LE ATTIVITA' DEL RC-W
2014
RC-WEST SI TRASFORMA IN
TAAC-WEST
HERAT, 16 LUGLIO 2014 - Il Regional Command West si è trasformato oggi in Train Advise Assist Command West, adeguando anche la denominazione alla nuova configurazione e missione del comando Isaf a guida italiana in vista della conclusione dell'impegno in Afghanistan nel Dicembre prossimo. La notizia del cambio di denominazione è stata data ieri in anteprima dal quotidiano online "Quasi Mezzogiorno", nel quale Lorenzo Peluso ha illustrato il nuovo Train Advise Assist Command West e le sfide che lo attendono.
GLI
ELICOTTERI CH47 DELLA TASK FORCE "FENICE"
RIENTRANO IN ITALIA
HERAT, 10 LUGLIO 2014 - 60.000 uomini e 6.600 tonnellate di mezzi
e materiali trasportati, per un totale di 5.600 ore di volo effettuate
in quasi otto anni d’impiego operativo sopra i cieli dell’Afghanistan
nell’ambito della missione ISAF (International Security Assistance
Force).
Con questi numeri, festeggiati simbolicamente con un passaggio a bassa
quota su “Camp Arena”, si è conclusa oggi l’ultima missione operativa
dei piloti e degli specialisti degli elicotteri CH-47 “Chinook” della
Task Force “Fenice”, la componente ad ala rotante su base 7° Reggimento
Aviazione dell’Esercito “Vega” di Rimini agli ordini del colonnello
pilota Giuseppe Potenza. Era il novembre 2007 quando gli equipaggi del
1° Reggimento dell’Aviazione dell’Esercito “Antares” di Viterbo venivano
rischierati a Herat, in Afghanistan, con il compito di supportare le
truppe del Regional Command West, il comando multinazionale ed
interforze a guida italiana responsabile delle operazioni militari nella
regione occidentale del paese. L’elicottero CH-47 è stato un assetto
indispensabile nelle missioni di supporto logistico alle basi operative
avanzate, di infiltrazione ed esfiltrazione delle forze speciali della
coalizione e nelle attività di rifornimento d’urgenza ai posti di
controllo delle forze di sicurezza afghane condotte nelle zone più
remote ed impervie del paese.
L’impiego per un così lungo periodo e l’eccezionale versatilità in tutte
le condizioni climatiche hanno fatto del CH-47 l’elicottero
dell’Esercito più “longevo” nel corso della missione ISAF. I quattro
CH-47 “Chinook” presenti in teatro rientreranno prossimamente in Italia
a bordo degli aerei da trasporto “Antonov”.
PIO ISAF
RC-WEST
RAMADAN: L’AUGURIO DEI MILITARI ITALIANI AL POPOLO
AFGHANO
HERAT, 30 GIUGNO 2014 - “Che lo spirito del Ramadan possa
estendersi a tutte le comunità di fede nell’unico vero Dio, per
riscoprire insieme il bene comune, l’amore per la vita e il rifiuto di
ogni forma di violenza”. E’ l’augurio che il generale Manlio
Scopigno, comandante del contingente italiano in Afghanistan, ha
formulato al popolo afghano in occasione del Ramadan, nono mese lunare
del calendario islamico consacrato alla preghiera e al digiuno.
L’auspicio è stato rivolto dai microfoni di “Radio Bayan West”, il
network radiofonico del contingente italiano attraverso il quale il
generale Scopigno ha elogiato la straordinaria volontà dei cittadini
afghani nell’avere intrapreso la difficile strada per la
democratizzazione del paese. Lo dimostra l’alta percentuale di votanti
registrata in occasione del ballottaggio elettorale del 14 giugno scorso
il cui regolare svolgimento è stato possibile grazie alla cornice di
sicurezza garantita in maniera autonoma dalle forze di sicurezza
afghane. Anche durante il sacro mese del Ramadan, su indicazione dei
vertici della Difesa afghana, i militari italiani continueranno a
svolgere attività di addestramento, consulenza e supporto nei confronti
dell’esercito e delle forze di polizia afghane.
PIO ISAF
RC-WEST
MILITARI ITALIANI INAUGURANO NUOVO POLIAMBULATORIO
HERAT, 28 GIUGNO 2014 - Un nuovo poliambulatorio è stato
inaugurato nel distretto di Baba e Barq, a Herat, dai militari italiani
del Regional Command West, il comando ISAF a guida italiana su base
Brigata SASSARI.
La struttura è dotata di tutti i servizi sanitari primari e garantirà
assistenza medica agli abitanti di una zona particolarmente popolosa
della città, ancora priva di un sistema sanitario adeguato.
Il presidio ospedaliero, diretto dalla dottoressa Fariba, è composto da
un ampio ingresso principale che funge anche da sala d'attesa, un'ala
destinata ad ospitare donne e bambini ed un'altra, comprensiva dei
servizi generali, riservata al personale maschile. Il progetto rientra
nel piano di sviluppo del settore sanitario portato avanti dai soldati
italiani della cooperazione civile-militare in collaborazione con il
dipartimento della Sanità della provincia di Herat. Le autorità locali
hanno ringraziato i presenti per la vicinanza e la consueta attenzione
del Regional Command West al soddisfacimento delle esigenze di carattere
sanitario nella provincia di Herat.
“Il diritto di ogni cittadino alla salute e con esso all’istruzione e
alla giustizia - ha sottolineato il comandante del Regional Command
West, generale Manlio Scopigno - è fondamentale per il benessere e la
prosperità del Paese. Sono questi i cardini per l’elevazione della
dignità dell’individuo in ogni società e quindi di primario interesse
anche per l’intero popolo afgano”.
La struttura si va ad aggiungere agli altri 44 poliambulatori costruiti
nella provincia di Herat dal Provincial Reconstruction Team (PRT), la
componente civile e militare del contingente italiano di ISAF che lo
scorso 25 marzo, dopo 9 anni di presenza nell’omonima provincia, ha
concluso ufficialmente il suo mandato.
PIO ISAF
RC-WEST
INSTALLATO UN NUOVO SISTEMA DI CONTRASTO A
MINACCIA IED
HERAT, 27 GIUGNO 2014 - E’ stato installato per la prima volta
nel distretto di Adraskan, in provincia di Herat, e servirà a impedire
il posizionamento dei micidiali ordigni esplosivi improvvisati
all’interno dei numerosi canali di drenaggio delle acque (culverts)
presenti sotto il manto stradale. E’ il “Culvert Denial System”, nuovo
sistema in dotazione al contingente italiano in Afghanistan, costituito
da una serie di grate metalliche collocate alle estremità dei canali. Il
congegno, di concezione statunitense, consentirà il monitoraggio remoto
e l’intervento in caso di sospetta manomissione da parte di elementi
ostili. Il dispositivo è stato installato dai militari italiani della
Task Force “Genio”, l’unità del contingente italiano su base 5°
Reggimento Genio Guastatori della Brigata SASSARI. Questo è solo
l’ultimo tassello di un lavoro sinergico in cui numerose componenti
nazionali ed internazionali, in collaborazione con le forze di sicurezza
afgane, hanno seguito le fasi di progettazione dei “culverts”, acquisito
il materiale e svolto specifici corsi addestrativi per l’uso del
sistema. Con il termine del mandato della Forza Internazionale di
Assistenza alla Sicurezza (ISAF) previsto entro la fine del 2014, il
sistema sarà ceduto alle forze di sicurezza afgane che, a breve,
seguiranno appositi corsi per l’apprendimento delle tecniche di
istallazione, uso e manutenzione.
PIO ISAF
RC-WEST
MILITARI ITALIANI INAUGURANO NUOVA SCUOLA A KALAR
HERAT, 26 GIUGNO 2014 - Una nuova scuola è stata inaugurata ieri
nella provincia di Herat, in Afghanistan, dai militari italiani del
Regional Command West, il comando ISAF a guida italiana su base Brigata
SASSARI. Prosegue infatti l’impegno del contingente italiano non solo
nelle attività di addestramento e di assistenza alle forze di sicurezza
afgane, ma anche nell’ambito dei progetti di cooperazione
civile–militare ereditati dal Provincial Reconstruction Team (PRT), la
componente del contingente italiano di ISAF che lo scorso 25 Marzo, dopo
9 anni di presenza nell’omonima provincia, ha concluso ufficialmente il
suo mandato. Alla cerimonia di inaugurazione era presente il comandante
del Regional Command West, generale Manlio Scopigno, il quale ha
sottolineato che “la sicurezza non si costruisce solo con le Forze
Armate. Occorrono istituzioni governative salde e cittadini che credano
fermamente nei principi universali che stanno alla base della civile
convivenza, e l’istruzione è uno di questi”. La struttura sorge a Kalar,
un villaggio della periferia di Herat, e consentirà a 250 studenti di
ogni genere ed età di frequentare le lezioni in aule moderne e
confortevoli. L’edificio scolastico, che si va ad aggiungere alle altre
105 scuole costruite dal PRT, consta di 8 classi con relative
suppellettili, è dotato di tutti i servizi essenziali ed è stato
costruito in stretto coordinamento con le autorità locali facendo
ricorso a manodopera del posto, con positive ricadute economiche sul
territorio.
PIO ISAF RC-WEST
DISPUTATO A HERAT IL MEMORIAL “MAGGIORE GIUSEPPE
LA ROSA”
HERAT, 23 GIUGNO 2014 - Ricordare la figura eroica del maggiore
della Brigata SASSARI Giuseppe La Rosa,
Medaglia d’Oro al Valor Militare, 53° caduto italiano dall’inizio della
missione ISAF (International Security Assistance Force). Con questo
intento, i militari del contingente italiano in Afghanistan hanno
disputato un torneo di pallavolo conclusosi il 21 Giugno, a Herat, a
distanza di poco più di un anno dalla scomparsa dell’ufficiale del 3°
Reggimento bersaglieri, deceduto l’8 giugno 2013 in Afghanistan a
seguito di un attentato terroristico.
Alla cerimonia di premiazione era presente anche il comandante del
Regional Command West, generale Manlio Scopigno, il quale ha rivolto un
plauso agli atleti, alla terna arbitrale e agli organizzatori
dell’evento per lo spirito ed il successo dell’iniziativa. Il maggiore
Giuseppe La Rosa era impegnato col Military
Advisory Team a Farah nella missione ISAF in Afghanistan quando, “durante
un movimento tattico logistico”, si legge nella motivazione del
conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare, “veniva fatto
oggetto di un vile attentato terroristico. Con eroico gesto, dimostrando
non comune coraggio, impareggiabile generosità e cosciente sprezzo del
pericolo, si immolava, ponendosi a scudo delle altrui vite,
proteggendole con il proprio corpo dalla deflagrazione di un ordigno
lanciato all'interno del veicolo nel quale viaggiava. Altissima
testimonianza di nobili qualità umane ed eroiche virtù militari, spinte
fino al supremo sacrificio”.
L’alta onorificenza, conferita il 6 Febbraio scorso con decreto del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, era stata consegnata ai
familiari del maggiore La Rosa dal ministro della Difesa Roberta Pinotti
in occasione del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito,
cerimonia alla quale avevano partecipato il Capo di Stato Maggiore della
Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e il Capo di Stato Maggiore
dell’Esercito, generale Claudio Graziano.
PIO ISAF
RC-WEST
BALLOTTAGGIO ELEZIONI PRESIDENZIALI,
GARANTITA SICUREZZA SEGGI
HERAT, 14 GIUGNO 2014 - “I cittadini della provincia di Herat
devono essere orgogliosi delle loro forze di sicurezza che hanno fatto
un lavoro straordinario per garantire elezioni libere“. Con queste
parole il generale Manlio Scopigno comandante del contingente italiano
in Afghanistan ha espresso la propria soddisfazione prima di lasciare il
Centro di Coordinamento Regionale da dove sono stati seguiti gli eventi
in tutta la Regione Ovest dell’Afghanistan. Le forze di sicurezza
afghane hanno svolto un eccellente lavoro di pianificazione, di
coordinamento e di direzione durante il ballottaggio per eleggere il
nuovo presidente dell’Afghanistan. Più di ventitremila soldati e
poliziotti afghani, addestrati in questi anni dai militari italiani,
hanno garantito la sicurezza negli oltre 900 seggi elettorali allestiti
nell’area di responsabilità italiana. Il generale Scopigno ha inoltre
aggiunto: “Le elezioni appena concluse sono un evento determinante
nella storia dell’Afghanistan; per la prima volta il potere democratico
viene trasferito da un presidente eletto ad un altro. I nemici
dell’Afghanistan non sono riusciti a interferire con le azioni di voto e
nessun seggio è stato chiuso".
PIO ISAF
RC-WEST
CELEBRATO A HERAT 153° ANNIVERSARIO COSTITUZIONE
MARINA MILITARE
HERAT, 10 GIUGNO 2014 - “In uno scenario internazionale di
sempre maggiore imprevedibilità ed incertezza, le Forze Armate italiane,
e tra esse la Marina Militare, costituiscono uno strumento di rilevanza
fondamentale a disposizione del Paese e della comunità internazionale”.
Lo ha affermato stamane il generale Manlio Scopigno, comandante del
contingente italiano in Afghanistan, nel giorno in cui si celebra il
153° anniversario della costituzione della Marina Militare. “La
partecipazione all'operazione ISAF della Marina Militare - ha
aggiunto il generale Scopigno - è la vera espressione della parola
interforze, in cui reparti di forze armate diverse, oggi riunite sotto
le insegne della Brigata SASSARI, operano coese per raggiungere gli
obiettivi comuni della missione”. Un pensiero è andato ai fucilieri
di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e alle loro dignitose
famiglie, “esempio di tenace e silenzioso amor di Patria, alle quali
- ha detto Scopigno - guardiamo con sentimenti di ammirazione e di
gratitudine”. La Marina Militare partecipa alla missione ISAF in
Afghanistan con personale della Brigata Marina San Marco e aliquote
operative del Gruppo Operativo Incursori (G.O.I.) di COMSUBIN inquadrate
all’interno della Task Force 45, un'unità interforze di forze speciali
italiane che dipende funzionalmente dal Comando Interforze per le
Operazioni delle Forze Speciali (COFS).
PIO ISAF
RC-WEST
IL MINI UAS “BRAMOR” VOLA PER LA PRIMA VOLTA A
HERAT
HERAT, 9 GIUGNO 2014 - Primo volo a Herat per il “Bramor”,
sistema sperimentale mini Unmanned Aircraft System (UAS) di nuova
generazione in dotazione al contingente italiano in Afghanistan,
sviluppato per contrastare la minaccia degli ordigni esplosivi
improvvisati, rafforzare le misure di protezione dei convogli lungo gli
assi stradali e acquisire le informazioni necessarie alla pianificazione
delle operazioni sul terreno. Il “battesimo dell’aria” del drone, la cui
sperimentazione operativa è stata affidata ai militari dell’Esercito
della Task Force “Genio”, è avvenuto sopra la zona aeroportuale della
base “Camp Arena” con un volo della durata di 45 minuti ad una quota di
100 metri d’altezza. Il “Bramor” dell’Esercito, pilotato da personale
del 41° Reggimento “Cordenons”, ha un’apertura alare di 2,30 metri, un
peso complessivo di poco superiore ai 4 chilogrammi ed un’autonomia di
volo di circa 3 ore. Può essere equipaggiato con una telecamera ad alta
risoluzione con capacità di osservazione tramite filmati in tempo reale
oppure con una fotocamera capace di sviluppare prodotti cartografici
tridimensionali. E’ la prima volta che in un teatro operativo gli
assetti del genio dispongono di sistemi UAS dedicati ed integrati
nell’ambito della propria struttura.
