RASSEGNA
VIDEO: PREMIO CITTA' DI SANT'ANTIOCO 2018 AL GENERALE FRANCESCO OLLA
ITALBATT: 183° PARACADUTISTI NEMBO SUBENTRA A LANCIERI MONTEBELLO
AL MANSOURI, 30 OTTOBRE 2017 - Passaggio di responsabilità ieri
pomeriggio ad Al Mansouri a Italbatt, il Battaglione operativo, a guida
italiana, tra i Lancieri di Montebello e i Paracadutisti del 183°
Reggimento “Nembo” e del 3° Reggimento "Savoia Cavalleria"
Paracadutisti.
L'avvicendamento tra il 65° Comandante dei "Verdi Lancieri", Col.
Massimo Croco Barisano Colizza, e il Col. Mariano Bianchi eè avvenuto
durante una cerimonia presieduta dal Comandante del Settore Ovest di
UNIFIL, Gen. Rodolfo Sgang 32° Comandante della Brigata Paracadutisti
FOLGORE. Il Col. Bianchi ed i suoi paracadutisti opereranno sotto
l’egida delle Nazioni Unite nel rispetto della risoluzione 1701 con i
compiti principali di monitorare la cessazione delle ostilità, di
supportare le Forze Armate Libanesi nella condotta delle attività di
controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale
con i progetti di Cooperazione Civile e Militare.
Nell’ambito della Missione UNIFIL, il settore posto sotto il Comando
Italiano alle dipendenze del Generale Rodolfo Sganga, si estende dalle
aree periferiche della città di Tiro, fino all’estremo sud del
territorio Libanese a ridosso dell’area di confine con Israele. Nel
Settore Ovest operano 3700 uomini di 12 differenti nazionalità suddivisi
in cinque settori assegnati a Italia, al Ghana, uno a Irlanda e
Finlandia, a Malesia-Brunei, e alla Corea del Sud.
CELLULA
PUBBLICA INFORMAZIONE SETTORE OVEST DI UNIFIL
RASSEGNA VIDEO - IL
SERVIZIO TRASMESSO DA TVL -TV LIBERA PISTOIA
SHAMA, 18 OTTOBRE 2017 - La Joint Task Force - Lebanon, su base
Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA e sotto il comando del Generale di
Brigata Francesco Olla, ha passato il testimone dell’Operazione “Leonte”,
arrivata alla 23a edizione, alla Brigata FOLGORE e al suo
comandante, gen. Rodolfo Sganga. La cerimonia di passaggio di
responsabilità al comando del Settore Ovest della missione UNIFIL si è
svolta ieri sera, nella base 2-3 delle Nazioni Unite intitolata alla
Medaglia d'Oro al Valor Militare Andrea Millevoi.
La cerimonia è stata presieduta dal Maggior Generale Michael Beary,
Force Commander/Head of Mission della Missione UNIFIL, alla presenza del
Vice Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI),
Generale di Divisione Aerea Nicola Lanza de Cristoforis, e di autorità
civili e militari libanesi. Schierati sul piazzale principale della base
"Millevoi" militari del contingente multinazionale del quale fanno parte
1.000 militari italiani che operano insieme ai "peacekeepers" di
Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda,
Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
Dallo scorso aprile a oggi, i peacekeepers italiani impiegati
nell’Operazione “Leonte XXII” hanno condotto tutte le attività previste
dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
conducendo oltre 150 pattuglie al giorno lungo la Blue Line e
all’interno dell’Area di Operazione, sviluppando numerose attività
addestrative a favore delle Forze Armate Libanesi (Lebanese Armed
Forces-LAF) e promuovendo importanti iniziative a supporto della
popolazione locale attraverso la funzione CIMIC (Civil and Military
Cooperation) che hanno visto migliaia di assistiti dai medici del
Contingente, centinaia di frequentatori ai corsi educativi organizzati e
decine di progetti umanitari sviluppati.
LE FOTO DELLA CERIMONIA DI
AVVICENDAMENTO
RASSEGNA VIDEO - LA
TRASMISSIONE COMMUNITY SU RAI ITALIA PARLA DELLA MISSIONE UNIFIL
ROMA, 6 NOVEMBRE 2017 - Nella trasmissione "Community, L'altra Italia", in onda su Rai Italia, si parla della Missione Unifil e dell'operazione Leonte XXII con il comandante del contingente italiano e del Sector West, Generale Francesco Olla, e con il comandante di Italbatt, Colonnello Massimo Crocco Barisano Colizza. In studio il Capo di Stato Maggiore Difesa Claudio Graziano.
SPECIALE
INTERVISTA AL GEN. FRANCESCO OLLA, COMANDANTE
UNIFIL SW (SECONDA PARTE)
nostro video esclusivo
SHAMA, SETTEMBRE 2017 - Il Gen. Francesco Olla, dall'aprile scorso al comando del contingente multinazionale che ha la responsabilità del settore occidentale della Missione UNIFIL, parla con il nostro giornale online dei lavoro dei caschi blu che garantiscono la pace nel sud del Libano e il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nella seconda parte il Gen. Olla parla dei rapporti con la popolazione libanese, del ponte culturale creato tra Italia e Libano, del gemellaggio tra Sant'Antioco e Tiro e dell'incontro interreligioso avvenuto il 15 agosto a Shama. (2/2 - FINE).
SPECIALE
INTERVISTA AL GEN. FRANCESCO OLLA, COMANDANTE
UNIFIL SW (PRIMA PARTE)
nostro video esclusivo
SHAMA, SETTEMBRE 2017 - Il Gen. Francesco Olla, dall'aprile scorso al comando del contingente multinazionale che ha la responsabilità del settore occidentale della Missione UNIFIL, parla con il nostro giornale online del lavoro dei caschi blu che garantiscono la pace nel sud del Libano e il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
CON I CINOFILI DELL'ESERCITO A SHAMA
nostro video esclusivo
SHAMA, SETTEMBRE 2017 - Costituito il 1° luglio 2002, il Gruppo Cinofilo dell'Esercito è diventato una componente essenziale per la sicurezza dei nostri soldati che operano in Patria e all'estero. A Shama abbiamo avuto l'opportunità di conoscere i binomi cinofili che garantiscono la sicurezza del Contingente che opera nell'ambito del Settore Ovest della Missione UNIFIL. Controllo di tutti i mezzi che entrano nelle basi, bonifica di aree, infrastrutture e dei percorsi delle pattuglie i compiti principali. Accompagnati dal Capo Nucleo K9, Sergente Maggiore Vincenzo Lo Giudice, abbiamo anche scoperto come viene mantenuta l'efficienza operativa dei cani e seguito Andra e il suo conduttore, il CMC Fabio Piano, durante il controllo del percorso di una pattuglia dei caschi blu italiani.
ALLA SCOPERTA DEL TACTICAL OPERATIONS CENTER
DEL SETTORE OVEST DI UNIFIL
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SHAMA, SETTEMBRE 2017 - Il Tactical Operations Center (TOC) è il posto comando da dove 24 ore su 24 vengono controllate e coordinate tutte le attività del contingente multinazionale che ha la responsabilità del settore occidentale della Missione UNIFIL. Il nostro giornale online ha avuto l'autorizzazione ad assistere ad uno dei quotidiani briefing degli operatori del TOC col comandante del Sector West di UNIFIL, gen. Francesco Olla. Il Capo Sala TOC, Ten. Col. Antonio B. Achille, illustra i compiti del posto di comando internazionale e ci spiega come si lavora per garantire controllo e coordinamento di tutte le attività nell'area del settore ovest.
ITALBATT ADDESTRA FORZE
ARMATE LIBANESI IN TECNICHE ORDINE PUBBLICO
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AL MANSOURI, SETTEMBRE 2017 - Si è concluso il 15 settembre
l’addestramento sulle tecniche e procedure di controllo della folla (CRC-Crowd
and Riot Control) a favore delle Forze Armate Libanesi (LAF - Lebanese
Armed Forces) a cura del Contingente italiano impiegato nel Sud del
Libano. L’unità di manovra italiana della Joint Task Force – Lebanon (ITALBATT),
su base Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) e comandata dal Col.
Massimo Crocco Barisano Colizza, ha organizzato e condotto un
addestramento di due settimane a favore di un plotone della 5a Brigata
delle LAF, per fornirgli le capacità necessarie a far fronte a una folla
composta da elementi ostili, anche se in superiorità numerica. In
particolare l’addestramento ha avuto lo scopo di illustrare teoricamente
e praticamente l’approccio verso una folla, la postura e le formazioni
da assumere in base all’atteggiamento degli elementi ostili che la
compongono, nonché il riconoscimento e l’isolamento degli elementi
chiave che condizionano la folla. La cura dell’equipaggiamento e il suo
utilizzo è fondamentale per fronteggiare la situazione in atto e i suoi
possibili sviluppi, così come l’aderenza alle regole d’ingaggio che ogni
unità è tenuta a rispettare.
L’addestramento delle LAF dislocate nel Sud del Libano è una delle più
importanti attività previste dalla risoluzione n.1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, insieme al supporto alla popolazione
locale attraverso le attività promosse nell’ambito della Civil and
Military Cooperation (CIMIC), nonché al monitoraggio costante della Blue
Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato.
