2011
DIFESA: UNA DELEGAZIONE PARLAMENTARE DEL PARTITO
DEMOCRATICO SALUTA IN SARDEGNA I MILITARI DELLA BRIGATA “SASSARI” IN PARTENZA
PER L’AFGHANISTAN
SASSARI, 25 LUGLIO 2011 - Una delegazione di parlamentari del Partito
Democratico, composta dal Senatore Mauro Del Vecchio e dal Deputato Antonio
Rugghia, ha visitato oggi i militari della Brigata “Sassari” di stanza a
Cagliari (151° Reggimento fanteria) e a Teulada (3° Reggimento bersaglieri), che
partiranno tra poche settimane per l’Afghanistan. I due parlamentari, raggiunti
dalla notizia della morte del militare italiano e dei due commilitoni rimasti
feriti a seguito di un vile attacco nell'area di Bala Murghab, in Afghanistan,
hanno avuto parole di profondo cordoglio e commossa solidarietà.
"Ci stringiamo alle famiglie del caduto e dei feriti" – hanno affermato i
parlamentari. "Questo tragico evento impone una rapida approvazione del decreto
di proroga delle missioni di stabilizzazione, senza ulteriori ritardi né
strumentalizzazioni, per dare un segnale di sostegno agli uomini e alle donne in
uniforme che operano per il superamento delle crisi nel mondo, pagando talvolta
tragicamente il loro impegno per la sicurezza e la pace". “Ancora una volta, i
soldati della Sardegna rappresenteranno la nostra nazione nella delicata,
complessa e rischiosa operazione in Afghanistan” – ha affermato il Senatore Del
Vecchio, che è stato Comandante della missione internazionale in quel paese
asiatico – “e la Delegazione del Partito Democratico intende esprimere a quei
soldati il più sincero apprezzamento e la più incondizionata stima”.
“Gli uomini e le donne del 151° Reggimento fanteria e del 3° Reggimento
bersaglieri” – ha continuato il Senatore Del Vecchio – “saranno chiamati a
sostenere il processo di stabilizzazione dell’area, promosso dall’ONU, ed a
concorrere alla ricostruzione delle Istituzioni e delle strutture del paese che
da oltre trent’anni cerca di uscire dalla crisi. Sono certo che i militari di
Cagliari e Teulada assolveranno come sempre al meglio il compito a loro
affidato”. Il Deputato Rugghia a sua volta ha sottolineato che “l’alta
professionalità e lo spirito di solidarietà dei soldati sardi, sempre ed
incondizionatamente riconosciuti da tutte le componenti civili e militari
dell’operazione, garantiranno la sicurezza del territorio, a sostegno delle
forze di sicurezza afgane, e gli aiuti umanitari alla popolazione”. La visita si
è conclusa con gli incontri di tutto il personale delle strutture visitate a
Cagliari e a Teulada, durante le quali i parlamentari del Partito Democratico
hanno espresso vivo apprezzamento per le capacità e lo spirito di appartenenza
sempre evidenziati dai militari della Sardegna ed il ringraziamento per il
delicato impegno che si accingono a svolgere.
PIO BRIGATA SASSARI
LA MISSIONE ISAF DELLA BRIGATA SASSARI: COMPITI E
MODALITÀ DI IMPIEGO
Domenica 18 Settembre 2011, ore 16.52
Missione
La missione di ISAF è quella di "condurre operazioni militari in Afghanistan
secondo il mandato ricevuto, in cooperazione e coordinazione con le Forze di
Sicurezza afgane e le Forze della Coalizione, al fine di assistere il
Governo afgano nel mantenimento della sicurezza, favorire lo sviluppo delle
strutture di governo, estendere il controllo del governo su tutto il Paese
ed assistere gli sforzi umanitari e di ricostruzione dello stesso
nell'ambito dell'implementazione degli accordi di Bonn e di altri rilevanti
accordi internazionali".
In particolare, i principali compiti sono:
• sostenere le campagne d'informazione e dei media;
• supportare i progetti di ricostruzione, comprese le infrastrutture
sanitarie;
• sostenere le operazioni di assistenza umanitaria;
• fornire assistenza ed aiuto alla riorganizzazione delle strutture di
sicurezza della Interim Administration (IA);
• formare ed addestrare l'Esercito e le forze di polizia locali.
Le forze italiane in ISAF possono operare all'interno delle aree ovest e di
Kabul o anche nord. Per richieste di impiego al di fuori di esse, l'Italia
si è impegnata a decidere entro un tempo di 6 ore.
Contributo
nazionale
Per l'Afghanistan è autorizzata la partecipazione di 4.200 militari
italiani.
Il Comandante del Contingente (National Contingent Commander - NCC) di Herat
è il Comandante del Regional Command West.
Il Contingente nazionale di stanza a Herat è dal 4 aprile 2011 al comando
del Generale di Brigata Carmine Masiello, comandante in Patria della Brigata
Paracadutisti "Folgore" al quale subentrerà, entro la fine del mese di
ottobre, il Generale di Brigata Luciano Portolano, comandante in Patria
della Brigata "Sassari" .
Il Regional Command West (RC-W), la zona sotto la responsabilità italiana, è
un'ampia regione dell'Afghanistan occidentale (grande quanto il Nord Italia)
che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah.
La componente principale delle forze nazionali è costituita dal personale
proveniente dalla Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito; è presente
inoltre un significativo contributo di uomini e mezzi della Marina Militare,
dell'Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Nel RC-West saranno presenti i seguenti assetti nazionali:
• Forze di Manovra del 151° reggimento fanteria “Sassari” (Task Force
North), basata a Bala Murghab e operante della parte settentrionale
dell'area di competenza italiana), al comando del Colonnello Luigi Viel, del
66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” (Task Force Centre), basata a
Shindand e operante nella parte centrale dell'area di competenza italiana),
del 152° reggimento fanteria “Sassari” (Task Force South), basata a Farah e
operante nella parte meridionale dell'area di competenza italiana, al
comando del Colonnello Gianluca Carai, e del Reggimento San Marco della
Marina Militare(Task Force South East, basata a Bakwa e operante nei tre
distretti di Gulistan, Bakwa e Por Chaman).
• Il PRT, al comando del Colonnello Giacinto Parrotta, è un assetto su base
3° Reggimento bersaglieri della Brigata "Sassari", che ha il compito di
supporto alla governance e di sostenere il processo di ricostruzione e
sviluppo congiuntamente ad una componente civile rappresentata da un
Consigliere del Ministero Affari Esteri. Le due componenti lavorano insieme
a favore della ricostruzione, incentivando l'occupazione locale (i progetti
vengono materialmente realizzati da ditte afghane), lo sviluppo economico
dell'Area e la fiducia verso le istituzioni politiche locali e gli "elders"
(anziani dei villaggi);
• ITALFOR, è la componente nazionale interforze che si occupa degli aspetti
gestionali e logistici di carattere strettamente nazionale, della quale
fanno parte unità del Comando Brigata “Sassari” e del Reparto Comando e
Supporti Tattici “Sassari”;
• Joint Air Task Force (JATF), al comando di un Colonnello pilota
dell’Aeronautica Militare, è l'unità che gestisce tutti i assetti
dell'Aeronautica Militare nel Teatro operativo, tra cui i velivoli C130J,
che si alternano ai C27 della 46a brigata aerea di Pisa, impiegati per il
trasporto del personale e dei rifornimenti all'interno del teatro afghano,
gli AM-X del 51° stormo di Istrana, con compiti di ricognizione e supporto
tattico ravvicinato alle forze di terra, gli elicotteri EH-101 della Marina,
con compiti di sorveglianza, pattugliamento, supporto alla movimentazione di
convogli e personale sensibile, deterrenza ed evacuazione medica ed i
velivoli senza pilota (UAV) Predator del 32° stormo di Amendola, con compiti
ISTAR (Intelligence, Surveillance, Targeting and Recognition), tutti
schierati ad Herat;
• Task Force Fenice, al comando di un Colonnello pilota dell’Aviazione
dell’Esercito, è l'unità delI'Aviazione dell'Esercito che gestisce i
velivoli ad ala rotante. Gli elicotteri schierati in Teatro sono del tipo CH
47 "Chinook" e AB 412, adibiti al trasporto del personale e dei
rifornimenti, e gli A129 C "Mangusta" con compiti di esplorazione e scorta
in supporto di fuoco alle forze terrestri;
• Operational Mentoring Liason Team (OMLT), al comando di un Ufficiale
dell’Esercito, è un assetto composto attualmente da militari appartenenti
all'area del 1° FOD (Forze Operative di Difesa) impegnati quali "mentor"
nella formazione e assistenza, anche in operazioni, dei quadri delle unità
dell'Esercito afghano;
• Forward Support Base (FSB) è un'unità che si occupa della gestione della
base e del settore aeroportuale di Herat, compresa la sicurezza che viene
garantita da una compagnia multinazionale di Force Protection (in cui sono
inquadrati i Fucilieri dell'Aria dell'Aeronautica Militare);
• CAI-I, Centro Amministrativo d'Intendenza - Interforze è il polo
amministrativo di riferimento di tutto il Contingente Italiano schierato
nella Regione Ovest; al vertice della struttura è posto il Direttore del
Centro;
• Police Operational Mentoring Liason Team (POMLT), basato su due team
composti dai carabinieri provenienti dall'organizzazione Territoriale
dell'Arma e dai carabinieri paracadutisti del 1° reggimento carabinieri
paracadutisti "Tuscania". La loro missione è l'attività di mentoring a
favore del Comando Regionale e Provinciale dell'Afghan Uniform Police. I
POMLT operano in Afghanistan con le insegne dell'European Gendarmerie Force
(EUROGENDFOR);
• Il contributo italiano alla NATO Training Mission - Afghanistan (NTM-A),
nell'area di competenza del Comando RC-W, si compone essenzialmente di due
reparti dei carabinieri dislocati ad Adraskan e ad Herat.
La missione di questi reparti, denominati Speciality Training Team (STT), è
quella di formare e specializzare con mirati corsi addestrativi le unità
della Afghan Uniform Police e della Afghan National Civil Order Police.
Gli istruttori che compongono i STT sono carabinieri provenienti dalla
organizzazione Territoriale dell'Arma e dalla 2^ brigata mobile, è comunque
sempre presente una aliquota proveniente dal 1° reggimento carabinieri
paracadutisti "Tuscania";
• Task Force Genio, al comando del Colonnello Maurizio Mascarino, su base 5°
Reggimento genio guastatori della Brigata "Sassari".
La Task Force è costituita da compagnie guastatori e da un Comando di Task
Force; le compagnie sono distaccate sotto controllo tattico delle TF di
manovra nelle sedi di Herat, Shindand, Farah e Gulistan e sono costituite da
assetti del genio altamente specializzati nella gestione della minaccia di
ordigni esplosivi, di residuati bellici e mine avvalendosi anche di unità
cinofile. Alcune componenti sono inoltre dedicate al mantenimento della
viabilità delle forze ISAF sul territorio di competenza;
• Joint Task Force C4 (JTFC4), è l'unità interforze che ha come compito
principale quello di assicurare le comunicazioni vitali per il comando e
controllo di tutte le unità italiane che operano nella regione ovest
dell'Afghanistan. Attualmente è su base 11° reggimento trasmissioni cui
subentrerà il 2° reggimento trasmissioni che sarà rafforzato da assetti del
Reparto Comando e Supporti Tattici “Sassari” ed è comandata da un Ufficiale
dell’Esercito;
• Task Force "GRIFO", un assetto della Guardia di Finanza che ha il compito
di contribuire alla formazione e addestramento dei corpi di Polizia di
Frontiera e Doganale afghani;
• Due gli assetti sanitari presenti presso il RC-West: il ROLE 1, a livello
pronto soccorso ed infermeria, che è a guida italiana, e ROLE 2, a livello
di ospedale polispecialistico, a guida spagnola.
Catena di Comando
e Controllo
Il Comando Operativo (OPCOM - Operational Command) delle forze nazionali
impegnate nell'operazione è esercitato dal Capo di Stato Maggiore della
Difesa Comandante in Capo delle forze della Difesa (CINC DIFESA - Commander
in Chief Difesa).
Il Controllo Operativo (OPCON- Operational Control) degli assetti nazionali
schierati in area di operazione è delegato al COM ISAF (Comandante ISAF).
Per quanto riguarda il personale militare e gli assetti nazionali impiegati
nell'operazione che non transitano sotto l'Autorità multinazionale, l'OPCON
è delegato al Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COM
COI) che, a sua volta, lo delega all'NCC competente per funzione.
Il personale è soggetto al Codice Penale Militare di Pace.
Il Comandante del Contingente Nazionale (NCC) assicura l'unitarietà di
Comando per quanto attiene gli aspetti nazionali, su tutte le forze
italiane. Ha, quale specifico compito, quello di verificare che le forze
nazionali siano impiegate nel rispetto del regime di deleghe in atto.
(Fonte Public information Office Brigata Sassari)
IL GENERALE LUCIANO PORTOLANO AL COMANDO DEL REGIONAL COMMAND WEST DI ISAF
CAMP ARENA, 29 SETTEMBRE 2011 - Il Generale Luciano Portolano,
comandante della Brigata SASSARI, ha assunto la responsabilità del
Regional Command West, il settore ovest della missione Isaf della Nato
in Afghanistan. Il passaggio di consegne con il comandante della Brigata
Paracadutisti Folgore, Generale Carmine Masiello, è avvenuto durante una
cerimonia all'aeroporto di Herat, alla presenza del capo di Stato
maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, dei vertici della
missione Isaf e delle autorita' locali, tra cui il governatore della
citta' di Herat, Daud Saaba.