PIO ISAF RC-WEST
CELEBRATI A HERAT I 200 ANNI ARMA CARABINIERI
HERAT, 9 GIUGNO 2014 - I militari del contingente italiano in
Afghanistan hanno celebrato questa mattina a Herat il bicentenario della
fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Durante la cerimonia, svoltasi
alla presenza del comandante del Regional Command West, generale Manlio
Scopigno, ha preso la parola il comandante del Police Advisory Team
(PAT), tenente colonnello Patrizio La Spada, il quale ha elogiato
l’operato dei carabinieri “sempre ispirato ai principi fondanti di
legalità, eguaglianza e giustizia, valori imprescindibili della nostra
democrazia”. Dopo la lettura dei messaggi augurali del Capo dello
Stato e dei vertici della Difesa, ha preso la parola il generale
Scopigno il quale, dopo aver rivolto un pensiero ai carabinieri caduti
nell’adempimento del proprio dovere, ha definito l’Arma “autentico
presidio di libertà e baluardo per la difesa del bene comune”. Ne
sono testimonianza l’attività della Polizia Militare presente in teatro
e l’impegno del Police Advisory Team, l’unità del contingente italiano
di ISAF incaricata della formazione delle forze di polizia afghane,
attività di fondamentale importanza nell’ambito del processo di
transizione in corso che vedrà l’assunzione di responsabilità della
sicurezza da parte delle autorità locali entro la fine del 2014.
Particolarmente apprezzato dai vertici della polizia afghana è stato il
“Polling Sites Security Course”, uno specifico corso svolto dal
personale femminile dell’Arma dei Carabinieri del Police Advisory Team a
favore delle donne poliziotto incaricate dei controlli di sicurezza
sulle donne afghane che si recheranno nei seggi elettorali allestiti
nell’area di responsabilità italiana. Il Police Advisory Team è
costituito da carabinieri provenienti dal 1° Reggimento paracadutisti
"Tuscania" di Livorno, dal 7° Reggimento “Trentino - Alto Adige” di
Laives (BZ) e dal 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia. Il
personale che compone l'assetto di Polizia Militare proviene invece
dalla linea mobile e territoriale dell’Arma e, per la prima volta, dai
comandi delle varie Forze Armate presenti in teatro operativo.
PIO ISAF RC-WEST
CAMBIO AL VERTICE DELL’AIR ADVISORY TEAM
AERONAUTICA MILITARE
HERAT, 5 GIUGNO 2014 - Passaggio dello stendardo tra il
colonnello pilota Ivan Mignogna ed il parigrado Livio Generali al
comando dell’Air Advisory Team , la componente dell’Aeronautica Militare
italiana incaricata di sviluppare e consolidare autonome capacità
gestionali ed abilità tecnico-professionali della crescente aeronautica
afghana. La cerimonia si è svolta nella base aerea dello Shindand Air
Wing, polo addestrativo di spicco dell’aeronautica afghana, alla
presenza del Comandante del Regional Command West, generale Manlio
Scopigno, che ha elogiato l’operato del colonnello Mignogna e di tutto
il personale dell’Air Advisory Team, “unica unità italiana presente in
un’area caratterizzata da elevato rischio”. Al colonnello Generali e ai
suoi uomini spetterà il compito di portare a termine la complessa e
gratificante opera: il prossimo 31 dicembre infatti, terminerà questa
fase addestrativa che, a partire dal novembre 2010, ha visto impegnata l’Arma
azzurra inizialmente nella formazione dei piloti afghani e,
successivamente, di tutte le figure professionali indispensabili per il
buon funzionamento di una base aerea.
PIO ISAF
RC-WEST
10.000 ORE DI VOLO PER ELICOTTERI “MANGUSTA”
RC-WEST
HERAT, 3 GIUGNO 2014 - Gli elicotteri A 129 “Mangusta”
dell’Aviazione dell’Esercito hanno varcato la soglia delle 10.000 ore di
volo effettuate nei cieli dell’Afghanistan da quando, nella primavera
del 2007, sono stati rischierati a Herat nell’ambito della missione ISAF
(International Security Assistance Force). L’importante traguardo è
stato festeggiato all’aeroporto militare di Herat da tutti i baschi
azzurri della Task Force “Fenice”, la componente ad ala rotante su base
7° Reggimento AV.ES. “Vega” di Rimini agli ordini del colonnello pilota
Giuseppe Potenza. I “Mangusta” sono elicotteri da esplorazione e scorta
particolarmente affidabili e versatili, sono dotati dei più avanzati
sistemi di bordo e grazie all’elevata professionalità ed esperienza
maturata dai piloti, chiamati spesso ad operare in situazioni critiche e
in condizioni climatiche talvolta proibitive, si sono rivelati uno
strumento indispensabile per la condotta delle operazioni a supporto
delle unità terrestri della coalizione e delle forze di sicurezza
afghane. Ogni intervento degli elicotteri “Mangusta” è stato
caratterizzato da una percentuale di successo pari al 100 %, un
risultato particolarmente significativo che è stato possibile
raggiungere anche grazie alla professionalità del personale tecnico
preposto alla manutenzione degli aeromobili.
PIO ISAF
RC-WEST
2 GIUGNO: CELEBRATO DA MILITARI ITALIANI A HERAT
HERAT, 2 GIUGNO 2014 - Con la deposizione di una corona al
monumento ai Caduti e l’osservanza di un minuto di raccoglimento, sono
cominciati stamane a Herat i festeggiamenti del 2 Giugno, 68°
anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. A rendere
omaggio alla Repubblica Italiana, anche la banda musicale del 207° Corpo
d’armata dell’esercito afghano, schierata per l’occasione in alta
uniforme, che ha intonato “Dimonios”, il celebre inno della Brigata
SASSARI, l’unità dell’Esercito Italiano su cui si basa il contingente
multinazionale ed interforze della Forza internazionale di assistenza
alla sicurezza (Isaf). La solenne ricorrenza è stata celebrata nel
piazzale di “Camp Arena” dove le rappresentanze di tutte le specialità
delle Forze Armate italiane si sono schierate al cospetto della
pluridecorata bandiera di guerra del 152° Reggimento fanteria “Sassari”
e dello stendardo di combattimento del 7° reggimento AVES “Vega”, “ideale
sintesi dei valori di fedeltà, onore e rigore morale”, ha detto il
generale Manlio Scopigno, comandante del contingente italiano in
Afghanistan, “che sempre hanno contraddistinto i militari italiani,
in Patria e all’estero, nella difesa della nazione, nell’affermazione
della pace e nella salvaguardia delle sue libere istituzioni”.
“Con il tradizionale rito dell’alzabandiera”, ha proseguito il
generale Scopigno, “ogni giorno i militari italiani rinnovano
idealmente il proprio giuramento di fedeltà alla Patria e alla sua
costituzione. Questo spiega il senso del nostro impegno e del nostro
servizio nei più svariati scenari operativi: l’essere imprescindibile
strumento di sicurezza e di stabilità internazionale in tante tormentate
regioni del mondo ancora caratterizzate da forme differenziate di
violenza e di conflittualità”.
Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte il governatore della
provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi, il procuratore capo Maria
Bashir, i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e i
rappresentanti delle Forze Armate dei paesi alleati, è stata data
lettura dei messaggi augurali del Capo dello Stato e dei più alti
vertici della Difesa mentre il cappellano militare del contingente,
padre Mariano Asunis, ha recitato la “Preghiera per la Patria”.
PIO ISAF RC
WEST
IL COMANDANTE DEL COI, GEN. MARCO BERTOLINI, A
HERAT
HERAT, 30 MAGGIO 2014 - Il comandante del Comando Operativo di
Vertice Interforze, generale Marco Bertolini, si è recato nei giorni
scorsi a Herat dove ha incontrato il comandante del contingente italiano
in Afghanistan, il generale Manlio Scopigno, con il quale ha discusso
dell’andamento della missione e dei suoi futuri sviluppi.
Successivamente il comandante del COI, accompagnato dal generale Antonio
Satta, l’Italian Senior Representative (la massima autorità militare
italiana presente nel teatro operativo afgano), ha salutato i militari
di stanza a “Camp Arena” ai quali ha manifestato la propria gratitudine
“per lo straordinario impegno e la silente professionalità profusi
negli oltre dieci anni di missione in Afghanistan”. In particolare,
il generale ha espresso il suo apprezzamento nei confronti dei piloti e
del personale tecnico del gruppo di volo ”Black Cats”, reduci da
un’importante operazione condotta sui rilievi meridionali del distretto
di Gulistan dove un sofisticato ripetitore radio dei talebani è stato
distrutto grazie all’intervento di due cacciabombardieri Amx del
Regional Command West. La visita è stata anche l’occasione per salutare
il prossimo rientro in Patria degli Amx dell’Aeronautica Militare,
previsto nell’ambito del piano di rientro del contingente nazionale in
vista del completamento della missione ISAF (International Security
Assistance Force).
PIO ISAF RC-WEST
ULTIMA MISSIONE OPERATIVA DEGLI AMX PRIMA DEL
RIENTRO IN ITALIA
HERAT, 28 MAGGIO 2014 - Nella loro ultima missione in territorio
afgano due cacciabombardieri Amx del contingente italiano in Afghanistan
hanno distrutto un ripetitore radio posizionato sui rilievi meridionali
del distretto di Gulistan e utilizzato dai talebani per coordinare gli
attacchi contro le forze di sicurezza afgane e di ISAF. Questa missione
segue a distanza di una settimana un analogo intervento condotto sopra
le alture del distretto di Bakwa. L’operazione, scattata a seguito di
precise informazioni di intelligence, è stata pianificata e coordinata
con il contributo degli acquisitori obiettivi della Task Force Victor,
l’unità dell’Esercito Italiano inquadrata nei ranghi del Regional
Command West specializzata anche in questo genere di missioni. La
distruzione del ripetitore talebano è stata conclusa con successo grazie
al determinante impiego del velivolo a pilotaggio remoto “Predator”, a
conferma della nuova capacità operativa conseguita dagli assetti
dell’Aeronautica Militare, ossia quella di abbinare la capacità di
Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione alla capacità di
individuazione e designazione bersagli ed alla capacità di guida di
armamento di precisione. “La missione è stata condotta con precisione
e con efficacia - ha dichiarato il colonnello pilota Michele
Morelli, comandante della Joint Air Task Force (JATF) - il miglior
modo di concludere la missione degli Amx dell’Aeronautica prima del
definitivo rientro in Italia, previsto il prossimo 3 giugno, nell’ambito
del piano di rientro del contingente nazionale in vista del
completamento della missione ISAF”.
I quattro velivoli, inquadrati nel gruppo di volo “Black Cats”
della Joint Air Task Force (JATF), la componente aerea nazionale del
Regional Command West, provengono dal 32° stormo di Amendola e dal 51°
Stormo di Istrana. E’ dal 2002 che l’Aeronautica Militare è presente in
terra afgana con i suoi uomini, ma è dal 2008 che vengono schierati a
Mazar-e-Sharif i primi “Tornado” che verranno poi sostituiti, fino ad
oggi, dagli Amx. Nei sei anni circa di attività in Afghanistan i
velivoli italiani hanno effettuato 3.583 sortite per un totale di 10.526
ore di volo, traguardo mai più eguagliato da velivoli da combattimento
italiani in operazioni fuori dai confini nazionali dal termine del
secondo conflitto mondiale. Anche il comandante delle forze aeree della
Nato in Afghanistan, il generale statuitense John K. Mc Mullen, ha
voluto testimoniare il suo apprezzamento per l’operato degli aerei
italiani nel supporto alle forze della coalizione e a quelle afgane,
nell’attività di ricognizione, intelligence e sorveglianza: “Un
record impressionante di efficacia, affidabilità e di precisa
applicazione delle regole di ingaggio”. L’intensa attività svolta
dagli Amx nel teatro afgano è la riprova della bontà delle scelte
strategiche dell’Aeronautica Militare per quanto riguarda i sistemi
d’arma e l’addestramento dei propri equipaggi. Aver svolto per anni
missioni di protezione e per la salvaguardia della vita umana del
personale del contingente italiano, di ISAF e delle forze di sicurezza
afgane, effettuando numerose missioni cinetiche con assoluta precisione
e rispetto delle regole di ingaggio, mette in risalto le capacità
operative dell’Aeronautica Militare, facendo dello strumento aereo una
componente imprescindibile e di eccellenza in un teatro difficile quale
quello afgano. La Joint Air Task Force continuerà ad operare in
Afghanistan con i velivoli del gruppo di volo "Albatros" (aerei da
trasporto tattico C-130 J e da guerra elettronica EC-27 J JEDI della 46^
Brigata aerea di Pisa) e i velivoli a pilotaggio remoto MQ-9A "Predator
B" del gruppo di volo "Astore" (del 32° Stormo di Amendola).
PIO ISAF RC-WEST
AMX ITALIANI DISTRUGGONO RIPETITORE RADIO DEI
TALEBANI
HERAT, 20 MAGGIO 2014 - Un potente ripetitore per le
comunicazioni radio dei talebani è stato distrutto ieri da due caccia
Amx italiani levatisi in volo dall’aeroporto militare di Herat e diretti
sopra le alture del distretto di Bakwa. L’esatta posizione del
ripetitore, individuato dagli assetti intelligence del Regional Command
West, era stata confermata dalle immagini ad alta definizione
“catturate” dai velivoli a pilotaggio remoto “Predator B”. “E’ una
vera e propria 'controffensiva di primavera' quella che l'esercito e le
forze di polizia afghane, con il supporto del contingente italiano,
stanno conducendo da giorni nella regione ovest dell’Afghanistan”.
Lo ha dichiarato il comandante del Regional Command West, generale
Manlio Scopigno, a margine dell’incontro a Herat con il generale
statunitense
John K. Mc Mullen, capo delle forze aeree della Nato in Afghanistan.
Da giorni le forze di sicurezza afghane sono concentrate nel distretto
di Shindand dove stanno conducendo una serie di operazioni volte a
garantire la libertà di movimento lungo le principali vie di
comunicazione e a contrastare la presenza di pericolosi esponenti
dell’insorgenza talebana presenti nell’area. “L’azione congiunta di
ieri è una risposta del legittimo governo afghano e di ISAF alla
stagione dei combattimenti annunciata dai talebani”, ha detto il
generale Scopigno, riferendosi alla strategia utilizzata
dall’insorgenza, ancora una volta orientata verso azioni dal forte
impatto mediatico ed emotivo particolarmente concentrate contro le forze
di sicurezza locali, soprattutto ora che si avvicina la data del
ballottaggio per l’elezione del nuovo successore del presidente Karzai.
PIO ISAF RC-WEST
13000 ORE DI VOLO PER “PREDATOR” DEL RC-WEST
HERAT, 16 MAGGIO 2014 - 1.455 sortite per un totale di 13.000 ore
di volo (pari a circa un anno e mezzo di volo continuativo), sono i
numeri dell’importante traguardo operativo raggiunto in questi giorni
dai “Predator B” (MQ-9A), i velivoli a pilotaggio remoto inquadrati nel
gruppo di volo “Astore” della Joint Air Task Force, la componente aerea
nazionale ed interforze del contingente italiano in Afghanistan
comandata dal colonnello pilota Michele Morelli. I “Predator”,
provenienti dal 32° stormo di Amendola dell’Aeronautica Militare e dal
2007 rischierati all’aeroporto militare di Herat, sono impiegati con
compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione area a favore del
Regional Command West, il comando regionale su base Brigata SASSARI
responsabile dell’operazione ISAF nell’area occidentale del Paese. “Un
traguardo di assoluto spessore - ha detto il generale Manlio
Scopigno, comandante del Regional Command West - frutto del prezioso
contenuto tecnologico degli assetti impiegati e della spiccata
professionalità del personale in azzurro”. Comandato da una stazione
di pilotaggio remoto, il velivolo, grazie ai sofisticati sensori di
bordo, trasmette immagini, video e dati “catturati” in tempo reale da
quote superiori ai 13.000 metri ed è in grado di volare
ininterrottamente per più di 20 ore.