LIBANO: ESERCITAZIONE EVACUAZIONE DIPENDENTI
CIVILI UNIFIL AL SECTOR WEST
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SHAMA, SETTEMBRE 2017 - Il Sector West di UNIFIL ha effettuato un'esercitazione per simulare l'evacuazione dei dipendenti civili delle Nazioni Unite e dei loro familiari in una situazione di emergenza. Si tratta di una procedura eseguita regolarmente in tutte le missioni delle Nazioni Unite sparse per il mondo per testare piani e procedure da adottare in caso di situazioni che potrebbero richiedere l'evacuazione o il trasferimento del personale civile di UNIFIL con i loro familiari. Al 6 febbraio 2017, la forza di UNIFIL consisteva in 10.564 militari e 579 civili e uno staff internazionale di 236 persone.
IMPIANTO SPORTIVO INAUGURATO DA CASCHI BLU ITALIANI A TIRO
SHAMA, 17 OTTOBRE 2017 - Il Contingente Italiano in Libano ha
inagurato un nuovo complesso sportivo sul lungomare della città di Tiro.
Alla cerimonia ha partecipato il Comandante della Joint Task Force –
Lebanon, Generale di Brigata Francesco Olla, il quale, alla presenza
delle Autorità locali ha tagliato il nastro che sancisce il termine dei
lavori.
“I miei auguri per tutti coloro che utilizzeranno questi impianti;
per la città di Tiro, che possa gestirli al meglio; perché i ragazzi
possano goderne al massimo, trascorrendo ore e ore di sano sport e di
condivisione dei suoi valori” ha detto è quanto dichiarato il
Comandante del Contingente Italiano impiegato nella Terra dei Cedri con
l’Operazione “Leonte XXII”, attualmente su base Brigata GRANATIERI DI
SARDEGNA.
Durante la cerimonia il sindaco di Tiro, Ing. Hassan Dbouk, ha fatto
dono al Comandante del Settore Ovest delle chiavi dell’antica città
fenicia e della cittadinanza onoraria, a testimonianza del forte
rapporto di collaborazione maturato negli ultimi sei mesi. Dopo il
taglio del nastro, il Comandante della JTF-L ha fatto dono al Sindaco di
Tiro e al presidente della squadra del Tadamon, Società calcistica della
massima serie libanese, delle magliette dell’U.S. Avellino, provenienti
dalla donazione effettuata ai Caschi Blu italiani per la loro missione.
Infine, ha avuto luogo una partita amichevole tra una rappresentanza di
ITALBATT, l’Unità di manovra dei peacekeepers italiani, e della polizia
municipale di Tiro.
La realizzazione dei campi da calcetto sul lungomare della città, famosa
per il patrimonio storico e artistico, rientra in un più ampio progetto
di qualificazione dell’area. Recentemente, infatti, la municipalità di
Tiro ha inaugurato, anche alle presenza dei Caschi Blu italiani, il
parco adiacente ai campi da calcetto grazie alla “Cooperazione Italiana”
che opera quale Organizzazione Non Governativa (ONG) e in stretta
collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Libano, a dimostrazione
della versatilità e capacità del Sistema Paese.
L’opera inaugurata, assieme a tante altre che stanno interessando i
lotti dell’area, contribuisce notevolmente alla creazione di nuovi posti
di lavoro grazie all’assunzione, da parte della municipalità, di
personale responsabile della gestione e conservazione dei beni.
L’attività rientra nei numerosi progetti sviluppati a favore della
popolazione locale dal personale del CIMIC (Civil and Military
Cooperation), così come previsto dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2006.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CONTINGENTE ITALIANO DONA MOTOSPAZZATRICE A BINT JBEIL
SHAMA, 13 OTTOBRE 2017 - I militari italiani, impiegati nella
missione UNIFIL in Libano, hanno inaugurato oggi una moto spazzatrice
destinata alle municipalità del Sud del Libano. Il Generale di Brigata
Francesco Olla, Comandante della Joint Task Force – Lebanon, accolto
nella città di Bint Jbeil dalle autorità locali e civili, ha presenziato
alla cerimonia preparata per l’importante donazione del Contingente a
supporto della popolazione. Risultato del lavoro e dei progetti dallo
staff del CIMIC (Civil and Military Cooperation) che da sempre opera a
favore delle Autorità locali e le Associazioni non governative, la moto
spazzatrice è stata devoluta per il miglioramento delle condizioni e
della qualità della vita della popolazione libanese che vive a Sud del
fiume Litani, nel rispetto di quanto sancito dalla Risoluzione n.1701
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2006.
“Per la storica amicizia, prendo atto degli sforzi fatti dall’amico e
fratello Generale Olla e il suo staff per fornire uno strumento che
contribuirà efficacemente alla pulizia delle strade della città e nella
creazione di un ambiente più sicuro e più sano per le persone” ha
dichiarato l’Ing. Afif Bazzi, Sindaco di Bint Jbeil, durante il discorso
di ringraziamento al Contingente Italiano.
Attualmente su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, la Joint Task Force
– Lebanon è schierata nella Terra dei Cedri dal 27 Aprile scorso con
l’Operazione italiana “Leonte XXII”, e ha alle sue dipendenze un
Contingente multinazionale composto da unità provenienti da dodici Paesi
contributori diversi.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
MINISTRO
DIFESA LIBANESE VISITA MIBIL E CONTINGENTE ITALIANO
SHAMA, 11 OTTOBRE 2017 - Si è svolta ieri a Shama la visita del
Ministro della Difesa libanese, Yacoub Sarraf, accompagnato
dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, Massimo Marotti, al Comando della
Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL). Accolto dal
Col. Stefano Giribono, Comandante della MIBIL dal 15 Settembre scorso,
il Ministro della Difesa libanese è atterrato in elicottero presso la
base delle LAF (Lebanese Armed Forces) in Al Samaya, Sud del Libano.
In tale sede gli è stato presentato un briefing teso a far conoscere
scopo, missione, organizzazione, risultati ed obiettivi futuri della
MIBIL, da quando è stata schierata ad oggi. Successivamente il Ministro
ha assistito a una dimostrazione pratica del corso a favore delle unità
cinofile (K9 unit) effettive alla Guardia presidenziale libanese. I
binomi, qualificati EDD (Explosive Detection Dog), hanno dato prova del
livello addestrativo raggiunto attraverso l’esecuzione di esercizi di
governo del cane e di ricerca di simulacri.
“Ringrazio davvero per il contributo offerto. Oggi ho avuto la prova
di una grande cooperazione. In particolare, in questo contesto di
minaccia terroristica, l’Italia non contribuisce solo con UNIFIL, ma
anche con la MIBIL che garantisce un ulteriore incremento
dell’efficienza delle LAF”, ha detto il Ministro della Difesa ai
giornalisti libanesi presenti. Al termine dell’attività, le Autorità si
sono spostate presso la base “Millevoi” di Shama, sede del Comando del
Contingente italiano in Libano, dove il Ministro ha firmato l’albo
d’onore.
La MIBIL, operante in Libano dal 2015, sviluppa attività di assistenza
nella formazione e addestramento in favore delle LAF, attraverso
l’impiego di Mobile Training Team italiani, provenienti dai reparti
altamente specializzati di tutte le Forze Armate e inviati ad hoc nella
Terra dei Cedri con lo scopo di incrementare la capacità operativa delle
LAF affinchè possano garantire la sicurezza e la stabilità del Paese.
Nel solo 2016 la MIBIL ha effettuato numerosi corsi che hanno permesso
la preparazione di oltre 300 tra Ufficiali, Sottufficiali e militari di
truppa; nel 2017 la MIBIL ha incrementato le attività formando già oltre
400 unità e raggiungendo, entro la fine dell’anno, le circa 1000 unità
addestrate, in aderenza agli accordi bilaterali tra il Governo Italiano
e Libanese.
MIBIL PI
AMBASCIATORE CINESE IN LIBANO VISITA BLUE LINE
SHAMA, 10 OTTOBRE 2017 - Si è svolta ieri, sul confine tra Libano
e Israele, la visita della delegazione diplomatica cinese presso la base
avanzata UN-P 1-31 del Contingente Italiano. Guidata dall'Ambasciatore
della Repubblica Popolare Cinese in Libano, Wang Kejian, la delegazione
è stata accolta dal Colonnello Massimo Crocco Barisano Colizza,
Comandante dell’Unita’ di manovra (ITALBATT) della Joint Task Force –
Lebanon. I dirigenti e funzionari diplomatici hanno avuto occasione di
assistere a un briefing informativo da parte dell'UNIFIL HQ che ha
illustrato la storia e caratteristiche della Blue Line, linea di
demarcazione tra i due Paesi che vede nell'allineamento dei
caratteristici Blue Pillar la sua materializzazione. La base avanzata,
sotto il controllo di un plotone del Reggimento "Lancieri di Montebello"
(8°), è l'avamposto del contingente italiano in Libano nell'ambito della
missione UNIFIL, con l'incarico di monitorare senza sosta la Blue Line,
come sancito dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
Il Contingente Italiano collabora costantemente con le unita’ del genio
cinesi nelle attivita’ di demining dell’Area di Operazione occidentale
di UNIFIL, fornendo una preziosa cornice di sicurezza durante le
delicate operazioni di sminamento e bonifica.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI REALIZZANO STRADA ASFALTATA A TIBNIN
SHAMA, 9 OTTOBRE 2017 - Una strada asfaltata per migliorare la
viabilità nella municipalità di Tibnin è quanto realizzato dal
Contingente Italiano in Libano impiegato nella missione UNIFIL con un
progetto del CIMIC (Civil and Military Cooperation) e inaugurato ieri.
