre partecipanti abbigliamento sportivo e materiale
ludico – educativo che darà la possibilità alle municipalità di
proseguire e migliorare le attività ed iniziative sportive a beneficio
dei più giovani.
La donazione, resa possibile da due famose aziende del settore
dell’abbigliamento e pubblicistica sportiva, ha riscosso il plauso dei
sindaci delle municipalità intervenute, che hanno espresso parole di
gratitudine e apprezzamento nei confronti del Contingente Italiano, da
sempre fautore d’iniziative che promuovono l’amicizia, la tolleranza e
il rispetto reciproco.
La Task Force ITALBATT, su base reggimento “Genova Cavalleria” (4°), al
comando del colonnello Angelo Di Domenico opera nell’ambito del Settore
Ovest di UNIFIL, attualmente a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL
FRIULI.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CORSO DI ITALIANO E BASIC CBRN COURSE PER FORZE ARMATE LIBANESI
SHAMA, 21 FEBBRAIO 2017 - I militari italiani hanno concluso a
Shama, sede del quartier generale del Sector West di UNIFIL, il Basic
CBRN Course per i militari della Quinta Brigata delle Forze Armate
Libanesi (LAF). Il corso tenuto dagli specialisti del 7° reggimento NBC
di Civitavecchia ha avuto lo scopo di fornire gli elementi di base sulle
procedure e l’utilizzo di strumentazione per il rilevamento
chimico, batteriologico, radiologico e nucleare. Sempre a favore di
ufficiali, sottufficiali e graduati delle LAF e delle Forze di Sicurezza
libanesi si è tenuto anche un corso di lingua italiana conclusosi con la
cerimonia di consegna degli attestati nella base di Shama.
Il corso, affidato all’Istituto Dante Alighieri, ha consentito ai
militari e agenti di approfondire i principali elementi della cultura
italiana attraverso lo strumento linguistico, di facilitare la
conoscenza reciproca e il confronto tra il Contingente italiano e le
istituzioni libanesi e rafforzare il clima di reciproca fiducia e
cooperazione. Alla cerimonia erano presenti il comandante del
contingente italiano generale Ugo Cillo, il colonnello Fawzi Chamoun
della Sécurité Générale (GS) e il colonnello Fawzi Estephan delle LAF.
Il supporto alle LAF è uno dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al
monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alla
popolazione.
L’attuale missione in Libano è guidata dalla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CAPO SMD IN VISITA A MILITARI ITALIANI UNIFIL E MIBIL
SHAMA, 20 FEBBRAIO 2017 - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa,
generale Claudio Graziano, ha fatto visita al Contingente italiano in
Libano. Il gen. Graziano è stato ricevuto a Naqoura dal Vice Comandante
della missione ONU, generale Bajaj Sandeep Singh, e ha incontrato i
militari italiani di ITALAIR, la componente elicotteri della missione,
presenti nella terra dei cedri dal 1978. La visita del Capo di Stato
Maggiore della Difesa si è conclusa nella base “Millevoi” di Shama, sede
del comando del Sector West di UNIFIL, dove il Generale Graziano è stato
accolto dal generale di brigata Ugo Cillo, comandante dell’Operazione
“Leonte XXI” e del settore ovest.
Nell’incontro con i caschi blu italiani il Capo di Stato Maggiore della
Difesa ha sottolineato l’importanza del ruolo che l’Italia ha sempre
avuto in questa parte del mondo: “Siamo qua dal 1978 con la
componente elicotteri, dal 1982 con la missione guidata dal generale
Angioni, dal 2006 con Unifil, adesso anche con la missione bilaterale
MIBIL che è particolarmente significativa. In questo momento - ha
sottolineato il generale Graziano - in cui si diffondono nuove
minacce che destabilizzano intere aree, la vostra presenza qui
garantisce una stabilità fondamentale". Il Generale Graziano ha
rivolto in qualità di Comandante, parole di profondo apprezzamento e di
orgoglio nei confronti dei militari Italiani poiché "durante i miei
frequenti incontri con vertici militari di altre nazioni ricevo sempre
attestazioni di sincera stima nei confronti dell'operato delle nostre
Forze armate che costituiscono un esempio etico di riferimento".
Il generale Graziano dal 2007 al 2009, ha ricoperto l’incarico di Head
of Mission e Force Commander della Missione in Libano, dando il via, di
fatto, alla missione ONU dopo la Risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, avviando altresì gli incontri
“tripartito” riuscendo a far sedere per la prima volta allo stesso
tavolo rappresentanti militari sia israeliani sia libanesi, con UNIFIL
quale mediatore.
L’attuale missione in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI, al suo quinto mandato nella terra dei cedri, con il
compito di far rispettare la Risoluzione 1701 e in particolare:
monitorare la cessazione delle ostilità, assistere le Forze Armate
Libanesi (LAF) e supportare la popolazione locale.
Il tour nel Libano del Sud si è concluso con la visita alla sede e al
personale della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL)
accolto dal comandante, colonnello Salvatore Paolo Radizza, che ha
illustrato le attività in corso e prospettive future dell’iniziativa
lanciata nel 2014 in sinergia con il Ministero degli Esteri. La MIBIL ha
il compito di sviluppare, coordinare e condurre programmi di formazione
e addestramento in favore delle Forze Armate Libanesi (LAF) e delle
Forze di Sicurezza locali, al fine di incrementarne le capacità
complessive.
Ufficio Pubblica Informazione SMD
ESERCITAZIONE “STEEL STORM” PER CASCHI BLU UNIFIL
SHAMA, 16 FEBBRAIO 2017 - Il contingente italiano in Libano ha
partecipato, nei giorni scorsi a Naqoura, all’esercitazione
multinazionale “Steel Storm” che ha interessato le forze di manovra di
tutte le nazionalità che operano sotto egida ONU nel Libano del sud e le
Forze Armate Libanesi (LAF).
All’esercitazione, che ha avuto lo scopo di perfezionare l’addestramento
dei caschi blu con le Forze Armate Libanesi, i caschi blu italiani hanno
preso parte con assetti di ITALBATT e della Sector Mobile Reserve del
Settore Ovest, tutti appartenenti al reggimento “Genova Cavalleria”(4°).
Il supporto alle LAF è uno dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701
del Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 2006, unitamente al monitoraggio
della cessazione delle ostilità ed al supporto alla popolazione.
ITALBATT oltre al reggimento “Genova Cavalleria” è composta da assetti
del reggimento “Lancieri di Novara” (5°) e del 132° reggimento
artiglieria “Ariete”. L’attuale missione in Libano è affidata alla
Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI.
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ESERCITAZIONE
CONGIUNTA CON LE FORZE ARMATE LIBANESI
SHAMA, 14 FEBBRAIO 2017 -
I caschi blu italiani hanno condotto un’esercitazione con le Forze
armate libanesi (LAF) denominata “Blue Eyes 2017” e finalizzata ad
implementare la conoscenza delle procedure basiche di comando e
controllo relative alla gestione del fuoco di supporto a livello
tattico.
L’esercitazione, che per la prima volta ha coinvolto gli Ufficiali delle
LAF dalla fase di pianificazione a quella di condotta, si è svolta
presso la Base “Millevoi” di Shama, sede del Comando di Sector West a
guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, al termine di un corso
di una settimana. Inoltre è stata anche svolta una ulteriore attività
addestrativa pianificata e condotta dagli Ufficiali di artiglieria della
Task Force “ITALBATT”, su base Reggimento Genova Cavalleria (4°),
provenienti dal Reggimento artiglieria a cavallo “Voloire” e dal 132°
Reggimento artiglieria corazzata “Ariete”. L’attività è terminata con
una serie di esercizi pratici di osservazione del tiro simulato
(computer assisted) in coordinamento con un posto comando a livello
Batteria (FDC-fire direction center).
capitano
c. (li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI CONSEGNANO ATTREZZATURE SANITARIE A TIRO
SHAMA, 9 FEBBRAIO 2017 -
I caschi blu italiani in Libano hanno consegnato a Tiro, alla Fondazione
Imam Moussa Al Sadr, importante attrezzatura sanitario-ospedaliera. La
donazione è avvenuta alla presenza della sorella dell’Imam, Rabab Al
Sadr, del sindaco di Tiro Hassan Dbouk e del comandante del Sector West
di UNIFIL generale Ugo Cillo.
In particolare, il personale di ITALBATT, l’unità di manovra italiana
del settore ovest, ha donato, grazie all’interessamento dell’azienda
ospedaliera universitaria di Udine, uno studio dentistico e due
diafanoscopi e, grazie alla collaborazione dell’Andromeda onlus, due
culle termiche. L’attività rientra in quelle a supporto delle
istituzioni locali del Libano del sud e la Fondazione “Al Sadre” è tra
quelle maggiormente impegnate nel campo sociale, educativo e sanitario a
favore delle fasce della popolazione bisognosa.
La presidente della Fondazione ha ringraziato il contingente italiano
per l’attenzione dimostrata e la vicinanza alle esigenze della
popolazione libanese.