PIO ISAF RC-WEST
CAMBIO ALLA JOINT AIR TASK FORCE DI RC-WEST
HERAT, 13 MAGGIO 2014 - Cerimonia di avvicendamento stamane
all'aeroporto militare di Herat tra il colonnello pilota Francesco
Saverio Agresti e il parigrado Michele Morelli al comando della Joint
Air Task Force (JATF), la componente aerea nazionale ed interforze del
Regional Command West, il comando NATO a guida italiana su base Brigata
SASSARI agli ordini del generale Manlio Scopigno. 1011 sortite per un
totale di 3.594 ore di volo in missioni di ricognizione, sorveglianza e
supporto tattico ravvicinato alle forze terrestri, di trasporto
personale e movimentazione convogli, di deterrenza e guerra elettronica
contro la minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati: questo il
bilancio delle attività operative condotte dai piloti e dagli
specialisti della Joint Air Task Force sopra i cieli afghani negli oltre
sei mesi trascorsi alle dipendenze del colonnello Agresti, il quale nel
discorso di commiato ha elogiato tutto il personale in azzurro “per
la competenza e l’abnegazione evidenziata nell'assolvimento della
missione, qualità professionali ed umane che fanno dell'Aeronautica
Militare un’eccellenza delle nostre Forze Armate". Ne è
dimostrazione il raggiungimento delle 9000 ore di volo effettuate in
questi giorni dai cacciabombardieri ricognitori AMX (traguardo mai più
eguagliato da un velivolo da combattimento italiano in operazioni fuori
dai confini nazionali dalla fine della seconda Guerra Mondiale), il
traguardo delle 13.000 ore di volo dei velivoli a pilotaggio remoto
“Predator” e il recente conferimento della medaglia d’oro al merito
della Croce Rossa Italiana alla 46a Brigata aerea di Pisa. Della Joint
Air Task Force fanno parte il gruppo di volo "Black Cats", che dispone
di cacciabombardieri ricognitori AMX provenienti dal 32° Stormo di
Amendola e dal 51° Stormo di Istrana, il Gruppo di volo "Albatros", con
velivoli da trasporto C-130 J e da guerra elettronica EC-27 J JEDI della
46a Brigata aerea di Pisa e il Gruppo di volo "Astore", che opera con
velivoli a pilotaggio remoto MQ-9A "Predator B" del 32° stormo di
Amendola.
PIO ISAF
RC-WEST
COMANDANTE ISAF VISITA IL REGIONAL COMMAND WEST
HERAT, 13 MAGGIO 2014 - Il generale statunitense
Joseph F.
Dunford, comandante delle forze Nato in Afghanistan, si è recato ieri a
Herat dove ha incontrato il generale Manlio Scopigno, comandante del
Regional Command West, il comando Nato a guida italiana su base Brigata
SASSARI dal febbraio scorso responsabile delle operazioni militari nella
regione occidentale dell'Afghanistan. “I progressi compiuti in
Afghanistan devono essere sostenibili", ha detto Dunford, il quale
ha poi aggiunto che in presenza di un preciso quadro giuridico di
riferimento, le forze dei paesi membri della NATO sono pronte per una
nuova missione con compiti di addestramento, consulenza e supporto che
prenderebbe ufficialmente il via dopo il 2014. Il comandante di ISAF ha
poi incontrato i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e
sottolineato che sebbene le stesse stiano garantendo la sicurezza nel
paese hanno ancora bisogno di supporto. Nonostante l'assunzione di
responsabilità per la sicurezza a livello nazionale da parte degli
afghani dimostri chiaramente che i progressi sono reali e tangibili, il
generale Dunford ha precisato che restano ancora alcune sfide da
affrontare. Si tratta infatti di assicurare l’addestramento, il supporto
logistico ed operativo, attività che assumeranno sempre maggior
rilevanza nei mesi e negli anni a venire. Piena soddisfazione è stata
espressa, infine, dall’alto ufficiale americano nei confronti del
generale Taj Mohammad Jahed, comandante del 207° Corpo d’armata
dell’esercito afghano, per l’eccellente lavoro di pianificazione e di
coordinamento svolto dalle forze afghane nel garantire la sicurezza
durante le ultime elezioni. Nella foto: il Comandante di Isaf firma il
registro d'onore della Brigata SASSARI.
PIO ISAF
RC-WEST
SIMPOSIO RC-WEST PER FORZE SICUREZZA AFGHANE
HERAT, 12 MAGGIO 2014 - “Impiego coordinato dei sistemi d’arma
terrestri in uso all’esercito afghano e degli assetti aerei della forza
internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF) per la gestione e la
sicurezza dello spazio aereo”; questo è il tema al centro del “Air Space
Deconfliction Symposium”, convegno di studi ideato ed organizzato dal
Military Advisory Team (MAT), l’unità del contingente italiano di ISAF
incaricata della formazione dei militari dell’esercito afgano, molti dei
quali facenti parte delle forze di sicurezza afghane giunti stamane a
“Camp Zafar” . L’evento odierno, coordinato dal comandante del MAT, il
Colonnello Ciro Chirico, rientra nel quadro della attività di consulenza
e di assistenza che i militari italiani svolgono nei confronti delle
forze di sicurezza afghane in vista di una loro sempre maggiore ed
autonoma capacità di controllo del territorio.
PIO ISAF RC-WEST
AUTOBOMBA DISTRUTTA DA ELICOTTERI ISAF, SVENTATO
ATTENTATO
HERAT, 8 MAGGIO 2014 - Una potente autobomba è stata distrutta
nel pomeriggio da due elicotteri d’attacco AH-64 “Apache” del Regional
Command West, il comando Nato a guida italiana su base Brigata SASSARI,
responsabile delle operazioni militari nella regione occidentale
dell'Afghanistan. L’autobomba, individuata grazie anche alle immagini
catturate da un velivolo a pilotaggio remoto del contingente italiano di
ISAF, era pronta per essere utilizzata probabilmente contro una base
delle forze ISAF della regione.
La vettura, segnalata dagli assetti intelligence nazionali e del
Regional Command West come minaccia “altamente probabile”, si trovava in
una località remota della Zeerko Valley, nel distretto di Shindand. Da
giorni, su tale area, i soldati del 207° corpo d’armata dell’esercito
afghano, con la consulenza dei militari italiani della Brigata SASSARI,
stanno conducendo una serie di operazioni volte a garantire la sicurezza
e a scongiurare episodi di matrice terroristica in vista dell’
“offensiva di primavera” denominata “Khaibar”, annunciata oggi dai
talebani afghani.
PIO ISAF
RC-WEST
153 ANNI FA L'ARMATA SARDA DIVENTAVA ESERCITO
ITALIANO
LA CERIMONIA A HERAT
HERAT, 4 MAGGIO 2014 - “Siate fieri ed orgogliosi di
appartenere alla grande famiglia dell’Esercito. Professionalità,
esempio, immutato senso del dovere, grande spirito di sacrificio e
sentimenti di umile dedizione al servizio anche a rischio della vostra
stessa vita, sono i tratti distintivi del vostro quotidiano, faticoso
operare che fanno di voi le sentinelle della sicurezza e della libertà
dei popoli”. Così il generale Manlio Scopigno, comandante del
contingente italiano in Afghanistan, nel suo discorso pronunciato
stamane a Herat in occasione del 153° anniversario della costituzione
dell’Esercito Italiano. La solenne ricorrenza è stata celebrata nel
piazzale di “Camp Arena”, la base che ospita i circa 1800 militari
italiani del Regional Command West, il comando multinazionale ed
interforze di ISAF su base Brigata SASSARI responsabile delle operazioni
militari nell’area occidentale del paese. Dopo l’alzabandiera e la
lettura dei messaggi augurali del Capo di Stato Maggiore della Difesa e
del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, le note del silenzio e la
deposizione di una corona d’alloro hanno scandito le ultime fasi della
cerimonia in memoria dei cinquantatré militari italiani della missione
ISAF Caduti nell’assolvimento del proprio dovere. “Il servizio dei
fratelli che ci hanno preceduto - ha ricordato il generale Scopigno
- non solo resta un evento scritto per sempre nella storia della pace
di questo paese, ma rappresenta anche un patrimonio di valori che serve
a irrobustire la coscienza unitaria del popolo italiano”. La
manifestazione celebrativa si è conclusa con il passaggio a bassa quota
su “Camp Arena” di una formazione di elicotteri “Mangusta” ed NH-90
della Task Force “Fenice” dell’Aviazione dell’Esercito.
PIO ISAF
RC-WEST
HERAT: DELEGAZIONE UNIVERSITA' SASSARI PROCLAMA 2 DOTTORI RICERCA
HERAT, 1 MAGGIO 2014 - A distanza di tre anni dall’inizio del
corso all’Università di Sassari, gli studiosi afghani Mohammad Alam
Ghoryar e Abdullah Halim sono stati proclamati dottori di ricerca in
Scienze e Biotecnologie dei sistemi agrari e forestali e delle
produzioni alimentari. La solenne cerimonia di consegna delle pergamene
è stata presieduta stamane nell’aula magna dell’ateneo afghano di Herat
dal rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino e dall’omologo
Abdul Zaher Mohtaseb Zada, presenti il comandante del contingente
italiano in Afghanistan, generale Manlio Scopigno, il procuratore capo
della provincia di Herat Maria Bashir, una delegazione di professori
dell’Università di Sassari formata dai docenti-tutor Roberto Scotti e
Chiara Rosnati, dal
professor Sergio Vacca
e dal dottor Giovanni Cocco,
esperto di relazioni internazionali. “Diamo oggi all’Afghanistan due
studiosi che hanno approfondito in Sardegna le loro conoscenze
scientifiche e sono pronti ora ad applicarle alla realtà agricola e
zootecnica dell’Afghanistan - ha affermato il Rettore Mastino -
l’Ateneo, nell’ambito di un’intensa politica di internazionalizzazione,
negli anni ha incrementato il suo impegno per incentivare la
partecipazione degli studenti stranieri alle scuole di dottorato e la
nostra presenza qui a Herat è l’esempio di come due culture differenti
possano trovare importanti sinergie e valori comuni di riferimento”.
Riflessione condivisa dal rettore dell’Università di Herat che, nel
ringraziare i presenti, ha auspicato l’avvio di “ulteriori,
importanti accordi accademici di cooperazione scientifica nei quali
proprio l’istituzione dei dottorati di ricerca è la massima espressione
della formazione universitaria e motore di sviluppo sociale ed economico”.
Durante il suo intervento, il generale Scopigno ha evidenziato che “ai
neo laureati e all’Università di Herat, la città, la società e le
istituzioni afghane devono saper dare risposte, possibilità e
prospettive concrete: il bagaglio culturale e scientifico acquisito e
rappresentato dalle conoscenze, dalle idee e dalle capacità dei due
studiosi non deve andare disperso, giacche’ patrimonio non solo della
comunità universitaria, ma della società tutta”. “Il percorso
formativo dei due ricercatori, accompagnato anche dal professor Pier
Paolo Roggero - ha detto il professor Sergio Vacca - ha trovato
piena realizzazione grazie alle borse di studio messe a disposizione
dall’Ente Acque della Sardegna nell’ambito dei progetti di cooperazione
internazionale previste dal proprio statuto e alla proficua
collaborazione tra l’ateneo sassarese, la Brigata SASSARI e l’ambasciata
italiana”. Grazie infatti alle facilitazioni concesse dallo Stato
Maggiore della Difesa e dal Comando Operativo di Vertice Interforze,
dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del ministero
degli Affari Esteri e dell’Ambasciata d’Italia a Kabul, i neo laureati
hanno potuto usufruire dei voli militari per recarsi almeno due volte
l’anno in Afghanistan durante i lunghi periodi di permanenza in
Sardegna. Riconoscenza che il rettore Attilio Mastino ha manifestato con
la consegna del sigillo storico dell’Università di Sassari al generale
Manlio Scopigno, donato anche al rettore dell’ateneo afghano e al
procuratore capo della provincia di Herat.
La cerimonia ha anche rappresentato l’occasione per annunciare
ufficialmente che il dipartimento di Architettura, Design ed Urbanistica
dell’Università di Sassari ha proposto il conferimento della laurea
honoris causa al procuratore capo Maria Bashir "per le azioni a difesa
delle comunità locali e per la tenacia nel perseguimento di una città e
di un territorio dei diritti”.
PIO ISAF
RC-WEST
RASSEGNA VIDEO
LO SPECIALE DI PORTA A PORTA SU IMPEGNO ITALIANI
IN AFGHANISTAN
Il servizio "Kabul addio" comincia al minuto 40
SANT'EFISIO: DA 1800 ANNI PROTEGGE LE GENTI DI
SARDEGNA, DOVUNQUE
HERAT, 1 MAGGIO 2014 - Dal lontano 1657, ininterrottamente ogni primo di maggio, Cagliari rinnova il voto fatto al martire guerriero Sant'Efisio, portando in processione la statua del Santo sul luogo del martirio a Nora. Prima di essere decapitato, Efisio, ufficiale dell'imperatore Diocleziano inviato in Sardegna per perseguitare i cristiani ma convertitosi alla loro fede, invocò la protezione del Signore su Cagliari e sulle genti di Sardegna. E da 1800 anni è diventato il protettore dell'Isola, dando ripetute prove della sua intercessione e conquistando il cuore dei fedeli. Sant'Efisio ha sempre accompagnato i militari sardi e anche oggi, nel giorno della sua festa, i suoi fedeli gli hanno rivolto un silenzioso omaggio, esponendo il suo simulacro su un Lince prima dell'inizio del servizio.
ALLUVIONI IN PROVINCIA BADGHIS, SOCCORSI DA
MILITARI ITALIANI
HERAT, 30 APRILE 2014 - Nove tonnellate di generi alimentari,
quindicimila litri d’acqua, più di un migliaio di coperte, centinaia di
accessori da cucina e bombole del gas è quanto donato dai militari del
contingente italiano in Afghanistan alle popolazioni colpite dalle
piogge torrenziali cadute nei giorni scorsi sulla regione Ovest del
Paese. Su richiesta delle autorità governative locali, le donazioni
andranno a soddisfare i bisogni di 350 famiglie di Badghis, una della
quattro province in cui opera il comando multinazionale e interforze di
ISAF su base Brigata SASSARI, dove le esondazioni dei pochi fiumi
dell’area, solitamente asfittici, hanno provocato un centinaio di morti,
migliaia di sfollati, spazzato via abitazioni e causato gravi danni agli
allevamenti e alle coltivazioni. Il materiale, consegnato ai soldati
dell’esercito afghano per il tramite delle autorità governative di
Herat, è stato trasportato e smistato nei numerosi posti di
distribuzione allestiti per l’occasione dalla polizia locale.
Solidarietà alle comunità colpite dall’immane tragedia ed apprezzamento
alle forze di sicurezza afghane impegnate da subito nella gestione
dell’emergenza, sono stati espressi al governatore della provincia di
Herat e di Badghis dal comandante del contingente italiano, generale
Manlio Scopigno, che dalla base di “Camp Arena”, attraverso gli
aggiornamenti che giungono dal centro di coordinamento operativo
regionale, continua a seguire l’evolversi della situazione. “Così
come in tempo di pace - ha affermato il generale Scopigno, facendo
riferimento alle operazioni di soccorso della Brigata SASSARI effettuate
in Sardegna nei confronti delle popolazioni colpite dai violenti
nubifragi del novembre scorso - anche in una complessa missione di
edificazione della pace in un Paese stremato da decenni di guerre, i
militari italiani hanno fornito un impegno eccezionale ed
insostituibile, contribuendo a dare una prospettiva migliore al popolo
afghano e ad arricchire di una nuova pagina lo straordinario patrimonio
di solidarietà che appartiene alle Forze Armate italiane”. Nella
foto: Bandiera italiana e afghana assieme al termine della consegna
degli aiuti alle popolazioni colpite.
PIO ISAF
RC-WEST
TRE MILIONI DI PASSEGGERI PER AEROPORTO MILITARE
DI HERAT
HERAT, 29 APRILE 2014 - E’ il tenente spagnolo Javier Llorente
Lopez in arrivo da Kabul, il tre milionesimo passeggero in transito
all’aeroporto di Herat da quando, il 5 marzo 2005, le ruote di un C-130
J dell’Aeronautica Militare hanno toccato l’asfalto della pista
dell’aeroporto di Herat, dando il via alla presenza militare italiana
nella regione occidentale del Paese. Il curioso traguardo è stato
festeggiato con la consegna all’incredulo passeggero di uno speciale
attestato da parte del comandante della Forward Support Base (FSB), il
colonnello dell’Aeronautica Spagnola Joaquin Fernandez Pareja, e del
tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Pasquale Lamberti,
l’ufficiale italiano più elevato in grado nei ranghi della FSB, l’unità
italo-spagnola incaricata della gestione dei servizi aeroportuali e
della sicurezza di “Camp Arena”, la base che ospita i militari del
contingente multinazionale ed interforze di ISAF su base Brigata
SASSARI. L’aeroporto di Herat, inaugurato il 19 settembre 1961, è oggi
uno degli scali civili e militari più strategici dell’Afghanistan da
poco avviatosi all’internazionalizzazione. Il terminal passeggeri,
realizzato dal Provincial Reconstruction Team italiano, è dedicato al
capitano dell’esercito Massimo Ranzani, l’alpino deceduto il 28 febbraio
2011 per l’esplosione di un ordigno improvvisato.