Insieme alle Autorità locali, il Generale di Brigata Francesco Olla,
Comandante della Joint Task Force – Lebanon, ha inaugurato il tratto
stradale che migliorerà il collegamento con le municipalità limitrofe e,
nel contempo, garantirà ottimali condizioni di sicurezza stradale.
La municipalità di Tibnin è tra i principali centri abitati dell’Area di
Operazione di UNIFIL-Sector West, il Contingente multinazionale a guida
italiana e composto da unità provenienti da dodici diversi Paesi
contributori diversi. La progettazione e la realizzazione della strada
inaugurata, lunga quasi un chilometro e conclusa in nove giorni, è stata
promossa dal personale qualificato CIMIC del Contingente italiano, dal
27 Aprile scorso impiegato in Libano con l’Operazione “Leonte XXII” e su
base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA. Detto personale è in forza al
“Multinational CIMIC Group” di Motta di Livenza (TV), dal 2002 Centro
operativo e leader nella cooperazione con le principali Organizzazioni
Internazionali e Non Governative, italiane e straniere, in tutti le
operazioni delle Forze Armate. L’attività CIMIC è una funzione operativa
fondamentale nel contesto UNIFIL dove, da sempre, la Joint Task Force -
Lebanon opera in supporto alle Autorità locali e le Associazioni non
governative, come dettato dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite del 2006.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CONTINGENTE ITALIANO DONA SALA INFORMATICA A ORFANOTROFIO BINT JUBAIL
SHAMA, 4 OTTOBRE 2017 - Una donazione di sistemi informatici per
la scuola orfanotrofio “Al Mabarrat Alishraq”, nel distretto di Bint
Jubail, è stata effettuata dal Contingente Italiano impiegato nella
Terra dei Cedri.
Alla presenza delle autorità civili e religiose locali, il Generale di
Brigata Francesco Olla, Comandante della Joint Task Force – Lebanon, ha
inaugurato la nuova sala d’informatica dell’istituto scolastico, ora
dotata di 35 personal computer completi e di ultima generazione. La
scuola è frequentata da circa 870 studenti dai tre ai tredici anni, 200
dei quali sono permanentemente ospitati in quanto orfani o adottati a
distanza.
Finalizzata al consolidamento dei rapporti tra i peacekeeper italiani e
la popolazione del Libano del Sud, la donazione è stata promossa dallo
staff del CIMIC (Civil and Military Cooperation) che da sempre opera a
favore delle Autorità locali e le Associazioni non governative, come
dettato dalla Risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite del 2006.
L’attuale operazione italiana “Leonte XXII” è su base Brigata GRANATIERI
DI SARDEGNA e le unità schierate sono ITALBATT, unità di manovra su base
Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°); il Combat Support Battalion
(CS Bn), a guida Reparto Comando della Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA;
il Combat Service and Support Battalion, su base Reggimento Logistico
“Aosta”.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
ADDESTRAMENTO CONGIUNTO CASCHI BLU E LAF NEL SECTOR WEST UNIFIL
SHAMA, 2 OTTOBRE 2017 - Si è conclusa ieri l’intesa settimana
addestrativa che ha visto il contingente italiano in Libano impegnato
contemporaneamente in due esercitazioni multinazionali, la “Steel Storm”
e la “Blue Phoenix 1-17”. La “Steel Storm”, a cadenza semestrale, ha lo
scopo di perfezionare l’efficienza dei peacekeepers in termini di
impiego delle armi individuali e di reparto congiuntamente alle Lebanese
Armed Forces (LAF) e, nel contempo, di verificare e migliorare le
procedure di coordinamento. Oltre l’attività a fuoco, l’esercitazione ha
compreso l’attuazione di procedure particolari come il Medical
Evacuation (MEDEVAC) interessando anche ITALAIR, la componente aerea
delle Nazioni Unite in Libano, composta da piloti ed elicotteri delle
Forze Armate Italiane.
La “Blue Phoenix”, svolta nell’ambito della Joint Task Force - Lebanon
Sector West (JTF-L SW), ha messo alla prova i posti comando dei dodici
contingenti alle dipendenze del Generale di Brigata Francesco Olla,
comandante del settore occidentale di UNIFIL, nell’attuazione delle
procedure contemplate ai piani di contingenza della missione.
I caschi blu italiani hanno preso parte a entrambe le esercitazioni con
il comando della JTF-L, su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, nonché
assetti della Task Force di manovra “ITALBATT” e dell’unità in Riserva
di Settore (Sector Mobile Reserve - SMR), ambedue su base Reggimento
“Lancieri di Montebello” (8°).
Le attività addestrative sono finalizzate a mantenere alta l’efficienza
delle unità e le procedure di “Comando e Controllo” in contesto
multinazionale, nonché l’individuare le best practise sulle lacune che
sono individuate nel corso della esercitazione.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
FIRE OBSERVATION COURSE PER UFFICIALI FORZE ARMATE LIBANESI
nostro video esclusivo
SHAMA, 25 SETTEMBRE 2017 - È terminato ieri il Fire Observation
Course a favore delle Lebanese Armed Forces (LAF), condotto dal
contingente italiano in Libano e che ha visto un’esercitazione finale
nell’area addestrativa vicina alla base “Millevoi” di Shama. Il corso si
prefissava lo scopo di insegnare ai giovani ufficiali delle LAF le
tecniche di osservazione e gestione del fuoco durante le operazioni
condotte con le armi a tiro indiretto, in particolare con i mortai
pesanti. La complessità del corso e il livello di difficoltà hanno
consentito la partecipazione di solo un esiguo numero di ufficiali delle
LAF che, in base al concetto di “train the trainer”, svilupperanno, a
loro volta, l’addestramento dei militari di stanza nei reparti schierati
nel Sud del Libano.
L’attività formativa, della durata di due settimane, è stata sviluppata
dal personale istruttore di ITALBATT, l’unità di manovra del contingente
italiano in Libano, oggi su base Reggimento “Lancieri di Montebello”
8°). L’addestramento delle LAF dislocate nel Sud del Libano è uno dei
più importanti target previsti dallarisoluzione n.1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio costante della
Blue Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato, nonché
al supporto alla popolazione locale attraverso le attività promosse
dalle unità della Civil and Military Cooperation (CIMIC).
La Task Force “Montebello”, che compone ITALBATT con un battle group di
“Lancieri” e uno di “Granatieri”, ha effettuato decine di corsi a favore
delle LAF della 5^Brigata libanese, in particolare nelle attività
tattiche connesse al controllo del territorio, forti dell’esperienza
maturata nelle precedenti operazioni di homeland security in occasione
del “Giubileo Straordinario della Misericordia” in Roma. I reparti di
manovra schierati in Libano, su base Brigata “Granatieri di Sardegna”,
prima di essere impiegati quali peacekeepers con l’Operazione “Leonte
XXII”, sono stati per tre anni in prima linea a supporto dellE Forze di
Polizia con l’Operazione “Strade Sicure”, a dimostrazione della grande
versatilità delle Forze Armate italiane.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE CELEBRATA
NEL SECTOR WEST DI UNIFIL
SHAMA, 21 SETTEMBRE 2017 - In occasione dell’International Day
of Peace, il contingente italiano in Libano ha organizzato in questi
giorni l’esposizione di prodotti tradizionali e artigianali, attraverso
la collaborazione con associazioni di donne locali, presso la base
“Millevoi” in Shama.
L’iniziativa, nata nell’ambito delle attività Civil and Military
Cooperation (CIMIC), ha visto l’ampia partecipazione dei militari
italiani e stranieri che compongono l’UNIFIL Sector West e ha offerto
l’occasione di promozione dei prodotti artigianali tipici del distretto
di Tiro e Bint Joubail, città principali del Sud del Libano.
Il Comandante Joint Task Force – Lebanon, Generale di Brigata Francesco
Olla, ha presenziato all’attività che ha visto rafforzare i rapporti tra
popolazione locale e i militari dei dodici contingenti alle dipendenze.
Durante il suo giro presso gli stand, montati ad hoc presso il piazzale
principale della base “Millevoi”, ha dichiarato: “In occasione
dell’International Day of Peace, che vede nel 2017 come temi principali
il rispetto, la sicurezza e la dignità (Together for Peace: Respect,
Safety and Dignity for All), ci siamo proposti di promuovere e
supportare, in particolare, le associazioni femminili presenti della
nostra Area di Operazione”.
Attraverso lo sviluppo di progetti che possano incrementare le capacità
artigianali delle donne locali, il Contingente italiano, oggi su base
Brigata “Granatieri di Sardegna” con l’Operazione “Leonte XXII”, svolge
quotidianamente attività di supporto alla popolazione locale attraverso
iniziative a loro favore, oltre alle attività operative di controllo
delle zone di confine e della linea di demarcazione, meglio nota come
Blue Line, e addestrative a favore delle unità dell’Esercito Libanese di
stanza nel Sud, come previsto dalla Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701.
L’International Day of Peace nasce in ambito internazionale nel 1981,
con l’obiettivo di offrire un momento di riflessione e consapevolezza.