Alla missione Isaf partecipano circa 4.200 italiani e il comandante del
contingente, del quale fanno parte oltre all'Esercito anche Marina
Militare, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e militari di
altre nazioni, per un totale di 8.000 uomini e donne di 11 paesi ,ha la
responsabilita' delle province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah che
occupano una superficie grande quanto il Nord Italia.
Il 151° Reggimento fanteria ''Sassari'' (Task Force North), al comando
del col. Luigi Viel, operera' da Bala Murghab. Il 152° Reggimento
fanteria ''Sassari'' (Task Force South), al comando del col. Gianluca
Carai, sara' a Farah, nella parte meridionale dell'area di competenza
italiana. Il comandante del Terzo Bersaglieri di Teulada, col. Giacinto
Parrotta, avra' la responsabilita del Provincial Recostruction Team (Prt)
di Herat col compito di supportare con i suoi bersaglieri il processo di
ricostruzione e sviluppo nella provincia. Il 5/o Genio Guastatori di
Macomer, comandato dal col. Maurizio Mascarino, costituira' invece la
Task Force Genio con compagnie distaccate nelle sedi di Herat, Shindand,
Farah e Gulistan, con specialisti nella bonifica di ordigni esplosivi,
residuati bellici e mine, coadiuvati da unita' cinofile. Di rinforzo
alla ''SASSARI'' saranno schierati anche il 66/o Reggimento fanteria
aeromobile ''Trieste'' della Brigata Friuli, comandato dal col.
Francesco Randaccio, a Shindad (Task Force Centre), e il Reggimento San
Marco della Marina Militare comandato dal cap. di vascello Giuseppe
Panebianco, che con la Task Force South East, a Bakwa, controllera' i
distretti di Gulistan, Bakwa e Por Chaman.
Il CSMD Biagio Abrate passa la bandiera del RC-West al Generale Portolano. (NOTIZIA E FOTO PIO RC-WEST)
CAMBIO AL PROVINCIAL RECONSTRUCTION TEAM
ITALIANO DI HERAT
HERAT, 4 OTTOBRE 2011 - Ieri, con la cerimonia militare del
trasferimento di autorita’ al vertice del PRT, il 132º Reggimento
Artiglieria “Ariete”, comandato Colonnello Paolo Pomella ha ceduto
il comando al 3º Reggimento Bersaglieri comandato dal Colonnello
Giacinto Parrotta.
La cerimonia si e’ svolta alla presenza del Comandante del Regional
Command West (RC-W), Generale Luciano Portolano, del Governatore
della Provincia di Herat, Dr. Daud Saba, di numerose autorita’
civili e militari afgane e di rappresentanti internazionali che
cooperano per la stabilizzazione e lo sviluppo della provincia di
Herat secondo i bisogni espressi dalla comunità locale.
Negli ultimi sei mesi, il Provincial Reconstruction Team (PRT) ha
avviato oltre 50 progetti infrastrutturali, tra cui 16 scuole, la
creazione di una struttura dedicata allo studio della medicina
legale, due stazioni di polizia e opere volte al miglioramento della
fornitura idrica e dei canali fognari nella Provincia di Herat. Le
varie iniziative, che hanno avuto luogo in tutti i distretti della
Provincia, hanno lo scopo di allargare la fascia di popolazione che
può godere dei progressi fatti nei servizi sociali da parte delle
autorità afgane.
RC-W PIO
Il momento del passaggio delle consegne.
AFGHANISTAN: LE UNITA’ DELLA BRIGATA
“SASSARI” AL COMANDO DI TUTTE LE TASK FORCE
FARAH, 6 OTTOBRE 2011 - Si è svolta questa mattina la
cerimonia di trasferimento di autorità (TOA) della Task Force
South tra il 187° Reggimento paracadutisti “Folgore”, comandato
dal Col. Gianmarco Badialetti, e il 152° Reggimento fanteria
“SASSARI”, comandato dal Col. Gianluca Carai.
Con questa cerimonia si completa il passaggio di responsabilità
delle unità della Brigata “Sassari” al comando delle task force
nella regione ovest dell’Afghanistan.
Il 152° reggimento assume il comando del settore sud con il
controllo sulle piu’ importanti vie di comunicazioni che
attraversano tutta l’area di responsabilità del contingente
italiano.
Tutte le unità hanno al seguito la bandiera di guerra, simbolo
che rappresenta la storia del reggimento ed il sentimento di
appartenenza al nostro Paese.
Per la prima volta, in un Teatro Operativo sono presenti:
- la Bandiera di Guerra del 3° Reggimento Bersaglieri,
denominato “ Glorioso Terzo” per essere la bandiera più decorata
d’Italia, in operazione è responsabile del Provincial
Reconstruction Team (PRT) in Herat;
- la Bandiera di Guerra del Reggimento “San Marco” della Marina
Militare, per la prima volta schierato con le caratteristiche di
un reggimento di fanteria ed in operazione responsabile del
settore Sud- Est;
- la Bandiera di Guerra del 5° Reggimento Genio Guastatori
responsabile della Task Force Genio;
- lo Stendardo del 5° Reggimento “Rigel” unità dell’aviazione
dell’Esercito responsabile dell’Aviation Battalion.
Tornano in Afghanistan per la terza volta le bandiere del 151° e
152° Reggimento entrambi della Brigata “SASSARI”e per la seconda
volta la bandiera del 66° Reggimento aeromobile “Trieste”.
ISAF
RC-W Public Affairs Office
Nella foto le Bandiere di Guerra del 152°, decorata dell'Ordine Militare d'Italia e di tre Medaglie d'Oro (due al Valor Militare una al Valore dell'Esercito), e quella del 187°, decorata dell'Ordine Militare d'Italia, di una Medaglia d'Oro al Valor Militare e due Medaglie d'Argento al Valore dell'Esercito.
I
PROTAGONISTI
IL CURRICULUM DEL GENERALE LUCIANO
PORTOLANO, COMANDANTE IN PATRIA DELLA BRIGATA SASSARI E
DELLE FORZE DELLA COALIZIONE AL REGIONAL COMMAND WEST
Il Generale Portolano ha iniziato la carriera militare
frequentando l’Accademia Militare di Modena (161° Corso)
prima e la Scuola d’Applicazione di Torino poi, conseguendo
la laurea in Scienze Strategiche. In seguito ha conseguito i
Masters in “Gestione Integrata e Sviluppo delle Risorse
Umane” e in “Scienze Strategiche”. Ha frequentato, negli
anni, il Corso di Stato Maggiore dell’Esercito, il Corso
Superiore di Stato Maggiore, l’Istituto Superiore di Stato
Maggiore Interforze e, negli Stati Uniti, lo “United States
Army Command and Staff College”.
Nel corso della carriera, Portolano ha svolto incarichi di
comando di Plotone e di Compagnia - Fucilieri, Mortai e
Comando e Servizi - in unità della Brigata corazzata
“Ariete”, nei gradi di tenente e capitano. Con il grado di
tenente colonnello ha comandato il 67° battaglione
Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”.
Da colonnello, è stato comandante del 18° Reggimento
Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”.
Ha anche svolto, presso lo Stato Maggiore dell’Esercito, gli
incarichi di: ufficiale addetto alla sezione “Dottrina
dell’Ufficio Regolamenti e Politica Militare”; ufficiale
addetto alla sezione “Formazione e Addestramento”
dell’ufficio Addestramento; capo sezione “Regolamenti”
dell’ufficio Dottrina, Addestramento e Regolamenti; capo
ufficio “Operazioni” del Reparto Impiego delle Forze/COE.
Dal 2007 al 2010 è stato Addetto militare presso
l’Ambasciata italiana a Londra.
In merito agli aspetti operativi, l’ufficiale ha partecipato
alle seguenti missioni/operazioni al di fuori del territorio
nazionale:
- missione delle Nazioni Unite in Iraq e Iran (United
Nations Iran - Iraq Observation Group Mission) (1990-91),
con l’incarico di Ufficiale addetto alla Pianificazione e
alle Operazioni;
- missione delle Nazioni Unite in Iraq e Kuwait (United
Nations Iraq - Kuwait Observation Mission) (1991 – 92), in
qualità di Ufficiale addetto alle Informazioni e alle
Operazioni;
- operazione Nato “Joint Endeavour”, in Macedonia, quale
comandante di Battaglione, nel 1999;
- operazione Nato “Joint Guardian”, in Kosovo, in qualità di
comandante di Battaglione, nel 1999 (in Kosovo il generale
Portolano è rimasto ferito saltando con il suo mezzo su di
una mina e, benché ferito ha reagito prontamente tanto da
guadagnarsi una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito);
- missione “Antica Babilonia 1”, nel 2003, quale Comandante
della Task Force di manovra della JTF - Iraq.
È fregiato delle seguenti onorificenze:
- Ordine Militare d’Italia - Cavaliere, concesso dal
Presidente della Repubblica;
- Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, concessa dal
Presidente della Repubblica;
- Croce d’Oro al Merito dell’Esercito, conferita dal
Ministro della Difesa;
- Medaglia d’Oro della Croce Rossa;
- Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana;
- Croce di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine
di Malta;
- Medaglia delle Nazioni Unite, per le Operazioni svolte in
Iran e Iraq nel 1990;
- Medaglia delle Nazioni Unite, per le Operazioni in Iraq
Kuwait nel 1991;
- Medaglia Nato, per le Operazioni in Macedonia e Kosovo,
nel 1999;
- Croci Commemorative nazionali, per le missioni di pace
internazionali e umanitarie.
Al generale Portolano sono stati assegnati i seguenti
riconoscimenti:
- la Targa di Benemerenza ICARO, concessa dal Comitato di
Presidenza Permanente dell’Associazione Nazionale Reduci
dalla Prigionia dall’Internamento e dalla Guerra di
Liberazione;
- il Premio Internazionale per la Pace “Telamone”.
AFGHANISTAN: CAMBIO AL VERTICE
DELL’ASSETTO NAZIONALE ITALFOR-NSE DI HERAT
Herat 8 Ottobre 2011 - Nella Base di Camp Arena
in Herat (Afghanistan), si è svolto l’avvicendamento
nell’incarico di ITALFOR-NSE (National Support Element)
tra il Colonnello Stelvio Baratelli, Comandante uscente,
ed il Colonnello Antonio Vecchioni, Comandante
subentrante.
La cerimonia del passaggio di consegne, si è svolta alla
presenza del Generale di Brigata Luciano Portolano,
Comandante del Regional Command West, che ha voluto
ringraziare il Comandante uscente, anche a nome del
Generale Carmine Masiello, per l’efficiente e l’efficace
sostegno fornito a tutto il contingente ed ha
evidenziato la professionalità del Colonnello Baratelli
nel dirigere gli assetti logistici alle sue dipendenze.
Il Colonnello Baratelli, nell’intervento di saluto, ha
sottolineato i risultati ottenuti grazie all’impegno
costante e alla elevata preparazione ed esperienza del
personale. Il Colonnello Vecchioni ha ringraziato il
Colonnello Baratelli ed ha assicurato l’impegno per dare
continuità al lavoro fin qui svolto. L’assetto nazionale
ITALFOR-NSE di Herat e’ responsabile,
dell’organizzazione, dell’efficienza, nonché
dell’impiego di tutti gli assetti logistici nazionali,
dai trasporti alle mense, dai settori che provvedono al
funzionamento di Camp Arena all’officina meccanica,
tutte componenti fondamentali al Comandante RC-W per lo
svolgimento della missione.
PIO REGIONAL COMMAND WEST
IL GENERALE PORTOLANO VISITA
LA TASK FORCE LEONE DEI FUCILIERI DI MARINA DEL SAN
MARCO
13 ottobre 2011 H 09.04
Il 9 ottobre scorso, il Generale di Brigata Luciano
Portolano, Comandante del Regional Command West (RC-W)
- Comando NATO della missione ISAF - a guida
italiana e su base Brigata Sassari, si è recato in
visita alla Task Force "Leone", comandata dal
Capitano di Vascello Giuseppe Panebianco, Comandante
del Reggimento San Marco. Il Generale Portolano, con
a seguito alcuni rappresentanti dello staff di RC-W,
ha utilizzato per il trasporto due elicotteri EH 101
della Marina Militare appartenenti al Task Group
Shark, schierato ad Herat come assetto a supporto
del contingente italiano. Dopo aver raggiunto la
sede del reggimento nella Forward Operational Base
(FOB) "Lavaredo" di Bakwa, nel settore Sud-Est
dell’area di responsabilità italiana, ha visitato il
posto comando del reggimento, ha incontrato il
personale, ha ascoltato la Santa Messa e ha
partecipato ad un meeting con le autorità militari e
governative afgane dell’area. Infine, è tornato in
volo per raggiungere la FOB "Ice", nel distretto del
Gulistan, per salutare la rimanente parte del
personale del San Marco.
Il Generale Portolano ha espresso parole di vivo
apprezzamento per il lavoro svolto dai Fucilieri di
Marina che ogni giorno, con impegno e dedizione,
portano avanti una missione difficile e delicata.
GENERALE CLAUDIO GRAZIANO
SARA' NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE ESERCITO
ROMA, 14 Ottobre 2011 - Il generale
Claudio Graziano sara' il nuovo Capo di Stato
Maggiore dell'Esercito. Lo ha deciso il
Consiglio dei Ministri su proposta del ministro
della Difesa, Ignazio La Russa. Nato a Torino,
nel 1953, il Generale Graziano ha svolto la
parte iniziale della sua carriera in unità degli
Alpini. Successivamente ha ricoperto incarichi
di prestigio presso lo Stato Maggiore
dell’Esercito e vanta una grande esperienza in
ambito internazionale maturata con la frequenza
della Scuola di Guerra negli Stati Uniti, dove è
stato anche Addetto Militare dal 2001 al 2004.