PIO ISAF
RC-WEST
9000 ORE DI VOLO PER GLI AMX DEL REGIONAL COMMAND
WEST
HERAT, 28 APRILE 2014 - I quattro caccia AMX dell’Aeronautica
Militare hanno varcato la soglia delle 9000 ore di volo in oltre 3000
missioni effettuate da quando, il 7 novembre 2009, sono stati
rischierati a Herat nell’ambito della missione ISAF (International
Security Assistance Force). I velivoli, provenienti dal 51° stormo di
Istrana e dal 32° stormo di Amendola, sono inquadrati nel gruppo di volo
“Black Cats” della Joint Air Task Force comandata dal colonnello pilota
Francesco Saverio Agresti e sono impiegati con compiti di intelligence,
sorveglianza e ricognizione area a favore del Regional Command West, il
comando regionale su base Brigata SASSARI responsabile dell’operazione
ISAF nell’area occidentale del Paese. Per gli uomini dei “Black Cats”,
comandati dal maggiore pilota Alberto Faccini, il traguardo odierno, mai
più eguagliato da un velivolo da combattimento italiano in operazioni
fuori dai confini nazionali dalla fine della Seconda Guerra Mondiale,
rappresenta un passaggio importante e significativo che è stato
possibile raggiungere anche grazie alla professionalità del personale
tecnico preposto alla manutenzione degli aeromobili. “L’impiego di
questi velivoli -ha affermato il comandante del Regional Command
West, generale Manlio Scopigno - costituisce una risorsa di
fondamentale importanza nell’ambito della già efficace operatività del
contingente multinazionale a guida italiana, particolarmente strategica
nelle missioni di supporto tattico ravvicinato alle forze terrestri”.
PIO ISAF
RC-WEST
IL COMANDANTE SUPREMO ALLEATO IN EUROPA VISITA
RC-WEST
HERAT, 22 APRILE 2014 - Il generale statunitense Philip M.
Breedlove, comandante supremo alleato in Europa (Saceur), si è recato
oggi in visita a "Camp Arena", la base che ospita i militari del
Regional Command West, il comando multinazionale ed interforze di ISAF
su base Brigata SASSARI, responsabile delle operazioni militari
nell’area occidentale dell’Afghanistan. Accolto dal comandante del
Regional Command West, generale Manlio Scopigno, il generale Breedlove
ha incontrato i militari delle unità schierate in teatro e preso parte
ad una riunione informativa sulle attività in corso nell’area di
responsabilità italiana in cui è in atto il consolidamento del processo
di transizione che, entro la fine del 2014, vedrà l’assunzione di
responsabilità della sicurezza da parte delle autorità locali. L’alto
ufficiale, accompagnato dal comandante del Joint Force Command Brunssum,
generale Hans-Lothar Domröse, ha poi assistito a un’esercitazione
dimostrativa in cui i militari della "Task Force Genio" (su base 5°
Reggimento Genio Guastatori) hanno simulato un’operazione
d’individuazione e disattivazione di ordigni esplosivi improvvisati
mediante l’impiego sul terreno di più assetti attraverso i quali viene
garantita la libertà di movimento lungo gli itinerari stradali.
Vivissimo apprezzamento è stato infine espresso dal generale Breedlove
per l’andamento delle elezioni presidenziali del 5 aprile scorso
nell’area di responsabilità italiana, durante le quali un’alta
percentuale di cittadini afghani ha potuto esprimere liberamente la
scelta del proprio candidato grazie alla cornice di sicurezza fornita
dalle forze afghane ed al supporto delle forze internazionali di ISAF.
PIO ISAF
RC-WEST
IL LUNEDI' DELL'ANGELO CON MONS. MARCIANO' A KABUL
KABUL, 21 APRILE 2014 - Nell’ambito delle svariate attività
operative e logistiche che giornalmente impegnano i Militari italiani di
stanza a Kabul, la giornata di oggi ha rappresentato un momento
particolare che ha visto l’Ordinario Militare, Monsignor Santo Marcianò,
proseguire la sua visita iniziata già nei giorni scorsi ad Herat, sede
del Regional Command West, il Comando Italiano nel quale opera
attualmente gran parte del contingente delle nostre Forze Armate) dove
alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Afghanistan Luciano Pezzotti,
il Monsignore ha officiato i riti della settimana Santa. Nella mattinata
odierna, l’Ordinario Militare è giunto all’aeroporto militare di Kabul,
dove è stato ricevuto dal Generale di Divisione Antonio Satta in qualità
di Italian Senior Representative (ITA SNR - ovvero massima Autorità
militare italiana nel Teatro Operativo Afghano). Nella capitale, Kabul,
operano attualmente circa 190 militari italiani, suddivisi tra ITALFOR,
IJC (Italian Joint Command) ed HQ ISAF (dove ha sede il Comando della
missione) che, unitamente alle forze di altri Paesi, contribuiscono alle
operazioni di stabilizzazione del Paese. Alle ore 11:30 locali ha avuto
luogo una messa per celebrare il lunedì dell’Angelo durante la quale
Monsignor Marcianò, dopo avere espresso la propria gratitudine nei
confronti del Generale Satta per avere fortemente voluto questo
incontro, ha evidenziato come l’uomo rappresenti la via fondamentale
della Chiesa, aggiungendo poi che «la vostra presenza qui è una
presenza di speranza. La ricerca di Dio è presente nel cuore dell’uomo,
e noi italiani ci distinguiamo per la nostra militarità unita ad una
particolare sensibilità d’animo che ci rende capaci di penetrare nel
cuore delle popolazioni bisognose. Dio ha creato l’uomo libero, e senza
libertà non può esservi ricerca autentica della verità. Voi che riuscite
come militari ad entrare nelle pieghe più nascoste della storia, del
tempo e della società, meritate un particolare ringraziamento perché non
avete solo il compito di difendere e assicurare la possibilità di vivere
in pace ma anche quello di ricondurre l’uomo ai valori essenziali della
vita». L’omelia si è poi conclusa con il seguente auspicio: «mi
auguro che questa sia una Pasqua di resurrezione anche per
l’Afghanistan, un Paese per il quale voi vi spendete e rischiate la
vita, perché la dignità della vita è legata al coraggio di darla per il
bene degli altri». A premessa della benedizione finale, il Generale
Antonio Satta (nella foto) ha recitato la «preghiera del paracadutista».
La visita è poi proseguita con un sobrio rinfresco che ha offerto a
tutto il personale presente l’opportunità di poter condividere il senso
di queste festività pasquali dedicando un pensiero ai propri cari.
www.difesa.it
"PORTA A PORTA" PREPARA PUNTATA SU ITALIANI IN
AFGHANISTAN
HERAT, 20 APRILE 2014 - Bruno Vespa a Herat con i militari del
Regional Command West per realizzare uno speciale di "Porta a Porta"
sull'impegno italiano in Afghanistan. Nella foto: l'ambasciatore Luciano
Pezzotti e Bruno Vespa.
PIO ISAF
RC-WEST
ORDINARIO MILITARE VISITA SOLDATI CONTINGENTE
ITALIANO A HERAT
HERAT, 19 APRILE 2014 - “Il messaggio della Pasqua del Signore
chiama ogni cristiano ad essere operatore di resurrezione e operatore di
gioia anche nelle situazioni di degrado più terribili, quel degrado che
proprio i militari arrivano a toccare più da vicino. Per questo sento di
esprimervi la mia gratitudine: intessendo relazioni di fraternità non vi
stancate mai di vincere il degrado e di lottare per costruire e
ricostruire sempre la speranza di un mondo migliore”. Lo ha
affermato monsignor Santo Marciano’, Ordinario militare per l'Italia,
durante l'omelia pronunciata oggi a Herat, in Afghanistan, dove si è
recato per incontrare i militari del contingente italiano in occasione
delle festività pasquali. Nell’officiare i riti della settimana santa,
ai quali hanno preso parte l’ambasciatore d’Italia in Afghanistan
Luciano Pezzotti e il comandante del Regional Command West, generale
Manlio Scopigno, monsignor Marciano’ ha spiegato le ragioni ed il senso
della sua visita. “Sono qui tra voi come amico, come fratello e come
padre. Amico che condivide la vostra storia, il vostro cammino e che
vuole prendervi per mano. Come fratello, perché il senso della vita va
cercato e trovato nella relazione con l’altro, superando ogni egoismo,
vivendo in un clima di fraternità che è il punto di forza di tutti noi e
del nostro paese. Voglio condividere l’esperienza di stare nella
precarietà della missione - ha proseguito il vescovo castrense -vivere
la logica della solidarietà che è capacità di portare con sé i dolori e
le sofferenze di coloro che ci stanno accanto, le difficoltà, le paure,
le ansie e i desideri”. Monsignor Marciano’, accompagnato dai
cappellani militari della base padre Mariano Asunis e lo spagnolo padre
Antonio Alvarez Vargas, ha impartito il sacramento della cresima ad
alcuni militari del contingente e presieduto la Via Crucis, momento di
preghiera, di riflessione e cammino penitenziale durante il quale un
lungo corteo di militari ha sostato davanti alle quattordici stazioni
della Passione di Cristo allestite lungo il perimetro di “Camp Arena”.
PIO ISAF
RC-WEST
CAMBIO AL VERTICE DEL POLICE ADVISORY TEAM DI
RC-WEST
HERAT, 14 APRILE 2014 - Passaggio di consegne questa mattina
nella base “Camp Arena” di Herat tra il maggiore Massimiliano Bolis e il
tenente colonnello Patrizio La Spada al comando del Police Advisory Team
(PAT), l’unità del contingente italiano di ISAF incaricata della
formazione delle forze di polizia afghane, attività di fondamentale
importanza nell'ambito del processo di transizione in corso che vedrà
l’assunzione di responsabilità della sicurezza da parte delle autorità
locali entro la fine del 2014. Lezioni di “Primo soccorso” in situazioni
di emergenza operativa, corsi di “Tutela e scorta”, “Controllo della
folla” e convegni sul “Diritto di polizia”, con insegnamenti normativi
sulla prevenzione delle turbative di ordine pubblico, sono solo alcune
delle attività di consulenza e di assistenza svolte con successo dai
militari del Police Advisory Team nei confronti della polizia afghana
che, insieme alle altre forze di sicurezza, ha garantito il regolare
andamento delle operazioni di voto del 5 aprile scorso nelle province in
cui opera il Regional Command West, il comando multinazionale ed
interforze di ISAF su base Brigata SASSARI. Viva soddisfazione era stata
espressa all’indomani delle elezioni dal viceministro dell’Interno
afghano Ekramuddin Yawar al comandante del contingente italiano,
generale Manlio Scopigno, per gli esiti del “Polling Sites Security
Course”, uno specifico corso svolto dal personale femminile dell’Arma
dei Carabinieri del Police Advisory Team a favore di un centinaio di
donne poliziotto incaricate della selezione e del reclutamento di
millecinquecento “Civilian Female Searchers”. Questo personale è stato
impiegato nelle perquisizioni e nei controlli di sicurezza sulle donne
afghane recatesi in massa alle urne negli oltre 900 seggi elettorali
allestiti nell’area di responsabilità italiana. Il Police Advisory Team,
che in Afghanistan opera con le insegne dell'European Gendarmerie Force
(EUROGENDFOR), è costituito da carabinieri provenienti dal 1° Reggimento
paracadutisti "Tuscania" di Livorno, dal 7° Reggimento “Trentino - Alto
Adige” di Laives (Bolzano) e dal 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia”
di Gorizia. Nella foto: il tenente colonnello Patrizio La Spada riceve
lo stendardo dal comandante del Regional Command West.
PIO ISAF
RC-WEST
ELEZIONI: I COMPLIMENTI CAPO SMD A FORZE ARMATE
AFGHANE
HERAT, 8 APRILE 2014 - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa,
Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha espresso la sua piena
soddisfazione per l’andamento delle operazioni di voto e per la
percentuale dei votanti che hanno potuto esprimere liberamente la loro
scelta grazie alla cornice di sicurezza fornita dalle forze afghane
supportate dalle forze internazionali di ISAF, di cui i militari
italiani ad Herat fanno parte. Più di ventitremila soldati e poliziotti
afghani, addestrati in questi anni dai militari italiani, hanno
garantito in maniera autonoma la sicurezza negli oltre 900 seggi
elettorali allestiti nell’area di responsabilità italiana.
A fronte dei diciannove attacchi sferrati contro il dispositivo di
sicurezza posto a presidio dei seggi della regione, nessun civile è
rimasto coinvolto, mentre tre soldati dell’esercito afghano hanno perso
la vita. “Una dimostrazione di maturità ed efficacia - ha
sottolineato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, - che segna un
importante traguardo nel consolidamento del processo di transizione”.
A congratularsi anche il comandante del contingente italiano in
Afghanistan, generale Manlio Scopigno, che rivolgendosi ai militari
delle forze di sicurezza afghane ha detto: “Oggi è una giornata
storica per ognuno di voi. Vivetela con orgoglio e con la consapevolezza
che i nemici dell’Afghanistan che avevano minacciato di boicottare le
elezioni hanno perso. Il commosso pensiero del contingente italiano di
ISAF va ai nostri fratelli militari afghani che hanno perso la vita per
il più alto e nobile degli ideali: l’amore per l’Afghanistan ed i suoi
simboli”.
Alle elezioni presidenziali del 5 aprile sono stati chiamati a votare
più di un milione e mezzo di afghani nelle quattro province in cui opera
il Regional Command West, il comando multinazionale ed interforze di
ISAF su base Brigata SASSARI. Nella foto: il generale Scopigno incontra
i soldati afghani.
PIO ISAF
RC-WEST
ELEZIONI IN AFGHANISTAN: LAVORO ITALIANI
RACCONTATO DA ADNKRONOS
HERAT, 5 APRILE 2014 - Urne chiuse un'ora dopo l'orario previsto per consentire alle persone in fila davanti ai seggi di esprimere il proprio voto per scegliere il successore di Hamid Karzai, che ha guidato l'Afghanistan per 13 anni, e per rinnovare 34 consigli provinciali. Secondo i primi dati diffusi dalla Commissione Elettorale ha votato il 58% degli aventi diritto, circa 7 milioni di persone. Un milione e mezzo gli elettori residenti nelle quattro province di competenza del Regional Command West di ISAF, il comando multinazionale guidato dal 18 Febbraio scorso dalla Brigata SASSARI. Al lavoro dei militari italiani ha dedicato un servizio speciale l'inviato dell'Agenzia di stampa ADNKRONOS che ha realizzato un'intervista esclusiva col portavoce del RC-West, il Ten. Col. Marco Mele. "L’Afghanistan si prepara ad eleggere il futuro presidente della Repubblica, un appuntamento di portata storica per il paese asiatico, frutto di un impegno senza precedenti posto in essere dalla comunità internazionale e dalla Nato negli oltre 10 anni di presenza nell’ambito della missione Isaf e test cruciale per confermare le autonome capacità di controllo del territorio da parte delle forze di sicurezza afghane per scongiurare la minaccia di possibili episodi di recrudescenza terroristica", ha detto all'ADNKRONOS Mele. La sicurezza degli oltre 900 seggi elettorali allestiti nei 43 distretti presenti nell’area di responsabilità italiana, ha spiegato ancora il Ten. Col. Mele, sarà garantita in maniera autonoma da più di 23.000 appartenenti alle forze di sicurezza afghane addestrati in questi anni dai militari italiani. "Al contingente italiano di Isaf - ha spiegato ancora il portavoce della missione all'ADNKRONOS - spetterà il compito di - continuare a supportare le forze di sicurezza afghane mediante attività di consulenza nei confronti del personale dell’Operations Coordination Center Regional (Occr), il centro di coordinamento operativo regionale delle forze di sicurezza afghane e, per la prima volta, mediante la raccolta, l’analisi e lo scambio diretto di dati e di informazioni di 'intelligence' utili a prevenire e contrastare gli effetti destabilizzanti derivanti dal rischio di eventuali atti ostili di matrice terroristica". Contribuiranno alla sicurezza delle operazioni di voto, ha spiegato ancora Mele, i voli di sorveglianza dei Predator, i droni a pilotaggio remoto dell'Aeronautica Militare, "mentre elicotteri CH-47 e Mangusta dell’Esercito - ha detto ancora Mele all'ADNKRONOS - si sono alzati in volo nei giorni scorsi per scortare le urne e i rappresentanti delle commissioni elettorali, che hanno viaggiato a bordo di elicotteri MI-17 afghani per essere accompagnati nei distretti più a rischio ed in quelli difficilmente raggiungibili via terra". Dalla base di 'Camp Arena' di Herat, scrive ancora l'inviato dell'ADNKRONOS, proseguono intanto le trasmissioni di 'Radio Bayan West', il network radiofonico del contingente italiano, ("secondo per ascolti alla sola Bbc", precisano dal contingente italiano), in cui giornalisti afghani, affiancati dai militari del 28° Reggimento 'Pavia', si alternano nella conduzione delle varie edizioni del giornale radio, in lingua dari e pashto, intervallate da momenti di intrattenimento musicale, programmi di approfondimento sulle elezioni e collegamenti con alcuni inviati speciali che terranno informati i radioascoltatori sulle modalità di svolgimento delle operazioni di voto e sull’affluenza alle urne in vista degli esiti della tornata elettorale.
