CAGLIARI, 17 GENNAIO 2016 - Ormai da oltre due anni assistiamo a
manifestazioni contro le servitù militari nella Regione Sardegna da
parte di pseudo antimilitaristi e/o pacifisti e anche qualche
quotidiano isolano si è pubblicamente schierato contro i militari e
le loro attività sul territorio sardo.
Si parla di occupazione militare, trascurando quello che la storia
realmente ha scritto, infatti i Sardi, la Sardegna e le Forze Armate
hanno sempre mosso i passi assieme e tanto per citare alcuni fatti
mi vien naturale citare i CAVALLEGGERI DI SARDEGNA (1853) eredi dei
Dragoni di Sardegna, costituiti fin dal 1726 (quindi molto tempo
prima dell'unità d'Italia), essi erano fondamentali per la difesa
dell'Isola e il mantenimento dell'ordine pubblico.
Il 1 marzo 1915 viene costituito in Sinnai il 151° Reggimento e a
Tempio Pausania il 152° Reggimento, quindi alla vigilia del primo
conflitto mondiale dove i Sardi della SASSARI si distinsero per il
loro valore tant'è che erano temuti dagli stessi Austro-Ungarici che
li soprannominarono "Diavoli Rossi". I Sardi della SASSARI subirono
numerose perdite: 3.817 morti e dispersi; 9.104 mutilati e feriti.
Le manifestazioni di questi mesi offendono indelebilmente quei
ragazzi (figli di Sardegna) che diedero la propria vita per il Paese
e scrissero le pagine migliori della Storia d'Italia.
La Brigata SASSARI non è solo impegno nei conflitti mondiali ma lo è
stato e lo è tutt'ora negli scenari mondiali dove c'è miseria
povertà portando le più alte virtù della gente sarda, in Italia è
intervenuta nelle calamità naturali aiutando più di chiunque le
popolazioni colpite.
Per cui questa istituzione è una risorsa per l'Italia, ma anche un
orgoglio per la Sardegna. Senza cavalcare populismi di basso
profilo, fornisce alla regione e al paese un servizio efficiente e
reale.
Chiudere le istallazioni militari presenti nell'Isola, siano esse
dell'Aeronautica, della Marina o dell'Esercito, porterà a un
impoverimento del tessuto economico e sociale del territorio poichè
ad esse sono legate numerose imprese locali di primaria importanza.
Il delegato
COCER-ESERCITO
renato cammarata
5 aprile 2012 - dopo sei mesi di missione in afghanistan, un soldato abbraccia i suoi figli all'arrivo all'aeroporto "mario mameli" di cagliari-elmas. sotto: bersaglieri del glorioso terzo durante una cerimonia nella caserma "salvatore pisano" a capo teulada.
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AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO
VACCA
RENATO CAMMARATA
DELEGATO COCER ESERCITO
il
punto di
NICOLO' MANCA
POLIGONI
MILITARI, SALUTE E TUTELA DELL'AMBIENTE
il
punto di
GIANGABRIELE CARTA
IL POLIGONO
DI CAPO TEULADA E LA BRIGATA SASSARI
Il Glorioso TERZO