Sempre a Tiro, il comandante di ITALBATT, colonnello Angelo Di Domenico,
alla presenza dell’arcivescovo maronita Skukrallah Nabil Al Haje, ha
consegnato alla scuola di “San Giuseppe “ materiale informatico e
didattico per gli alunni dell’ istituto. Parte del materiale è stato
donato dal Lions Club Gorizia Host, città dove ha sede, in Italia, la
Brigata di cavalleria Pozzuolo
del Friuli cui è attualmente affidato il comando del contingente
italiano in Libano.
Il comando di ITALBATT è a guida reggimento “Genova Cavalleria” (4°) di
Palmanova (Ud).
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
"COMO CHE SEMUS NOIS (ORA CI SIAMO NOI)" A SHAMA
SHAMA, 6 FEBBRAIO 2017 - Nell'ottobre scorso la Brigata SASSARI ha lasciato la guida del Sector West di UNIFIL alla POZZUOLO DEL FRIULI. Ma a Shama, sia nella missione UNIFIL sia in quella MIBIL (la missione italiana bilaterale in Libano), si parla ancora in limba grazie una folta pattuglia di Sardi che rappresentano tutte le regioni geografiche della nostra isola. Abbiamo ricevuto i loro messaggi di saluto e le loro foto scattate accanto al nuraghe e alla navicella nuragica che la SASSARI ha lasciato come segno della sua presenza nella terra dei cedri. "Sono fiero e onorato - dice Adriano Moi, di Sinnai, in forza al Reggimento Lagunari "Serenissima", decano dei sardi in Libano e IMC (comandante plotone infrastrutture camp site) - come da tradizione di noi sardi, di custodire la nostra bandiera dei quattro mori e il nuraghe, fatto costruire dal Generale Nitti, Comandante della gloriosa Brigata SASSARI. Costruito con sacrificio e fierezza dai suoi uomini sardi, simbolo architettonico della civiltà nuragica alla quale noi sardi tutti siamo legati, a prescindere dal luogo in cui si vive o si opera. Un saluto grande di cuore vorrei estenderlo alla mia terra, ai miei conterranei e al mio paese natale, Sinnai, che tanto mi ha dato e insegnato, che porterò sempre nel mio cuore. Un saluto sincero formulo a tutti gli amici della classe 1967 che quest'anno raggiungeranno, come lo scrivente ha già raggiunto, il traguardo dei 50 anni con l'augurio di sempre migliori fortune. Viva la Sardegna, viva l'Esercito, viva l'Italia". Nella pagina speciale, realizzata grazie alla collaborazione della Cellula Pubblica Informazione del Contingente italiano, abbiamo raccolto i messaggi di saluto dei sardi ora al lavoro a Shama.
SECTOR WEST UNIFIL OSPITA IL "WOMEN OPEN DAYS"
DELLE NAZIONI UNITE
SHAMA, 6 FEBBRAIO 2017 - Il Comando del Sector West di UNIFIL ha
ospitato il "Women Open Days". La giornata, organizzata dai caschi blu
italiani in collaborazione con il Gender Office di UNIFIL e svolta in
tutte le missioni UN, ha coinvolto oltre 60 donne provenienti dalle
diverse municipalità dell’area di Tiro per discutere di vari temi fra i
quali: l’emancipazione, le opportunità imprenditoriali e il ruolo
sociale della donna sul territorio.
La missione in Libano è, al momento, a guida Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI.
ESERCITAZIONE CONGIUNTA FRA CASCHI BLU ITALIANI E LAF
SHAMA, 31 GENNAIO 2017 - I caschi blu italiani in Libano hanno
concluso ad As Samayah un’attività esercitativa congiunta con le Forze
Armate Libanesi(LAF) sulle operazioni militari nei centri abitati. Il
modulo addestrativo ha interessato militari di ITALBATT, la Task Force
italiana del Sector West di UNIFIL, e un plotone dell’esercito libanese.
L’attività, durata due settimane, ha avuto lo scopo di far conseguire le
capacità di base per lo svolgimento di attività militari nei centri
abitati con particolare attenzione alla pianificazione e alla condotta
delle attività. Tali esercitazioni congiunte, oltre a consentire alle
LAF di implementare le loro capacità operativa contribuiscono ad una
maggiore sinergia con i caschi blu di UNIFIL. Il supporto alle Forze
Armate Libanesi è uno dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio
della cessazione delle ostilità e al supporto alla popolazione.
Il comando di ITALBATT è attualmente su base reggimento “Genova
Cavalleria” e l’Operazione “Leonte XXI” è a guida Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI, agli ordini del generale Ugo Cillo. Per la
“POZZUOLO" si tratta del quinto mandato nella terra dei cedri e alla
guida del Settore Ovest di UNIFIL.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
NEL SECTOR WEST INTENSA ATTIVITA' PER CSS-BN POZZUOLO
SHAMA, 30 GENNAIO 2017 - Dallo scorso 14 novembre il Gruppo
supporto d’aderenza (Combat Service Support Battalion – CSS BN), su base
reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” di Remanzacco (Ud), al
comando del colonnello Alessandro Tassi, è impiegato nel settore ovest
di UNIFIL in Libano del sud.
Il Combat Service Support Battalion, nell’ambito dell’operazione “LEONTE
XXI”, è la Task Force logistica dislocata nella base “Millevoi” di Shama
e garantisce il sostegno nell’area di operazione attraverso le proprie
componenti: trasporti, rifornimenti, mantenimento, assetti sanitari e
nuclei di disinfezione.
Tra i compiti principali rientra la pianificazione e la gestione dei
movimenti logistici nell’Area di Responsabilità (AoR). Nelle mansioni
assegnate all'Unità rientra anche: la gestione, lo stoccaggio e il
trasferimento dei viveri e carbolubrificanti da Shama presso le altri
basi del Contingente italiano e le basi avanzate lungo la “Blue Line”,
la linea di demarcazione fra Libano e Israele.
L’officina meccanica della base si occupa di tutte quelle attività tese
al mantenimento delle capacità tecniche e operative degli automezzi.
Il CSS-BN ha la gestione del corretto ed efficace funzionamento del
servizio di mensa, lavanderia e del servizio postale di contingente.
Rientra nei compiti logistici anche l’assistenza sanitaria ai caschi blu
e il supporto sanitario al personale locale, qualora richiesto, con
presidi sanitari mobili realizzati nel settore.
Il servizio veterinario garantisce, altresì, la sorveglianza
igienico-sanitaria e il costante monitoraggio delle derrate alimentari.
In due mesi il reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” ha svolto:
oltre 218 movimenti su strada attraverso “single movement” e autocolonne
per per un totale di oltre 47.000 chilometri percorsi. L’officina ha
compiuto 99 interventi tecnici sui veicoli in base, e attivato la
squadra recuperi per soli sette interventi su mezzi che si sono resi
inefficienti nell’area di operazione.
Il presidio sanitario, attraverso i “medical care” ha prestato
assistenza: nella base di Shama a 198 persone locali, e per mezzo di
distretti sanitari mobili ha offerto cure ad altre 555 persone fra
bambini e adulti in otto località differenti. Grazie ai rapporti locali
in Patria, i militari del colonnello Tassi, hanno distribuito anche
viveri a diverse realtà locali con il contributo del “Consorzio del
Prosciutto di San Daniele” di San Daniele del Friuli e del “Consorzio
per la tutela del formaggio Montasio” di Codroipo.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria “Pozzuolo
del Friuli”, al suo quinto mandato nella terra dei cedri, che dallo
scorso ottobre ha assunto il comando del Sector West di Unifil agli
ordini del generale Ugo Cillo.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CONTINUA RITROVAMENTO ORDIGNI INESPLOSI NELL'AREA DEL SECTOR WEST
SHAMA, 27 GENNAIO 2017 - I militari del Contingente italiano del
Sector West di UNIFIL hanno rinvenuto nella propria area di
responsabilità un proiettile d’artiglieria da 155 millimetri senza
spoletta, residuato bellico risalente alla guerra del 2006. Ad
intervenire sul posto per la messa in sicurezza dell’area è stato il
Team di artificieri (EOD/IEDD - Explosive Ordnance Disposal/Improvised
Explosive Device Disposal) del 3° reggimento Genio Guastatori,
inquadrato nel Combat Service Battalion del Sector West di UNIFIL.
Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni dalla così detta “guerra
d’estate” fra Israele e le milizie di Hezbollah, la problematica legata
al ritrovamento di ordigni inesplosi è ancora attuale, soprattutto nella
stagione delle piogge. I militari italiani hanno da sempre
sensibilizzato la popolazione locale e soprattutto i minori su questo
pericolo invitando a segnalarne la presenza.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO
DEL FRIULI agli ordini del generale Ugo Cillo.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
TIRO: CASCHI BLU ITALIANI CONSEGNANO NUOVA SALA OPERATIVA ALLE LAF
SHAMA, 24 GENNAIO 2017 - E' stata inaugurata ieri mattina a Tiro
la sala operativa per la gestione delle emergenze del Comando del South
Litani Sector delle Forze Armate libanesi (LAF). La struttura è stata
realizzata grazie all’interessamento del Contingente italiano del Sector
West di UNIFIL nel quadro delle iniziative di cooperazione civile e
militare (CIMIC) a supporto delle LAF.