In tale occasione le Nazioni Unite chiamano un globale “cessare il
fuoco” per 24 ore, con la speranza che un giorno diventi permanente.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CONSEGNATE MEDAGLIE ONU A PEACEKEEPERS ITALBATT
(NOSTRO SERVIZIO) AL MANSOURI - UNP 1-26, 15 SETTEMBRE 2017 - Durante una solenne
cerimonia nella base 1-26 di UNIFIL, i peacekeepers di ITALBATT su base
Reggimento Lancieri di Montebello (8°) con rinforzo di aliquote del 1°
Reggimento Granatieri di Sardegna e un plotone delle Forze Armate della
Republica di Serbia, hanno ricevuto le medaglie concesse dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite in riconoscimento del loro lavoro in favore
della pace e della stabilità nel sud del Libano in adempimento del
mandato della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La
Medal Parade delle Nazioni Unite è coincisa con la celebrazione della
Festa di Corpo dei Lancieri di Montebello, la cui costituzione avvenne
il 16 settembre 1859.
Presenti alla cerimonia il Capo Missione e Comandante della Forza
UNIFIL, il generale irlandese Michael Beary, il Comandante del Settore
Ovest di UNIFIL, gen. Francesco Olla, l'ambasciatore di Serbia in
Libano, Emir Elfic, autorità civili, religiose e militari libanesi.
Sulla piazza d'armi della base ONU 1-26 si è schierato un reggimento di
formazione agli ordini del 65° Comandante di "Montebello", colonnello
Massimo Crocco Barisano Colizza. Dopo gli onori allo Stendardo di Guerra
del Reggimento, decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare per i
fatti d'arme di Porta San Paolo del settembre 1943, la cerimonia è
proseguita con le consegne delle medaglie ONU, l'intervento del Gen.
Beary, e la resa degli onori ai Caduti. Nel solco delle secolari
tradizioni dell'Arma di Cavalleria, la resa degli onori ai Caduti è
avvenuta col passaggio di un cavallo scosso davanti al reparto
schierato, mentre risuonano le note dell'Inno del Piave e il Silenzio.
Anche nel Libano del Sud i Lancieri di Montebello hanno mantenuto fede
alla tradizione, utilizzando un puledro purosangue arabo di tre anni,
messo a disposizione da un allevatore locale. La cerimonia si è conclusa
con la "carica". Il col. Crocco Barisano Colizza ha dato in sequenza gli
ordini che portavano un reparto di cavalleria a montare in sella,
procedere al passo, estrarre le sciabole, passare dal trotto al galoppo
e poi al "Caricat" lanciarsi sul nemico. "Impetu hostem perterreo" è il
motto araldico dei Lancieri di Montebello.
La cerimonia si è conclusa col defilamento in parata.
ITALBATT ADDESTRA LAF IN TECNICHE ORDINE PUBBLICO
AL MANSOURI, 15 SETTEMBRE 2017 - Si è concluso oggi
l’addestramento sulle tecniche e procedure di Controllo della Folla (CRC-Crowd
and Riot Control) a favore delle Forze Armate Libanesi (LAF - Lebanese
Armed Forces) a cura del Contingente italiano impiegato nel Sud del
Libano. L’unità di manovra italiana della Joint Task Force – Lebanon (ITALBATT),
su base Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) e comandata dal Col.
Massimo Crocco Barisano Colizza (nella foto), ha organizzato e condotto
un addestramento di due settimane a favore di un plotone della 5a
Brigata delle LAF, per fornirgli le capacità necessarie a far fronte a
una folla composta da elementi ostili, anche se in superiorità numerica.
In particolare l’addestramento ha avuto lo scopo di illustrare
teoricamente e praticamente l’approccio verso una folla, la postura e le
formazioni da assumere in base all’atteggiamento degli elementi ostili
che la compongono, nonché il riconoscimento e l’isolamento degli
elementi chiave che condizionano la folla. La cura dell’equipaggiamento
e il suo utilizzo è fondamentale per fronteggiare la situazione in atto
e i suoi possibili sviluppi, così come l’aderenza alle regole d’ingaggio
che ogni unità è tenuta a rispettare.
L’addestramento delle LAF dislocate nel Sud del Libano è una delle più
importanti attività previste dalla risoluzione n.1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, insieme al supporto alla popolazione
locale attraverso le attività promosse nell’ambito della Civil and
Military Cooperation (CIMIC), nonché al monitoraggio costante della Blue
Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato.
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ESERCITAZIONE "RITE III/17" PER CASCHI BLU UNIFIL SW
SHAMA, 12 SETTEMBRE 2017 - Si è conclusa in questi giorni, nel
Libano del Sud, l’esercitazione RITE III/17 (Reserve Integration
Training Exercise) per il Contingente italiano della Joint Task Force –
Lebanon che conduce l’operazione “Leonte XXII” dal 27 aprile scorso.
In contesto multinazionale, il Sector West di UNIFIL, con a capo il
Generale di Brigata Francesco Olla, ha testato le proprie capacità di
“Comando e Controllo” delle unità dispiegate sul terreno al fine di
aumentarne la reattività, l’interoperabilità e la flessibilità.
L’esercitazione ha visto oltre 200 uomini e donne, 45 veicoli blindati e
4 quattro Posti Comando tattici condurre le operazioni che garantiscono
la stabilità dell’area da oltre undici anni. Attraverso l’ausilio degli
assetti specializzati quali squadre antisommossa e nuclei EOD (Explosive
Ordinance Disposal), per far fronte al riconoscimento e disinnesco degli
ordigni inesplosi (UXO - Unexploded ordnance) o improvvisati (IED –
Improvised explosive device), le unità del contingente multinazionale
sono state ingaggiate e valutate attraverso la simulazione delle più
probabili minacce che potrebbero verificarsi nel Sud del Libano.
L’esercitazione si è svolta in una zona non popolata del villaggio di
Naqoura, che insiste nell’Area di Responsabilità del Contingente
italiano su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA. L’unità di manovra
italiana (ITALBATT), congiuntamente a quella malese, irlandese,
finlandese, sud-coreana e ghanese, garantisce, in base a quanto sancito
dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
il monitoraggio costante della Blue Line, la linea di demarcazione che
divide il Libano da Israele; il supporto alla popolazione locale,
attraverso numerosi progetti in sostegno alle autorità municipali e
governative a Sud del fiume Litani; la pianificazione e condotta, a
favore delle Lebanese Armed Forces (LAF), di attività addestrative e
operative finalizzate all’implementazione del mandato previsto dalla
risoluzione stessa.
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CONTINGENTE ITALIANO SUPERA A PIENI VOTI ISPEZIONE ONU
SHAMA, 29 AGOSTO 2017 - Si è svolta in questi giorni, nella base
“Millevoi” di Shama, la Operational Readiness Inspection (ORI) per i
caschi blu italiani impiegati nella missione UNIFIL.
La ORI è una complessa attività di verifica, svolta da un team di
ispettori delle Nazioni Unite nei confronti dei contingenti impiegati
nelle missioni in aree sensibili, ed è finalizzata a garantire il
rispetto degli standard previsti dalle direttive delle Nazioni Unite per
la missione nel Sud del Libano.
In proposito, la Joint Task Force Lebanon su base Brigata GRANATIERI DI
SARDEGNA, con a capo il Generale di Brigata Francesco Olla, ha
confermato di possedere un livello delle capacità operative, logistiche
e infrastrutturali ben al di sopra dei requisiti previsti dalla
normativa in vigore. Ciò è un elemento di vitale importanza per
l’assolvimento dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
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GEMELLAGGIO TIRO-SANT'ANTIOCO GRAZIE A CONTINGENTE ITALIANO
TIRO, 22 AGOSTO 2017 – Promozione della cultura mediterranea e
delle radici comuni tra il comune di Sant’Antioco e Tiro: con questi
intenti, è stato firmato un protocollo di gemellaggio tra una
delegazione del comune sardo e le autorità locali della municipalità di
Tiro. L’accordo è stato patrocinato dal contingente militare italiano
impiegato nella missione UNIFIL, ed è finalizzato all’accrescimento dei
rapporti tra i due Paesi mediterranei e alla promozione di progetti
dedicati al territorio che possano garantire un duraturo sviluppo
sociale, economico e culturale.
“Abbiamo idealmente ricostruito le rotte dei nostri antenati - ha
detto il Generale di Brigata Francesco Olla, antiochese e attuale
comandante della Joint Task Force-Lebanon Sector West, nel suo discorso
di apertura della cerimonia - ripercorrendo le fasi di un legame mai
interrotto che ci ha portato fin qui, oggi. Abbiamo molte cose in
comune: la creazione di un ponte culturale tra Italia e Libano, tra Tiro
e Sant’Antioco, ci ricorda chi siamo: siamo cittadini del mondo, siamo
mediterranei, siamo fenici”.
La delegazione nazionale è stata composta dall’Avv. Ignazio Locci,
Sindaco di Sant’Antioco, dalla dottoressa Rosalba Cossu, assessore della
Cultura, dal dottor Piero Bartoloni, già professore ordinario di
Archeologia fenicio-punica nella Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università di Sassari e direttore del museo archeologico “Ferruccio
Barreca” di Sant’Antioco, e dalla dottoressa Sara Mancuso, curatrice del
Museo. In rappresentanza della municipalità di Tiro, il sindaco Ing.
Hassan Dbouk, il prof. Hassan Baddahui, docente all’Universita di Beirut
e la dottoressa Helen Sader, docente di archeologia presso l’American
University of Beirut, che hanno offerto una visita ai siti archeologici
fenici e romani locali: un percorso che evidenzia le similitudini
culturali e architettoniche tra le due città: furono infatti i fenici,
provenienti da Tiro, tra la fine del IX e dell’VIII secolo a.C., a
fondare la città di Sulky, l’attuale Sant’Antioco.