Più di recente, Graziano ha diretto il reparto
Operazioni del COI (Comando Operativo di vertice
Interforze) ed è stato nominato nel 2007 dal
Segretario Generale delle Nazioni Unite quale
Comandante delle Forze e Capo della missione
UNIFIL nel Sud del Libano. Inoltre, il Generale
Graziano ha comandato la Brigata alpina
Taurinense in Afghanistan nel 2005-2006 ed il
Battaglione alpini “Susa” in Mozambico nel 1992.
Sposato con la Signora Marisa, dal gennaio del
2010, è Capo di Gabinetto del Ministero della
Difesa.
FONTE: MINISTERO DIFESA
AFGHANISTAN: CAMBIA IL
CONTINGENTE OPERATIONAL MENTOR AND LIAISON
TEAM (OMLT)
Herat, 15 Ottobre 2011 - Si è
svolta la scorsa settimana, presso la base
di Camp Stone in Herat, la cerimonia di
avvicendamento del Contingente Operational
Mentor and Liaison Team (OMLT), giunto al
termine del proprio undicesimo mandato.
Dopo oltre 5 mesi di intensa attività, in
cui si sono state condotte più di un
centinaio di operazioni, pianificate e
condotte, congiuntamente all’esercito
afghano (ANA – Afghan National Army) e circa
85000 chilometri percorsi tra Kabul, Farah,
Herat e Bala Murgab, il Comandante del
contingente OMLT XI , Colonnello Giuseppe
LEVATO ha ceduto il comando al Comandante
del contingente OMLT XII , Colonnello Paolo
FABBRI.
Alla cerimonia, caratterizzata dal commosso
ricordo del Capitano Bucci, del C.le Magg.
Ca. Frasca e del 1° C.le Magg. Di Legge,
caduti in un tragico incidente stradale il
23 settembre scorso, hanno partecipato
autorità militari afghani della provincia di
Herat a testimonianza del successo della
missione e degli ottimi risultati ottenuti.
Nel corso del suo intervento, il Colonnello
Levato ha sottolineato il proprio orgoglio
nei confronti degli uomini dell’ OMLT e li
ha elogiati per aver operato con qualificata
professionalità ed elevata competenza
contribuendo in modo sostanziale al processo
che quotidianamente rende il 207° Corpo
d’Armata Afghano sempre più autonomo nel
garantire il controllo nell’area occidentale
del Paese.
Il Vice comandante del 207° Corpo d’Armata
afghano, Generale Fazlmohammad Junbesh,
presente alla cerimonia in rappresentanza
del Comandante, nel proprio discorso, ha
ringraziato il personale italiano di OMLT XI
evidenziando che hanno servito come fratelli
i soldati afghani, al fine di migliorare il
loro addestramento. Il compito affidato al
contingente OMLT è di preparare, istruire ed
indirizzare le Unità dell’ANA, consigliando
e supportando i Comandanti ai vari livelli,
al fine di promuovere lo sviluppo di uno
strumento efficace ed autosufficiente teso
al progressivo passaggio di responsabilità
della sicurezza da ISAF al Governo della
Repubblica Islamica di Afghanistan (GIROA).
Il contingente OMLT XI cedente, costituito
da personale su base 1° Comando Forze di
Difesa di Vittorio Veneto (TV), ha assunto
la responsabilità il 18 maggio scorso,
operando a stretto contatto con le truppe
ANA presso le basi di Camp ZAFAR in HERAT e
di Camp SAYAR in FARAH, prendendo parte a
numerose attività pianificate e condotte
congiuntamente. Il Contingente OMLT XII,
subentrante, è costituito da personale su
base 2° Comando Forze di Difesa di San
Giorgio a Cremano (NA), e proseguirà il
lavoro già intrapreso dai propri
predecessori, teso a favorire la progressiva
autonomia operativa delle Unità
dell’Esercito Afghano.
(FONTE: PIO RC-West)
AFGHANISTAN:
L’IMPEGNO DEL CONTINGENTE MILITARE
ITALIANO NELLA RICOSTRUZIONE PER LO
SVILUPPO
HERAT, 17 OTTOBRE 2011 - La Task
Force Centre, su base 66° Reggimento
Aeromobile “Trieste”, è stata impegnata
in due eventi per lo sviluppo delle
attività umane nell’area di
responsabilità del Contingente italiano,
su base Brigata “Sassari” al comando del
settore Ovest dell’Afghanistan.
In particolare, nel settore
dell’agricoltura ha inaugurato un canale
di irrigazione e fatto dono, nel
villaggio di Baghe Dasht distretto di
Shindand, ad un centinaio di chilometri
a sud di Herat, di 500 kit per
l’agricoltura composti da zappe, pale e
rastrelli.L’attrezzatura servirà per
incrementare la capacità agricola ed
anche per mantenere efficiente il canale
d’irrigazione inaugurato, che
rischierebbe di deteriorarsi nel corso
della stagione delle pioggie. Inoltre,
nel settore dell’istruzione nella
provincia di Herat e nella
considerazione di espandere l’educazione
e la cultura verso i distretti più
remoti, ha dato il via ai lavori per la
realizzazione di una scuola nel
villaggio di Showz distretto di Shindand,
ad un centinaio di chilometri a Sud di
Herat, rivolta agli studenti delle
classi intermedie e che si avvarrà di
insegnanti afghani.
La scuola, rivolta a frequentatori
maschili e femminili, ospiterà circa 400
studenti di età compresa tra i 10 ed i
14 anni e darà l’opportunità ai ragazzi
di 4 villaggi di poter fruire di
un’istruzione di base.
Il Dipartimento dell’Educazione svolge
un ruolo chiave per la collaborazione
diretta con il Contingente italiano.
Tale sinergia prosegue regolarmente dal
2005, in modo positivo e proficuo, con
interventi che mirano alla diffusione
delle strutture scolastiche sul
territorio dell’intera provincia. Fino
ad oggi, i progetti avviati hanno
permesso di realizzare 58 strutture
scolastiche dislocate nei 16 distretti
della provincia, rispondendo alle
necessità espresse dal dipartimento
competente in termini di bacino d’utenza
e tipologia costruttiva.
L’intensa attività congiunta dei soldati
italiani, sia del Provincial
Reconstruction Team (PRT) di Herat, sia
delle Task Force dislocate in tutta
l’area di responsabilità, unitamente a
quella dei funzionari del Ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione
Italiana allo Sviluppo, prosegue con
iniziative umanitarie, realizzazione di
progetti, verifiche ed interventi
urgenti anche in settori tipicamente non
militari, quali quello dell’istruzione,
dei servizi pubblici, della pubblica
amministrazione e del settore
igienico-sanitario. Tutti i lavori sono
affidati a ditte afghane, consentendo,
in questo modo, lo sviluppo di
un’economia locale sia per i posti di
lavoro e sia per l’indotto anche su
altri settori non specifici della
ricostruzione e dell’agricoltura.
ISAF RC-W Pubblica Informazione
Il comandante del 66° e della Task Force Center, Col. Francesco Randacio, posa la prima pietra.
AFGHANISTAN:
AVVICENDAMENTO DEGLI ADVISORS
DELL’AERONAUTICA MILITARE DEL NATO
AIR TRAINING COMMAND
Shindand, 16 OTTOBRE 2011 -
Nell’aeroporto militare afgano di
Shindand, è avvenuto il passaggio di
consegne tra il Colonnello Francesco
Grassi, comandante uscente, ed il
Colonnello Luigi Casali, comandante
subentrante, che sancisce il cambio
fra il secondo e terzo team di
Advisors dell’Aeronautica Militare
italiana responsabile del progetto
addestrativo iniziato circa un anno
fa. La cerimonia si è svolta alla
presenza del Gen. Baqi, Comandante
afgano dell’Aeroporto di Shindand,
del Colonnello J.J. Okay, Comandante
dell’838th Air Expeditionary
Advisory Group (AEAG) dell’
Aeronautica Militare statunitense
(USAF), del Colonnello Francesco
Randacio, comandante del 66°
reggimento aeromobile “Trieste”, in
operazione responsabile della Task
Force “Center”, e di una
rappresentanza militare di altri
paesi alleati che concorrono nel
progetto.
Il Colonnello Francesco Grassi,
Comandante uscente, ha sottolineato
nel proprio discorso l’opera di
quotidiana sensibilizzazione ed
incoraggiamento a favore del
personale afgano, tesa a favorire
l’accrescimento della coscienza
individuale e di appartenenza al
Reparto ed alle Forze di Sicurezza
afgane. Il comandante subentrante
del terzo team advisor, Colonnello
Luigi CASALI, ha ringraziato il
Colonnello Grassi per il lavoro
svolto ed ha ribadito l’impegno per
dare continuità all’addestramento
per il futuro.
L’evento si è concluso con un breve
discorso del Gen Baqi, comandante
dell’Aeroporto di Shindand, il quale
dopo aver augurato ai presenti un
sereno ritorno in patria, ha
sottolineato l’importanza e
l’impegno del team italiano uscente
per la professionalità e la
dedizione offerta al progetto. Il
Team, posto all’interno del 838th
AEAG dell’USAF, svolge l’attività di
formazione e advising al personale
afgano dell’aeroporto di Shindand,
futuro polo addestrativo
dell’Aeronautica Afgana. In tale
contesto si inquadrano attività come
l’organizzazione e la realizzazione
di corsi legati alle attività di
volo ed alle infrastrutture nel
settore delle Telecomunicazioni ed
Informatica, nel settore dei
Trasporti, della Gestione dei
Materiali, Antincendio, POL (Petroleum
Oil Lubricans), Sanitario, Mensa ed
Alloggi, Security Forces.
La missione partita il 2 Novembre
2010 e’ condotta da 29 unità tra
Ufficiali e Sottufficiali
dell’Aeronautica Militare, formati
quali “Mentor/Advisor” presso il
Centro di Formazione Didattico e
Manageriale di Firenze. Di questi,
tre piloti e due operatori di bordo
sono inseriti nell’ambito
dell’addestramento dell’Aeronautica
Afgana sull’elicottero Mi-17.
ISAF RC-W Pubblica Informazione
AFGHANISTAN: “WINTER OPERATIONS”
DELLA "BRIGATA SASSARI” NEL
PROCESSO DI TRANSIZIONE
Herat, 21 Ottobre 2011 -
Nell’ambito del processo
congiunto Afgano-Nato e teso al
progressivo passaggio di
responsabilità della sicurezza
da ISAF al Governo della
Repubblica Islamica di
Afganistan, il Comando del RC- W
su base Brigata “Sassari” ha
avviato le attività di
pianificazione delle prossime
“winter operations” (operazioni
invernali). Nel periodo
invernale il personale del
comando regionale ovest
dell’Afghanistan condurrà
operazioni, al fine di
migliorare le capacità operative
delle forze afghane nel
proteggere la popolazione
dall’azione degli insurgents e
della criminalità locale.
Inoltre, darà supporto per lo
sviluppo dell’economia nell’area
di responsabilità italiana al
fine di raggiungere le
condizioni socio-economiche
previste dal processo di
transizione.
L’ attività, frutto di una più
ampia e costante cooperazione
tra le forze alleate del Comando
Regionale Ovest (RC-W) e le
Forze di Sicurezza Nazionale
afghane (ANSF), vede lo staff
della Brigata “Sassari”
affiancare “i pianificatori”
afgani nella concezione e nello
sviluppo della manovra, fornendo
loro gli indirizzi e gli
strumenti necessari alla
corretta analisi e risoluzione
del problema operativo.
A rimarcare l’importanza del
ruolo che ciascun attore deve
giocare nel complesso e
difficile percorso della
transizione, le riunioni del
“Combined Team West” si sono
svolte a Camp Zafar (sede del
207° Corpo d’Armata afghano),
presso il Centro di
Coordinamento Operativo
Regionale (OCCR) e a Camp Arena
(sede del Comando di RC- W).
ISAF RC-W Pubblica Informazione
AFGHANISTAN: PASSO AVANTI
PER LA TRANSIZIONE
HERAT, 23 Ottobre 2011
- Si è svolta oggi, al
Provincial Reconstruction
Team (PRT) di HERAT, la
cerimonia per la stipula
degli atti connessi per la
cessione del Combat Out Post
(COP) “Monserrat” di SABZAK
tra il Comandante del 66°
Reggimento “Trieste”,
responsabile del settore, e
il Comandante del 1° Kandak
(Battaglione) del 207° Corpo
d’Armata dell’Afghan
National Army (ANA).
L’incontro è stato
presieduto dal Comandante di
RC - West, Generale di
Brigata Luciano Portolano, e
dalle autorità governative
locali rappresentate dal
Vice Governatore di HERAT,
Asiluddin Jami, e dal
Governatore del distretto di
KARUK, Ghulan Faroq Rostahee,
che hanno sottoscritto ed
assistito alla firma del
documento che testimonia un
importante passo avanti
nella transizione.
La sottoscrizione del
documento è la conferma di
una serie di valutazioni
dello staff di RC – West che
giudica l’ANA pronta ad
assumere la leadership degli
impegni operativi dopo gli
ottimi risultati ottenuti
nelle operazioni per il
controllo del territorio,
attualmente effettuate
congiuntamente con le forze
NATO, e che hanno ottenuto
più stabilità su tutta la
provincia.