La cerimonia di consegna è avvenuta al quartier generale del Comando LAF
alla presenza del generale Ugo Cillo, comandante del Sector West e del
contingente italiano in Libano e del generale Khalil Joumayel comandante
del South Litani Sector. Le Forze Armate libanesi grazie al supporto dei
caschi blu di UNIFIL hanno potenziato lo schieramento nel Libano del
Sud, contribuendo al rispetto e applicazione della Risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I militari libanesi,
infatti, contribuiscono a garantire che l’area di operazioni sia libera
da personale armato.
La missione italiana in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI, (al suo quinto mandato nella terra dei cedri) che
detiene oltre il comando del contingente nazionale quello del Settore
Ovest di UNIFIL.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
DELEGAZIONE ONU IN VISITA AL SECTOR WEST
SHAMA, 21 GENNAIO 2017 - Una delegazione delle Nazioni Unite
proveniente da New York ha fatto visita oggi al Sector West di UNIFIL.
Ad accogliere gli alti funzionari al quartier generale di Shama è stato
il generale Ugo Cillo, comandante del Settore e del Contingente italiano
in Libano.La delegazione, accompagnata dal Force Commander di UNIFIL,
generale Michael Beary e guidata da El Gassim Wane, assistente del
Segretario Generale dell’ONU per le Peacekeeping Operations, ha il
compito di provvedere alla revisione strategica di UNIFIL (strategic
review) secondo quanto previsto dalla Risoluzione 2305 dell’agosto 2016
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di cui anche l’Italia è
membro non permanente per quest’anno.
I funzionari hanno avuto modo di ricevere un aggiornamento sulle
attività condotte dal Settore Ovest e sugli sviluppi della missione
nella specifica area. L’attuale missione in Libano è guidata dalla
Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI che dallo scorso ottobre ha
assunto il comando del Sector West ada cui dipendono, oltre a quello
italiano i contingenti di Armenia, Brunei, Estonia, Finlandia, Ghana,
Corea del Sud, Malesia, Slovenia e Tanzania.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ESERCITAZIONE DI SICUREZZA PER I CASCHI BLU
ITALIANI
SHAMA, 18 GENNAIO 2017 - I militari italiani che operano sotto
egida delle Nazioni Unite hanno concluso un’esercitazione denominata
“COMBINEX 2017” finalizzata a testare le procedure che regolano la
sicurezza della Base UN P 1-26 di Al Mansouri e l’evacuazione medica di
feriti. L’esercitazione ha coinvolto tutto il personale della Task Force
“ITALBATT” su base Reggimento Genova Cavalleria (4°). La pianificazione
e la condotta sono state realizzate in coordinamento con il Comando
UNIFIL - Sector West a guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI,
con l’obiettivo di assicurare un elevato livello di preparazione degli
assetti operativi e del Posto Comando della Task Force nel caso di gravi
eventi come esplosioni o incendi nell’ambito di una eventuale ripresa
delle ostilità nel Libano del sud.
Il complesso scenario adottato per l’esercitazione ha permesso di
impiegare tutti gli assetti operativi dedicati alle situazioni di
estrema emergenza: squadre di pronto soccorso (Mobile Medical Teams),
squadre antincendio (Fire Fighting Teams), la riserva di Task Force
(Battalion Mobile Reserve) e la squadra per la ricerca di esplosivi
(EOD/IEDD Team). L’esercitazione ha consentito di mettere in pratica
anche le procedure che consentirebbero di accogliere la popolazione
civile nel caso fosse colpita da gravi emergenze e pertanto risultasse
necessario fornire sostegno sanitario e protezione.
L’esercitazione, che ha visto anche il coinvolgimento del plotone serbo
incaricato di garantire la Force Protection della Base, ha avuto un
esito molto positivo ed ha confermato il livello di prontezza e capacità
di risposta chiesti dalla missione.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CONTINUA L'OPERA DEGLI ADDESTRATORI ITALIANI A
FAVORE DELLE LAF
SHAMA, 13 GENNAIO 2017 - I caschi blu italiani hanno concluso,
nella base "Millevoi" di Shama, sede del quartier generale del Sector
West di Unifil, i corsi "UXO Mine Awareness" e "Basic and Combat Medical
Care" a favore dei militari dell'esercito libanese. Il corso, condotto
da istruttori militari provenienti dal Combat Service Battalion ha avuto
lo scopo di far acquisire ai frequentatori le principali conoscenze dei
relativi addestramenti. In particolare i militari delle Lebanese Army
Forces (LAF) si sono addestrati con gli specialisti italiani nel corso
di un'intensa settimana di attività teoriche e pratiche suddivisi in
due corsi. Nel primo, hanno potuto approfondire la conoscenza degli
Unexploded Ordnance - UXO e delle mine presenti nell'area operativa
libanese nonché le modalità ed i comportamenti da attuare in caso di
rinvenimento. Durante il corso da soccorritore sanitario, invece, hanno
acquisito elementi di base riguardanti le principali funzioni vitali del
corpo umano e le relative manovre da adottare in situazioni di emergenza
per la sopravvivenza di soldati feriti. Il livello raggiunto dai
frequentatori del corso ha evidenziato, ancora una volta, la sinergia
raggiunta tra i caschi blu di Unifil e le LAF secondo quanto previsto
dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che prevede,
fra i punti focali, il supporto alle Forze Armate libanesi.
Durante le cerimonie conclusive, nel corso delle quali sono stati
distribuiti gli attestati, hanno partecipato il Deputy Commander del
Sector West, colonello Brian Cleary, e il Chief of Staff, colonnello
Livio Ciancarella, insieme ad alcuni ufficiali delle Forze Armate
libanesi. L'attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria
Pozzuolo del Friuli, al
suo quinto mandato nell'operazione "Leonte".
cellula
pubblica informazione del sector west di UNIFIL
L’augurio speciale dei bambini leccesi al Contingente italiano
SHAMA, 9 GENNAIO 2017 - Ieri, i caschi blu italiani, sotto la
guida del generale Ugo Cillo, hanno ricevuto alcuni doni giunti
dall’Italia. L’iniziativa voluta dal Sindaco di Squinzano, Sig. Cosimo
Miccoli, in collaborazione con lo Stato Maggiore Esercito ha coinvolto
tutta l’Amministrazione comunale e le scuole del leccese.
I bambini degli istituti secondari di I e II grado hanno voluto inviare
il loro personale e caloroso augurio di buone feste ai militari italiani
creando dei piccoli regali al fine di dimostrare la loro vicinanza agli
uomini e alle donne in uniforme impegnati in teatro operativo libanese
durante le festività natalizie e di inizio anno. Non soltanto un regalo
materiale, dunque, ma anche un gesto di profonda gratitudine, stima e
considerazione da parte di tutti gli alunni.
Una rappresentanza di militari di ogni regione d’Italia tra cui alcuni
squinzanesi, insieme al Comandante del Sector West generale Ugo Cillo,
ha scartato e aperto i bellissimi doni ricevuti. I sorrisi e la gioia
dei volti dei caschi blu italiani sono stati indescrivibili.
Lo scopo di tale iniziativa è stato quello di fare giungere in Libano un
semplice regalo, una calorosa carezza e un forte abbraccio dai bambini
con l’auspicio che valori come la Patria, la pace e il sacrificio di chi
si adopera per mantenerla diventino temi condivisi da tutti, dai più
piccoli ai più grandi.
cellula
pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ORFANI FORZE ARMATE LIBANESI OSPITI DEI MILITARI ITALIANI UNIFIL
SHAMA, 2 GENNAIO 2017 - Negli ultimi giorni, sessanta giovani
libanesi hanno fatto visita ai caschi blu italiani di UNIFIL. I ragazzi,
tra i 13 e i 18 anni, sono orfani di militari delle Forze armate
libanesi e sono seguiti dall’associazione “Martyr Liutenant Colonel
Sobhi Al Akoury Association” istituita a Beirut nel 2008, rivolta alle
famiglie dei militari libanesi caduti in servizio. Ad accogliere i
giovani ospiti è stato il Comandante del Sector West, generale Ugo
Cillo, che ha dato il benvenuto alla fondatrice dell’associazione,
Signora Lea, vedova del tenente colonnello Al Akoury, al quale è
dedicato il sodalizio.