UNIVERSITARI HERAT INCONTRANO COMANDANTE
CONTINGENTE ITALIANO
HERAT, 31 MARZO 2014 - Il generale Manlio Scopigno, comandante
del contingente italiano in Afghanistan, ha incontrato nei giorni scorsi
gli studenti dell’università di Herat frequentata da 14.000 studenti di
cui il 45% donne. Durante l’incontro, organizzato dal rettore e dai
docenti dell'ateneo afgano, il generale Scopigno ha sottolineato
l’importanza dell’università nel cammino e nella vita della città di
Herat e soprattutto il ruolo centrale svolto dai docenti nella
formazione delle nuove generazioni e nella ricerca delle migliori
energie intellettuali del Paese da far fruttare in ogni campo del
sapere. Nel rivolgersi agli studenti, il generale Scopigno ha posto
l’accento sul senso della presenza della comunità internazionale e di
ISAF a sostegno del legittimo governo afgano al quale guardare, nella
speranza di una pace prospera e duratura, per un futuro ricco di
opportunità, di libertà e di comunione reciproca, come passaggio
fondamentale per la conoscenza e il riconoscimento dei diritti e della
dignità dell’uomo e della donna.
“Questo è per voi oggi il tempo dello studio e dell’apprendimento
disciplinato - ha affermato il generale Scopigno - ma presto
verrà il tempo della responsabilità. Il tempo in cui dovrete restituire
in opere quello che avete appreso, arricchito del vostro genio e della
vostra sensibilità”.
“In questa magnifica sfida non sarete soli - ha proseguito il
generale - accanto a voi ci sono i giovani di tutto il mondo che vi
guardano con simpatia e ammirazione. Insieme a loro, ne sono certo,
farete del vostro paese un mondo e un posto migliore”.
Intervenendo a margine dell’incontro, il rettore dell’università, Abdul
Zaher Mohtaseb Zada, ha ringraziato il generale Scopigno ed auspicato “ulteriori,
significativi momenti di collaborazione e di dialogo tra l’Afghanistan e
l’Italia le cui millenarie culture, che nell’università trovano la
massima espressione e valorizzazione, procedano insieme verso le nuove
dimensioni del sapere”.
PIO ISAF
RC-WEST
CELEBRATO A HERAT IL 91° ANNIVERSARIO ARMA AZZURRA
HERAT, 28 MARZO 2014 - E’ stato celebrato questa mattina a Herat
dal personale dell’Aeronautica Militare del contingente italiano il 91°
anniversario della costituzione dell’Arma Azzurra. Durante la cerimonia,
svoltasi alla presenza del comandante del Regional Command West,
Generale Manlio Scopigno, il comandante della Joint Air Task Force
(JATF), colonnello pilota Saverio Agresti, dopo la lettura dei messaggi
augurali del Capo dello Stato e dei più alti vertici della Difesa, si è
congratulato con tutto il personale “in azzurro” del Regional Command
West “per l’impegno, la dedizione e la professionalità con cui,
giorno dopo giorno, si adopera per la missione, dando lustro alla Forza
Armata ed al Paese”.
L’Aeronautica Militare assicura i trasporti da e per l’Afghanistan,
svolge attività di ricognizione, sorveglianza e intelligence, supporto
aereo ravvicinato alle truppe a terra, di neutralizzazione di obiettivi
a terra utilizzati contro le truppe italiane. Da parte sua il generale
Scopigno ha evidenziato il validissimo contributo della Joint Air Task
Force nell’ambito del comando italiano di ISAF che, oltre all’attività
di volo, spazia dalla difesa delle installazioni alla logistica, dalla
gestione patrimoniale alle comunicazioni, dalla pubblica informazione
all’intelligence. Nella base aerea di Shindand dove opera l’Airbase
Support Air Advisory Team, la componente “azzurra” è incaricata di
sviluppare e consolidare autonome capacità gestionali ed abilità
tecnico-professionali della crescente aeronautica afgana in tutti i
settori tipici di uno stormo di volo. Dall’inizio della missione ISAF,
sono più di trentamila le ore di volo effettuate dai vari assetti della
Joint Air Task Force sopra i cieli dell’Afghanistan.
PIO ISAF
RC-WEST
SGOMINATA PERICOLOSA CELLULA TERRORISTICA IN
PROVINCIA DI HERAT
HERAT, 26 MARZO 2014 - Una pericolosa cellula terroristica è
stata sgominata nella notte a ovest di Herat, in Afghanistan, dalle
forze di sicurezza afghane e da assetti del Regional Command West, il
comando ISAF a guida italiana su base Brigata SASSARI. L'operazione,
oltre alla neutralizzazione degli insorti, ha portato anche alla
distruzione di un ingente quantitativo di armi e munizioni, tra i quali
14 ordigni improvvisati, 13 lanciarazzi e 2 giubbotti esplosivi. Il
gruppo di insorgenti, individuato da assetti "intelligence" nazionali e
del contingente italiano, muoveva a bordo di un convoglio di mezzi ed
era pronto a colpire obiettivi sensibili nell’area occidentale del Paese
al fine di boicottare il regolare svolgimento del processo elettorale
del 5 aprile prossimo.
(FOTO ARCHIVIO PIO ISAF RC-WEST
2012)
PIO ISAF RC-WEST
DOPO 9 ANNI E 1288 PROGETTI REALIZZATI, CHIUSO IL
PRT DI HERAT
HERAT, 25 MARZO 2014 - In nove anni grazie al Provincial
Reconstruction Team (PRT) di Herat, la componente civile e militare del
contingente italiano di ISAF, sono stati realizzati 44 poliambulatori,
un ospedale pediatrico ed uno per tossicodipendenti, un centro di
medicina legale, 105 scuole, 60 chilometri di rete idrica e 16 per acque
reflue, circa 800 pozzi per l’acqua, 3 ponti, 130 chilometri di strade,
17 edifici pubblici e governativi, 34 infrastrutture militari, due
centri di aggregazione per sole donne ed uno di arti visive, un carcere
femminile, un istituto penale per minori ed il terminal passeggeri
dell'aeroporto di Herat. Per portare a termine i 1288 progetti, il
Ministero della Difesa ha stanziato 46 milioni e mezzo di euro. Oggi il
PRT, dopo 9 anni di presenza, ha concluso ufficialmente il suo
mandato con una cerimonia svoltasi a Herat, alla presenza del comandante
del Comando Operativo di Vertice Interforze, generale Marco Bertolini,
dell’ambasciatore d’Italia in Afghanistan Luciano Pezzotti, dell’Italian
Senior Rappresentative (massima autorità militare italiana presente nel
teatro operativo afghano), generale Antonio Satta, del comandante del
Regional Command West, generale Manlio Scopigno, del comandante del PRT,
colonnello Vincenzo Grasso, del governatore della provincia di Herat
Sayed Fazullah Wahidi e di numerose altre autorità provinciali.
Nel sottolineare i tratti distintivi dell’operato del PRT, "sempre
indirizzato a sostegno del processo di ricostruzione del Paese,
all’incentivazione dello sviluppo economico, dell’occupazione locale e
ad infondere fiducia verso le istituzioni politiche presenti nel
territorio", il generale Bertolini ha ricordato che "la chiusura
del PRT, un processo concordato e condiviso quasi 3 anni fa dalle
nazioni contributrici ai PRT stessi, è l’espressione del contestuale,
progressivo e definitivo trasferimento alle autorità afghane della
responsabilità di tutte le province del Paese".
"Siamo grati e riconoscenti al popolo italiano - ha affermato il
governatore della provincia di Herat, Sayed Fazullah Wahidi - molto è
cambiato nella nostra provincia da quando nove anni fa il PRT posò in
città la prima pietra, dando avvio ad una lunga serie di progetti per la
popolazione in linea con le aspettative delle istituzioni governative e
in un clima di reciproca collaborazione. E noi, tutto questo, non lo
dimenticheremo mai".
Costituitosi il 31 marzo 2005, il PRT, come sottolineato dal generale
Antonio Satta, "ha lavorato in tutti questi anni non solo tra la
gente della citta’ di Herat, ma anche nei villaggi più remoti della
provincia per garantire che gli interventi fossero coerenti con le
direttrici del piano definito dal governo afghano in termini di
sicurezza, supporto alla governance, alla ricostruzione ed allo sviluppo".
Durante il suo intervento, l’ambasciatore Luciano Pezzotti ha aggiunto
che "uno degli obiettivi conseguiti dal PRT è stato, infatti, quello
di creare un contesto stabile e favorevole grazie al quale le autorità
politiche locali, le organizzazioni internazionali, nazionali,
governative e non, possono finalmente sviluppare in maniera autonoma
tutte le attività di ricostruzione e sviluppo per il miglioramento del
tessuto economico-sociale".
Particolarmente significativi sono i risultati ottenuti nel campo della
scolarizzazione che è aumentata del 40% (gli studenti e studentesse sono
circa 130.000) e quelli relativi al miglioramento della condizione della
donna: le donne diplomate nel 2014 sono il 50% e quelle laureate il 38%,
molte infrastrutture sono state progettate e realizzate per garantire
alle donne afgane punti di aggregazione e formazione, di crescita
culturale. "Alla base di questo successo c’è l’Afghan first
- ha evidenziato il generale Manlio Scopigno - il principio da sempre
applicato dal PRT che ha garantito l’assunzione di responsabilità da
parte delle autorità governative locali nella creazione di un tessuto
economico autoctono, approccio questo che ha reso il modus operandi del
PRT italiano un modello di riferimento per tutti gli altri ventisette
enti similari distribuiti sul territorio afghano". "Ogni progetto
- ha concluso il colonnello Vincenzo Grasso - è stato realizzato in
base al criterio della sua effettiva sostenibilità ed in stretto
coordinamento con le autorità locali, facendo ricorso a manodopera del
posto con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro e positive
ricadute economiche sul territorio".
Ha poi preso la parola il cappellano militare del contingente, padre
Mariano Asunis, il quale ha elevato una preghiera per ricordare il
sacrificio dei Caduti italiani che alla causa della pace in Afghanistan
hanno speso la loro esistenza umana e professionale. La cerimonia si è
conclusa con lo scoprimento della targa di “Camp Vianini” in memoria del
capitano di vascello Bruno Vianini, l’ufficiale degli incursori della
Marina Militare vittima nel febbraio 2005 di un incidente che vide
precipitare vicino a Kabul il velivolo civile afghano sul quale si
trovava a bordo. Al capitano di vascello Vianini, impegnato in
Afghanistan per preparare lo sviluppo della presenza militare italiana
nella regione occidentale del Paese, fu intitolata la base nel centro di
Herat del Provincial Reconstruction Team italiano.
PIO ISAF
RC-WEST
BUON COMPLEANNO CHENTUCHIMBANTADUOSO!
HERAT, 24 MARZO 2014 - Portarli e non dimostrarli, come si suol
dire! Lo scorso 1° marzo, il 152° Reggimento fanteria "Sassari" ha
festeggiato il suo compleanno non a Tempio Pausania, in Sardegna, dove
nacque novantanove anni fa, né tantomeno a Sassari, nella caserma
“Gonzaga”, bensì a Herat, in Afghanistan, dove dai primi di febbraio è
impiegato per accompagnare la delicata fase finale della transizione
che, entro la fine del 2014, vedrà gradualmente terminare l’impegno
militare assunto dall'Italia e dalle altre nazioni della coalizione
nell’ambito della missione ISAF (International Security Assistance
Force). Infatti, il 152° Reggimento della Brigata “Sassari” è parte
attiva nel complesso teatro operativo afghano quale “core” della
Transition Support Unit Centre (TSU-C) del Regional Command West, a
guida Brigata SASSARI, comandato dal Generale Manlio Scopigno. Con
l’autentico spirito di corpo che contraddistingue tutti i Sassarini in
armi e a riposo, gli uomini e le donne in missione del 152° Reggimento
fanteria, unitamente al loro comandante, Colonnello Nicola Piccolo, che
dal 16 febbraio 2014 custodisce la pluridecorata bandiera di guerra
nella base di Camp Arena a Herat, hanno ricordato per l’occasione, in
un'adunata svoltasi davanti al piazzale del comando dell’unità sarda,
insieme ai commilitoni degli altri reparti partecipanti alla missione, i
valori e l’unicità della propria identità che derivano direttamente dai
fatti storici del primo conflitto mondiale che hanno reso uniche e
leggendarie le gesta dei Dimonios di Sardegna. E’ nello spirito degli
antichi reparti tradizionalmente reclutati in Sardegna che il 152°
Reggimento, insieme al reggimento “gemello”, il 151°, costituito lo
stesso giorno a Sinnai diedero vita il 1° marzo 1915 alla Brigata
SASSARI, che adottò, sin da subito, i colori bianco-rossi della bandiera
sarda. Dopo una breve ma intensa allocuzione del Colonnello Piccolo,
prima di riprendere le attività operative, con il tradizionale urlo
“FORZA PARIS”, i Sassarini in armi si sono dati appuntamento al 1° marzo
2015 per festeggiare, insieme con i commilitoni della caserma “Gonzaga”
rimasti in Patria, il secolo di vita del 152° Reggimento fanteria
“Sassari” e della gloriosa Brigata. Lunga vita alla “SASSARI”!
PIO ISAF
RC-WEST
OPERAZIONI CONGIUNTE ANTITERRORISMO SVENTANO
ATTENTATI
HERAT, 23 MARZO 2014 - Attacchi spettacolari in vista delle
elezioni presidenziali del 5 aprile contro candidati ed esponenti
governativi di spicco della provincia di Herat sono stati sventati nei
giorni scorsi dalle forze di sicurezza locali e dai militari del
contingente italiano in Afghanistan.
Forze speciali e servizi di sicurezza afghani, grazie al supporto di
unità delle forze speciali italiane, di assetti ”intelligence” del
Regional Command West e al ruolo particolarmente attivo dell’
”intelligence” nazionale, hanno condotto una serie di operazioni che
hanno portato all’arresto di due importanti leader talebani, al
sequestro di un grosso quantitativo di armi, munizioni ed esplosivo e
all’individuazione di un’autobomba, distrutta nella notte dagli
elicotteri d’attacco “Mangusta” e dai caccia Amx del contingente
italiano, intervenuti nel distretto di Bala Bouluk, in provincia di
Farah, duecento chilometri a sud di Herat. Gli arrestati, noti alla
polizia locale per essere a capo di pericolose cellule terroristiche
operanti nell’area di Shindand, erano diretti a Herat per ricongiungersi
con altri gruppi eversivi della zona. Decisivo il ruolo degli
specialisti del 28° reggimento “Pavia” che sulle frequenze radio degli
insorti hanno trasmesso messaggi radiofonici in lingua locale, rendendo
vano ogni tentativo di propaganda disinformativa, volta a screditare
l’operato delle forze di sicurezza afghane e a ingenerare nella
popolazione la percezione di un imminente ritorno al potere dei
talebani. Nella foto d'archivio: un arresto eseguito dall'Afghan
National Police.