La COP è situata a circa 120
Km a Est di HERAT presidiata
attualmente da un assetto
della Task Force Center,
partner di un’unità dell’ANA
già presente nel sito. Il
passaggio della COP segna un
ulteriore tassello sul
processo di transizione, già
attuato per la città di
HERAT e che, a breve, sarà
esteso ad altri distretti
della provincia, e che
prevede l’implementazione e
successivamente il
definitivo passaggio delle
responsabilità per la
gestione della sicurezza
alle competenti autorità
afghane. I risultati nel
settore della sicurezza
incidono significativamente
sugli altri pilastri della
transizione, governance e
development, accrescendo il
consenso tra i cittadini nel
riconoscere le autorità
locali capaci di governare,
incentivando, inoltre le
attività umane a favore
dell’economia.
Col. Vincenzo LAURO
(Portavoce Regional
Command-West)
INTITOLATA A GIUSEPPE
PINTUS (MOVM) LA SEZIONE
DI CAGLIARI
DELL'Associazione
Nazionale BRIGATA
SASSARI
E' stata intitolata a
Giuseppe Pintus, di
Assemini, Caporal
Maggiore del 151°
Reggimento Fanteria
SASSARI, Medaglia d'Oro
al Valor Militare, la
Sezione di Cagliari
dell'Associazione
Nazionale BRIGATA
SASSARI. Lo ha deciso
nella riunione del 21
Ottobre scorso Consiglio
direttivo
dell’Associazione
Nazionale Brigata
“Sassari”.
Il presidente della
sezione di Cagliari è il
Generale Angelo MURA.
ISCRIVERSI è un altro
modo per manifestare
concretamente il nostro
attaccamento alla
SASSARI.
Per informazioni sulle
modalità di iscrizione
scrivete al Generale
Angelo Mura
all'indirizzo mail:
angelomura.am@libero.it
Tra le varie finalità,
l’Associazione si
prefigge di:
- favorire gli incontri
ed i contatti tra i Soci
, soprattutto al fine di
rafforzare i vincoli di
cameratismo e di
solidarietà militare
nonché il sentimento di
attaccamento alla
Brigata;
- incoraggiare e
facilitare eventuali
interventi nei confronti
dei Soci e dei loro
familiari abbisognevoli
di assistenza.
Questa la motivazione
della Medaglia d'Oro al
Valor Militare a
Giuseppe PINTUS
Pintus Giuseppe ,
da Assemini
Caporal Maggiore 151°
Reggimento Fanteria
"Costante e fulgido
esempio di indomito
coraggio, prese parte a
tutti i combattimenti
dall'inizio della
guerra, e benchè varie
volte leggermente ferito
non volle mai
abbandonare il suo
posto. Sotto il violento
bombardamento nemico che
arrecava alla compagnia
perdite gravi, coadiuvò
con fermezza i propri
ufficiali nel tenere
ordinata la truppa. Si
offrì poi a far parte
della prima ondata
d'assalto incitando i
suoi dipendenti sotto il
tiro delle
mitragliatrici
avversarie, benchè
ferito gravemente ad un
braccio, arrivò
sull'obiettivo e vi
sostenne una intensa
lotta corpo a corpo. Una
seconda volta ferito,
continuò a combattere,
finchè venne nuovamente
mortalmente ferito".
Monte Zebio, 10
giugno 1917
INSTITUTE FOR GLOBAL
STUDIES
PREMIO DI
GIORNALISMO
INTERNAZIONALE
“CAPITANO MASSIMO
FICUCIELLO” AL CAP.
ERMINIO ENGLARO, PIO
DEL REGIONAL COMMAND
WEST E FSB DI HERAT
NEL PRIMO SEMESTRE
DEL 2011
ROMA, 26 Ottobre
2011 - È
il Capitano Erminio
Englaro, addetto
all’Ufficio Pubblica
Informazione
dell’Aeronautica
Militare, il
vincitore del IV
premio di
giornalismo
internazionale
“Capitano Massimo
Ficuciello”,
intitolato alla
memoria del giovane
ufficiale della
pubblica
informazione
dell’Esercito
Italiano morto
nell’attentato di
Nassiriya il 12
novembre 2003. Ieri,
presso il Circolo
Ufficiali delle
Forze Armate a Roma,
la consegna del
premio da parte del
padre del militare
tragicamente
scomparso, il
Generale di Corpo
d’Armata Alberto
Ficuciello, in
occasione del la
conferenza
“Professione PI – Al
servizio
dell’informazione”,
organizzata dall’Institute
for Global Studies,
con la
collaborazione dello
Stato Maggiore della
Difesa.
Impegnato da oltre
un decennio nel
campo della Pubblica
Informazione, il
Capitano Erminio
Englaro dispone di
un rilevante
bagaglio di
conoscenze,
competenze ed
esperienze, maturate
sia nel contesto
nazionale,
nell’ambito
dell’Ufficio
Pubblica
Informazione
dell’Aeronautica
Militare, sia
attraverso la
partecipazione a
numerose operazioni
militari in Kosovo,
Kirghizistan, Iraq,
Congo. Nel primo
semestre del 2011,
inoltre, ha svolto
in Afghanistan
l’incarico di
Addetto alla
Pubblica
Informazione per il
Regional Command
West e Forward
Support Base di
Herat. In tal veste
il Capitano Englaro
si è distinto per
abnegazione,
concretezza
d’azione,
discrezione ed
equilibrio nel
coordinamento dei
delicati rapporti
con i media locali e
nell’integrazione
della comunicazione
tra le varie
componenti nazionali
e internazionali di
Camp Arena,
contribuendo
concretamente a
trasmettere
un’immagine
mediatica forte,
sinergica e positiva
dell’impegno
italiano nel teatro
operativo afgano.
Tra le altre
candidature
sottoposte alla
giuria, composta da
giornalisti e
accademici, quella
del Cap. Igor Piani,
addetto stampa della
Brigata Alpina
Julia, quella del
Tenente di Vascello
Paolo Pucci, Capo
Ufficio Stampa del
Comando Militare
Marittimo Autonomo
della Sicilia, e
infine quella del
Tenente Colonnello
Franco di Santo, che
si è occupato di
comunicazione presso
il Segretariato
Generale della
Difesa. I tre
ufficiali hanno
ottenuto
rispettivamente il
secondo, il terzo e
il quarto posto
nella classifica di
preferenze stilata
dalla giuria.
Alla cerimonia erano
presenti, tra gli
altri, il Capo
Uffico dell’Ufficio
Generale del Capo
dello Stato Maggiore
della Difesa, Gen.
D. Luigi Francesco
De Leverano, il capo
dell’ufficio
Pubblica
Informazione dello
Stato Maggiore della
Difesa, Gen. B.
Massimo Fogari , il
Presidente del
Centro Studi
Americani, Prof.
Giuliano Amato, il
conduttore di
Terra!, dott. Toni
Capuozzo, e Carlo
Romeo, Direttore del
Segretariato Sociale
RAI.
Nel corso della
medesima cerimonia
sono stati
consegnati i diplomi
ai frequentatori del
V Master in
Giornalismo
Internazionale,
programma didattico
organizzato in
sinergia tra l’Institute
for Global Studies e
lo Stato Maggiore
della Difesa.
Attraverso un
percorso teorico e
pratico, l’annuale
iter formativo ha lo
scopo di formare
giornalisti
destinati ad operare
in aree di crisi.
FONTE: INSTITUTE
FOR GLOBAL STUDIES
Il Capitano Erminio Englaro riceve il premio dal Generale Alberto Ficuciello, padre di Massimo caduto a Nassiriya
AFGHANISTAN:
L’IMPEGNO
DELLA
BRIGATA
“SASSARI”
NELLE
OPERAZIONI
“AUTUNNALI”
PER LA
SICUREZZA E
PER IL
CONSENSO
HERAT, 28
ottobre 2011
- Le
Task Forces
(TFs) della
Brigata
“Sassari”
hanno
concluso
l’intensa
fase di
attività
operative
“autunnali”
su tutta
l’area di
responsabilità
consolidando
la sicurezza
sul
territorio
ed i
rapporti con
la
popolazione.
In
particolare,
la TF South,
su base 152°
Reggimento
“Sassari”,
sotto la cui
responsabilità
ricade la
provincia di
FARAH, ha
condotto
un’operazione
di controllo
e ricerca
sul
territorio
conclusasi
con il
sequestro di
100
chilogrammi
di
esplosivo, 1
mortaio, 4
razzi, 1
mitragliatrice
Dashka
calibro
12,7, 1
fucile AK
47, un
cannone
calibro 106,
numerose
munizioni e
granate
d’artiglieria
che possono
essere
utilizzate
per la
composizione
di
Improvised.Esplosive
Devices (IED).
All’operazione
hanno
partecipato
forze
afghane
dell’Esercito
(ANA), della
Polizia (ANP)
e un’unità
statunitense
operanti
alle
dipendenze
del Comando
Regionale
West, su
base Brigata
“Sassari”.
Inoltre, nel
quadro delle
attività a
sostegno
della
popolazione
locale, la
TF ha
provveduto
alla
distribuzione
di
medicinali,
materiale
scolastico e
ad avviare
il progetto
per la
realizzazione
di un
impianto
d’approvvigionamento
idrico nel
villaggio di
LASH e
JOVIEN.
Quest’attività
è stata
condotta in
“full
partnership”
con l’
Afghan
National
Army, l’Human
Terrain Team
(HTT) e del
Direttore
Provinciale
del
Recostruction
Reabilitation
(RRD) che,
con la piena
condivisione
delle
autorità
locali,
hanno scelto
il villaggio
su cui è
stato
finalizzato
il progetto.
Infine,
presso il
Carcere
femminile di
Herat, il
Provincia
Reconstruction
Team (PRT)
italiano, su
base 3°
Reggimento
Bersaglieri,
ha
provveduto
alla
distribuzione
di materiali
alla
presenza
delle
autorità
civili e
militari
della
Provincia.
Alle 120
detenute e
ai loro 80
figli
attualmente
presenti
nella
struttura,
sono stati
distribuiti
medicinali
di vari
tipologia,
40 stufe per
il
riscaldamento
e kit
scolastici a
ciascun
bambino.
L’iniziativa
è stata
particolarmente
apprezzata
tenuto conto
dell’avvicinarsi
della
stagione
invernale.
La cerimonia
è stata
anche
l’occasione,
per il
Female
Engagement
Team (FET)
del PRT
italiano,
per
confermare
l’impegno a
migliorare
la
condizione
femminile
nella
società
afghana.
In sintesi,
la costante
presenza dei
“Sassarini”
sta
incidendo
significativamente
sulla
sicurezza
del
territorio e
sul consenso
con una
evidente
fase di
ripopolamento
di quelle
aree ove,
grazie agli
aiuti
umanitari,
aumenta la
presenza di
afghani che,
fiduciosi,
avviano le
attività
umane e
danno
impulso
all’economia
locale,
distaccandosi
dall’influsso
dei “malign
actors”,
isolandoli.
Col.
Vincenzo
LAURO
(Portavoce
Regional
Command-West)
Il Comandante del TERZO Bersaglieri e del PRT di Herat, Colonnello Giacinto Parrotta, assieme col Sottufficiale di Reggimento, Luogotenente Salvo Blanco (sx) e i loro soldati con i bimbi durante la distribuzione di materiali ai figli delle detenute del Carcere di Herat.
IL
COMANDANTE
DELL’INTERNATIONAL
SECURITY
ASSISTANCE
FORCE
IN
RICOGNIZIONE
PRESSO
IL
REGIONAL
COMMAND
WEST
HERAT,
31
Ottobre
2011
-
Il
Generale
statunitense
John
R.
ALLEN,
Comandante
dell’International
Security
Assistance
Force
(ISAF)
in
Afghanistan,
si è
recato
oggi
a
Camp
“Arena”,
la
base
che
ospita
il
Comando
Regionale
Ovest
(Regional
Command
West
–
RC-WEST),
comando
NATO
su
base
Brigata
“Sassari”,
per
una
ricognizione
alla
diga
di
Salma
Dam,
progetto
importante
per
migliorare
le
condizioni
di
vita
ed
economiche
nell’area
Ovest
del
paese.
Il
Gen.
ALLEN,
accolto
dal
Comandante
del
RC-
West,
Generale
di
Brigata
Luciano
PORTOLANO,
ha
incontrato
i
key
elements
dello
staff
del
comando.
A
seguito
di
un
“office
call”
ha
ricevuto,
direttamente
dal
Generale
Portolano,
un
aggiornamento
informativo
e
operativo
sulle
principali
operazioni
in
corso
e
future
di
RC-
West.
Successivamente,
i
due
Ufficiali
Generali,
dopo
aver
incontrato
il
Governatore
di
Herat,
Daoud
Shan
Saba,
presso
l’antica
Cittadella
nel
cuore
della
città,
si
sono
recati
a
SALMA
DAM
per
acquisire
un
punto
di
situazione
sulla
progressione
dei
lavori
della
diga
e
sulle
condizioni
di
sicurezza
connesse.
Questo
progetto
volto,
in
particolare,
alla
realizzazione
della
centrale
elettrica
fondamentale
per
lo
sviluppo
del
sistema
energetico
nella
regione
Ovest
dell’Afghanistan
(West
Power
System),
consentirà
alla
popolazione
locale
di
beneficiare,
con
la
diga,
di
nuove
colture
irrigate,
migliorando
in
modo
significativo
le
attuali
condizioni
di
vita.
Col.