Nel corso della giornata gli ospiti hanno visto alcune attività svolte
dal Sector West e dal Contingente italiano, trascorrendo poi alcune ore
nelle aree ricreative allestite per l’occasione, dove era stata
allestita anche una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione ai
militari italiani. La Signora Lea ha ringraziato i Caschi Blu italiani
per la sensibilità e la vicinanza sempre dimostrata alle famiglie delle
LAF e a tutto il popolo libanese. Il Generale Cillo ha ricordato tutti i
militari delle LAF caduti in servizio e sottolineato l’importanza delle
attività svolte con le LAF come sancito dalla risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di Cavalleria POZZUOLO
DEL FRIULI, al suo quinto mandato nella terra dei cedri.
cellula
pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU DEL SECTOR WEST TROVANO E
DISATTIVANO TRE ORDIGNI INESPLOSI
SHAMA, 29 DICEMBRE 2016 - I militari del Sector West di Unifil
hanno trovato tre ordigni inesplosi (UXO, Unexploded Ordnance) nella
loro zona di responsabilità nel corso di pattugliamenti motorizzati. Ad
intervenire sul posto è stato il Team EOD/IEDD (Explosive Ordnance
Disposal/Improvised Explosive Device Disposal) del 3° reggimento Genio
Guastatori, inquadrato nel Combat Service Battalion. Si tratta di una
bomba da mortaio illuminante da 120mm e un codolo sempre da mortaio
consegnati ai militari delle LAF (Lebanese Armed Forces) che hanno
provveduto a farle brillare. E’ stato ritrovato anche un proiettile da
30mm, anch’esso fatto successivamente brillare dagli specialisti
italiani.
Il Team EOD/IEDD ha le competenze per intervenire sia su ordigni
convenzionali, come in questo caso, sia su ordigni artigianali
improvvisati. I militari che fanno parte di questi nuclei altamente
specializzati, sono dell’Arma del Genio e vengono qualificati dopo un
iter formativo molto lungo. A dieci anni dal conflitto fra Israele e le
milizie di Hezbollah, il Libano del Sud ancora fa i conti con questi
manufatti esplosivi che, proprio durante la stagione delle piogge,
riaffiorano dal terreno.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria “Pozzuolo
del Friuli” agli ordini del generale Ugo Cillo.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
NATALE: NUNZIO APOSTOLICO IN LIBANO CON
MILITARI ITALIANI
SHAMA, 25 DICEMBRE 2016 - Il Nunzio Apostolico in Libano,
monsignor Gabriele Giordano Caccia, ha trascorso la notte di Natale con
i caschi blu italiani in Libano. L’autorità della Santa Sede è stata
accolta alla base “Millevoi” di Shama dal Comandante del Contingente
italiano e del Sector West di Unifil, generale Ugo Cillo. Dopo la resa
degli onori, monsignor Caccia ha officiato la Santa Messa nella chiesa
del quartier generale alla quale hanno partecipato tutti i militari,
italiani e stranieri, liberi dal servizio. Nell’omelia l’alto prelato ha
ringraziato l’operato dei caschi blu delle Nazioni Unite per il
meritorio ruolo svolto in Libano quale portatori e guardiani della pace.
Il generale Cillo ha ringraziato mons. Caccia per l’attenzione
dimostrata, in questo particolare periodo dell’anno, a tutti i militari
che svolgono il loro servizio lontano dagli affetti e dalla propria
Patria.
Al termine della funzione religiosa, prima di rientrare a Beirut,
monsignor Caccia si è trattenuto per lo scambio degli auguri con tutti i
militari al refettorio della base. L’attuale missione in Libano è a
guida Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, al suo quinto mandato
nella terra dei cedri.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
SUPPORTO CASCHI BLU ITALIANI PER SCUOLE PUBBLICHE LIBANO DEL SUD
SHAMA, 22 DICEMBRE 2016 - Continuano le interazioni dei caschi
blu italiani con la popolazione locale. I militari appartenenti a
Italbatt, il battaglione di manovra del Sector West di Unifil, hanno
dato il proprio sostegno a varie attività che hanno coinvolto alcune
scuole pubbliche del Libano del sud.
A Tayr Harfa, su richiesta della direttrice dell’istituto, professoressa
Zainab Srour, i militari italiani hanno effettuato un check up medico a
tutti gli studenti della scuola, circa 200, con l’ausilio del personale
sanitario militare. Successivamente, grazie alla professionalità dei
tecnici del reggimento “Genova Cavalleria”, l’efficienza di dieci
computer della scuola è stata ripristinata, consentendo alla struttura
di continuare le previste lezioni di informatica.
Alle scuole di Zibquine e Ramadyah sono stati distribuiti materiali
didattici e giocattoli messi a disposizione del Contingente: dalla Croce
Rossa di Palmanova, dall’Associazione Internazionale Regina Elena onlus
e dalla ditta Panini. La sicurezza stradale, invece, è il tema della
giornata organizzata dai caschi blu italiani in Libano in collaborazione
con il Civil Affairs di Unifil al quartier generale di Shama. Questa
iniziativa ha coinvolto oltre 150 studenti ed è stata condotta dai
militari dell’Arma dei Carabinieri che in Libano rivestono compiti di
Polizia Militare con i colleghi della International Military Police
della Tanzania. Le attività evidenziano la versatilità dei progetti di
sostegno alla popolazione come sancito dalla risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’attuale missione in Libano
è a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, al suo quinto
mandato nella terra dei cedri, che dallo scorso ottobre ha assunto il
comando del Sector West di Unifil agli ordini del generale Ugo Cillo.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CORSO DI DIFESA PERSONALE PER LE FORZE ARMATE LIBANESI
SHAMA, 19 DICEMBRE 2016 - I caschi blu italiani hanno concluso,
presso la base “Millevoi” di Shama, sede del quartier generale del
Sector West di Unifil, il corso “Unarmed Self Defence” a favore dei
militari dell’esercito libanese appartenenti alla Quinta Brigata
dislocata nel Libano del Sud. Il corso condotto da istruttori militari
provenienti dal battaglione di manovra italiano (ITALBATT), su base
reggimento “Genova Cavalleria” con all’interno elementi del reggimento
“Lancieri di Novara” e 132° reggimento artiglieria “Ariete”, ha avuto lo
scopo di far acquisire ai frequentatori le principali tecniche di
autodifesa personale.
I militari della Lebanese Army Forces (LAF) si sono addestrati con gli
specialisti italiani nel corso di un’intensa settimana di attività
teoriche e pratiche per fronteggiare diverse situazioni che potrebbero
verificarsi nel corso delle loro attività istituzionali. Il livello
raggiunto dai frequentatori al corso ha evidenziato, ancora una volta,
la sinergia raggiunta tra i caschi blu di Unifil e le LAF secondo quanto
previsto dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che
prevede, fra i punti focali, il supporto alle Forze Armate libanesi.
Alla cerimonia conclusiva, nel corso della quale è stata organizzata una
dimostrazione delle tecniche acquisite, hanno partecipato il Comandante
del Sector West, generale Ugo Cillo e alcuni ufficiali delle Forze
Armate libanesi.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria “POZZUOLO
DEL FRIULI, al suo quinto mandato nell’operazione “Leonte”.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
IL SOSTEGNO DELLA MISSIONE UNIFIL
ALL'IMPRENDITORIA FEMMINILE DEL LIBANO MERIDIONALE
SHAMA. 11 DICEMBRE 2016 - Il Sector West di Unifil ha ospitato
nei giorni scorsi, nella base “Millevoi” di Shama, le cooperative
femminili del Libano del Sud. Le imprenditrici locali hanno esposto i
loro prodotti artigianali in un’apposita area messa a loro disposizione
dal Contingente italiano. L’attività, organizzata dal Civil Affaire di
Unifil in coordinamento con la Cellula di Cooperazione Civile e Militare
del Sector West, ha voluto offrire alla nascente imprenditoria femminile
libanese, l’occasione di far conoscere i propri prodotti ai caschi blu
che operano nell’area.
Ad aprire l’esposizione è stato il generale Ugo Cillo, comandante del
Settore, che ha sottolineato l’importanza della giornata e dei successi,
sempre più crescenti, che le imprese femminili stanno avendo nel Libano
meridionale. Tale risultato, ha sottolineato il generale Cillo, è dovuto
anche ai risultati conseguiti dalla risoluzione 1701 che prevede, fra i
compiti, il supporto alla popolazione locale.
L’area espositiva, allestita con temi natalizi, è stata realizzata dai
militari del Combat Support Service Battalion attualmente a guida
reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli”. L’attuale missione in Libano
è affidata alla Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, al suo quinto
mandato nella terra dei cedri.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
AMBASCIATORE D’ITALIA IN LIBANO IN VISITA AI MILITARI ITALIANI
SHAMA, 6 DICEMBRE 2016 - L’Ambasciatore d’Italia in Libano
Massimo Marotti, accompagnato dall’Addetto per la Difesa dell’Ambasciata
d’Italia generale Pierluigi Monteduro, ha fatto visita al Contingente
italiano che opera nel Sector West di Unifil, nel Sud del paese.
Accolto dal generale Ugo Cillo, comandante del Sector West di Unifil e
del Contingente nazionale, dopo aver assistito ad una riunione di
aggiornamento sull’andamento della Missione ha voluto incontrare i
militari impegnati nell’operazione “Leonte XXI”.