Presente alla firma anche Randa Assi Berri, moglie dello speaker della
Camera libanese Nabih Berri e promotrice di innumerevoli iniziative
culturali e sociali per i libanesi: “Questo protocollo mira a
rafforzare i legami di amicizia tra i due Paesi attraverso la
cooperazione per attuare progetti, programmi e attività volti a
preservare e proteggere l’eredità culturale, incoraggiare la ricerca
scientifica e l’innovazione”, ha dichiarato la signora Berri al
termine della cerimonia della firma del protocollo.
Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, dopo aver ringraziato gli
intervenuti, ha sottolineato come il comune sardo e la municipalità
libanese abbiano finalità comuni, in funzione delle quali, anche grazie
a questo protocollo, avviare collaborazioni istituzionali che "sviluppino
- ha detto - la conoscenza e incentivino la tutela e la
valorizzazione del patrimonio archeologico oltre che del capitale umano,
mettendo in giusta luce la qualità dei beni culturali locali”.
La missione UNIFIL, svolta in armonia con i dettami della Risoluzione
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i
suoi compiti principali, la cessazione delle ostilità attraverso un
costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione
locale, attraverso la funzione operativa di Cooperazione Civile-Militare
(CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi (LAF) dislocate nel
Libano del Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e
l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
RASSEGNA VIDEO - TGR Sardegna del 24 agosto 2017 edizione ore 14:00
il gemellaggio tiro-sant'antioco sui giornali libanesi
settembre
2016: alla scoperta dell'antica tiro col prof hassan ramez badawi
FESTIVITA' ASSUNZIONE CELEBRATA A SHAMA DA CRISTIANI E MUSULMANI
SHAMA, 16 AGOSTO 2017 - “La Vergine Maria unisce i cristiani
e musulmani. Celebrare l’Assunzione insieme, per la prima volta militari
di Unifil e autorità interreligiose qui in Libano, è l’esempio di un
percorso di pace e convivenza”. È la frase con la quale Don
Salvatore Lazzara, cappellano militare dei caschi blu italiani in
Libano, ha aperto la celebrazione della ricorrenza religiosa che ha
visto ieri la partecipazione delle più importanti autorità religiose
cristiane e musulmane del Sud del Libano. Numerosi peacekeeper e civili
locali hanno partecipato alla funzione religiosa nella cappella e nel
piazzale della base “Millevoi” in Shama, a dimostrazione della devozione
comune a una delle più importanti figure religiose degli scritti sacri
cristiani e musulmani. Celebrata in sei lingue diverse, la messa è stata
officiata dal cappellano militare insieme col Metropolita Greco
Ortodosso, l’Arcivescovo Maronita e un rappresentante della Chiesa
Ortodossa, seguita successivamente dagli interventi, nel piazzale
principale della base, dai mufti musulmani sciita e sunnita.
“Vivere lontano da casa, dai propri affetti e dalla celebrazione delle
proprie tradizioni è difficile, ma fa parte della vita del soldato,
quella scelta che abbiamo fatto da giovani per passione e senso del
dovere - ha detto il Generale di Brigata Francesco Olla, dallo
scorso aprile comandante del contingente italiano in Libano con
l’operazione Leonte XXII - rendiamo meno difficile il distacco
vivendo questo momento insieme ai cristiani e, in modo ancor più
significativo, ai musulmani dei dodici contingenti che costituiscono
Unifil-Sector West. Ma da peacekeeper quali siamo, cerchiamo sempre di
favorire il dialogo attraverso ciò che ci unisce e che abbiamo in
comune. La celebrazione dell’Assunta ci offre un’enorme opportunità
aldilà della fede professata da ciascuno di noi. Per questa ragione
abbiamo deciso da tempo di condividere, oltre che tra noi, anche con la
popolazione locale, i sentimenti e le radici culturali che ci legano
alla Vergine Maria, Reginae Pacis”.
Il Libano è tra le nazioni con il maggior numero di confessioni
religiose nel Medio Oriente e tra le maggiori al mondo, con una
popolazione di oltre 6 milioni di abitanti di cui il 54% di fede
musulmana (27% sciiti e 27% sunniti), 40% cristiani (21% maroniti, 8%
greco ortodossi e 11% tra cattolici, protestanti e altre minoranze) e 6%
drusi.
Il contingente italiano, a seguito della risoluzione n.1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, è impiegato nella “Terra dei
Cedri” dal 2006 e si rapporta quotidianamente con le autorità civili e
religiose locali, supportando la popolazione attraverso la funzione
operativa di cooperazione civile-militare (CIMIC). Inoltre, i
peacekeeper italiani svolgono costantemente attività di pattugliamento e
osservazione volte al monitoraggio della Blue Line, al fine di garantire
la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, nonché attività di
coordinamento, pianificazione e condotta di esercitazioni e operazioni
congiunte con le Forze Armate libanesi dislocate a sud del fiume Litani.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CELEBRATA A NAQOURA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GIOVENTU'
SHAMA, 14 AGOSTO 2017 - Si è celebrata questa settimana, nella
sede del Comando di Unifil in Naqoura, l'International Youth Day
(giornata internazionale della gioventù), promossa dal comando del
contingente italiano in Libano e in cooperazione con le comunità di
giovani locali che insistono nel Sud del Libano. Alla presenza del Deputy Head of Mission e direttore del Political and Civil Affairs (DHoM/DPCA)
di Unifil, dottor Imran Riza, e del comandante della Joint Task
Force-Lebanon, Generale di Brigata Francesco Olla, decine di adolescenti
di differenti paesi limitrofi hanno svolto attività artistiche e
culturali volte allo sviluppo delle capacità teatrali, vocali ed
espressive in genere, maturate grazie ai numerosi progetti condotti dai
caschi blu a supporto della popolazione.
Il Generale Olla, durante il suo intervento, ha palesato il suo
compiacimento nel confronto con i giovani e riconoscendo l'importanza
della formazione scolastica quale momento fondamentale e d'investimento
per il futuro. A termine della performance della classe di taekwondo e
di una scena teatrale che ricorda il problema della minaccia degli UXO (Unexploded
ordnance, ovvero gli ordigni inesplosi) nel Sud del Libano, il
comandante del contingente italiano ha dichiarato: "Propongo quattro
parole che potrebbero racchiudere l'evento di oggi: tradizioni,
formazione scolastica, accettazione e sogni. Mi congratulo con tutti gli
allievi per l'accuratezza, l'entusiasmo e il gusto nell'apprendimento.
Che tutto ciò non sia solo finalizzato a scopi didattici, bensì allo
sviluppo di nuove attività espressive, creative e proprie della cultura
locale; che possano accrescere il senso di accettazione per le
diversità, piuttosto che tolleranza che propone un accezione negativa.
Ringrazio tutti gli studenti di Al Bazuriyah per aver. condiviso con
Unifil i loro sogni attraverso i loro dipinti. Continuate a sognare".
L'International Youth Day, nato nel 1985 e promosso con la Risoluzione
del Consiglio di Sicurezza n.2250 del 2015, vede, nell'anno corrente,
come tema principale la capacità dei giovani quali attori critici e
protagonisti nella prevenzione dei conflitti e sostegno alla pace.
I militari italiani, attualmente impiegati nell'Operazione "Leonte XXII"
e su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, svolgono quotidianamente
attività finalizzate al supporto della popolazione locale in base a
quanto sancito dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite n.1701 del 2006, insieme al monitoraggio costante della
Blue Line e l'addestramento delle Forze armate libanesi dislocate a sud
del fiume Litani.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CORSO DIFESA PERSONALE AL FEMMINILE PER ASSOCIAZIONI SUD LIBANO
SHAMA, 1 AGOSTO 2017 - È iniziato, nell’area di responsabilità
del contingente italiano nel Sud del Libano, il corso di autodifesa
personale per le donne locali a cura degli istruttori e aiuto istruttori
della Joint Task Force - Lebanon. I caschi blu italiani hanno condotto,
nel primo trimestre del'Operazione “Leonte XXII”, un ciclo addestrativo
finalizzato alla formazione di team di aiuto-istruttori di sesso
femminile, con l’obiettivo di permettere la frequentazione del corso di
autodifesa alle donne di tutte le fedi religiose e culture locali.
Grazie alla cooperazione del personale del CIMIC (Civil and Military
Cooperation) con le autorità e associazioni locali, il Contingente
italiano svilupperà, da oggi, una serie di corsi finalizzati
all’acquisizione delle tecniche basiche di autodifesa che permettano
alle donne locali di fronteggiare le minacce più frequenti tipiche di un
ambiente non sempre sicuro. Condotte dagli aiuto istruttori di sesso
femminile dei caschi blu italiani e con la supervisione degli istruttori
di difesa personale, le lezioni saranno mirate a gestire o evitare una
disputa o aggressione di tipo fisico. Il Capitano Cosimo De Vita, già
responsabile del corso "train the trainer" per il personale aiuto
istruttore femminile, commenta durante l’attività con le associazioni
locali: “La difesa personale che sarà proposta non è da intendersi come
un insieme di tecniche e insegnamenti atti a usare violenza per
sopraffare fisicamente l’avversario, ma comprenderà esclusivamente
tecniche e strategie per la difesa da aggressioni a livello fisico,
psicologico e verbale. Svilupperanno l’applicazione dei movimenti e
delle prese da eseguire nel modo più efficace possibile. Nel corso si
evidenzieranno in particolare difese da strangolamento o sopraffazione
fisica, applicando prese e leve che permettano alla donna aggredita di
evitare la minaccia”.