PIO ISAF
RC-WEST
PER CAPODANNO AFGHANO CONSEGNATI TRE NUOVI
PROGETTI
HERAT, 20 MARZO 2014 - Un poliambulatorio, un centro di
riabilitazione per disabili e una biblioteca scolastica sono stati
inaugurati questa mattina a Herat dai militari del contingente italiano
in Afghanistan. Per un valore complessivo di 400 mila euro, le opere
realizzate sono le ultime prima della chiusura ufficiale, prevista per i
prossimi giorni, del Provincial Reconstruction Team (PRT), la componente
militare italiana che dal 2005 si è occupata di ricostruzione e sviluppo
nella propria area di responsabilità. Le tre strutture sono state
consegnate alle autorità governative locali alla vigilia del “Nowruz”,
un’antica festa popolare considerata in molti paesi asiatici e
mediorientali come l’inizio dell’anno (1393), coincidente con
l’equinozio di primavera. Situato nel quartiere di Baba-e Barq, il
poliambulatorio di circa 250 metri quadrati andrà a potenziare il
servizio sanitario della provincia di Herat, consentendo ai pazienti di
essere assistiti mediante diagnosi e cure adeguate, e, quindi, di
migliorare le condizioni di vita della popolazione. Il centro di
riabilitazione per disabili è stato invece costruito a favore della
Pir-e Herat Foundation, una fondazione privata gestita da volontari,
nata in città per mitigare la condizione di emarginazione di quella
parte di popolazione particolarmente bisognosa di assistenza. Grazie a
questa struttura, i membri del centro potranno garantire a più di
cinquanta pazienti il mantenimento e lo sviluppo di abilità nell'ambito
cognitivo, dell'autonomia personale, sociale, affettiva e, dove è
possibile, occupazionale, attraverso l’uso di specifici laboratori e
attività di socializzazione. Una moderna biblioteca con annessi una sala
riunioni, uffici, stanze, magazzini e servizi igienici, andrà infine a
completare l’offerta formativa della scuola Gheyasia, polo scolastico
superiore della città di Herat. Frutto del dialogo intrapreso fra il PRT
e il Dipartimento dell’Educazione della provincia di Herat, la
biblioteca consentirà al personale docente di cogliere appieno il ruolo
di questo speciale ambiente educativo, promuovendo la gioia della
lettura e il piacere della ricerca a più di undicimila giovani studenti.
Le strutture, finanziate con fondi messi a disposizione dal Ministero
della Difesa, sono state realizzate in stretto coordinamento con le
autorità locali facendo ricorso a manodopera del posto, con positive
ricadute economiche sul territorio.
PIO ISAF
RC-WEST
DAI SASSARINI AIUTI ROTARY MACOMER A OSPEDALE
PEDIATRICO HERAT
HERAT, 18 MARZO 2014 - Un’importante donazione di strumenti ed
attrezzature medicali è stata effettuata dai militari del contingente
italiano in Afghanistan a favore dell’ospedale pediatrico di Herat
grazie al contributo del Rotary Club Sardegna di Macomer. ll rapporto di
collaborazione instauratosi da tempo tra la Brigata SASSARI e il
sodalizio isolano, ha riscosso il plauso del personale medico e
paramedico della struttura sanitaria. La consegna del materiale è stata
effettuata alla presenza del comandante del Regional Command West,
generale Manlio Scopigno, del direttore dell’ospedale, dottor Said Naim
Alimy, e del direttore del reparto pediatrico, dottor Noor Ahmad Akbari.
Il capo Dipartimento della Salute della provincia di Herat, dottor
Gholam Sayeed Rashid, ha ringraziato "per la significativa donazione,
aiuto concreto ed attento alle esigenze sanitarie del popolo afghano,
che consentirà ai bambini dell’Afghanistan di accedere ad un’assistenza
medica più completa ed efficace, soprattutto nei servizi d’urgenza".
Da parte sua, il generale Scopigno ha sottolineato che "la donazione
rappresenta un segnale di vicinanza del popolo sardo nei confronti sia
dei soldati italiani che stanno operando in Afghanistan, sia nei
confronti dei soggetti più deboli del popolo afghano: i bambini. La
salute, insieme alla sicurezza, all’istruzione e allo sviluppo economico
sono il frutto di tanti anni di lavoro congiunto tra le forze di ISAF e
quelle di sicurezza afghane". Realizzato nel 2007 dal contingente
militare italiano, l’ospedale pediatrico di Herat ha iniziato a erogare
i suoi servizi nel 2008, può ospitare circa 100 bambini ed è utilizzato
dalla facoltà di medicina dell’università di Herat come centro di
formazione e di specializzazione pediatrica per i giovani laureati.
PIO ISAF
RC-WEST
NUOVO COMANDANTE PER IL MAT DEL RC-WEST
Nella foto: il Col. Chirico e gli uomini del Mat.
Sotto, varie fasi della cerimonia
HERAT, 10 MARZO 2014 - Passaggio di consegne questa mattina a
Herat tra il colonnello Marco Avaro ed il parigrado Ciro Chirico alla
guida del Military Advisory Team (MAT), l’unità del contingente italiano
di ISAF incaricata della formazione dei militari dell’esercito afgano
che, contestualmente alla fase finale della transizione, prevista entro
la fine del 2014, si apprestano ad assumere la responsabilità della
sicurezza nel Paese. Durante la cerimonia, svoltasi nella base di “Camp
Zafar” alla presenza del comandante del Regional Command West, generale
Manlio Scopigno, e del vicecomandante del 207° corpo d’armata, generale
Ghulam Mustafa Sedeqi, il colonnello Avaro ha tracciato un bilancio
degli oltre cinque mesi trascorsi “spalla a spalla” dal Military
Advisory Team con i soldati dell’esercito afgano. “Mesi intensi -
ha sottolineato il generale Scopigno - durante i quali ogni attività
è stata concepita ed organizzata dal Military Advisory Team per affinare
la già solida capacità del sempre più motivato esercito afgano”.
“Garantire, in maniera autonoma, la sicurezza nella regione
occidentale - ha concluso il comandante del Regional Command West di
ISAF - è il presupposto fondamentale per il progresso sociale,
economico ed istituzionale del Paese”. Procedure sulle comunicazioni
radio, lezioni di informatica, identificazione e disattivazione degli
ordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device - IED), ma
anche “ground medevac” per l’evacuazione medica dei militari feriti via
terra, programmi “train the trainer” per la formazione dei futuri
istruttori militari afgani, molti dei quali donne, sono solo alcune
delle attività di consulenza e di assistenza svolte con successo dai
militari del contingente italiano di ISAF nei confronti delle forze di
sicurezza afgane che, il 5 aprile prossimo, saranno chiamate a vigilare
sul regolare andamento delle elezioni presidenziali, test cruciale per
confermare le autonome capacità di controllo del territorio e
scongiurare la minaccia di eventuali episodi di recrudescenza
terroristica.
PIO ISAF
RC-WEST
L'8 MARZO DEL CONTINGENTE ITALIANO A HERAT
HERAT, 8 MARZO 2014 - Il Gen. Manlio Scopigno porge un mazzo di fiori a Mahboba Jamshidi, Capo Dipartimento Affari Femminili di Herat. VEDI PAGINA SPECIALE
CAMBIO ALLA JOINT TASK FORCE C4 DI RC-WEST
HERAT, 2 MARZO 2014 - Con il simbolico passaggio dello stendardo
al termine di sei mesi di importanti traguardi operativi, il tenente
colonnello Roberto Baldisserri ha ceduto al parigrado Giovanni Di
Giovanni il comando della Joint Task Force C4 del Regional Command West,
l’assetto interforze del contingente multinazionale di ISAF responsabile
delle comunicazioni nella regione occidentale dell’Afghanistan e dei
collegamenti tra il contingente italiano e la madrepatria. La cerimonia
si è svolta nella base di “Camp Arena” alla presenza del Comandante del
Regional Command West, generale Manlio Scopigno, che ha elogiato
l’operato del tenente colonnello Baldisserri e del suo personale “per
la grande professionalità’ dimostrata nel garantire un efficace sistema
di comunicazioni ed informazioni, indispensabile per l’esercizio della
funzione di comando e controllo del Regional Command West”. Alla
Joint Task Force C4 cedente, composta da personale del 2° Reggimento
trasmissioni alpino di Bolzano, del 1° Reggimento trasmissioni di
Milano, del 33° Reggimento guerra elettronica di Treviso ed assetti
specialistici dell'Aeronautica Militare, subentrano i militari del 7°
Reggimento trasmissioni di Sacile (Pordenone), cui spetterà l’onere di
proseguire il lavoro svolto dai predecessori, a fronte della graduale
rimodulazione degli assetti del contingente italiano in vista del
termine della missione ISAF previsto entro la fine del 2014.
PIO ISAF
RC-WEST
Comandante
logistico Aeronautica visita base aerea Shindand
SHINDAND, 1 MARZO 2014 - Il generale di Squadra aerea Gabriele
Salvestroni, comandante del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare,
ha visitato nei giorni scorsi la base aerea afghana di Shindand dove
opera il personale dell’Italian Air Advisory Team, l’unità
dell’Aeronautica Militare incaricata di sviluppare e consolidare la
locale leadership afghana nel gestire, in maniera autonoma, lo Shindand
Air Wing, la componente dell’Afghan Air Force designata quale polo
addestrativo di spicco dell’intera aeronautica afghana. Il Generale
Salvestroni, accompagnato da alcuni ufficiali del Comando Logistico, da
una delegazione del Comando Operativo di Vertice Interforze e della
Direzione Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica, è stato
accolto al suo arrivo dal colonnello Ivan Mignogna, comandante del VII°
Air Advisory Team. Durante la visita, iniziata a “New Camp Estelle”,
sede del Comando dell’838th Air Expeditionary Advisory Group dell’United
States Air Force (Usaf), il colonnello Mignogna ha illustrato come il
team di advisors italiani, composto per la prima volta anche da graduati
di truppa, operi in sinergia con la controparte statunitense, ungherese
e salvadoregna nell’ambito della missione del Nato Air Training Command
- Afghanistan (NATC-A), il cui scopo consiste nel supportare la
costituzione di una forza aerea afghana professionale, autonoma e
sostenibile nel tempo.
Il generale Salvestroni, dopo aver assistito ad alcune sessioni di
advising svolte dai militari italiani e statunitensi a favore dei
colleghi afghani, ha firmato il Distinguished Guest Book del team
azzurro, al quale ha rivolto parole di stima e di apprezzamento per
l’opera svolta nell’ambito della missione ISAF (International Security
Assistance Force).
www.difesa.it
ITALIANI REALIZZANO CAMPO ADDESTRAMENTO PER
SOLDATI AFGHANI
HERAT, 26 FEBBRAIO 2014 - Un “percorso di guerra”, simile al
campo di addestramento ginnico sportivo militare (CAGSM) utilizzato in
Patria dall’Esercito Italiano per la selezione e l’addestramento dei
propri militari, è quello che il generale Taj Mohammad Jahed, comandante
del 207° Corpo d’Armata dell’esercito afghano, ha inaugurato questa
mattina a “Camp Zafar”, la base che ospita i soldati della 1a Brigata
responsabili della sicurezza nell’area della provincia di Herat. Il
campo, 17 ostacoli disseminati lungo 450 metri di sterrato da superare
nel minor tempo possibile, consentirà ai militari afghani di cimentarsi
in una delle attività addestrative più diffuse negli eserciti di tutto
il mondo, richiedendo ai soldati non comuni doti di resistenza, forza ed
agilità. Già da oggi, sono al lavoro i 50 istruttori afghani della
Brigata cui spetterà il compito di insegnare alle giovani reclute le
tecniche di superamento degli ostacoli imparate dal Military Advisory
Team, l’assetto del contingente italiano di ISAF che fa capo alla
Transition Support Unit su base 152° Reggimento fanteria “Sassari”,
incaricato della formazione e dell’assistenza ai quadri delle unità
dell’esercito afghano. Il percorso addestrativo, allestito da personale
della 1a Brigata e realizzato grazie alla direzione lavori dei militari
italiani della Task Force “Genio”, è stato finanziato con i fondi messi
a disposizione dal Ministero della Difesa.
PIO ISAF
RC-WEST
MILITARE SI FERISCE AD UNA MANO DURANTE PULIZIA
ARMA
HERAT, 22 FEBBRAIO 2014 - Un militare del contingente italiano di
ISAF si è ferito accidentalmente ad una mano questa mattina durante le
normali operazioni di manutenzione dell’arma in dotazione. Le condizioni
del militare, ricoverato all’ospedale americano di Shindand e subito
dimesso dopo le cure del caso, non destano alcuna preoccupazione. Il
militare è effettivo all'Airbase Support Air Advisory Team, la
componente dell’Aeronautica Militare che opera nella base aerea di
Shindand con il compito di sviluppare e consolidare autonome capacità
gestionali ed abilità tecnico-professionali della crescente aeronautica
afghana in tutti i settori tipici di uno stormo di volo. I familiari
sono stati informati dall'interessato. Nella foto d'archivio, la Base di
Shindand.
PIO ISAF
RC-WEST
INAUGURATA NUOVA SCUOLA NELLA PROVINCIA DI HERAT
HERAT, 20 FEBBRAIO 2014 - Una nuova scuola è stata inaugurata
oggi in Afghanistan dai militari italiani del Regional Command West, il
comando ISAF a guida italiana su base Brigata SASSARI. La struttura, del
valore di oltre 145 mila euro, realizzata grazie ai fondi messi a
disposizione dal Ministero della Difesa, sorge ad Abu Walid, un
villaggio della periferia di Herat. La scuola, 16 classi distribuite su
due piani, è dotata di tutti i servizi essenziali e consentirà a
centinaia di studenti di ogni sesso ed età di essere finalmente ospitati
in aule moderne ed accoglienti, laddove prima erano costretti a
frequentare le lezioni in tende fatiscenti ed in strutture pericolanti.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il comandante del
Regional Command West, generale Manlio Scopigno, il governatore della
provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi, il capo dipartimento
dell’educazione Basir Ahmad Arwin Taher e numerosi rappresentanti del
consiglio provinciale. Nel rivolgersi ai tantissimi giovani studenti
presenti per l’occasione, il generale Scopigno ha ricordato che “questa
struttura si va ad aggiungere alle altre settanta scuole costruite nella
provincia di Herat grazie al contributo del contingente italiano di
ISAF. Un contributo serio e concreto - ha proseguito il generale -
portato avanti nei nove anni di presenza a Herat del Provincial
Reconstruction Team (la componente militare del contingente italiano
dedicata allo sviluppo e alla ricostruzione) che ha sempre operato
con grande determinazione a beneficio di un settore, quale quello
scolastico e dell’educazione, di fondamentale importanza per il futuro
ed il progresso del Paese”. L’edificio scolastico, costruito in soli
sei mesi dalla stesura del progetto preliminare alla consegna finale dei
lavori, è stato realizzato in stretto coordinamento con le autorità
locali facendo ricorso a manodopera del posto, con positive ricadute
economiche sul territorio.
PIO ISAF RC-WEST
IL TEN. COL. MARCO MELE ALLA GUIDA DELLA PUBBLICA
INFORMAZIONE
HERAT, 18 FEBBRAIO 2014 - Passaggio di consegne alla guida della
Pubblica Informazione del Regional Command West tra il Col. Massimo
Giraudo e il Ten. Col. Marco Mele. Grazie al Col. Giraudo e a tutti i
suoi collaboratori per il lavoro svolto e del quale questa pagina
fornisce ampia "testimonianza documentale". Al Ten. Col. Mele gli auguri
di buon lavoro e FORZA PARIS!
FOTO:
AMICI DELLE FORZE ARMATE
COL. GIAN PIETRO MARRONE AL COMANDO DELL'OCCAT
HERAT, 17 FEBBRAIO 2014 - Si è svolta stamattina a Camp Arena,
sede del Regional Command West, il comando multinazionale della Nato a
guida italiana, la cerimonia del cambio del comando del team d
consulenti italiani dell’Operations Coordination Center Regional (OCCR),
l’organo di coordinamento regionale delle Forze Armate afgane. Dopo
circa cinque mesi, il colonnello Fabio Asso ha ceduto al colonnello Gian
Pietro Marrone il comando della squadra di consulenti (Operations
Coordination Center Advisor Team – OCCAT), attualmente a guida italiana.