Nel rivolgersi ai militari italiani, l’Ambasciatore Marotti ha
evidenziato il fondamentale contributo del Contingente nazionale alla
sicurezza e alla stabilità della terra dei cedri. L’Ambasciatore, ha
concluso la visita recandosi al quartier generale di Unifil a Naqoura
dove ha incontrato il Force Commander, il generale irlandese Michael
Beary, e successivamente visitato la base degli elicotteristi italiani
di ITALAIR accolto dal colonnello Giovanni Maria Scopelliti.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
VERTICI UNIFIL RIUNITI AL SECTOR WEST
SHAMA, 2 DICEMBRE 2016 - È stata tenuta ieri al comando del
Sector West di Unifil nella base “Millevoi” di Shama una riunione di
coordinamento con tutti i capi missione e comandanti di settore di
Unifil. Al tavolo di lavoro, che ha avuto lo scopo di fornire un
aggiornamento al generale Michael Beary Comandante di Unifil, , hanno
partecipato il vice capo della missione Riza Imran, il vice comandante
di Unifil generale Sandeep Singh Bajai e i comandanti dei due settori di
Unifil, il generale Ugo Cillo per quello ovest e il generale spagnolo
Aroldo Saenz Lazaro per quello est.
Il generale Cillo ha colto l’occasione per illustrare le attività
operative e di cooperazione civile e militare condotte dal Sector West e
illustrato i successi conseguiti.
L’attuale missione in Libano del Contingente italiano è guidata dalla
Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI al suo quinto mandato nella
terra dei cedri con il compito di applicare e far rispettare la
risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel Sector West oltre ai Caschi Blu italiani sono schierati i
contingenti di Armenia, Brunei, Estonia, Finlandia, Ghana, Corea del
Sud, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Fu proprio la Brigata di
cavalleria nel 2006 ad aprire la missione “Leonte” in Libano e nel
decennale della stessa ad operare nuovamente sotto l’egida delle Nazioni
Unite nel Libano del Sud.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ITALBATT A SUPPORTO DEI PIU' GIOVANI ABITANTI DEL SUD DEL LIBANO
SHAMA, 30 NOVEMBRE 2016 - Effettuate nei giorni scorsi nuove
iniziative di supporto alla popolazione da parte dei militari italiani
di stanza in Libano nel Sector West di UNIFIL. Tra le prime attività
svolte c’è stata quella di prevenzione dentaria, effettuata da personale
qualificato in collaborazione con le scuole primarie del sud del Libano,
e tesa ad informare i giovani studenti sull’importanza di una corretta
igiene dentaria. Al termine di ogni lezione sono stati distribuiti agli
alunni kit per la pulizia orale.
Importante il supporto fornito anche agli istituti scolastici. In
particolare sono state supportate con donazioni di arredi e di
pavimentazioni la scuola “Jbal Amel” a Buj Ash Shamal e la scuola
pubblica nella municipalità di Majdal Zun e sono stati donati giochi
all’asilo comunale. Le attività sono state realizzate grazie al
materiale donato al Contingente italiano dall’Associazione
internazionale Regina Elena Onlus e ai progetti sviluppati dalla cellula
di cooperazione civile-militare del Sector West di UNIFIL.
ITALBATT è affidato al reggimento “Genova Cavalleria (4°)" al comando
del colonnello Angelo Di Domenico, con assetti anche del reggimento
“Lancieri di Novara (5°)" e del 132° reggimento artiglieria ”Ariete”.
L’attuale missione italiana in Libano è a guida Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI con il compito di far rispettare e applicare la
risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI CONTRIBUISCONO A SPEGNIMENTO VASTO INCENDIO A DAIR
QANUN
SHAMA, 30 NOVEMBRE 2016 - I caschi blu italiani di Italbatt
(battaglione di manovra nazionale del Sector West di Unifil) due giorni
fa hanno contribuito, dopo una richiesta del Sindaco di Dair Qanun, allo
spegnimento di un vasto incendio divampato nel pressi del comune
libanese.
I militari italiani sono intervenuti, in supporto alla Civil Defence,
con alcuni uomini e una cisterna d’acqua, decisiva per permettere il
contenimento e lo spegnimento dell’incendio. Sul luogo è intervenuto
anche il responsabile della Civil Defence per la provincia di Tiro,
Ahmed Ghrouyeib che unitamente al Sindaco, Moustafa Siklawi hanno
ringraziato i caschi blu di Unifil per lo sforzo e la tempestività
dell’intervento in quanto le fiamme, complice il forte vento, stavano
per raggiungere alcune abitazioni.
Italbatt, a guida reggimento “Genova Cavalleria (4°)", è inquadrata nel
settore ovest di Unifil attualmente affidato alla Brigata di cavalleria
POZZUOLO DEL FRIULI al suo quinto mandato nella terra dei cedri.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ESERCITAZIONE "TIGER", CASCHI BLU ITALIANI METTONO IN SALVO CIVILI
NAZIONI UNITE
SHAMA, 28 NOVEMBRE 2016 - Il Sector West di Unifil, a guida
italiana, ha condotto a Tiro un’importante esercitazione di evacuazione
e messa in sicurezza rivolta al personale civile delle Nazioni Unite che
opera nel Libano del Sud, denominata “Tiger”. L’esercitazione “Tiger”,
che ha coinvolto gli assetti di ITALBATT e della Sector Mobile Reserve
(la Riserva di Settore), entrambe su base reggimento “Genova
Cavalleria”, è stata seguita dal Force Commander di Unifil, il generale
irlandese Michael Beary e dal comandante del contingente italiano, il
generale Ugo Cillo, ed ha avuto l’obiettivo di mantenere alto il livello
di preparazione dei singoli contingenti in caso di reale evacuazione di
personale civile Unifil.
L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO
DEL FRIULI che da circa due mesi ha assunto il comando del Sector West
di Unifil e garantisce il controllo del territorio, così come sancito
dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi. Il battaglione di
manovra italiano, oltre al “Genova Cavalleria” è composto da assetti dei
reggimenti: “Lancieri di Novara” (5°) e del 132° reggimento artiglieria
“Ariete”.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
PRIMO MESE IN LIBANO PER LA POZZUOLO DEL FRIULI
SHAMA, 21 NOVEMBRE 2016 - Trascorso il primo mese di missione per
i militari della Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI che lo scorso
17 ottobre hanno assunto il comando del Sector West di Unifil.
I caschi blu italiani hanno già effettuato oltre 1500 attività operative
delle quali, 122 con le Forze Armate libanesi nonché 62 attività di
cooperazione civile e militare (lavori per l’illuminazione pubblica,
rifacimento di strutture pubbliche e distribuzione di aiuti umanitari a
scuole, associazioni locali). L’assistenza sanitaria ha riguardato i
settori medico, dentistico e veterinario e sono stati già visitati 811
cittadini libanesi.
Il comandante del settore ovest di Unifil, generale Ugo Cillo, ha
avviato una serie di visite ufficiali alle principali autorità civili,
militari e religiose del Libano del Sud dai quali ha riscontrato la
massima collaborazione e soddisfazione per le attività svolte dal
contingente italiano e da Unifil in generale per la sicurezza dell’area.
I militari italiani operano in Libano del Sud per garantire
l’applicazione della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite che prevede: il monitoraggio della cessazione delle
ostilità, il supporto alla popolazione locale e il supporto alle Forze
armate libanesi.
Il contingente italiano è composto dal Comando Brigata di cavalleria che
ha sede in Italia a Gorizia, dal reggimento “Genova Cavalleria” (4°) di
Palmanova, dal reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli” di Remanzacco
e assetti del: 3° reggimento Genio Guastatori di Udine, Reparto Comando
e Supporti tattici “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, 7° reggimento
trasmissioni di Sacile, 33° reggimento trasmissioni di Treviso, 7°
reggimento NBC di Civitavecchia, Centro Militare Veterinario di Grosseto
e Arma dei Carabinieri con funzioni di Polizia Militare.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
I CASCHI BLU ITALIANI A SUPPORTO DELLE FORZE
ARMATE LIBANESI
SHAMA, 18 NOVEMBRE 2016 - Ieri mattina a Tiro al quartier
generale del South Litani Sector delle Lebanese Army Forces (LAF), alla
presenza del comandante del Settore Ovest di Unifil, generale Ugo Cillo,
e del generale Khalil Joumayel comandante del settore libanese, sono
stati consegnati materiali per l’adeguamento e allestimento di posti di
controllo dell’esercito libanese nel sud.
Le LAF come sancito dalla risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza,
in coordinamento con i militari di Unifil, garantiscono che l’area di
operazione, delimitata a sud dalla Blu Line e a nord dal fiume Litani,
sia libera da personale armato garantendo la sicurezza dei confini e
interdicendo l’accesso al Libano di armi e materiale bellico.
Il supporto alle Forze Armate Libanesi è uno dei compiti principali
assegnati al contingente italiano di UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle
Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle
ostilità e all’ assistenza alla popolazione locale. L’attuale missione
in Libano dell’Italia è affidata alla Brigata di cavalleriaPOZZUOLO DEL
FRIULI al suo quinto mandato nella terra dei cedri. Fu proprio
laPOZZUOLO nel 2006 ad aprire l’operazione “Leonte 1” e ad iniziare a
svolgere attività congiunte con le LAF.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CONTINGENTE ITALIANO COMPLETA ALCUNE AREE OSPEDALE BINT JBAIL
SHAMA, 16 NOVEMBRE 2016 - Il contingente italiano in Libano ha
donato materiale ospedaliero all’ospedale governativo di Bint Jbail.