L’attività permetterà alle frequentatrici, oltre ad apprendere i
movimenti base per divincolarsi e difendersi da un attacco, di acquisire
un approccio più sicuro e sereno nella vita quotidiana, nonché di
riconoscere le situazioni in cui potrebbero risultare più facilmente
vulnerabili alle minacce di possibili malintenzionati".
Il contingente italiano, attualmente su base Brigata Meccanizzata
GRANATIERI DI SARDEGNA con l’operazione “Leonte XXII”, in base a quanto
sancito dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
1701, svolge quotidianamente attività di supporto alla popolazione
locale attraverso progetti a loro favore, oltre alle attività operative
di controllo delle zone di confine e della linea di demarcazione meglio
nota come Blue Line e addestrative a favore delle unità dell’esercito
Libanese di stanza nel Sud del Libano.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CASCHI BLU: GEMELLAGGIO TRA GRANATIERI INDIANI E ITALIANI A SHAMA
SHAMA, 28 LUGLIO 2017 - In occasione della celebrazione del
ricordo della Battaglia dell’Assietta, combattuta dai Granatieri di
Sardegna nel Luglio 1747, il contingente italiano in Libano, impiegato
nell’Operazione “Leonte XXII” e su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA,
ha condotto un gemellaggio informale con i caschi blu indiani del 14°
Battaglione “Granatieri”.
Il Generale di Brigata Francesco Olla, Comandante della Joint Task Force
- Lebanon, ha ricevuto la visita nella base “Millevoi” del parigrado
Sandeep Singh Bajaj, vice Force Commander di UNIFIL e rappresentante
delle Forze Armate Indiane. In tale occasione, i caschi blu della
specialità “Granatieri” hanno sinteticamente rievocato le proprie
origini storiche, per entrambi risalenti al tardo 1600, e la loro
partecipazione ai più importanti eventi storici nazionali.
I Granatieri prendono il nome dalla parola “granata”, l’ordigno
esplosivo nato nel XVII secolo, ed erano scelti tra i militari più
prestanti fisicamente e di maggior statura, al fine di poter lanciare il
più lontano possibile le granate e condurre attività di assalto.
Nonostante il cambio generazionale delle armi, già dal XVIII secolo, i
Granatieri di tutto il mondo hanno mantenuto la tradizionale selezione
dei soldati più alti e forti.
Per un giorno, in un ambiente caratterizzato da alta professionalità e
spirito cameratesco, soldati con differenti tradizioni militari e
culture, provenienti da lontani paesi, hanno condiviso la “granata”,
simbolo universale dell’antica specialità di fanteria e il casco blu,
che rappresenta l’impiego quali peacekeepers nella missione UNIFIL.
Quest’ultima, sotto egida della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i suoi compiti principali, la
cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue
Line; il supporto alla popolazione locale, anche attraverso la funzione
operativa di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC); il supporto alle
Forze Armate libanesi (LAF) dislocate nel Libano del Sud, attraverso il
coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative
e operative congiunte.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
AMBIENTE: BASE "MILLEVOI" PREMIATA DALLE NAZIONI UNITE
SHAMA, 22 LUGLIO 2017 - Si è conclusa questa settimana, nella
base “Millevoi” del contingente italiano in Libano, l’attività di
valutazione e certificazione dell’impatto ambientale del compound delle
Nazioni Unite. Un team di esperti, provenienti dell’Environmental
Management Unit delle Nazioni Unite, ha trascorso diversi giorni nella
base UNP 2-3, sede del Comando della Joint Task Force-Lebanon e sotto il
comando del Generale di Brigata Francesco Olla, stimando i consumi di
energia e analizzando il sistema di differenziazione e smaltimento di
rifiuti di un complesso che ospita quasi mille militari di più di dieci
nazioni.
L’installazione dei pannelli fotovoltaici e la sostituzione degli
impianti luminosi con i più recenti a basso consumo energetico hanno
permesso nell’ultimo periodo un risparmio di carburante del 35%, insieme
a una più accurata gestione delle risorse idriche che risulta
fondamentale nel periodo estivo. Il team delle Nazioni Unite, oltre agli
sforzi del contingente italiano nella gestione logistica e
infrastrutturale della base, ha voluto complimentarsi per la forte
adesione alla “Green the blue”, campagna di sensibilizzazione dei caschi
blu di tutto il mondo volta al rispetto dell’ambiente. La base
“Millevoi” è l’unica ad aver ottenuto, insieme a quella del contingente
finnico-irlandese, tale riconoscimento, a dimostrazione della
sensibilità dei peacekeepers italiani alla tutela dell’ambiente.
Il Generale di Brigata Francesco Olla, a termine della cerimonia e
insieme al presidente del team, ha impiantato nel piazzale principale
della base un albero di cedro, simbolo del Libano ed elemento
caratteristico della sua bandiera. Il militari italiani, attualmente
impiegati nel Sud del Libano con l’operazione “Leonte XXII”, compongono
il secondo contingente di caschi blu più numeroso di UNIFIL, la missione
delle Nazioni Unite finalizzata a garantire il “cessate il fuoco” nelle
aree di confine con Israele a seguito del conflitto del 2006.
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CASCHI BLU ITALIANI ADDESTRANO LAF A COMBATTIMENTO IN CENTRI URBANI
SHAMA, 16 LUGLIO 2017 - Si è concluso ieri il corso di
combattimento nei centri abitati Urban Fighting Course, a favore delle
Forze Armate Libanesi (LAF) e tenuto dal contingente italiano impiegato
nella missione UNIFIL. L’attività, della durata di due settimane, è
stata condotta dagli istruttori dell’unità di manovra di ITALBATT
specializzati nelle procedure tecnico-tattiche di combattimento nei
centri urbani. Il corso ha permesso di qualificare un plotone delle LAF
nella pianificazione e condotta di attività tattiche in un contesto
attuale come quello urbano.
Dalla cura dell’equipaggiamento individuale, alle procedure di sicurezza
per l’uso delle armi in ambienti ristretti, fino ai movimenti di squadra
nell’isolamento e assalto degli edifici; con l’aiuto degli assistenti
linguistici, i caschi blu italiani dell’Operazione “Leonte XXII” hanno
trasmesso il “know how” di particolari attività tattiche alle unità
delle LAF, in un ciclo addestrativo che non vede sosta da oltre dieci
anni.
L’addestramento delle LAF dislocate nel Sud del Libano è uno dei più
importanti target previsti dalla risoluzione n.1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio costante della
Blue Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato, nonché
al supporto alla popolazione locale attraverso le attività promosse
dalle unità della Civil and Military Cooperation (CIMIC).
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
DANGER MINES! STUDENTI A LEZIONE DA CASCHI BLU ITALIANI
SHAMA, 11 LUGLIO 2017 - Si è tenuta, nella scuola pubblica di As
Sama’iyah, nel Sud del Libano, una giornata dedicata al Mine Risk
Education (MRE) a cura dei caschi blu italiani a favore dei giovanissimi
della popolazione locale.
Il breve corso è stato organizzato e condotto congiuntamente dai
militari del contingente italiano, impiegati nella missione UNIFIL, la
sezione LMAC (Lebanon Mine Risk Action Center) delle Forze Armate
Libanesi e UNMAC (United Nations Mine Action Service) per sensibilizzare
i giovanissimi, soprattutto quelli della cosiddetta Diaspora Libanese
che rientrano per le vacanze estive, al pericolo dei residuati bellici
risalenti all’ultimo conflitto con Israele del 2006.
L’attività, che ha visto la partecipazione di oltre duecento bambini e
ragazzi, dai sei ai diciassette anni, è stata presieduta dal Comandante
della Joint Task Force – Lebanon, Generale di Brigata Francesco Olla, a
capo del contingente italiano, nonché dalle autorità politiche e delle
associazioni scout che insistono sul territorio.
Durante la giornata dedicata al Mine Risk Education, è stata colta
l’occasione per mostrare ai più giovani le capacità tecnico-tattiche di
assetti specialistici quali l’operatore dotato di tuta anti-esplosione
EOD9, l’unità cinofila “K9” MDD (Mine Detection Dog) e EDD (Explosive
Detection Dog), nonché i robot per il riconoscimento, la manipolazione e
disarticolazione degli ordigni.
Promossa in tutto il Libano del Sud dai militari italiani impiegati
nell’Operazione “Leonte”, l’attività è finalizzata al supporto delle
popolazione locale in base a quanto sancito dalla Risoluzione del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701 del 2006, insieme al
monitoraggio costante della Blue Line e l’addestramento delle Forze
Armate Libanesi dislocate a sud del fiume Litani.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI RICORDANO A SHAMA MOVM ANDREA MILLEVOI
SHAMA, 3 LUGLIO 2017 - Si è svolta ieri nella base di Shama
l’inaugurazione di una lapide in ricordo della Medaglia d’Oro al Valor
Militare, Tenente Andrea Millevoi, deceduto il 2 luglio del 1993 durante
la missione “Ibis - UNOSOM II" come casco blu in Somalia. Proprio
la sede del Comando del contingente italiano in Libano è dedicata al
tenente Millevoi.