L’OCCAT svolge il proprio ruolo in ambito interdipartimentale, ovvero
esercita la propria attività di assistenza (advising) non solo nei
confronti di una singola Forza Armata afgana, ma verso vari
rappresentanti delle Forze di Sicurezza (Afghan National Security Forces
- ANSF) e della Direzione Nazionale per la Sicurezza (National
Directorate of Security - NDS). In vista delle prossime elezioni
presidenziali che si terranno il prossimo 5 aprile in tutto il Paese,
l’OCCR con la collaborazione della Nato ha potuto testare negli ultimi
mesi con diverse esercitazioni le procedure di risposta ad un’eventuale
situazione di crisi.
PIO ISAF RC-WEST
IL 152° FANTERIA HA ASSUNTO COMANDO TSU CENTER
HERAT, 16 FEBBRAIO 2014 -
I paracadutisti del 183° Reggimento “Nembo” hanno ceduto oggi, dopo
circa sei mesi, il comando della Transition Support Unit Center (TSU-C)
al 152° Reggimento fanteria “Sassari" e il colonnello Franco Merlino ha
passato le consegne al parigrado Nicola Piccolo. Il “Nembo” ha operato
in supporto delle Forze di Sicurezza afgane con il concorso di una
compagnia di bersaglieri del 7° Reggimento di Altamura (BA), di una
compagnia del 4° Reggimento genio guastatori di Palermo, di una
compagnia del 1° Reggimento trasmissioni di Milano e un Nucleo di
carabinieri con compiti di polizia militare. Con la cessione della base
operativa avanzata “La Marmora” dello scorso 28 gennaio, la Transition
Support Unit Center si è rischierata ad Herat presso Camp Arena, sede
del Regional Command West (RC-W), e ormai unica base del contingente
italiano in Afghanistan. Durante il proprio mandato, la TSU-C ha svolto
417 pattuglie, 148 scorte convogli, 88 posti di osservazione temporanei
e fissi per rendere sicuri e percorribili gli itinerari dell’area di
responsabilità e, grazie alla componente del genio guastatori, 56
operazioni Ied mitigation volte alla scoperta e alla neutralizzazione
della minaccia da ordigni esplosivi improvvisati, nonché numerose
attività congiunte con esercito e polizia afgana. Nel settore della
cooperazione civile e militare, la Transition Support Unit Center ha
condotto attività volte a facilitare lo sviluppo dell’economia locale e
a favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione;
attività, queste, di fondamentale importanza nella fase di “transizione”
che, giorno dopo giorno, ha visto concretizzarsi e concludersi il
passaggio della responsabilità nel settore della governance alle
autorità governative e locali. Il generale Michele Pellegrino,
comandante del RC-W, dopo aver ricordato il lungo percorso della
transizione che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della
coalizione sia afgani, ha evidenziato “i consolidati rapporti di
reciproco rispetto maturati nel tempo con i colleghi afgani, con
l’orgoglio di lasciare nelle loro mani il controllo, la sicurezza e lo
sviluppo della loro madrepatria, grazie anche alla professionalità
espressa in questi mesi da ogni uomo e donna del 183° reggimento
paracadutisti 'Nembo'”.
PIO ISAF RC-WEST
FOTO:
AMICI DELLE FORZE ARMATE
cambio a Italfor, unità logistica del contingente
italiano
HERAT, 16 FEBBRAIO 2014 - Si è svolta oggi, nella base di “Camp
Arena”, la cerimonia di avvicendamento alla guida del comando di
Italfor. Alla presenza del comandante del Regional Command West,
generale di brigata Michele Pellegrino, il colonnello Riccardo Sciosci
ha ceduto il comando di Italfor e la carica di comandante logistico
nazionale al colonnello Giuseppe Lucarelli (nella fotomentre riceve la
bandiera di Italfor dal Gen. Pelegrino), proveniente dal Comando
Militare Esercito di Ancona. Italfor è l’unità composta da circa
duecento militari dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare che cura
tutti gli aspetti di natura logistica del contingente italiano e che
opera nell’ambito del Regional Command West, il comando multinazionale a
guida italiana dislocato nella regione occidentale dell’Afghanistan.
Durante il proprio mandato, l’unità logistica nazionale ha supportato
circa 2.200 militari italiani dislocati nella regione ovest
dell’Afghanistan nei settori del vettovagliamento, dei rifornimenti,
della manutenzione di tutti i veicoli del contingente italiano, nonché
nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture, dei generatori
elettrici e degli impianti idrici nella base di Herat e, sino alla loro
cessione alle Forze di Sicurezza afgane, in quelle operative avanzate di
Shindand, Farah e Bala Boluk. Nel corso della cerimonia, il generale
Pellegrino ha evidenziato l’importanza vitale che la componente
logistica riveste per il buon andamento di una qualsiasi operazione
militare, sottolineando che “il vostro quotidiano e silenzioso
lavoro, svolto nell’ombra e lontano dai riflettori mediatici in questi
impegnativi sei mesi, ha contribuito in maniera determinante ai successi
conseguiti dai vostri colleghi sul terreno”.
PIO ISAF
RC-WEST
5° GUASTATORI ALLA GUIDA DELLA TF GENIO RC-WEST
HERAT, 15 FEBBRAIO 2014 - Ieri mattina, ha avuto luogo a Herat la
cerimonia di avvicendamento alla guida della Task Force “Genio”. Alla
presenza del comandante del Regional Command West, generale di brigata
Michele Pellegrino, il colonnello Bruno Pisciotta, comandante del 4°
Reggimento genio guastatori di Palermo, ha passato le consegne al
tenente colonnello Stefano Messina, comandante del battaglione “Bolsena”
del 5° Reggimento genio guastatori di Macomer. Durante i sei mesi di
mandato, le compagnie guastatori della Task Force “Genio”, alle quali
era aggregata anche una compagnia del 5° Guastatori di Macomer, hanno
operato presso le basi di Herat, Shindand, Farah e Bala Boluk con il
compito di garantire la mobilità delle truppe della coalizione ISAF e
delle Forze di Sicurezza afgane, contrastare la minaccia rappresentata
dagli ordigni esplosivi improvvisati (Improvised explosive device -
Ied), potenziare il livello di protezione delle basi e contribuire allo
sviluppo delle capacità militari dei genieri afgani al fine consentirne
la piena autonomia. A partire dal 9 settembre dello scorso anno, i
genieri del 4° guastatori hanno effettuato centinaia di attività di
route clearance, ovvero di controllo e bonifica degli Ied lungo i
principali itinerari stradali. “Se oggi le forze di sicurezza afgane
sono in grado di condurre attività di lotta agli ordigni esplosivi in
piena autonomia è anche grazie alla professionalità e l’impegno da voi
profusi durante questi mesi di impegnativo lavoro”. Queste le parole
nel corso della cerimonia, del generale di brigata Michele Pellegrino,
comandante del Regional Command West, con le quali ha sottolineato
l’importanza della lotta agli Ied, soprattutto per garantire la
sicurezza di movimento e la protezione della popolazione locale.
PIO ISAF RC-WEST
cambio al
vertice della Task Force “Fenice”
HERAT, 14 FEBBRAIO 2014 -
Nell’aeroporto di “Camp Arena” ad Herat, il colonnello Antonio
Giovanni Villani ha ceduto al colonnello Giuseppe Potenza il comando
della Task Force "Fenice", l’unità dell’Aviazione dell’Esercito da cui
dipendono gli elicotteri in forza al Regional Command West (RC-W), il
comando del contingente multinazionale a guida italiana. La Task Force
"Fenice", costituita nel 2007, impiega elicotteri CH-47 "Chinook", NH-90
e A-129 "Mangusta" e rappresenta oggi una componente fondamentale del
RC-W. Con i velivoli CH-47 e NH-90, infatti, la "Fenice" assicura il
trasporto tattico e il sostegno logistico delle forze della coalizione
multinazionale e il supporto operativo alle truppe. Di elevata valenza
strategica, in particolare, è la capacità dell’elicottero NH-90, unica
nel teatro afghano, di effettuare missioni di evacuazione aerea
d’urgenza dei feriti, stabilizzandone le condizioni già durante il volo
attraverso l’impiego a bordo di particolari equipaggiamenti sanitari e
di un apposito team composto da medici e infermieri militari. Gli
elicotteri da combattimento A-129 "Mangusta", invece, garantiscono
l’indispensabile supporto aereo ravvicinato alle unità sul terreno e
alle forze speciali durante le missioni più rischiose e delicate. Il
colonnello Villani, comandante del 1° Reggimento "Antares" di Viterbo,
lascia al suo successore, comandante del 7° Reggimento "Vega" di Rimini,
una importante e delicata eredità. I velivoli dell’Esercito sotto il suo
comando, infatti, hanno raggiunto dall’inizio del loro impiego in
Afghanistan le 20.000 ore di volo a favore delle unità della coalizione
ed in supporto alle Forze di Sicurezza afgane e alle forze speciali. Nel
corso della cerimonia, il generale di brigata Michele Pellegrino,
comandante del Regional Command West, ha ringraziato gli uomini e le
donne della "Fenice" per i sacrifici sostenuti in questi mesi e per i
brillanti risultati conseguiti. “Non è facile mantenere per sei mesi,
ogni singolo giorno, un così alto livello di eccellenza, lavorando tutti
assieme per raggiungere lo stesso obiettivo in un contesto
multinazionale. Non è facile, ma voi avete fatto un lavoro magnifico”,
ha affermato il generale
PIO ISAF
RC-WEST.
AFGHANISTAN: FORZE SICUREZZA PRONTE PER ELEZIONI
PRESIDENZIALI
HERAT, 10 FEBBRAIO 2014 - Si è conclusa nella sede del
Centro di Coordinamento Operativo Regionale (Operations Coordination
Center Regional - OCCR) di Herat un’esercitazione di tre giorni in cui
le Forze di sicurezza afgane, con il supporto e l’assistenza di ISAF,
hanno potuto testare le procedure di risposta ad un’eventuale situazione
di crisi in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno
il prossimo 5 aprile in tutto il Paese. Ad essa hanno preso parte tutte
le massime autorità militari locali delle province occidentali
dell’Afghanistan, con la partecipazione del Regional Command West, il
comando multinazionale su base Brigata meccanizzata “Aosta” che opera
nella regione ovest, con l’ausilio della Squadra di consulenti
(Operations Coordination Center Advisor Team – OCCAT), attualmente a
guida italiana. L'OCCAT svolge il proprio ruolo in ambito
interdipartimentale, ovvero esercita la propria attività di assistenza
(advising) non solo nei confronti di una singola forza armata afgana, ma
verso vari rappresentanti delle Afghan National Security Forces (ANSF) e
del National Directorate of Security (NDS) che prestano servizio presso
il Regional Command West di Herat.
PIO ISAF RC-WEST
20.000 ORE DI VOLO PER ELICOTTERI ESERCITO DEL
RC-WEST
HERAT, 6 FEBBRAIO 2014 - Nei giorni scorsi, durante un’attività
di volo operativa svoltasi nei pressi della base aerea di Herat - "Camp
Arena", la Task Force Fenice, ha raggiunto il traguardo delle 20.000 ore
di volo operative in Afghanistan. Sotto il comando del colonnello
Antonio Giovanni Villani, la Task Force Fenice, unità che impiega gli
elicotteri del Regional Command West (RC-W) ISAF, il comando
multinazionale a guida italiana su base Brigata meccanizzata "Aosta",
impiega attualmente 21 elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito divisi in
tre linee di volo, quali CH-47-"Chinook", NH90 e A129-"Mangusta" ed è
attualmente costituita su base 1° Reggimento ‘ANTARES’ di stanza a
Viterbo.
Dal 2006 ad oggi il contributo offerto dagli elicotteri italiani ha
consentito la movimentazione di oltre 60.000 militari e 5.500 tonnellate
di materiali, dimostrando di fatto la versatilità e l’utilità di questi
assetti aerei nello svolgimento delle diverse tipologie di missione
necessarie in questa area. Il risultato raggiunto, unitamente al
supporto tecnico delle linee manutentive dei velivoli impiegati, hanno
consentito di garantire l’irrinunciabile cornice di sicurezza per il
personale del contingente multinazionale che svolge operazioni sul
terreno a supporto delle forze di sicurezza locali, per renderle sempre
più efficaci, autonome e sostenibili nel tempo.
---
La Task Force "Fenice" è l’unità dell’Aviazione dell’Esercito
schierata nel teatro di operazione afghano. Si basa su tre diverse linee
di elicotteri (A129 "Mangusta", CH47 "Chinook" e NH90) al fine di
ottenere un dispositivo flessibile, bilanciato e dalle potenzialità
inedite. L’ Aviation Battalion soddisfa i requisiti di "Expeditionary &
Combat Capabilities" in ambiente non permissivo/ostile, in particolare
garantisce:
- interventi a fuoco, di supporto e di trasporto logistico in tutta
l’Area di Operazioni;
- supporto alle funzioni operative di Comando e Controllo ed
intelligence;
- possibilità di schieramento di una forza mobile, deterrente e
sostenibile, fino a medio raggio, in tempi ridotti (QRF);
- assetti in QRA (Quick Reaction Alert) con elicotteri A129 ed assetti
in QRF (Quick Reaction Force) con elicotteri CH47 ed un plotone di
fanteria, entrambi in grado di intervenire in tempi ridotti, sia di
giorno che di notte, in tutta l’area di responsabilità;
- Forward Medevac Team, capacità di eccellenza unica in AOR e in
territorio nazionale capace di garantire interventi sanitari d’urgenza
nell’immediato essendo imbarcato prevalentemente su NH90 a seguito delle
formazioni impegnate in operazione.
PIO ISAF
RC-WEST
CEDUTA ULTIMA BASE AVANZATA ITALIANA, SHINDAND
ALL'ANA
SHINDAND, 28 GENNAIO 2014 - Questa mattina la base operativa
avanzata "La Marmora" di Shindand, ultima delle Forward Operating Base
(Fob) italiane, è stata ceduta definitivamente alle Afghan National
Security Forces. L’ufficialità del passaggio è avvenuta con una
cerimonia che di fatto ha sancito il definitivo passaggio agli afgani
della responsabilità della sicurezza del territorio, affidato dal 2009
ai militari italiani. Questa cerimonia segna la prosecuzione del
processo di transizione e del rientro in Patria del contingente
italiano, come parte del ridimensionamento che proseguirà fino alla fine
del 2014. I paracadutisti del 183° reggimento "Nembo" di Pistoia hanno
consegnato nelle mani del rappresentante del governatore di Herat e del
governo centrale di Kabul, le "chiavi" della base, che sarà la sede
della brigata aerea della nascente aeronautica militare afgana, di cui
gli italiani con 35 istruttori dell’Aeronautica Militare stanno
preparando piloti e controllori di volo.
Alla cerimonia erano presenti il generale Taj Mohammad Jahed, comandante
del 207° corpo d’armata dell’Esercito afghano, il generale di brigata
Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West (il comando
multinazionale a guida italiana e su base Brigata meccanizzata Aosta),
il colonnello Franco Merlino, ultimo comandante di Fob "La Marmora" e
del 183° reggimento paracadutisti "Nembo", e numerose altre autorità
civili e della coalizione. Il momento della firma dei documenti, che ha
suggellato il passaggio formale della base italiana alle autorità
afgane, è terminato con l’ammaina bandiera italiano e il conseguente
alza-bandiera afgano da oggi responsabile della base. Il generale
Pellegrino ha sottolineato "il prezzo del processo di transizione in
termini di vite umane e l’orgoglio di lasciare nelle mani di una forza
matura il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria".
Ultimo reggimento a operare nel territorio di Shindand come Transition
Support Unit Center (TSU-C) è stato il 183° Reggimento paracadutisti
"Nembo" di Pistoia con il concorso di una compagnia di bersaglieri del
7° Reggimento di Altamura (BA), una compagnia del 4° Reggimento genio
guastatori di Palermo, una compagnia del 2° Reggimento trasmissioni
alpino di Bolzano e un nucleo di carabinieri con compiti di polizia
militare.