La donazione è avvenuta alla presenza del comandante del Sector West di
Unifil, generale Ugo Cillo e del presidente del consiglio di
amministrazione dell’ospedale, dott. Toufik Faraj. Il materiale: letti,
tavoli, vassoi, culle termiche e altro, sono stati affidati ai caschi
blu italiani, dall’ospedale maggiore di Novara grazie al coordinamento
con il reggimento Gestione Aree di Transito di Bellinzago Novarese che
in Libano ha costituito il Gruppo Supporto Aderenza del contingente
prima di essere avvicendato dal reggimento Logistico “Pozzuolo del
Friuli”.
Il progetto è nato dopo un incontro con i vertici dell’ospedale
libanese che avevano rappresentato la necessità di completare alcune
aree del nosocomio che garantisce l’assistenza sanitaria per la
popolazione locale di una considerevole zona del territorio. Il dott.
Faraj ha espresso gratitudine all’Italia e al suo contingente per il
lavoro che continua a svolgere a favore della popolazione libanese e in
particolare per il Libano del sud.
L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti assegnati al
contingente italiano di UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni
Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al
supporto alle Forze Armate Libanesi.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
AVVICENDAMENTO AL COMBAT SERVICE SUPPORT BATTALION
SHAMA, 14 NOVEMBRE 2016 - Si è svolta questa mattina, nella base
“Millevoi” di Shama, sede del quartier generale dei caschi blu italiani,
la cerimonia di avvicendamento del Combat Service Support Battalion. Il
reggimento Gestione Aree di Transito di Bellinzago Novarese, al comando
del colonnello Mario Stefano Riva, ha passato le consegne al reggimento
Logistico “Pozzuolo del Friuli” di Remanzacco al comando del colonnello
Alessandro Tassi. Il generale Ugo Cillo, Comandante del Sector West di
Unifil, che ha presenziato alla cerimonia militare di avvicendamento, ha
voluto sottolineare il lavoro svolto dai militari di Bellinzago Novarese
per il supporto fornito a tutto il settore di Unifil.
Nei sei mesi di lavoro il reggimento Gestione Aree di Transito ha
assicurato i movimenti logistici via terra e via mare al personale del
contingente italiano, gestito i rifornimenti e garantito l’efficienza
del parco mezzi e materiali. Con la componente sanitaria hanno
garantito, inoltre, l’assistenza medica al personale della base di Shama
e numerosi e importanti interventi di “medical care” a favore della
popolazione locale.
L’attuale missione è a guida Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI e
con l’arrivo del reggimento Logistico si completa lo schieramento delle
unità per l’operazione “Leonte XXI”. Per la POZZUOLO si tratta del
quinto mandato nella terra dei cedri al comando del Settore Ovest di
Unifil al fine di contribuire al rispetto della risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
8 NOVEMBRE 2006 / 8 NOVEMBRE 2016: L'OPERAZIONE "LEONTE" COMPIE 10 ANNI
SHAMA, 10 NOVEMBRE 2016 - L'8 novembre a Shama, il comandante del
Sector West di Unifil, Generale Ugo Cillo, dopo la cerimonia
dell’alzabandiera, ha voluto ricordare il decennale dell’Operazione
“Leonte”. Sono infatti trascorsi 10 anni dall’8 novembre del 2006 quando
a Tibnin, allora sede del quartier generale dei caschi blu italiani in
Libano, il Generale Paolo Gerometta, allora comandante della Brigata di
cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, assunse il comando del Sector West di
Unifil, ricevendo le consegne dal Contrammiraglio Claudio Confessore,
comandante della Joint Landing Force-Lebanon. La cerimonia fu svolta
alla presenza dell’allora comandante di Unifil, Generale Alain
Pellegrini che, poco dopo, cedette il comando della missione ONU al
Generale Claudio Graziano, attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa.
I caschi blu italiani, da allora, hanno continuato incessantemente, a
svolgere i compiti loro assegnati e sanciti dalla risoluzione 1701 del
consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In particolare, nei dieci
anni trascorsi, hanno svolto oltre 231 mila attività operative
(pattuglie, observation point, attività congiunte con le Forze Armate
libanesi), realizzato oltre 750 progetti di cooperazione civile militare
(rifacimento di tratti di strade, illuminazione pubblica,
ristrutturazione di scuole, ambulatori), svolti oltre 1100 interventi di
demining (sminamento e bonifica di ordigni inesplosi, questo fino al
2013, da allora ad oggi l’attività è condotta da unità del Genio
appartenenti ad altri contingenti), percorsi 21.300 mila chilometri.
La Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI ha assunto lo scorso 17
ottobre, subentrando alla Brigata SASSARI, la guida della missione in
una terra già conosciuta e per la quale, ha sottolineato il Generale
Cillo “continueremo a lavorare con costanza per garantire al popolo
libanese la tranquillità che merita”. Le brigate italiane che si
sono avvicendate in questi anni sono state oltre alla POZZUOLO DEL
FRIULI, la brigata paracadutisti FOLGORE, corazzata ARIETE, bersaglieri
GARIBALDI, aeromobile FRIULI, meccanizzata AOSTA”, PINEROLO, GRANATIERI
DI SARDEGNA, alpina TAURINENSE, SASSARI.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
TEN. COL. GIUSEPPE ANNECCA CEDE COMANDO CSB-SW A TEN. COL. IVANO
BORSERINI
SHAMA, 7 NOVEMBRE 2016 - Questa mattina, nella base di Shama,
sede del quartier generale dei caschi blu italiani in Libano, hanno
avuto luogo le cerimonie di avvicendamento alla guida del Combat Support
Battalion e della Sector Mobile Reserve del Sector West. Il tenente
colonnello Ivano Borserini è subentrato al pari grado Giuseppe Annecca
mentre, il capitano Salvatore Galasso è subentrato al capitano Aurelio
Murianni. Il passaggio di responsabilità di queste due importanti
componenti è avvenuto alla presenza del comandante del Sector West di
Unifil, generale Ugo Cillo.
Il battaglione di supporto delle unità operative (Combat Support
Battalion) garantisce al settore ovest le unità tecnico-specialistiche
fornite: dal 3° reggimento genio guastatori di Udine, del 7° reggimento
trasmissioni di Sacile, il reparto comando e supporti tattici “Pozzuolo
del Friuli” di Gorizia, del 7° reggimento NBC di Civitavecchia e dal 33°
reggimento trasmissioni di Treviso nonché, assetti cinofili del centro
militare veterinario di Grosseto. Al suo interno anche una compagnia
armena con compiti di force protection. La Sector Mobile Reserve, alle
dirette dipendenze del generale comandante, è affidata allo squadrone
del Reggimento Genova Cavalleria (4°) di Palmanova.
Il generale Cillo, ha ringraziato i militari per il lavoro svolto nel
corso del mandato e sottolineato l’importanza che gli assetti ricoprono
per l’intero settore di responsabilità. Presenti alla cerimonia anche la
dottoressa Simona De Martino, primo consigliere dell’ambasciatore
d’Italia in Libano, il generale Pierluigi Monteduro, addetto militare in
Libano e il console onorario d’Italia a Tiro, Ahmad Seklaoui. L’attuale
missione in Libano è a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del
Friuli”. I militari italiani da dieci anni operano per l’applicazione
della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
MIBIL: CAMBIO ALLA GUIDA DELLA MISSIONE MILITARE ITALIANA BILATERALE
SHAMA, 7 NOVEMBRE 2016 - Nella base italiana di Shama, ha avuto
luogo la cerimonia di avvicendamento alla guida della Missione Militare
Italiana Bilaterale in Libano (MIBIL) tra il Colonnello Maurizio
Settesoldi, cedente, e il pari grado Salvatore Radizza.
La cerimonia è avvenuta alla presenza del Gen.Pierluigi Monteduro,
Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia in Libano, della
Dottoressa Simona De Martino, Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia ,
il Gen. Ugo Cillo, Comandante del Sector West di UNIFIL, e numerosi Alti
Ufficiali delle Lebanese Armed Forces (LAF).
Nel suo discorso di commiato, il Colonnello Settesoldi ha voluto
ringraziare tutti gli attori che hanno partecipato al consolidato
successo della MIBIL. Con l’occasione ha poi tracciato un bilancio delle
attività addestrative svolte durante il proprio periodo di comando.
Oltre 1200 ore di lezione e circa 300 unità tra Ufficiali, Sottufficiali
e Truppa sono stati fino ad oggi formati dall’inizio del 2016. Tredici i
corsi svolti durante il mandato tra i quali: corsi anti-sniper basico ed
avanzato, condotta di operazioni psicologiche per contrastare la
propaganda ostile, controllo della folla e antisommossa, cooperazione
civile e militare e procedure da attuare in caso di cattura.