Vincenzo
LAURO
(Portavoce
Regional
Command-West)
INFORMAZIONE URGENTE
Giovedì 3 novembre 2011 - ore 13.04 -
Un militare italiano è rimasto ferito in maniera non grave ad un polpaccio durante un intervento a sostegno delle forze di polizia afghane dopo un attacco suicida a Herat contro la sede della società di telecomunicazioni Esko che gestisce le linee internet e telefoniche delle quali si avvale anche il personale Isaf.
Nome e reparto di appartenza del militare ferito sono già stati resi noti agli aventi diritto. Oltre ai due attentatori che si sono fatti esplodere, altri tre terroristi che agivano di supporto a kamikaze sono stati uccisi in conflitto a fuoco con le forze di sicurezza.
La situazione è ora tornata alla normalità e sujl posto sono in corso i rilievi delle forze di polizia locali e Isaf.
Indenni i civili italiani che lavorano alla Esko.
INFORMAZIONE URGENTE (2)
Giovedì 3 novembre 2011 - ore 13.36 -
L'intervento delle forze di sicurezza ISAF e afghane, durante il quale è rimasto leggermente ferito un militare italiano, ha consentito la liberazione di 31 ostaggi, sei dei quali italiani, in mano ai terroristi che avevano attaccato la sede della ESKO vicino all'aeroporto di Herat. Lo ha annunciato il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che si è collegato in videoconferenza col Generale Luciano Portolano, per avere notizie del ferito e conoscere i particolari dell'operazione.
IL GENERALE CURTISS SCAPARROTTI (USARMY) VISITA I FUCILIERI DI MARINA ALLA FOB "ICE"
GULISTAN, 2 Novembre 2011 - Si è svolta oggi, presso la Forward Operating Base (FOB) “ICE”, avamposto del Reggimento “San Marco” della Marina Militare in GULISTAN, una riunione operativa tra il Comandante dell’International Joint Command (IJC) di ISAF di Kabul, Generale di Corpo d’Armata Curtis SCAPARROTTI, e il Comandante del Comando Regionale Ovest (RC- West), Generale di Brigata Luciano Portolano. A ricevere gli Ufficiali Generali, erano presenti il Comandante del Reggimento “San Marco” e della Task Force South-East, Capitano di Vascello Giuseppe Panebianco, ed il Comandante del Battaglione Assalto “Grado”, Capitano di Fregata Roldano Lamberti, comandante della FOB “ICE” e Vice Comandante del Reggimento “San Marco”.
La riunione era volta a definire elementi di carattere operativo, relative alla situazione attuale e a premessa delle prossime operazioni invernali (Winter Operations) nell’area South-East del settore di RC-W ed, in particolare, nel Gulistan.
Il Generale statunitense SCAPARROTTI è il Comandante delle operazioni NATO su tutto il territorio afghano.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
4 NOVEMBRE - ECCO COME E' STATO FESTEGGIATO IN AFGHANISTAN
150° anniversario del giorno dell’Unità Nazionale e Giornate delle Forze Armate.
HERAT, 4 Novembre 2011 - In tutte le basi del contingente si è ricordato il 150° anniversario del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate” con la resa degli onori ai Caduti e un momento di condivisione sull’importante evento con le autorità civili e militari afgane, con i partner della coalizione e i rappresentanti delle organizzazioni governative presenti nell’area di responsabilità italiana.
Significativa è stata la giornata presso la Combat Out Post (COP) SNOW di Buji dove è stato completato, da parte del personale del Reggimento San Marco della Marina Militare, il monumento dedicato al Caporal Maggiore Scelto Matteo Miotto caduto il 31 dicembre 2010 nell’assolvimento del dovere per contribuire alla tutela della pace e della stabilità in Afghanistan. Durante la cerimonia dell’alza bandiera, in una commossa e riconoscente cerimonia, è stata deposta una foto commemorativa per ricordare il Caduto.
Il progetto, ideato e realizzato dal personale del reggimento “San Marco” della Marina Militare, in memoria del soldato alpino dell’Esercito Italiano, testimonia anche la coesione e la sinergia tra i militari italiani impiegati in Afghanistan.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
IL LAVORO DEL PRT DI HERAT E L'IMPEGNO DEL TERZO BERSAGLIERI
Distribuzione di medicinali, materiale per riscaldamento e materiale di cancelleria alla Prigione femminile di Herat
Herat, 27 ottobre 2011 - Oggi nel Carcere femminile di Herat, il PRT italiano, su base 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Sassari”, ha provveduto, con una simbolica e significativa cerimonia, alla distribuzione di materiali destinati alle detenute della struttura ed ai loro bambini. Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante del PRT Col. Giacinto Parrotta e il Generale Comandante delle carceri della regione occidentale, nonché Direttore della struttura, Gen. Abdul Majeed Sediqui.
Alle 120 detenute e ai loro 80 figli attualmente presenti nella struttura, sono stati distribuiti 1500 medicinali, 40 stufe per il riscaldamento e kit scolastici a ciascun bambino. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata visto l’avvicinarsi della stagione invernale.
La cerimonia è stata l’occasione per il FET (Female Engagement Team) del PRT per rapportarsi nuovamente alle donne presenti, per cercare di comprendere e risolvere le loro problematiche, nel rispetto dei loro diritti. Proprio da alcune esigenze prospettate dalle detenute alle nostre bersagliere in precedenti incontri è scaturita l’iniziativa odierna.
Il rapporto che unisce il PRT a questa struttura detentiva nasce fin dalla sua costruzione da parte italiana nel 2009. Da quel momento in poi, si è sviluppata una forte collaborazione tra il PRT e la Direzione del carcere, per migliorare, con diverse iniziative e donazioni, le condizioni del personale ivi presente.
Grazie alle iniziative del PRT italiano succedutesi nel tempo, ora le detenute possono cimentarsi in lavori di sartoria e produzione di vestiti, tappeti, oltre a frequentare corsi di lingua, informatica e make-up. Una percentuale dei guadagni dovuti alla vendita dei vari manufatti giunge alle donne che li hanno prodotti, consentendo loro di ottenere un guadagno economico oltre alla ben più importante conoscenza di un mestiere.
PRT HERAT
PRT HERAT - NUOVE SFIDE PER IL TERZO BERSAGLIERI
HERAT, 5 NOVEMBRE 2011 - Dal 2005, data di costituzione del PRT Italiano, sono state costruite 70 scuole, 40 strutture sanitarie, 720 pozzi, l’ospedale pediatrico, il carcere femminile di Herat, il palazzo del consiglio provinciale e altre opere per un finanziamento totale di 30 Milioni di euro. Per quest’anno sono in atto 46 progetti, già finanziati e affidati a ditte locali, di cui quattro già terminati e consegnati alle autorità Afghane e 42 che saranno completati entro febbraio 2012. Il progetto più importante è il Terminal Passeggeri dell’aeroporto di Herat , che attualmente è al 65% come avanzamento lavori e che sara' consegnato alle autorità afghane probabilmente entro il mese di gennaio 2012.
E' contenuta in questi dati la ragione della presenza italiana ad Herat il cui PRT è adesso affidato al TERZO Bersaglieri. "Qui tutto va bene e i nostri bersaglieri sono entusiasti di questa nuova esperienza in Afghanistan; stanno svolgendo il loro servizio con impegno e dedizione". Comincia così il messaggio che il Comandante del TERZO Reggimento Bersaglieri, Colonnello Giacinto Parrotta, ci ha inviato ieri in risposta al messaggio di auguri per la Festa dell'Unità Nazionale (che coincide con i 150 compiuti anche dal TERZO) e la Giornata delle Forze Armate. "La città di Herat è in continua crescita e gli abitanti hanno grande fiducia nelle autorità governative locali. I villaggi degli altri 16 distretti periferici, invece, sono quelli - continua il Colonnello Parrotta - che più hanno bisogno per migliorare le loro condizioni di vita. Noi stiamo pianificando la nostra attività per il 2012, cercando di raggiungere i villaggi più lontani, al fine di conoscere le loro esigenze e intervenire con la nostra azione di ricostruzione. Qui nella provincia di Herat, ci conoscono tutti con l’acronimo PRT, il PRT ITALIANO. Per sapere quale il nostro compito e cosa facciamo, basta chiederlo a qualunque cittadino afghano, anche i bambini sanno cosa facciamo, in quanto ci occupiamo principalmente di ricostruzione e sviluppo. Costruiamo scuole, strutture sanitarie, pozzi d’acqua e altre opere di cui la popolazione ha bisogno".
"La metodologia di lavoro del PRT è quella di sviluppare QUICK IMPACT PROJECTs, cioè progetti di breve durata e di impatto immediato, che possano soddisfare le esigenze primarie ed immediate della popolazione afghana. I nostri progetti sono in linea con la strategia di sviluppo del governo afghano e la nostra pianificazione viene svolta in stretto coordinamento con il governatore di Herat e il dipartimento dell’economia che raccolgono tutte le varie esigenze, sia della città di Herat che dei 16 distretti della provincia di Herat. Nel PRT - conclude il colonnello Parrotta - un ruolo importante è svolto dal nucleo FET (Female Engagment Team), un gruppo di soldatesse che hanno il compito di rapportarsi con il mondo femminile afghano, capire le esigenze delle donne e supportarle per la difesa dei loro diritti".
(P.V.)
L'ULTIMO SALUTO DEL RC-WEST A JOAQUIN
HERAT, 7 novembre 2011 - Saluto di commiato al militare spagnolo deceduto nel Settore Nord della Regione Ovest sotto Comando italiano. Si è svolta questa mattina la cerimonia di commiato della salma del Sargento Primero spagnolo Joaquin Moja Espejo, presso la base di Camp “Arena”, alla presenza del Ministro della Difesa spagnolo, Carme Chacòn, del Capo di Stato Maggiore Difesa spagnolo, Generale Josè Julio Rodriguez, del Comandante del Comando Regionale Ovest (RC-West), Generale di Brigata Luciano Portolano, e di una numerosa rappresentanza del personale di tutte le nazioni partecipanti alla missione.
Dopo la funzione della Santa Messa celebrata dal cappellano militare spagnolo, Angel Belinchon, e concelebrata dal cappellano militare italiano presente a Camp “Arena”, Don Gianmario Piga, il Generale Portolano ha deposto sul feretro la Medaglia Commemorativa NATO e lo stemma del RC-West.
L’evento è stato caratterizzato da una profonda commozione e da fortissimi sentimenti di vicinanza al contingente spagnolo da parte di tutti i partecipanti.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
CAMBIO AL VERTICE DELLA JOINT AIR TASK FORCE
HERAT, 8 novembre 2011 - Si è svolta oggi a Camp Arena, alla presenza del Comandante del Regional Command West (RC-W), Generale di Brigata Luciano PORTOLANO, la cerimonia di avvicendamento tra il Colonnello Pilota Gianluca ERCOLANI (cedente) ed il Colonnello Pilota Alessandro DE LORENZO (subentrante) al comando della Joint Air Task Force (JATF). Durante il suo intervento il Colonnello ERCOLANI, ha voluto ricordare i caduti sul territorio afghano, non ultimo il militare spagnolo, ed ha espresso il suo più vivo apprezzamento per gli eccellenti risultati conseguiti dagli uomini e delle donne che hanno operato sotto il suo Comando.
La Joint Air Task Force è un assetto all’interno del Regional Command West, su base prevalentemente Aeronautica Militare che gestisce i velivoli ad ala fissa e Marina Militare con assetti ad ala rotante nonché di una componente di terra (aviorifornitori) dell’Esercito Italiano, il cui compito è quello di assemblare i “boundles” da aviolanciare.
Fanno parte degli assetti di volo ad ala fissa i caccia AM-X, con più di 3900 ore di volo,inquadrati nel Task Group Black Cats e gli UAV Predator, con circa 7400 ore di volo, inquadrati nel Task Group Astore, con compiti di sorveglianza e ricognizione del territorio e supporto alle truppe a terra mentre, i C 130 J e i C 27 J,con circa 5300 ore di volo, inquadrati nel Task Group Albatros, assicurano il trasporto del personale all’interno del Teatro e aviolancio con sistema CDS (Container Delivery System) di materiali che ha permesso di rifornire le Foward Operating Base (FOB) garantendone l’operatività e la sopravvivenza logistica. I velivoli ad ala rotante sono gli elicotteri EH-101 della Marina Militare con circa 800 ore di volo, inquadrati nel Task Group Shark ad operazioni per lo sgombero sanitario, il trasporto del personale e dei rifornimenti.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
“FESTA DEI BAMBINI”
HERAT, 16 Novembre 2011 - E’ stato un giorno di festa per circa 30 bambini afghani invitati dal Contingente italiano a trascorrere qualche ora insieme nella base di Camp “Arena”, sede del Comando Regionale Ovest, su base Brigata “Sassari”. Questa volta a beneficiare del progetto sono stati i figli dei lavoratori locali (local workers) che prestano servizio da diverso tempo nella base italiana con diverse mansioni. I bambini dai 3 ai 12 anni accompagnati dai genitori, sono stati accolti dai soldati responsabili del funzionamento della base (Camp Site), uomini e donne appartenenti a tutte le Forze Armate italiane, ed hanno preso parte alle numerose attività ludiche organizzate per l’evento e ad un tipico pranzo italiano. In sintesi, e’ stata una vera “operazione interforze” per una giornata di divertimenti e sorrisi.
L’occasione e’ stata creata per far conoscere il luogo di lavoro dei genitori, ma soprattutto per predisporre una visita medica della nostra organizzazione sanitaria, impegnata giornalmente ad assistere la popolazione civile in tutte le basi del Contingente, da Nord a Sud, assicurando distribuzione di medicinali e cure mediche.