Alla cerimonia, presieduta dal Comandante della Joint Task Force Lebanon
(JTF-L), Generale di Brigata Francesco Olla, hanno partecipato i
genitori dell’ufficiale caduto. A seguito dell’inaugurazione dell’opera,
la guida spirituale del contingente italiano, Don Salvatore Lazzara, ha
celebrato una messa in commemorazione del sacrificio dell’Ufficiale
della Brigata “Granatieri di Sardegna”, attualmente impiegata nella
terra dei cedri con l’Operazione “Leonte XXII”.
Il Generale Olla durante il suo discorso ha affermato: “In qualità di
Comandante della JTF-L Sector West, nell’ambito del quale opera ITALBATT
su base Reggimento 'Lancieri di Montebello' (8°), reparto a cui
apparteneva il Tenente Millevoi decorato del più alto riconoscimento al
valor militare, ringrazio particolarmente i Signori Millevoi per la loro
partecipazione, a dimostrazione della vicinanza delle Forze Armate alle
famiglie dei nostri militari di ieri, oggi e domani, impiegati nelle
missioni di pace nel mondo. Andrea vestiva, ventiquattro anni fa, lo
stesso elmetto, lo stesso foulard e lo stesso basco di colore blu con
cui oggi i nostri soldati pattugliano la Blue Line e operano nel Sud del
Libano per garantire quella stabilità necessaria a una regione
martoriata da decenni di conflitti. Tutto ciò ci riempie di orgoglio e
ci impone di volgere il nostro sguardo, durante il nostro diuturno
operare, verso i nostri eroi.”
Le Forze Armate italiane, da più di sessanta anni, sono tra le prime, in
termini numerici e di tipologia d’impiego, a dare il proprio contributo
di pace delle Nazioni Unite. In particolare, oggi, sono più di mille i
peacekeeper italiani nel Sud del Libano impiegati nella missione UNIFIL
e rappresentano il secondo contingente più numeroso solo dopo quello
indonesiano.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
AMBASCIATORE MAROTTI VISITA CONTINGENTE ITALIANO UNIFIL
SHAMA, 29 GIUGNO 2017 - Si è svolta ieri la visita
dell’Ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti, al quartier
generale del contingente italiano impiegato nella missione UNIFIL. Il
Generale di Brigata Francesco Olla, Comandante dei caschi blu italiani
che dal 27 aprile 2017 compongono la Joint Task Force-Lebanon con
l’Operazione “Leonte XXII”, ha accolto l’Ambasciatore nella base di
Shama intitolata alla Medaglia d’oro al valor militare, Sottotenente
Andrea Millevoi.
La visita è stata l’occasione per il Comandante di confrontarsi con il
massimo rappresentante nazionale nella terra dei cedri circa la
complessa e attuale situazione in Medio Oriente, nonché dell’operato del
contingente su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA nell’ambito dei
compiti assegnati dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite del 2006.
L’Ambasciatore, durante l’incontro con il Generale Comandante e gli
ufficiali superiori della base, ha dichiarato: “L’impegno delle nostre
Forze Armate, nel corso degli anni, ha dato un contributo che la gente
sente, e se in Libano si è ricominciato a lavorare per il futuro è anche
perché ci sono stati un migliaio di militari che hanno contribuito ad
offrire quel fondamentale senso di sicurezza e stabilità. Nessun altro
ha fatto quanto i militari italiani qui, tutti voi avete contribuito a
questo.”
Gli uomini e donne delle Forze Armate italiane, che dal 2006 vestono lo
status di peacekeeper, hanno come obiettivi principali il monitoraggio
costante della Blue Line al fine di garantire la cessazione delle
ostilità tra Libano e Israele; il supporto alla popolazione locale,
attraverso la funzione operativa di cooperazione civile-militare
(CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi dislocate a sud del
fiume Litani, attraverso il coordinamento, la pianificazione e
l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
ITALAIR: IL COL. SCOPELLITI CEDE IL COMANDO AL
COL. GIULIANO INNECCO
NAQOURA, 28 GIUGNO 2017 - Alla presenza dell’ambasciatore
italiano in Libano Massimo Marotti, a Naqoura, nel quartier generale
del Comando della missione delle Nazioni Unite in Libano, si è svolto
l’avvicendamento alla guida della Task Force “Italair” e del Contingente
Italiano del Quartier Generale di UNIFIL.
Dopo circa 15 mesi di intensa attività il Colonnello Giovanni Maria
Scopelliti ha ceduto il comando al parigrado Giuliano Innecco
proveniente dal Comando Aviazione Esercito. Il gen. Michael Beary, Capo
Missione e Comandante delle 2truppe della United Nations Interim Force
in Lebanon, nel suo intervento di saluto si è complimentato con tutti i
piloti e gli equipaggi di volo della Task Force “ITALAIR” per la loro
professionalità e umanità, caratteristiche inconfondibili del soldato
italiano, augurando poi al Colonnello Innecco di proseguire nel miglior
modo possibile sul sentiero tracciato. Nel suo discorso di commiato il
Colonnello Scopelliti oltre a spendere parole di elogio per i propri
collaboratori, ringraziandoli per la vicinanza dimostrata in ogni
circostanza, ha voluto altresì ricordare i cinque caschi blu che, il 6
agosto 1997 durante un volo notturno, hanno tragicamente perso la vita
nell’adempimento del proprio dovere.
Fondata nel 1979, ITALAIR è l’unità più antica della missione UNIFIL,
nonché l’unico reparto di volo interforze schierato dall’Italia in un
Teatro Operativo estero, e durante i suoi 39 anni ha effettuato più di
40.000 ore di volo per il mantenimento della pace nel sud del Libano.
Gli equipaggi di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, con i
sei elicotteri AB-212, sono pronti a decollare in meno di 30 minuti per
effettuare differenti tipologie di missioni tra cui anche eventuali
evacuazioni sanitarie (CASEVAC) e giornalmente voli di ricognizione e di
osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la
Blue Line, la linea di demarcazione esistente tra il Libano e Israele,
nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
difesa.t
ALLA SCOPERTA DI ITALAIR - LA
NOSTRA INTERVISTA AL COL. SCOPELLITI NEL SETTEMBRE 2016
WORLD BLOOD DONOR DAY: DONATORI UNIFIL CON CROCE ROSSA LIBANESE
SHAMA, 14 GIUGNO 2017 - Oggi, in occasione della giornata
Mondiale della donazione del sangue, i militari italiani hanno fornito
il loro contributo nella base “Millevoi” per aiutare la popolazione
locale nel periodo del Ramadan. Il contingente italiano, comandato dal
Generale di Brigata Francesco Olla, ha risposto alla richiesta della
Croce Rossa libanese per venire incontro all’esigenza di mantenere
inalterate le riserve della banca del sangue degli ospedali del Libano
del Sud che, nel periodo del Ramadan, soffrono di una importante carenza
per via dell’impossibilità dei credenti musulmani di mangiare e bere
durante il giorno.
Il Generale Olla ha espresso la sua soddisfazione per la massiccia
partecipazione dei militari italiani e del contingente internazionale di
Sector West di UNIFIL all’iniziativa. L’attività ha visto anche la
partecipazione del Comandante di UNIFIL, il generale dell’esercito
irlandese Micheal Beary, che ha dato il proprio contributo insieme ai
caschi blu alle sue dipendenze.
Il World Blood Donation Day è promosso da oltre dieci anni dalle Nazioni
Unite con la risoluzione 58.13 della World Health Assembly. In tale
contesto, i militari italiani impiegati quali peacekeepers nel Sud del
Libano, hanno, con il loro supporto volontario alla popolazione locale,
dato ulteriore concretezza alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite n.1701.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
MAGGIORE NINA RADUHA (SLOVENIA) PRIMA DONNA AL COMANDO DI UN
CONTINGENTE UNIFIL
SHAMA, 1 GIUGNO 2017 - Il 22 maggio scorso il maggiore Nina
Raduha (Slovenia) è diventata il primo comandante di sesso femminile di
un contingente della Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in
Libano (UNIFIL). Il comando del Contingente sloveno di UNIFIL è
anche il primo impiego del maggiore Raduha in un'operazione di pace
delle Nazioni Unite. Nell'assumere il comando il maggiore Raduha si è
detta "onorata" e di sentire come un privilegio "l'assunzione di una
grande responsabilità"."Perché, come comandante, a prescindere dal
sesso, devo portare a casa tutti i miei soldati lasciando dietro di noi
un buon lavoro fatto con professionalità e - ha detto il maggiore Raduha -
faremo tutti del nostro meglio per attuare la missione di UNIFIL nell'area di operazioni e cercherò di essere il miglior modello
nel ruolo di comandante e come donna". La Slovenia, uno dei 40 paesi che
partecipano alla missione, ha attualmente 15 militari impegnati
nel Sector West.
Il consulente di genere di UNIFIL, Signora Afaf Omer, ha affermato che
l'impiego di una donna come comandante in un'operazione di pace dell'ONU
è "molto incoraggiante" e sarà vantaggioso per le donne delle
comunità locali. "Questo rappresentarà certamente un modello da
seguire" ha detto la signora Omer, aggiungendo che il maggiore Raduha
potrà servire da modello anche per altri peacekeepers UNIFIL.
La precedente dislocazione all'estero del maggiore Raduha è stata in
Bosnia-Erzegovina nel 2007 come Ufficiale Humint nella missione Althea
dell'Unione Europea.