Durante la cerimonia, il Colonnello Settesoldi, alla presenza degli
ospiti intervenuti, è stato insignito della Medaglia d’argento al valore
libanese, quale segno tangibile di quanto fatto dalla MIBIL a favore
delle Forze Armate Libanesi. NELLA FOTO:
il generale Monteduro è stato il 46°
comandante del 151° Reggimento Fanteria "Sassari". Il colonnello
Settesoldi è stato designato quale 53° comandante del 151° e
l'avvicendamento col predecessore colonnello Enrico Rosa avverrà ai
primi di dicembre.
difesa.it
INAUGURATO PROGETTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA A SHAMA
SHAMA, 30 OTTOBRE 2016 - Un importante progetto di
riqualificazione e adeguamento energetico degli impianti d’illuminazione
pubblica nel Sud del Libano è stato completato e inaugurato dai militari
del contingente italiano di Unifil. Il progetto ha interessato un tratto
di strada periferico del villaggio di Shama. L’intervento ha riguardato
la sostituzione di pali d’illuminazione e l’installazione di impianti a
pannello fotovoltaico secondo le normative vigenti in materia di energie
rinnovabili.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante del Sector West,
generale di Brigata Ugo Cillo, e delle più alte cariche istituzionali
del sud del Libano, tra le quali il prefetto di Tiro Mr. Jaffal e il
presidente dell’Unione delle municipalità del Libano del sud Khal
Husseini. Il primo cittadino di Shama, Abdel Kader Safieddine, ha
ringraziato il contingente italiano per il costante impegno volto al
miglioramento della qualità della vita della popolazione locale e
sottolineato l’importante legame tra i cittadini di Shama e i caschi blu
italiani che, proprio nella piccola municipalità, da dieci anni hanno il
proprio quartier generale.
Il contingente italiano in Libano, attualmente su base Brigata di
cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, contribuisce al rispetto della
risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che fra
i compiti assegnati prevede l’assistenza alla popolazione locale
attraverso iniziative di cooperazione civile-militare.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI SALVANO LA VITA AD UN
GIOVANE LIBANESE
SHAMA, 25 OTTOBRE 2016 - Ieri sera il personale sanitario
militare del Sector West di UNIFIL ha soccorso un giovane libanese. Il
paziente punto da un insetto ed in evidente stato di shock anafilattico
veniva accompagnato al posto medico del quartier generale di Shama.
L’equipe sanitaria, dopo circa venti minuti di terapia farmacologica è
riuscita a strappare il paziente a morte certa.
I sanitari italiani della base di Shama vengono quotidianamente
contattati dai locali libanesi per le più svariate patologie ed urgenze.
I pazienti una volta accolti e somministrate le prime cure vengono poi
indirizzati negli ospedali del sud del Libano. Inoltre svolgono
costantemente attività di “medical care” a favore della popolazione
locale ed in particolare delle fasce meno abbienti, visitando i civili e
prescrivendo le idonee terapie farmacologiche.
Il contingente italiano in Libano, al comando del generale Ugo Cillo, è
attualmente su base Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, da dieci
anni contribuisce a garantire il rispetto della risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che tra i suoi compiti
prevende anche il supporto alla popolazione locale.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
TASK FORCE ITALAIR REGALA SORRISO A BIMBI
LIBANESI MENO FORTUNATI
NAQOURA, 24 OTTOBRE 2016 - Nei giorni scorsi il personale
militare della UNIFIL CIMIC Unit (United Nations Interim Forces in
Lebanon - Civil Military Coordination), presso la quale opera personale
del Multinaltional CIMIC Group di Motta di Livenza (TV), e sostenuta
dalla Task Force ITALAIR, hanno svolto la giornata intitolata “UNIFIL
with children fly together over barriers” rivolta ai bambini
provenienti da alcuni villaggi a ridosso della linea di confine con
Israele (la Blue Line) nel Libano meridionale e riuniti in
un’associazione no profit denominata “Taking Care of Children with
Special Needs” che si dedica ai bisogni educativi e formativi di
bambini e ragazzi con età comprese tra i 3 ed i 30 anni affetti da
diverse tipologie di disabilità.
Circa 30 bambini con speciali bisogni educativi e le loro educatrici
sono stati accolti dal Colonnello Gianni TASK FORCE ITALAIR REGALA
SORRISOScopelliti nel Quartier Generale di UNIFIL presso l’hangar della
Task Force ITALAIR, dove hanno avuto la possibilità di “toccare con
mano” gli elicotteri italiani rischierati e che quotidianamente
sorvolano le aree dove questi stessi bambini vivono e giocano. Ai
piccoli è stata offerta l’occasione di assistere alle operazioni di
decollo di un elicottero AB 212 e, successivamente, di salire a bordo
assistiti dai piloti e dagli specialisti di ITALAIR . Dopo la consegna
di alcuni doni da parte del Contingente italiano i bambini hanno
lasciato la base con la promessa di ripetere iniziative simili.
UNIFIL opera in un contesto molto delicato che dal 1978 ad oggi è in
continuo mutamento. Gli obiettivi della missione si sviluppano lungo tre
direttrici: monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e
Israele, supporto alle Forze armate libanesi dispiegate nel Libano del
Sud (teso a favorire lo sviluppo di un graduale miglioramento delle loro
capacità di controllo della medesima area) e assistenza alla popolazione
civile attraverso la realizzazione di progetti CIMIC.
www.difesa.it
ITALBATT: IL 151° TORNA A CASA, “GENOVA CAVALLERIA” AL COMANDO
AL MANSOURI, 20 OTTOBRE 2016 - Con la resa degli onori alla
Bandiera di Guerra del 151° reggimento fanteria “Sassari” di Cagliari e
allo Stendardo del reggimento “Genova Cavalleria”(4°) di Palmanova
(Udine) ha avuto luogo nella base italiana di Al Mansouri la cerimonia
di avvicendamento tra il colonnello Enrico Rosa e il colonnello Angelo
Di Domenico al comando di Italbatt, l’unità di manovra del contingente
italiano di UNIFIL che opera nel Sud del Libano.
Con il passaggio della bandiera delle Nazioni Unite, alla presenza del
Comandante del Sector West di UNIFIL, generale Ugo Cillo, si apre
ufficialmente l’operazione “Leonte 21” per i dragoni di “Genova
Cavalleria”.
Durante i sei mesi di missione trascorsi agli ordini del colonnello
Rosa, i militari di Italbatt, tra questi anche i cavalieri del gruppo
squadroni del reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) di Palermo, del
reggimento "Cavalleggeri Guide" (19°) di Salerno e militari del 62°
reggimento fanteria “Sicilia” di Catania, hanno effettuato numerosi
pattugliamenti lungo la "Blue line", la linea di demarcazione che separa
il Libano da Israele e l’area costiera a sud della città di Tiro.
Numerose anche le attività operative ed addestrative condotte con le
forze armate libanesi nell’ottica di una loro sempre maggiore autonomia
per la sicurezza e la stabilizzazione dell’area.
Altrettanto importanti sono state le iniziative in supporto della
popolazione locale portate a termine mediante la realizzazione di
progetti di cooperazione civile-militare nelle diciannove municipalità
presenti nell’area di responsabilità.
Da oggi, nei ranghi di Italbatt, oltre a personale del Genova Cavalleria
anche personale del reggimento “Lancieri di Novara”(5°) di Codroipo e
del 132° reggimento artiglieria “Ariete”.
Il contingente italiano in Libano è attualmente guidato dalla Brigata di
cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI e contribuisce da dieci anni a garantire
il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
MIBIL: CONCLUSO SECONDO CORSO "COUNTER SNIPING" PER LE LAF
AS SAMAYAH, 18 OTTOBRE 2016 - Si è concluso, nel Training Center
di As-Samayah, il secondo corso Counter Sniping Advanced condotto da un
Mobile Training Team della Scuola di Fanteria di Cesano di Roma a favore
dei 15 militari delle Forze Armate Libanesi (LAF) che avevano superato
con successo il corso basico condotto nel primo semestre 2016.
Gli istruttori della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano
(MIBIL) – in 4 settimane di intenso lavoro svolto attraverso lezioni
teoriche e pratiche – hanno trasmesso le nozioni avanzate del Counter
Sniping ai frequentatori, al fine di specializzarli all’impiego di
tecniche di tiro speditive e di contro cecchinaggio.
Il Counter Sniping è una materia complessa e in continua evoluzione. Lo
sniper è uno specialista in possesso di una preparazione
tecnico-professionale vasta e diversificata, che spazia dalle tecniche
di osservazione, alla balistica, alle metodologie di indicazione e
controindicazione di un obiettivo. Durante la cerimonia di chiusura del
corso, cui sono intervenuti rappresentanti delle Lebanese Armed Forces e
della General Security, il Col. Maurizio Settesoldi (nella foto) –
Comandante della MIBIL – prima di procedere alla consegna degli
attestati, ha messo in risalto come gli obiettivi del corso siano stati
pienamente raggiunti anche grazie a un’intensa e consolidata
collaborazione tra le Forze Armate italiane e quelle libanese e, più in
generale, fra Italia e Libano.
La Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), presente in
Teatro Operativo dal 25 febbraio 2015, ha lo scopo di coordinare e
sviluppare – sia in Italia sia in Libano – le attività formative a
favore delle Forze Armate Libanesi (LAF) nel più ampio contesto delle
iniziative dell’International Support Group for Lebanon (ISG).