A fine giornata, numerosi sono stati i doni distribuiti, frutto di una raccolta spontanea avvenuta durante la S. Messa di domenica scorsa.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
Don Gianmario Piga gioca con i bimbi allo "schiaffo del soldato"
BRIGATA “SASSARI”: CONCLUSA A CAPO TEULADA
L’ESERCITAZIONE “SHANA BA SHANA” (SPALLA A SPALLA)
CAPO TEULADA, 5 MAGGIO 2011 - Si è conclusa oggi, nel
poligono di Capo Teulada, l'esercitazione interforze “Shana ba Shana”
(“Spalla a Spalla”) che i reparti della Brigata “Sassari”, il 66°
Reggimento fanteria aeromobile “Trieste”, il 9° Reggimento fanteria
“Bari”, il Reggimento “San Marco” della Marina Militare ed il 28°
Gruppo Volo dell'Aeronautica Militare, hanno svolto ai fini
dell’addestramento mirato alla gestione di situazioni derivanti da
un ipotetico impiego in operazioni di risposta alle crisi (Crisis
Response Operations).
Presenti all’esercitazione, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito
- Generale di Corpo d’Armata Giuseppe VALOTTO - il Comandante del 2°
Comando delle Forze di Difesa - Generale di Corpo d’Armata Vincenzo
LOPS - ed il Comandante della Brigata “Sassari”, Generale di Brigata
Luciano PORTOLANO. L’attività odierna si prefiggeva lo scopo di
testare la capacità dei “Diavoli Rossi” nell’ambito di uno scenario
operativo complesso in cui è stato simulato un intervento militare a
seguito di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite che, su esplicita richiesta di un Paese scosso da una grave
crisi interna di tipo insurrezionale, ha previsto lo schieramento di
una forza multinazionale con l’obiettivo di favorire la
stabilizzazione ed il processo di pace nell’area e, nel contempo,
garantire il rispetto degli accordi di pace e la libertà di
movimento all’interno del Paese.
In tale contesto, le unità esercitate hanno condotto un’operazione
terrestre che ha visto l’impiego sul terreno di circa 600 uomini,
numerosi sistemi d’arma ed armi di nuova generazione (tra esse il
fucile Beretta ARX 160 di recente acquisizione) e di oltre 60 mezzi
di vario tipo, tra cui il nuovo Veicolo Blindato Medio (VBM)
"Freccia", il primo veicolo digitalizzato dell'Esercito Italiano.
Progettato e prodotto dalla Società Consortile Iveco Fiat - Oto
Melara, il “Freccia” è dotato di speciali protezioni balistiche
modulari ed antimina, in grado di assicurare un elevato livello di
sopravvivenza al personale trasportato e di conferire al veicolo
stesso un mix unico di potenza e protezione contro il tiro di armi
individuali, artiglieria leggera e schegge di granata, nonché contro
gli effetti derivanti dall’esplosione di mine anticarro ed ordigni
improvvisati (IEDs). Significativo contributo è stato fornito, in
termini di cooperazione, dalle forze aeree in campo tra cui si
segnalano, per l'Esercito, i velivoli a pilotaggio remoto RAVEN del
41° Reggimento “Cordenons” e gli elicotteri AB 205 del 21° Gruppo
Squadroni “Orsa Maggiore”, mentre, per l'Aeronautica Militare, i
cacciabombardieri ricognitori AMX del 32° Stormo di Amendola. E' la
prima volta, inoltre, che nel corso di un'esercitazione congiunta a
livello nazionale, è stato impiegato il velivolo a pilotaggio remoto
MQ-9A “Reaper” del 28° Gruppo Volo dell'Aeronautica Militare.
Evoluzione del “Predator A+”, il “Reaper” è concepito essenzialmente
per compiti di sorveglianza, ricognizione, acquisizione obiettivi e
missioni di attacco al suolo. Le principali caratteristiche che
rendono il sistema d'arma un assetto aereo prezioso per la
sorveglianza di aree ad alto rischio (come quelle presenti negli
attuali teatri operativi all’estero), nonché per il controllo di
aree o punti sensibili in occasione di eventi di particolare
rilevanza, sono la bassa visibilità da parte del nemico, la lunga
persistenza sull’obiettivo e nessun rischio per il personale
impegnato nella gestione della missione.
PIO BRIGATA SASSARI
Il Capo di SME, Gen. C.A Giuseppe Valotto, col comandante del Reggimento San Marco (sx), CV Giuseppe Panebianco, e il Gen. Luciano Portolano, 40° comandante della Brigata SASSARI.
VISITA DEL COMANDANTE DELLA SQUADRA NAVALE
HERAT, 20 Novembre 2011 -
Si e’ conclusa questa mattina la visita al contingente italiano in
Afghanistan del Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di
Squadra Luigi Binelli Mantelli.
Ricevuto presso Camp ‘’Arena’’, in HERAT, dal Comandante del Regional
Command West (RC-West), Generale di Brigata Luciano Portolano, l’Ammiraglio
Binelli ha incontrato lo staff del comandante ed ha partecipato ad un
aggiornamento informativo e operativo sulle principali operazioni in corso e
future di RC- West.
La visita dell’Ammiraglio, accompagnato dal Comandante della Forza da Sbarco
della Marina Militare, Contrammiraglio Eduardo Serra, e’ proseguita con il
trasferimento nel settore Sud- Est, dell’area di responsabilità italiana, in
cui opera il Reggimento “San Marco”. Durante la permanenza presso la FOB (Forward
Operating Base) “Lavaredo” a BAKWA e la COP (Combat Out Post) “Ice”, nel
GULLISTAN, all’Ammiraglio Binelli sono stati illustrati i compiti e i
risultati ottenuti dai marinai del “San Marco”. Infine ad HERAT, il
Comandante in Capo della Squadra Navale ha incontrato gli Equipaggi di volo
dei tre elicotteri EH 101 della Marina Militare, che compongono il Task
Group “Shark”, e il restante personale della Marina che a vario titolo opera
presso il Comando di RC-West.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce
Regional Command-West)
DONATO MATERIALE SCOLASTICO ALL'ORFANOTROFIO DI
FARAH
HERAT, 19 Nov. 2011 -
Nei giorni scorsi, la Task Force South, su base 152° Reggimento
“Sassari”, sotto la cui responsabilità ricade la provincia di FARAH, è
stata impegnata nella distribuzione di materiale scolastico e di
cancelleria donato dall’Istituto “Jacopo Nizzola”, del comune di TREZZO
SULL’ADDA (MI), a favore dell’orfanotrofio della città di FARAH.
L’operazione di distribuzione è avvenuta alla presenza di autorità
locali, tra cui il Capo Dipartimento Provinciale per le Politiche
Giovanili, Mrs. Elah Noorzai, e rientra nel quadro delle attività
umanitarie del Comando Regionale Ovest (RC- West), su base Brigata
“Sassari”, a favore della popolazione civile. Numerosi sono i progetti
umanitari che vengono realizzati da parte delle Task Forces e dei
quattro Provincial Recostruction Teams (PRTs) che operano su tutta
l’area di responsabilità, di cui uno italiano, costituito dal 3°
Reggimento Bersaglieri, responsabile della provicia di HERAT.
L’orfanotrofio era stato inaugurato, 11 aprile 2010, proprio dalla Task
Force South e alla cui realizzazione contribuirono, in modo sostanziale
e determinante, le famiglie dei “Sassarini” dalla Sardegna ed alcune
associazioni benefiche no profit come la Soroptimist International e la
San Giacomo entrambe di Sassari, il Comune di PLOAGHE (SS) e la Croce
Gialla. Attualmente l’istituto ospita 193 orfani, di età compresa tra i
4 e i 12 anni, dei quali 60 bambine.
L’Istituto tecnico statale “Jacopo Nizzola”, del comune di TREZZO
SULL’ADDA (MI), che ha permesso la realizzazione di questo progetto,
mantiene un legame molto forte con il 152° Reggimento “Sassari” per
finalizzare progetti futuri sullo sviluppo dell’istruzione nella
provincia di FARAH.
Le attività umanitarie, vere e proprie operazioni tese ad accrescere il
quadro di sicurezza, si collocano tra le azioni svolte dalle Task Forces,
nel settore di responsabilità, per implementare la presenza sul
territorio, e a integrazione delle operazioni “Autunnali” in corso, a
premessa di quelle invernali, in tutta l’area di responsabilità di RC-
West.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce
Regional Command-West)
VISITA DEL CAPO DI STATO MAGGIORE
DELL’ESERCITO ITALIANO
HERAT, 26 Novembre 2011 -
Questa mattina il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale
Giuseppe Valotto, ha fatto visita al contingente italiano in
Afghanistan. Ricevuto presso Camp ‘’Arena’’, in Herat, dal
Comandante del Regional Command West (RC-West), Generale di Brigata
Luciano Portolano, il Generale Valotto ha incontrato lo Staff del
Comando multinazionale ed ha partecipato ad un aggiornamento
informativo e operativo sulle principali operazioni in corso e
future di RC- West, attraverso un collegamento in video conferenza
con tutti i Comandanti delle Task Forces.
Inoltre, il Generale Valotto ha incontrato i militari delle Forze
Armate, liberi da impegni operativi, cui ha espresso la propria
ammirazione e gratitudine, sottolineando quanto l’Esercito e le
Forze Armate seguono con affetto e attenzione l’impegno e il
sacrificio del proprio personale.
La visita al contingente e’ stata anche l’occasione per contribuire
ad una “operazione di solidarietà”, tutta italiana, a favore del
piccolo Asil Ahmad. Asil e’ un bambino afghano di sei anni, affetto
da angiodistrofia congenita, non operabile e non curabile presso le
strutture ospedaliere in Afghanistan. Il Capo di Stato Maggiore
dell’Esercito ha voluto personalmente accompagnare il piccolo Asil
in Italia con un velivolo dell’Aereonautica Militare. A Roma, il
bambino, in compagnia dello zio, e’ stato affidato al Corpo Militare
della Croce Rossa italiana per il trasporto alla struttura Maria
Cecilia Hospital di Cotignola (RA).
L’operazione di solidarietà e’ stata realizzata grazie
all’intervento della cellula di Cooperazione Civile Militare (CIMIC)
del Regional Command West (RC-West), su base Brigata “Sassari”, e
alla collaborazione del gruppo GVM Care&Research, organizzazione
italiana che opera nell’ambito della sanità.
Col. Vincenzo LAURO
(Portavoce Regional Command-West)
GLI STUDENTI SARDI SCRIVONO AI
MILITARI IN AFGHANISTAN
SASSARI, 1 DICEMBRE 2011 - Durante una cerimonia
simbolica nell'Aula Magna della Scuola Media n° 3 "Pasquale
Tola" di via Monte Grappa a Sassari, gli studenti
dell'istituto hanno consegnato al Comandante del
Distaccamento della Brigata "Sassari", Colonnello Maurizio
Sulig, una serie di lettere in cui esprimono la loro
vicinanza ai soldati italiani, in larga maggioranza della
Brigata “Sassari” , trascorreranno il Natale in Afghanistan
impegnati nella Mission ISAF, secondo il mandato loro
affidato dal Governo e dal Parlamento nazionale, .
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Brigata
“Sassari” e la Dirigenza dell’Ufficio Scolastico Regionale
della Sardegna, è scaturita dalla convinzione che sia di
grande importanza e conforto il fatto di sentire che la tua
terra, la tua gente ti siano vicine e che un pensiero vada
anche a chi, in obbedienza agli ordini ricevuti, trascorrerà
la più sentita delle festività sotto un cielo diverso, in
una sperduta base operativa avanzata, impegnato ad aiutare
un Paese a rialzarsi, dove tutto manca, tranne che la
miseria.
Nel ritenere tutto ciò un bel modo di riaffermare lo
speciale e unico legame che unisce la Sardegna alla “sua”
Brigata, il Distaccamento della "Sassari" ha invitato gli
scolari e gli studenti della Sardegna ad esprimere
spontaneamente, per iscritto, un proprio pensiero da far
giungere ad un generico soldato italiano in Afghanistan. Le
lettere raccolte a cura delle scuole dell'Isola, una volta
pervenute al Comando del Distaccamento della Brigata
“Sassari”, saranno recapitate al comando del Regional
Command West di Herat, per poi essere distribuite ai soldati
in missione nelle Task Force in cui prestano servizio.
ESPLOSIONE AL PASSAGGIO DI UNA
PATTUGLIA ITALIANA
HERAT, 11 DICEMBRE 2011 - Questo pomeriggio alle
ore 16.45 locali (13.15 in Italia), nel corso di una
attività operativa, un’unita’ della Task Force Sud-Est,
su base reggimento “San Marco” della Marina Militare, è
stata coinvolta nell'esplosione di un ordigno
improvvisato (IED- Improvised Explosive Device).
L’esplosione, che ha danneggiato un veicolo tattico
“Lince”, non ha provocato feriti.
L’evento è avvenuto a circa 5 Km a Sud dall'area della
Forward Operating Base (FOB) “Lavaredo”, avamposto nel
distretto di Bakwa, nel settore di responsabilità
Italiana attualmente sotto comando della Brigata
“Sassari”.