Con la cessione della FOB "La Marmora", la Transition Support Unit
Center si rischiera interamente ad Herat presso Camp Arena, sede del
Regional Command West, e unico luogo dove ormai è ridislocato tutto il
contingente italiano in Afghanistan.
PIO ISAF
RC-WEST
COMANDANTE SQUADRA AEREA VISITA IL REGIONAL
COMMAND WEST
HERAT, 27 GENNAIO 2014 - Si è conclusa oggi la visita, durata tre
giorni, del generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, comandante
della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare italiana, al Regional
Command West (RC-W) il comando multinazionale a guida italiana su base
Brigata meccanizzata "Aosta", volta ad incontrare tutto il personale
dell’Aeronautica Militare italiana che opera in Afghanistan. Il generale
Lodovisi, accolto al suo arrivo dal comandante del RC-W generale Michele
Pellegrino, ha proseguito la sua visita incontrando i militari
dell’Aeronautica in Afghanistan. L’alto ufficiale ha, quindi, effettuato
una pattuglia perimetrale per la sicurezza del sedime aereo-portuale con
i fucilieri dell’aria della Foward Support Base (FSB), l’unità che si
occupa della vigilanza e protezione di Camp Arena. Particolarmente
sentita è stata la visita al personale in uniforme azzurra che opera
all’interno della Joint Air Task Force (JATF), l’unità che gestisce gli
assetti aerei su ala fissa del RC-W, finalizzata ad approfondire la
realtà del contesto operativo nel quale i militari sono chiamati ad
operare, nonché ad un’attenta analisi dello strumento militare
aeronautico presente in teatro. Prima di lasciare il teatro afghano per
rientrare in Italia, il generale Lodovisi ha voluto lasciare
testimonianza del suo passaggio firmando il guest book della JATF. Nella
foto: il generale Lodovisi firma il libro degli ospiti alla presenza del
comandante del JATF col.
Francesco Saverio Agresti.
PIO ISAF RC-WEST
VEICOLO AD ALTA VELOCITA’ CONTRO CONVOGLIO,
NESSUN MILITARE FERITO
HERAT, 24 GENNAIO 2014 - Questa mattina alle 10:10 locali (le
6:40 italiane), un grosso autoveicolo commerciale si avvicinava ad alta
velocità ad un convoglio italiano del 4° Reggimento Genio Guastatori
della Task Force "Genio", mentre era intento a svolgere un’operazione di
route clearance per il controllo di un tratto stradale a sud di Camp
Arena, la base in cui ha sede il comando multinazionale della Nato
nell’ovest dell’Afghanistan. I militari italiani del convoglio hanno
posto in atto tutte le procedure previste dalle regole di ingaggio per
la protezione del personale e dei mezzi previste in tali situazioni,
sparando alcuni colpi di avvertimento. L'automezzo civile è finito fuori
strada e si è ribaltato. Il conducente è stato prontamente soccorso dal
personale medico militare presente e trasportato all’Ospedale Militare
(Role 2) di Camp Arena ad Herat, per le cure del caso. Nessun militare
italiano è rimasto ferito e l’evento è al vaglio della polizia militare
per stabilirne le dinamiche. FOTO REPERTORIO
PIO ISAF RC-WEST
CAMBIO DIRETTORE CENTRO AMMINISTRATIVO INTERFORZE
DEL RC-WEST
HERAT, 22 GENNAIO 2014 - Questa mattina, nella base aerea di
Herat, il colonnello Salvino Salamone ha ceduto al parigrado Dario
Zannoni il comando del Centro Amministrativo di Intendenza Interforze (CAII),
centro che dal 2007 garantisce tutta l'attività di supporto
amministrativo al contingente nazionale schierato nel teatro operativo
afghano. Il compito principale affidato al CAII è di assistere nei
processi amministrativi il contingente italiano, ed è responsabile
dell'azione amministrativa per tutta l'area di competenza del Regional
Command West (RC-W), comprese le unità operative autonome e le task
force dipendenti, prive di una propria indipendente connotazione
amministrativa. La cerimonia di avvicendamento è avvenuta alla presenza
del generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional
Command West (RC-W), il comando multinazionale a guida italiana su base
Brigata meccanizzata "Aosta".
Il colonnello Salamone, lascia il comando dopo un impegno di sei mesi
durante il quale tutta l’azione amministrativa è stata sviluppata nel
costante aggiornamento della legislazione nazionale di settore. Il
generale Pellegrino, nel congratularsi con il comandante cedente per il
lavoro svolto e nel dare il benvenuto al colonnello Zannoni, ha
sottolineato come il CAII rappresenti un esempio di integrazione tra le
varie forze armate nazionali alla quale tutte devono sempre ambire per
il bene della nazione stessa.
Nel suo discorso di commiato, il comandante uscente ha ringraziato il
personale del CAII, rimarcando "l’enorme e diversificato bagaglio
professionale e umano che ha saputo dedicare a supporto del comando
multinazionale a guida italiana".
PIO ISAF
RC-WEST
DONI CIRCOLO SARDI "ALESSANDRO PIBIRI" A
BIMBI VILLAGGIO DEH TUT
HERAT, 21 GENNAIO 2014 - Vestiti, scarpe e giocattoli sono stati consegnati ieri dal Circolo dei Sardi "Alessandro Pibiri" ai bambini del villaggio di Deh Tut. La consegna al mullah del villaggio è avvenuta nella sede del 207° Corpo d'Armata afghano alla presenza del Comandante di RC-West, Generale Michele Pellegrino e del Generale Mahyoddin Ghori, Capo di Stato Maggiore del 207°. "Abbiamo donato giubbotti, scarpe e giocattoli per i bambini Afghani, grazie alla generosità di tutti i soci. Ringrazio tutti - scrive sul Gruppo Facebook 'Circolo dei Sardi Alessandro Pibiri in Herat', Stefano Demontis - per quanto avete fatto, ci fa sentire ancora più orgogliosi di essere Sardi''.
OPERATIVO IL NUOVO PREDATOR "B" AERONAUTICA
MILITARE ITALIANA
HERAT, 17 GENNAIO 2014 - Il velivolo MQ-9A "Predator B"
dell’Aeronautica Militare Italiana, è da oggi operativo in Afghanistan.
Il velivolo a pilotaggio remoto, destinato a breve a sostituire la
precedente versione operativa in Afghanistan dalla primavera del 2007,
ha effettuato in questi giorni il suo primo volo decollando dalla base
aerea di Herat. La prima missione, durata circa un’ora, ha permesso di
effettuare numerosi test a terra ed in volo, che hanno a loro volta
consentito di verificare la perfetta funzionalità di tutti gli apparati,
delle predisposizioni tecniche e delle procedure di base necessarie alla
condotta delle operazioni di volo giungendo, quindi, alla certificazione
della capacità operativa iniziale (IOC, Initial Operational Capability).
Oggi, a seguito di altri voli-test, è stata conseguita la capacità
operativa finale (FOC, Final Operational Capability) di questo moderno e
sofisticato velivolo. I Predator impiegati dall’Aeronautica Militare in
Afghanistan a supporto della missione ISAF, appartengono al task group "Astore", a sua volta inquadrato nella Joint Air Task Force del Regional
Command West che raccoglie, sotto il comando del colonnello Francesco
Saverio Agresti, tutte le unità di volo ad ala fissa attualmente
impiegate dall’Italia nel teatro operativo afghano. Il "Predator B"
vanta, rispetto alla versione "A", capacità e caratteristiche nettamente
superiori conservando la peculiarità di non essere armato. Infatti, il
nuovo apparecchio è equipaggiato con sensori ad alta risoluzione che
forniscono un full motion video (video trasmesso in tempo reale) molto
più nitido e definito nei dettagli consentendo di operare a quote più
alte senza determinare diminuzioni in termini di qualità visiva. Il
motore a turbo elica di cui è dotato, inoltre, consente di dimezzare i
tempi di arrivo e rientro dalla zona di operazioni, cosicchè, la sua
autonomia di volo sia usata molto più sull’obiettivo da acquisire e meno
per tempi tecnici. In aggiunta il nuovo velivolo permette di operare
anche in condizioni climatiche avverse, quali presenza di pioggia, vento
e ghiaccio. Non per ultimo, il Predator B è dotato, in aggiunta alla
precedente versione, di un radar ad apertura sintetica (SAR, Synthetic
Aperture Radar), che consente di avere immagini radar ampliando la gamma
di prodotti a supporto degli analisti. Il velivolo a pilotaggio remoto
MQ–9A, quindi, garantirà da subito alla coalizione multinazionale e alle
Forze di Sicurezza afghane un "occhio dall'alto" significativamente più
avanzato, più flessibile e più efficace nello svolgimento delle missioni
di intelligence, sorveglianza, ricognizione e di supporto aereo.
PIO ISAF
RC-WEST
visita dei Capi di Stato Maggiore della Difesa
italiano e ucraino
KABUL, 16 GENNAIO 2014 - È terminata ieri la ricognizione del
teatro operativo afgano del Capo di Stato Maggiore della Difesa,
ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e del suo omologo ucraino, colonnello
generale Volodymir Zamana. L’Ucraina partecipa alla missione ISAF con un
contingente che opera nella regione ovest a Herat sotto guida italiana.
Le due delegazioni erano partite da Roma lo scorso 14 gennaio al termine
di una due giorni della delegazione ucraina in Italia. Giunti a Herat in
Afghanistan, nel Regional Command West (RCW) della International
Security Assistance Force (ISAF), l’ammiraglio Binelli e il generale
Zamana sono stati ricevuti dal comandante, gen. brig. Michele
Pellegrino, il quale ha fornito loro un esaustivo aggiornamento della
situazione operativa, che tiene anche conto delle sostanziali evoluzioni
della struttura delle unità della coalizione a seguito della cessione di
numerose basi operative alle unità delle Forze di Sicurezza afgane.
Successivamente i due Capi di Stato Maggiore hanno partecipato a
un'attività dell’unità multinazionale del Genio, su base 4° Reggimento
Genio Guastatori di Palermo, in cui operano anche due squadre ucraine
specializzate nella lotta agli ordigni esplosivi improvvisati. Le
squadre del genio, che garantiscono la libertà di movimento sulle
principali arterie di comunicazione stradale, hanno fatto brillare degli
ordigni precedentemente recuperati nella quotidiana opera di bonifica,
mostrando l’alto grado di integrazione e coordinamento tra guastatori
italiani ed ucraini.
Il Capo di Stato Maggiore ucraino ha potuto constatare personalmente la
qualità dei mezzi e degli equipaggiamenti nazionali in dotazione alle
Forze Armate italiane con particolare riferimento al VTLM Lince le cui
caratteristiche hanno consentito di salvare la vita a molti militari
italiani coinvolti in esplosioni di IED e ai sistemi di rilevamento
degli ordigni esplosivi.
Dopo aver lasciato Herat, i due Capi di Stato Maggiore si sono
trasferiti nella capitale afgana, Kabul, dove hanno incontrato il Capo
di Stato Maggiore della Difesa afgana, generale Sher Mohammad Karimi, e
il comandante ISAF, generale statunitense Joseph F. Dunford. La visita
si è poi conclusa con l’incontro con il Capo di Stato Maggiore di ISAF,
generale di corpo d’armata dell’Esercito Italiano Giorgio Battisti, che
terminerà il proprio mandato tra pochi giorni. Nel corso dei colloqui è
stata fatta una approfondita analisi della situazione attuale in
Afghanistan, affrontando gli importanti temi relativi alla transizione
della responsabilità della sicurezza alle Forze di Sicurezza afgane e le
possibili iniziative congiunte che potranno essere intraprese per
garantire la sicurezza, l’addestramento e il supporto alle Forze Armate
afgane dopo il 2014.
FONTE: www.difesa.it
Il Comandante del NATO Joint Force Command
visita Rc- West
HERAT, 13 GENNAIO 2014 - Si è svolta stamattina la visita del
generale tedesco Hans Lothar Domrose, comandante del Joint Force Command
- Brunssum, il quartier generale a livello operativo nella struttura di
comando della Nato con funzioni di supervisione della missione Isaf
(International Security Assistance Force) in Afghanistan, che ha sede a
Brunssum in Olanda.
Il generale Domrose, ricevuto al suo arrivo ad Herat dal generale
Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West di Herat su
base brigata meccanizzata "Aosta", è stato aggiornato sulla situazione
relativa alle attività dell’area di responsabilità. In particolare è
stata illustrata l’evoluzione della struttura delle unità della
coalizione e delle Forze di Sicurezza afgane dislocate nella regione a
seguito della cessione di alcune basi operative avanzate, nonché i
progetti di assistenza realizzati e pianificati del Provincial
Reconstruction Team (PRT).
Il Provincial Reconstruction Team è l’unità italiana, grazie alla quale
si sono realizzati importanti piani di sviluppo locali a favore della
popolazione afgana.
FONTE: www.difesa.it
TOMBOLA DI BENEFICENZA AD HERAT PER AIUTI
UMANITARI
HERAT, 7 GENNAIO 2014 - I militari del contingente nazionale in
Afghanistan hanno organizzato nel giorno dell’Epifania e a conclusione
delle festività natalizie e di fine anno una tombola di beneficenza per
finanziare alcuni progetti a favore della popolazione di Herat.
L’iniziativa, voluta dal comandante del Regional Command West e
organizzata dagli alpini del 2° Reggimento trasmissioni di Bolzano, ha
permesso di raccogliere poco più di 3.000 euro con i quali si
compreranno nelle prossime settimane i banchi e gli arredi per le 16
aule della scuola di Pole Rangina, un’area rurale a nord-ovest di Herat,
recentemente inaugurata e realizzata con fondi del Ministero della
Difesa italiano. Parte del ricavato della tombola, servirà inoltre ad
assicurare l’assistenza a Fatima, una bimba di tre anni accudita
all’interno dell’orfanotrofio di Herat, perché la mamma Sytara è
ricoverata in ospedale in attesa di un delicato intervento a seguito
delle ferite riportate dopo l’aggressione del marito.
PIO ISAF RC-WEST
vice
presidente Consiglio ministri ANGELINO Alfano A HERAT
HERAT, 6 GENNAIO 2014 - Il vice presidente del Consiglio dei
Ministri Angelino Alfano ha fatto visita ai militari italiani ad Herat.
Ad accoglierlo all’aeroporto di Herat è stato il generale Michele
Pellegrino, comandante del contingente italiano su base brigata
meccanizzata Aosta. L’onorevole Alfano è stato aggiornato sulla
situazione operativa nella regione occidentale dell’Afghanistan,
affidata all’Italia dal 2005, e sullo stato del processo di transizione
della leadership della sicurezza del territorio alle forze di sicurezza
afgane. Successivamente ha incontrato i soldati italiani schierati sul
piazzale di Camp Arena, rivolgendo loro parole di plauso per quanto
continuano a fare per il Paese. Durante la sua visita, il vice
presidente del Consiglio ha incontrato il governatore della provincia di
Herat Sayed Fazullah Wahidi e la procuratrice generale Maria Bashir i
quali hanno espresso parole di estremo plauso per quanto fatto negli
anni dall’Italia per il loro paese. Al termine, L’onorevole Alfano è
partito per Kabul per incontrare il Presidente della Repubblica Islamica
dell’Afghanistan Hamid Karzai.
FONTE: www.difesa.it
COLPI D’ARMA DA FUOCO CONTRO ELICOTTERO ITALIANO
HERAT, 5 GENNAIO 2014 - Questa mattina alle 10,30 locali (le 7
italiane), un elicottero CH47 "Chinook" della Task Force "Fenice"
italiana è stato oggetto di colpi d’arma da fuoco, nella fase di
atterraggio a 30 chilometri a sud di Shindand, in un operazione a
supporto delle forze di sicurezza afgane. Dopo aver risposto al fuoco il
CH47 si è allontanato dalla zona e ha potuto raggiungere la vicina base
aerea di Shindand.L’elicottero italiano, che trasportava militari afgani
per raggiungere una località impervia, ha subito lievi danni e nessun
militare italiano è rimasto ferito. Foto repertorio velivoli TF Fenice
PIO ISAF RC-WEST