Nel corso del 2015 sono stati effettuati 12 corsi, nei quali sono stati
qualificati 22 Ufficiali, 76 Sottufficiali e 130 militari di truppa, per
un totale di 228 frequentatori e oltre 1000 ore di lezione (di cui circa
500 di teoria e 500 di pratica).
Nel corso del 2016 sono stati effettuati, ad oggi, 14 corsi, nei quali
sono stati qualificati 59 Ufficiali, 88 Sottufficiali e 104 militari di
truppa, per un totale di 251 frequentatori e oltre 1150 ore di lezione
effettuate, di cui oltre 500 di teoria e 650 di pratica.
PASSAGGIO DI RESPONSABILITA' TRA BRIGATA SASSARI E POZZUOLO DEL FRIULI
SHAMA, 17 OTTOBRE 2016 - La Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL
FRIULI è subentrata alla Brigata SASSARI al comando dell'operazione
“Leonte” inserita nella missione Unifil (United Nations Interim Force in
Lebanon), la Forza di interposizione delle Nazioni Unite nel Sud del
Libano. Il passaggio di responsabilità tra il cedente gen. Arturo Nitti,
42° Comandante della SASSARI, e il subentrante gen. Ugo Cillo, 79°
Comandante della POZZUOLO, si è svolto alla presenza del generale
irlandese Michael Beary, Capo missione e Comandante delle forze Onu nel
Libano meridionale, del generale Giovanni Fantuzzi, vicecomandante del
Comando Operativo di vertice Interforze (COI), e delle massime autorità
civili, religiose e militari del Libano del Sud.
“Durante questi sei mesi gli uomini e le donne della Brigata SASSARI
si sono distinti nel condurre una serie di attività operative che sono
la ragione di vita dei 'caschi blu' di Unifil - ha detto il generale
Beary - siate fieri del legame che avete instaurato con la
popolazione locale, testimoniato dalle autorità libanesi qui presenti
oggi, segno dell’affetto e del rispetto della popolazione libanese”.
Nel fare riferimento alla complessità e alla costante evoluzione dello
scenario nel quale hanno operato i militari italiani di Unifil, il
generale Nitti ha sottolineato che “il successo della missione è
stato determinato dalla professionalità e dall'approccio di ogni singolo
peacekeeper, improntato al rispetto e sostenuto da passione, dedizione e
spirito di servizio”.
L’operato della Brigata SASSARI è stato incentrato sul dialogo con le
autorità civili e religiose locali, e volto al supporto della
popolazione civile tramite la realizzazione di progetti di cooperazione
civile-militare nei settori della sanità, dell’istruzione e dei lavori
pubblici. Ulteriore impegno dei “Sassarini” è stato il mantenimento
della stabilità dell’area, nonché l’incremento delle attività operative
e addestrative, il tutto d’intesa con le forze armate libanesi,
nell’ottica di una loro sempre maggiore ed autonoma capacità
d’intervento in tutta l’area di responsabilità, specialmente lungo la
"Blue line", la linea di demarcazione che separa il Libano da Israele.
La Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, alla sua quinta missione
in Libano con i colori delle Nazioni Unite (la prima fu nel 2006),
assume il comando del settore Ovest di Unifil in cui operano 3.700
“caschi blu” di 12 nazioni: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia,
Finlandia, Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
AVVICENDAMENTO AL 46° TASK GROUP ITALAIR
NAQOURA, 14 OTTOBRE 2016 - Presso il Comando della missione delle
Nazioni Unite in Libano, alla presenza del Comandante del Contingente
Italiano di Naqoura e della Task Force “ITALAIR”, Colonnello Giovanni
Maria Scopelliti, il Ten. Col. pilota Giuseppe De Salvo ha ceduto il
comando del 46° Task Group al Ten. Col. pilota Antonio Fusco, Comandante
subentrante del 47° Task Group.
Fondata nel 1979, ITALAIR
è l’unità più antica della missione UNIFIL (United Nations Interim Force
in Lebanon), nonché l’unico reparto di volo interforze schierato
dall’Italia in un Teatro Operativo estero, e durante i suoi 37 anni ha
effettuato più di 40.000 ore di volo per il mantenimento della pace nel
sud del Libano
VEDI. Gli
equipaggi di Esercito, Marina e Aeronautica Militare, con i sei
elicotteri AB-212, sono pronti a decollare in meno di 30 minuti per
effettuare differenti tipologie di missioni tra cui anche eventuali
evacuazioni sanitarie (CASEVAC) e giornalmente voli di ricognizione e di
osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la
Blue Line, la linea di demarcazione esistente tra il Libano e Israele,
nel rispetto della risoluzione 1701 e della successiva 2503 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel corso del proprio mandato, il 46° Task Group, ha inoltre effettuato
numerose attivita’ antiincendio (anche in zone minate a ridosso della
Blue Line) nonche’ operazioni di trasporto V.I.P ,come avvenuto in
occasione della visita, la prima in un Teatro Operativo, del signor
Presidente della Repubblica al Contingente Italiano schierato nel Sud
del Libano.
www.difesa.it
VISITA COMMIATO GEN. NITTI A CAPO SMD LIBANESE GEN. KAHWAJI
BEIRUT, 10 OTTOBRE 2016 - Il generale Arturo Nitti è stato
ricevuto per una visita di commiato dal Capo di Stato Maggiore della
Difesa libanese, generale Jean Kahwaji. A pochi giorni dal termine del
mandato semestrale della Brigata SASSARI alla guida dell’operazione
“Leonte”, Kahwaji si è detto particolarmente soddisfatto per la qualità
dell’operato dei “caschi blu” italiani nel garantire il rispetto della
risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu.
Un vivissimo apprezzamento è stato espresso dal generale Kahwaji nei
confronti del contingente italiano per la fattiva collaborazione
evidenziata nell’addestramento e nella formazione del forze armate
libanesi nell’ottica di una loro sempre maggiore ed autonoma capacità
d’intervento. In tale ottica, Kahwaji si è detto particolarmente
entusiasta dei risultati conseguiti al termine dell’ultima esercitazione
congiunta, di tipo dinamico a fuoco, la prima di questo genere ad essere
stata concepita, organizzata e condotta da parte di un contingente di
UNIFIL con le forze armate libanesi.
Nel fare riferimento ai tratti distintivi della missione, il generale
Nitti ha sottolineato come “il supporto fermo e risoluto garantito
dai militari delle Lebanese Armed Forces abbia permesso di trovare, in
ogni circostanza, le soluzioni più idonee a preservare la stabilità e a
garantire che in quest’area si continui a vivere uno dei più lunghi
periodi di calma mai registrati in precedenza”.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
VISITA
DEL MINISTRO DEGLI ESTERI PAOLO GENTILONI IN LIBANO
BEIRUT, 10 OTTOBRE 2016 - “Crediamo nel futuro di questo Paese
che conosciamo molto bene, anche per la presenza nel Sud dei nostri
militari impegnati con la missione delle Nazioni Unite UNIFIL”. Lo
ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione
Internazionale Paolo Gentiloni nel corso della sua visita in Libano
dove, il 7 ottobre, ha incontrato il premier Tammam Salam, il presidente
del Parlamento Nabih Berri e il capo della diplomazia libanese Gebral
Bassil.
Il titolare della Farnesina ha incontrato anche il comandante del
contingente italiano in Libano, generale di brigata Arturo Nitti, al
quale ha manifestato l’apprezzamento del Governo e suo personale per
l’impegno dei militari italiani nell’ambito della Forza di
interposizione schierata al confine con Israele, testimonianza concreta
del sostegno italiano alle Nazioni Unite, in uno scenario cruciale per
gli equilibri del Medio Oriente.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CON I SASSARINI SULLA BLUE LINE
RAS AL NAQOURA, SETTEMBRE 2016 - Visita alle postazioni avanzate di ITALBATT. Nella UNP 1-32A i Sassarini del 151° Fanteria vigilano sul passo di Ras Al Naqoura che segna il confine tra Libano e Israele ed è il luogo ove, periodicamente, il Comandante di UNIFIL incontra le parti per fare il punto sul rispetto della risoluzione ONU 1701 del 2006. Nella postazione UNP 1-31 sono invece i Lancieri di Aosta a vigilare sulla linea blu.
IN PATTUGLIA CON LE FORZE ARMATE LIBANESI
AL MANSOURI, SETTEMBRE 2016 - La risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu oltre a prevedere il monitoraggio della cessazione delle ostilità con Israele e l'assistenza alla popolazione libanese, impegna UNIFIL a fornire supporto alle forze armate libanesi (LAF). Oltre all'addestramento, le attività di pattugliamento congiunto con le LAF sono una delle attività che quotidianamente compiono i "caschi blu". Nel video tre diversi tipi di pattuglia: quella automontata, col compito di controllare il territorio e individuare eventuali siti di lancio di razzi, quella a piedi e quella nei villaggi e nei mercati per mantenere costante la presenza delle LAF e alta la fiducia della popolazione nelle sue forze armate e in UNIFIL.
UNIFIL 2014-2016
notizie fino a partenza brigata
sassari
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