Col. Vincenzo
LAURO (Portavoce Regional Command-West)
MARINA: CONCLUSA LA MISSIONE
IN AFGHANISTAN DEL GRUPPO AEREO
I RAGAZZI DELLO "SHARK" TORNANO A CASA
HERAT, 10
dicembre 2011 - Con l’imbarco del primo
elicottero EH101 su un velivolo C17 Globemaster III
cargo della US Air Force, si è di fatto chiusa
l’avventura afghana dell’Air Task Group (TG) “Shark”,
costituito da tre elicotteri e circa 70 tra piloti e
tecnici manutentori provenienti in maggioranza dal
1° Gruppo Elicotteri della Marina Militare di Luni
Sarzana (SP), dal 3° Gruppo Elicotteri di Catania e
4° Gruppo Elicotteri di Grottaglie (TA).
Il TGS ha operato per più di dodici mesi presso il
Comando Regionale Ovest (Regional Command West- RC
West) in HERAT, comando NATO a guida italiana, con
tre elicotteri EH101 in versione “Eliassalto” dotati
di armamento MG 42/59 e sistemi di autoprotezione
attiva e passiva, nonché balistica, capaci di
operare sia di giorno che di notte, con l’ausilio
del FLIR e dei visori notturni.
La notevole flessibilità di impiego degli EH101,
associata alle pregevoli professionalità degli
equipaggi di volo eliassalto, ha consentito di
garantire un apprezzato supporto alle Forze di
manovra del RC-W e alle Forze Speciali della TF45,
effettuando con successo missioni di evacuazione
aeromedica di personale militare e civile, di
sorveglianza, di pattugliamento e di supporto a
truppe e convogli, sia in missioni di combattimento
che di trasporto logistico.
Il TG “Shark” ha impiegato, oltre al personale delle
Forze Aeree della Marina, anche fucilieri del
Reggimento “San Marco” con compiti di Force
Protection, personale con funzioni di supporto
logistico e anche un team medico, composto da un
dottore e due paramedici.
Durante la permanenza in teatro gli EH101 della
Marina Militare hanno totalizzato 900 ore di volo
effettuando224 missioni, per un totale di 1112
sortite, e trasportato circa 3700 passeggeri e 95000
chilogrammi di materiali vari.
La missione del Task Group “Shark” era iniziata
nell’ottobre 2010 con l’arrivo in Afghanistan del
personale e degli elicotteri. Il primo volo
operativo è stato effettuato il 30 ottobre 2010,
l’ultimo il 6 dicembre 2011.
DAL GIORNALE DI BORDO DELLA MARINA MILITARE
TERMINATA L’OPERAZIONE
CONGIUNTA “OMID (SPERANZA) 12” PER IL CONTROLLO
DEL TERRITORIO
HERAT,
13 dicembre 2011 - Si è svolta,
sabato 10 dicembre, presso il Comando
Provinciale dell’Afghanistan Uniform Police (AUP)
di HERAT, la cerimonia di consegna dei
riconoscimenti ai comandanti afghani per i
successi ottenuti nell’operazione “OMID 12”, che
in lingua locale significa “speranza”, contro la
presenza di aree di insurgenza nel settore
orientale della provincia.
L’evento si e’ svolto alla presenza del
Governatore della città, Daoud SHAN SABA, del
Comandante del Comando Regionale Ovest (RC-West),
Generale di Brigata Luciano PORTOLANO, di
numerose Autorità istituzionali civili, tra cui
il Procuratore Generale di HERAT, Maria BASHIR,
di rappresentanze di tutti i Comandi militari
afghani e di organi d’informazione locali ed
nazionali.
I Comandanti delle Unità dell’Esercito (ANA) e
della Polizia afghana (ANP) a capo
dell’operazione “OMID 12”, concepita,
organizzata e condotta con il sostegno del
personale di Staff e assetti di supporto del
RC-West, sono intervenuti per esporre i
risultati ottenuti, confermando, in particolare,
la cattura di numerosi “insurgents”. ll
Governatore e le Autorità civili hanno espresso
piena soddisfazione per il successo e per il
favorevole consenso ottenuto tra la popolazione
che riconosce, sempre di più, nel proprio
Esercito e nella Polizia la capacità di
garantire la sicurezza sul territorio. A
testimonianza di ciò, circa un centinaio di
civili hanno fatto richiesta di arruolamento
nelle forze di sicurezza afghane.
L’operazione “OMID 12”, svoltasi dal 20 novembre
al 2 dicembre, ha coinvolto numerose unità
afghane dell’Esercito e della Polizia in
attività operative per la lotta agli
“insurgents” come anche in attività umanitarie
con la donazione di aiuti e con progetti di
assistenza sanitaria in un centinaio di
villaggi. I militari impiegati sono stati circa
800 tra forze della Coalizione e Afghan National
Security Forces (ANSF), che hanno operato
congiuntamente sotto il coordinamento ed il
controllo della centrale operativa del Comando
di RC-West in Herat, incrementando la libertà di
movimento e la sicurezza dei lontani distretti
orientali della provincia.
Col.
Vincenzo LAURO (Portavoce Regional
Command-West)
GIORNATA STORICA PER
L’AVIAZIONE AFGHANA CON LA CERIMONIA
INAUGURALE DELL’ADDESTRAMENTO DEI PILOTI
Shindand 13 Dicembre 2011 - “Ha
inizio ufficialmente l’addestramento dei
piloti della giovane Aeronautica Afghana”, è
quanto ha dichiarato il Generale Wahab, Capo
di Stato Maggiore in carica dell’AAF (Afghanian
Airforce), in occasione della cerimonia che
ha inaugurato una nuova era per l’Aeronatica
Militare Afghana, alla presenza che del
Generale Shahzada, Comandante del 207th Corp,
il Gen. Mohammad Baqi, Comandante
dell’Aeroporto Militare di Shindand e l’Ing.
Bahadori, Membro parlementare di Herat.
“Qui a Shindand, sono stati fatti passi da
gigante: negli ultimi mesi si e’ passati da
300 a 700 uomini, e dal solo MI-17 a ben
quattro linee addestrative differenti”, ha
dichiarato il Col. Colonnello J.J. Hokay,
Comandante del 838th AEAG (Air Expeditionary
Advisory Group). Questo anche grazie al
contributo dell’Aeronautica Militare
italiana, presente a Shindand con i suoi
“Advisors” (ASAAT - Airbase Support Air
Advisory Team e MI17AAT - Air advisory
Team). I due Team, comandati dal Colonnello
pilota Luigi Casali, svolgono attività di
addestramento ed “advising” al personale
afghano appartenente alle diverse
articolazioni dello Stormo ed ai futuri
piloti ed equipaggi assegnati all’elicottero
MI-17.
La missione dell’ASAAT/MI17AAT, iniziata il
2 novembre 2010 e condotta da circa 30 tra
Ufficiali e Sottufficiali dell’AM, si
inserisce all’interno della Nato Training
Mission-Afghanistan ed esprime una
quotidiana opera di sensibilizzazione ed
incoraggiamento a favore del personale
dell’aeronautica afghana mirata al
raggiungimento della completa autonomia nel
settore dell’addestramento al volo.
Il Colonnello Casali, ha ricordato come il
personale della Aeronautica Afghana di base
a Shindand abbia, nell’ultimo anno, fatto un
progresso notevole nel processo verso la
completa autonomia. Questo grazie
all’applicazione del concetto di “train the
trainer” che oggi e’ una realta’ in diverse
articolazioni dello Stormo.
La cerimonia si e’ conclusa con un sorvolo
dei velivoli delle diverse linee attualmente
presenti sulla base di Shindand e destinati
ad addestrare i futuri piloti ad ala fissa
ed ala rotante della futura Aeronautica
Afghana (C-182T, C-208B, MD-530, e MI-17).
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce Regional
Command-West)
IMPORTANTE
SEQUESTRO DI ARMAMENTO NELL’OPERAZIONE
“SOUTHERN SLASH” - AZIONE CONGIUNTA 152°
E SAN MARCO
HERAT, 13 dicembre 2011 -
Nella giornata di ieri, unità del
contingente italiano hanno realizzato un
importante sequestro di materiale
d’armamento, nel settore Sud dell’area
di responsabilità del Comando Regionale
Ovest (RC-West) ad Herat, a guida
Brigata “Sassari”.
Il sequestro, avvenuto nell’ambito
dell’operazione “Southern Slash”,
pianificata e coordinata dal Comando
RC-West, è il frutto di una azione
congiunta tra la Task Force South, su
base 152 Reggimento “Sassari”, e la Task
Force South-East, su base Reggimento
“San Marco” della Marina Militare,
schierate nel settore di responsabilità’
del Comando Regionale Ovest.
In particolare, tale sinergia tra le
unità sul terreno ha consentito il
ritrovamento di caché contenenti una
notevole quantità di fucili,
mitragliatrici, munizioni, bombe da
mortaio, spolette da mortaio, esplosivo,
piatti di pressione, accenditori e vario
materiale elettrico utilizzato per la
composizione di Improvised Explosive
Devices (IED).
L’operazione “Southern Slash” si
inquadra nelle “attività operative” del
Comando della Brigata “Sassari” per
contrastare in modo dinamico le attività
terroristiche degli insurgents,
garantendo la stabilità in tutta l’area
di responsabilità.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce
Regional Command-West)
AFGHANISTAN:
INSORTI REINTEGRATI
HERAT, 16 dicembre 2011 -
Nella giornata dello scorso
14 dicembre, è stato portato
formalmente a termine il "processo
di reintegrazione" di alcuni gruppi
armati dei settori Nord e Centrale
dell’area di responsabilità del
Comando Regionale Ovest (RC-West),
comandato dal Generale di Brigata
Luciano Portolano .
L'evento ha avuto particolare
risonanza presso il Comando NATO
ISAF e, in generale, nella comunità
istituzionale Afgana, sia per
l’entità dei reintegrati sia per il
quantitativo di armi e munizioni da
essi consegnate. Tale processo è il
risultato di complessi negoziati
condotti dalle preposte agenzie
governative in forza della pressione
operativa esercitata da RCW nei
precedenti mesi di ottobre e
novembre nel settore Nord dell’area
di responsabilità. Infatti, nel
quadro delle operazioni condotte da
RC-West negli ultimi due mesi,
grande impulso è stato conferito
alla condotta di attività
tradizionalmente cinetiche, ossia
connesse con il contrasto dinamico
dell’insorgenza, e quelle non
cinetiche, sviluppate direttamente a
favore delle popolazioni locali per
favorire sia il processo di
reintegrazione degli insorgenti sia
la crescita del consenso nei
confronti delle Istituzioni.
Tale strategia di diversificazione
“degli effetti” è stata elaborata
dal Comando della Regione Ovest
unitamente alle autorità della forze
di sicurezza afgane, nell’ottica di
sfruttare appieno sia la maggiore
presenza e la mobilità sul
territorio delle forze NATO sia i
vantaggi derivanti da una assidua e
mirata campagna informativa, tesa a
rompere i legami di tenuta
economici, etnici e ideologici del
“network” criminale, frutto del
sodalizio storico tra i gruppi
insorgenti e le popolazioni. In tale
contesto, grazie all’interazione tra
le istituzioni politiche locali e le
componenti dello Staff di RC-West
responsabili della comunicazione,
dell’intelligence e della
cooperazione civile e militare (CIMIC),
è stato possibile, in pochi giorni,
ascrivere al programma di
reintegrazione numerosi insorgenti
di diverse etnie e rango (circa 300
tra comandanti e combattenti
affiliati) provenienti dai distretti
settentrionali di QADIS e MORGHAB e
da quelli centrali della Provincia
di HERAT.
Al formale atto di rinuncia
all'illegalità da parte degli
“insurgents” e alla definitiva
consegna delle armi in loro
possesso, hanno presenziato, oltre
ai rappresentanti di RC-West, un
Rappresentante del Parlamento del
Governo di Kabul, 2 Senatori, una
delegazione del 207° Corpo d’Armata
dell’Afghan National Army (ANA) e
circa 600 cittadini afghani. Si
tratta del più importante risultato
ad oggi mai registrato in RC-West in
materia di reintegrazione, a
testimonianza dell’efficacia delle
operazioni di contrasto
all’insorgenza sinora condotte dalla
Brigata SASSARI come anche di quelle
a diretto supporto alla popolazione
per migliorarne le quotidiane
condizioni di vita nei settori
chiave della sanità, della
scolarizzazione e dello sviluppo
economico.
Col. Vincenzo LAURO (Portavoce
Regional Command-West)
L’ONOREVOLE PAOLO ROMANI IN
VISITA AD HERAT
HERAT, 17 dicembre 2011 -
Si e’ conclusa questa
mattina la visita dell’Onorevole
Paolo Romani, rappresentante del
Ministro dello Sviluppo
Economico per l’Afghanistan e
l’Iraq, al Comando Regionale
Ovest (RC-West) in HERAT,
attualmente a guida Brigata
“Sassari”.
Ricevuto presso Camp ‘’Arena’’,
dal Comandante di RC-West,
Generale di Brigata Luciano
Portolano, l’Onorevole,
accompagnato da una delegazione
e dal personale del Ministero
Affari Esteri della sede di
HERAT, ha seguito un programma
per la presentazione dei
progetti per la sviluppo
economico della provincia di
HERAT. In particolare, ha
incontrato autorità locali e
visitato siti in cui sono in
atto lavori seguiti dal nostro
Provincial Recostruction Team (PRT)
italiano, su base 3° Reggimento
Bersaglieri della Brigata
“Sassari”, tra cui il terminal
dell’aeroporto di HERAT.
Col. Vincenzo LAURO
(Portavoce Regional Command-West)
VISITA DEL MINISTRO
DELLA DIFESA AD HERAT
HERAT, 19 dicembre
2011 - Si e’
conclusa ieri mattina la
visita al contingente
italiano in Afghanistan
del Ministro della
Difesa, Giampaolo Di
Paola, accompagnato dal
Capo di Stato Maggiore
della Difesa, Generale
Biagio Abrate. Ricevuto,
ieri mattina, presso
l’aeroporto di Camp
‘’Arena’’, in HERAT, dal
Comandante del Regional
Command West (RC-West),
Generale di Brigata
Luciano Portolano, il
Ministro e’ stato
interessato al
trasferimento per
visitare le FOBs (Foward
Operating Bases) sedi
della Task Force (TF)
South in FARAH, su base
152° Reggimento
“Sassari”, e della TF
South East, su base
Reggimento “San Marco”
della Marina Militare,
in BAKWA e in GULLISTAN.
In tutte le FOBs, il
Ministro ha salutato le
Bandiere di Guerra
custodite presso i vari
Posti Comandi, ha
ricevuto un
aggiornamento operativo
dai Comandanti delle TFs
ed ha incontrato il
personale libero dagli
impegni operativi. Con
il rientro ad HERAT, ha
visitato l’Aviation
Battalion, su base 5°
Reggimento “Rigel”
dell’Aviazione
dell’Esercito, la JATF
(Joint Air Task Force),
su base Aeronautica
Militare, inoltre, ha
incontrato i “key
element” dello staff di
RC-West per un
aggiornamento
informativo e operativo
sulle principali
operazioni in corso e
future del comando
regionale, a guida
Brigata “Sassari”.
Infine, questa mattina,
in Camp “Arena” il
Ministro ha incontrato
tutto il personale del
contingente italiano
libero da impegni
operativi portando il
saluto del governo e
lasciando gli auguri per
le prossime festività.
Col. Vincenzo LAURO
(Portavoce Regional
Command-West)
HERAT: PRIMO CORSO
FEMALE ENGAGEMENT
TEAMS
HERAT, 20 dicembre
2011 - Nella
giornata di ieri,
con la consegna dei
diplomi alle 27
donne soldato, il
Generale di Brigata
Luciano Portolano,
Comandante del
Regional Command
West (RC-West), su
base Brigata
“Sassari”, ha
concluso il primo
corso dedicato al
Female Engagement
Teams. Lo scopo del
corso e’ stato
quello di fornire
alle frequentatrici,
soldati donne
effettive alle Task
Forces e ai
Provincial
Reconstruction Teams
(PRT) di tutto
l’Afghanistan, gli
strumenti necessari
per sviluppare la
cooperazione con le
donne afghane.
Il compito assegnato
ai Female Engagement
Teams è di
incontrare le donne
afghane per
ascoltare le
esigenze e proporre
la realizzazione di
progetti per il
miglioramento della
condizione femminile
a livello locale,
nonché, aiutarle nei
contatti con le
istituzioni
governative e di
utilizzare il loro
ruolo nel nucleo
famigliare per
agevolare le
attività umane per
lo sviluppo del
Paese.
Il corso, preso a
modello da
International
Security Assistance
Force (ISAF), e’
stato organizzato
dallo Staff del
RC-West, in
particolare dalla
branca J9 che si
occupa della
Cooperazione Civile
Militare (CIMIC), e
ha avuto la durata
di cinque giorni.
Tra il personale
partecipante anche
il Generale di
Brigata Mohammadezai
Khatool, unico
Ufficiale generale
donna afghano, che
ha condiviso con le
frequentatrici la
sua esperienza come
donna soldato
all’interno
dell’esercito
afghano.
Il personale
istruttore,
proveniente da
diverse
organizzazioni che
operano nel teatro
afghano tra le quali
l’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite
per i Rifugiati (United
Nations High
Commissioner for
Refugees), l’
Agenzia Federale per
la Cooperazione
Economica degli
Stati Uniti (US AID),
l’Associazione
Femminile per le
Attività e i servizi
Sociali afghana (WASSA)
e da diverse agenzie
governative afghane,
ha forniro
informazioni utili
su diversi settori
tra cui la
comunicazione, la
religione, gli usi,
i costumi, la
cultura e le
tradizioni locali.
Col. Vincenzo
LAURO (Portavoce
Regional
Command-West)
“UN DONO PER I
BAMBINI DI
HERAT”
HERAT, 23
dicembre 2011 -
Oggi e’ stato un
giorno di
solidarietà per
un centinaio di
bambini afghani
invitati dal
Contingente
italiano per la
consegna del
pacco dono e per
trascorrere
qualche ora
insieme nella
base di Camp
“Arena”, sede
del Comando
Regionale Ovest,
su base Brigata
“Sassari”. Il
progetto ha
coinvolto 30
famiglie e un
centinaio di
figli dei
lavoratori
locali (local
workers) che
prestano
servizio nella
base italiana
con diverse
mansioni. I
bambini sono
stati accolti
dai militari,
uomini e donne
appartenenti a
tutte le Forze
Armate italiane
e ai contingenti
internazionali
della coalizione
presenti in Camp
“Arena”, che,
lontano dalle
loro affetti per
il Natale, hanno
voluto sentirsi
più vicini alle
famiglie afghane
e ai loro figli.
Gli ospiti hanno
preso parte ad
un programma che
ha previsto: lo
spettacolo di
magia di un
Ufficiale del
Provincial
Reconstruction
Team (PRT), la
proiezione di un
cartone animato,
attività ludiche
organizzate per
l’evento e un
tipico pranzo
italiano. Con
l’occasione e’
stato messo a
disposizione un
Ufficiale medico
specializzato in
pediatria per
effettuare delle
visite a favore
dei bambini
presenti. L’
organizzazione
sanitaria
militare e’
impegnata
giornalmente ad
assistere la
popolazione
civile in tutte
le basi del
Contingente, da
Nord a Sud,
assicurando la
distribuzione di
medicinali e
cure mediche a
bambini ed ad
adulti.
A fine giornata,
sono stati
distribuiti i
doni, frutto di
una raccolta
spontanea
avvenuta durante
le celebrazioni
delle Sante
Messe nelle
domeniche degli
ultimi tre mesi.
Col. Vincenzo
LAURO (Portavoce
Regional
Command-West)
SEQUESTRO DI
DROGA E ARMI
NEI
DISTRETTI DI
MURGHAB E
SHINDAD
HERAT, 28
Dicembre
2011 -
Nel pieno
delle
festività
natalizie,
continua la
pressione
operativa
del
contingente
italiano
nell’area di
responsabilità
del Comando
Regionale
Ovest (Regional
Command
West), a
guida
Brigata
“Sassari”, e
significativi
risultano il
contemporaneo
sequestro di
un ingente
quantitativo
di droga e
il
ritrovamento
di un
importante
cache di
armi e
munizioni.
La droga è
stata
sequestrata
e
successivamente
consegnata
alla polizia
afghana, nel
distretto di
Murghab nel
settore di
competenza
della Task
Force North,
su base 151°
Reggimento
“Sassari”,
in
un’operazione
congiunta
con le forze
di sicurezza
afghane,
finalizzata
a garantire
la liberta
di movimento
sulle
principali
vie di
comunicazione
insistenti
nel
distretto.
Nel
sequestro la
Polizia
afghana ha
altresì
arrestato
due sospette
persone
locali.
Il
ritrovamento
del cache e’
invece stato
effettuato
in Shindand,
dalla Task
Force
Center, su
base 66°
Reggimento
Aeromobile
“Trieste”, a
seguito di
un’operazione
congiunta
con altre
forze della
Coalizione e
forze di
sicurezza
afghane. Il
materiale
d’armamento
era stato
precedentemente
nascosto
dall’insorgenza
per poter
essere poi
utilizzato
per il
confezionamento
di ordigni
esplosivi
improvvisati
(IED) da
impiegare
contro le
forze della
coalizione e
afghane.
Col.
Vincenzo
LAURO
(Portavoce
Regional
Command-West)
RESPINTO
ATTACCO
A
CONVOGLIO
LOGISTICO
HERAT,
29
DICEMBRE
2011 -
Questa
mattina,
alle ore
09.30
locali
(06.00
in
Italia),
e’ stato
attaccato
un
convoglio
logistico
composto
da mezzi
militari
e civili
della
Coalizione
in
movimento
da BALA
MURGHAB
ad HERAT,
nel
settore
Nord
dell’area
di
competenza
del
Regional
Command
West (RC-West),
sotto
Comando
della
Brigata
“Sassari”.
Il
convoglio
era
scortato
da
personale
e mezzi
della
Task
Force
Center (TFC),
su base
66°
Reggimento
Aeromobile
“Trieste”
rinforzata
da
assetti
del 5°
Reggimento
Genio,
dell’
Esercito
Statunitense
e delle
forze di
sicurezza
Afghane
(ANSF).
L’attacco,
condotto
con
fuoco di
mortai e
con armi
portatili,
ha
provocato
la
contusione
di un
militare
italiano
e
causato
la morte
di un
autista
civile
afgano
ed il
ferimento
di altro
autista
locale.
Il
militare
italiano
e
l’autista
civile
ferito
sono
stati
prontamente
soccorsi
e
successivamente
evacuati
in
elicottero
presso
l’avamposto
del 151°
Reggimento
“Sassari”
in BALA
MURGHAB,
dove a
riceverli
c’era il
Comandante
di
RC-West,
Generale
di
Brigata
Luciano
PORTOLANO,
presente
il loco
nell’ambito
di una
ricognizione
avanzata
nel
settore
Nord.
L’attacco
risulta
attualmente
concluso
ed il
convoglio
ha
ripreso
il
movimento
verso
Sud.
Col.
Vincenzo
LAURO
(Portavoce
Regional
Command-West)
UGO
CAPPELLACCI
PER CON
LA
BRIGATA
SASSARI
IN
AFGHANISTAN,
LA
PAGINA
HERAT,
29
DICEMBRE
2011 -
Buona
serata a
tutti.
La
giornata
è appena
finita,
è stata
intensa
e molto
emozionante.
Di primo
mattino
siamo
stati a
Bala
Murghab
e li ho
incontrato
i
ragazzi
del
151°.
Abbiamo
sorvolato
la zona
dell'attentato
proprio
pochissimi
istanti
dopo
l'attacco.
Purtroppo
ci sono
state
vittime
civili
ma il
militare
sta
benissimo,
solo una
contusione.
Stasera
sono
andato a
visitarlo
in
ospedale
e gli ho
portato
l
abbraccio
dei
sardi.
Era
sereno e
sta
bene.
Nel
pomeriggio,
invece,
visita
ad Herat
prima
dal
Governatore
e poi
dal
Presidente
della
provincia
e
consiglieri
provinciali.
Entrambi
mi hanno
accolto
con
amicizia
e hanno
espresso
bellissime
parole a
favore
dei
nostri
sassarini
e
militari
sardi.
Dai loro
racconti
ho avuto
ulteriore
dimostrazione
di
quanto
sia
grande
ciò che
fanno in
questi
difficili
scenari
e
soprattutto
quanto
siano
apprezzati
per come
lo
fanno.
Le
parole
del
presidente
della
provincia
di Herat
sono
state:
"lo
fanno
con il
cuore e
sono
diventati
nostri
fratelli
e non
dimenticheremo
mai cio
che
hanno
fatto
per
noi". Mi
sono
sentito
davvero
fiero ed
orgoglioso
dei
nostri
ragazzi.
Quindi
in
serata
abbiamo
proseguito
per l
ospedale
dove
abbiamo
visitato
il
militare
contuso.
Quindi
cena
alla
mensa e
poi
passaggio
alla
cappella
con don
Gianmario
per un
momento
di
raccoglimento
e per un
omaggio
a Sant'Efisio.
Adesso
sono nel
mio
alloggio,
qui c'è
bel
tempo,
abbiamo
avuto il
sole
tutto il
giorno e
adesso
un bel
cielo
stellato
con un
quarto
di luna
ci fanno
da
tetto.
Sono
grato al
generale
Portolano,
a tutti
i suoi
collaboratori
ed ai
sassarini
tutti
per la
giornata
di
intense
emozioni
che mi
hanno
regalato.
Non
credo
che
potrò
mai
dimenticare
questi
uomini e
quello
che
fanno in
questo
difficile
cammino
per la
pace e
per la
speranza.
Abbiamo
tutti
motivo
di
andarne
fieri e
voi
tutti,
parenti
e amici,
dei
nostri
militari
potete
esserne
fieri ed
orgogliosi
due
volte.
Buonanotte
a tutti
e forza
paris!
UGO
CAPPELLACCI
Presidente
Regione
Autonoma
della
Sardegna
ESPLOSIONE IED AL PASSAGGIO DI UNA
PATTUGLIA ITALIANA: FUCILIERE DI MARINA FERITO
HERAT, 29 NovEMBRE
2011 - Questa mattina, alle ore 8.30 locali (5.00 in
Italia), nel corso di una ricognizione operativa, una pattuglia
della Task Force Sud –Est, su base Reggimento “San Marco” della
Marina Militare, è stata coinvolta in un’esplosione di un
ordigno improvvisato (IED Improvised Explosive Device) a seguito
della quale un militare italiano è rimasto ferito.
L’evento è avvenuto a circa sei Km a nord est dalla area della
Forward Operating Base (FOB) “ICE”, avamposto nel GULISTAN,
settore di responsabilità Italiana. Sul posto sono intervenuti
immediatamente i soccorsi che hanno provveduto al trasferimento
in elicottero del personale coinvolto presso l’ospedale da campo
di FARAH. Il militare ferito, che non versa in pericolo di vita,
è rimasto sempre cosciente e ha informato telefonicamente i
propri familiari.
Col.
Vincenzo LAURO (Portavoce Regional Command-West)
Il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, durante la visita alla COP "Ice"
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