UNIFIL
public information office
CELEBRATA IN LIBANO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI PEACEKEEPERS
NAQOURA, 30 MAGGIO 2017 - Si è celebrata ieri l’“International
Day of United Nations Peacekeepers”, in memoria di tutti i militari e
civili delle Nazioni Unite che hanno perso la vita nelle operazioni di
mantenimento della pace nelle aree più difficili del pianeta. Anche i
caschi blu italiani, insieme col contingente internazionale impiegato
nella missione UNIFIL, hanno celebrato nel quartier generale in Naqoura,
nel Sud del Libano, questa giornata in memoria dei circa 3500 caduti e
in onore dei più di 113.000 militari, poliziotti e civili che oggi
prestano il loro servizio a favore delle popolazioni in difficoltà.
La Missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), nata nel
1978 con le Risoluzioni n.425 e n.426 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite, vede la sua attuale configurazione di oltre diecimila
peacekeepers a seguito del conflitto tra Libano e Israele nel 2006, anno
in cui fu incrementato il numero di caschi blu nel Sud del paese dei
cedri a seguito della Risoluzione n.1701. Da più di dieci anni, l’Italia
partecipa alla missione con l’Operazione “Leonte” per la quale fornisce
oltre un migliaio di peacekeepers che rappresentano, in termini
numerici, il secondo contingente più grande, dopo quello indonesiano,
tra quelli delle quaranta nazioni contributrici. UNIFIL ha visto al suo
comando ben tre Ufficiali Generali italiani e la guida permanente del
settore occidentale con la Joint Task Force-Lebanon Sector West,
attualmente su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, con a capo il Gen.
Francesco Olla.
In base alla Risoluzione n. 1701, i caschi blu dell’Operazione “Leonte
XXII” supervisionano, senza sosta, la cessazione delle ostilità
attraverso un costante monitoraggio della Blue Line (la linea di
demarcazione tra Libano e Israele); il supporto alla popolazione locale,
attraverso la funzione operativa di cooperazione civile-militare
(CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi dislocate nel Libano del
Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di
attività addestrative e operative congiunte.
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IL VIDEO IN DIRETTA STREAMING
DELLA CERIMONIA A NAQOURA
MILITARI ITALIANI A SUPPORTO ASSOCIAZIONI PER BIMBI DISABILI
SHAMA, 26 MAGGIO 2017 - I caschi blu italiani, impiegati nella
missione UNIFIL, hanno visitato l’associazione “The school for children
with special needs” di Ayta Ash Shaab, nel sud del Libano. Il Comandante
della Joint Task Force –Lebanon, Generale di Brigata Francesco Olla, con
una delegazione di ufficiali del comando ha visitato l’istituto della
Provincia di Bint Jbeil, una delle principali città dell’area di
operazione del settore occidentale di UNIFIL, ed è stato ricevuto della
Presidente dell’associazione, Signora Daad Ismail, e la Direttrice,
Signora Mariam Srour.
La signora Ismail ha sottolineato l’importante ruolo del contingente
italiano nel dare supporto alle associazioni e alle istituzioni sociali,
nonché ringraziato il Gen. Olla, il suo staff di ufficiali e soldati per
la partecipazione alla cerimonia di fine anno scolastico 2016-2017 e per
tutte le iniziative finalizzate al sostegno continuo per gli studenti
del sud del Libano, specialmente quelli con esigenze speciali. Il Gen.
Olla, a capo dell’operazione “Leonte XXII” dal 27 aprile scorso, a sua
volta ha evidenziato gli sforzi fatti da parte della signora Daad Ismail
e della direzione dell’associazione al fine di garantire l’educazione e
la cura di questi bambini, esprimendo la sua ammirazione per l’avanzato
programma scolastico sviluppato.
L’associazione, fondata nel 1996, si prende cura dei minori e
maggiorenni con bisogni speciali a partire dall'età di tre anni fino
all'età di venticinque; si propone di formare gli studenti attraverso il
personale specializzato nel campo dell'educazione speciale, medici e
figure sociali, al fine di rendere i bambini il più possibile
indipendenti e produttivi. L'associazione ha anche lo scopo di fornire
l'istruzione scolastica, che li qualifica per capacità professionali e
manuali che facilitano il processo di integrazione nella società.
L’attività rientra nei numerosi progetti sviluppati dal personale del
CIMIC (Civil and Military Cooperation) inquadrati nel comando, su base
Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, della Joint Task Force-Lebanon, così
come previsto dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite del 2006.
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AVVICENDAMENTO AL COMBAT SERVICE SUPPORT BATTALION
SHAMA, 25 MAGGIO 2017 - Si è svolta nella base UNIFIL di
Shama, intitolata al Ten. Andrea Millevoi Medaglia d'Oro al Valor
Militare alla memoria e sede del quartier generale dei caschi blu
italiani in Libano, la cerimonia di avvicendamento del Combat Service
Support Battalion (CSS Bn). Al Colonnello Alessandro Tassi, Comandante
del Reggimento Logistico "Pozzuolo del Friuli" di Remanzacco (Udine), è
subentrato il Colonnello Santo Saitta, Comandante del Reggimento
Logistico Aosta di Palermo.
Il Generale di Brigata Francesco Olla, Comandante della Joint Task Force
- Lebanon, che ha presenziato alla cerimonia militare di avvicendamento,
ha sottolineato il lavoro svolto dai militari di Remanzacco per il
supporto fornito a tutto il settore di UNIFIL, nonché l’importanza delle
unità logistiche nell’ambito delle varie operazioni. Nei sei mesi di
lavoro trascorsi, il Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” ha
assicurato i movimenti via terra e via mare al personale del contingente
italiano, gestendo i rifornimenti e garantendo l’efficienza del parco
mezzi e materiali.
Con la componente sanitaria, inoltre, il Reggimento ha partecipato alla
realizzazione di molteplici attività a sostegno della componente CIMIC
(Civil Military Cooperation) ed ha garantito l’assistenza ad importanti
interventi di medical care a favore della popolazione locale, uno dei
task principali tra quelli sanciti dalla Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1701.
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EUROPEAN UNION DELEGATION VISITA BASE AVANZATA ITALIANA
SHAMA, 24 MAGGIO 2017 - Si è svolta oggi, sul confine tra
Libano e Israele, la visita della European Union Delegation (EUDel)
presso la base UNP 1-31 di UNIFIL. Guidata dalla Signora Julia Koch,
vice capo della Missione EUDel presso le Nazioni Unite, la delegazione è
stata accolta dal Gen.B. Francesco Olla, Comandante della JTF-L (Joint
Task Force-Lebanon), e ha avuto occasione di assistere a un briefing
informativo da parte dell'UNIFIL HQ che ha illustrato la storia e
caratteristiche della linea di demarcazione tra i due paesi e che vede
nell'allineamento dei caratteristici Blue Pillar la sua
materializzazione.
Il Gen. Olla, a capo del contingente italiano con l'Operazione "Leonte
XXII", ha colto l'occasione per incontrare, nella stessa sede, i
comandanti dei Battle Group alle dipendenze, per la periodica azione di
comando e controllo nel complesso contesto di una Grande Unità composta
da dodici nazioni. Al Batt Commanders meeting, hanno partecipato anche i
rappresentanti del DPCA (DePartment of Civil Affairs) dell'UNIFIL HQ,
con i quali è stata affrontata la tematica di "genere" nelle
Peace-Keeping Operations.
La base avanzata, sotto il controllo di un plotone del Reggimento
"Lancieri di Montebello" (8°), è l'avamposto del contingente italiano in
Libano nell'ambito della missione UNIFIL, con l'incarico di monitorare
senza sosta la Blue Line, come sancito dalla Risoluzione n.1701 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
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MINISTRO ESTERI ALFANO VISITA MILITARI ITALIANI NEL SUD DEL LIBANO
SHAMA, 18 MAGGIO 2017 - Il Ministro degli Affari Esteri, Angelino
Alfano, ha incontrato i militari del contingente italiano che operano
nel Sud del Libano nella base delle Nazioni Unite di Shama durante la
sua visita istituzionale nel Paese dei cedri.
Inizialmente accolto dal Comandante della Joint Task Force - Lebanon,
Gen. Francesco Olla, e dal Comandante della MIBIL, la Missione
Bilaterale Italiana in Libano, Col. Salvatore Paolo Radizza, il Ministro
ha quindi incontrato i militari del contingente, appartenenti alla
Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA.
La missione UNIFIL, sotto egida della Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i suoi compiti
principali, la cessazione delle ostilità attraverso un costante
monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione locale,
attraverso la funzione operativa di Cooperazione Civile-Militare
(CIMIC); il supporto da parte del contingente internazionale alle Forze
Armate libanesi (LAF) dislocate nel Libano del Sud, attraverso il
coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative
e operative congiunte.
La Missione MIBIL, invece, presente in Teatro Operativo dal 25 febbraio
2015, ha lo scopo di coordinare e sviluppare – sia in Italia sia in
Libano – le attività formative e addestrative a favore delle Forze
Armate Libanesi allo scopo di migliorare le loro capacità operative per
l’assolvimento dei molteplici compiti istituzionali assegnati.
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MINE ACTION SUPPORT GROUP SULLA BLUE LINE CON I MILITARI ITALIANI
SHAMA, 18 MAGGIO 2017 - Si è conclusa ieri, nella base
italiana delle Nazioni Unite in Shama, la visita della delegazione del
Mine Action Support Group (MASG) guidata dall’Ambasciatore Inigo
Lambertini, Vice Rappresentante della missione permanente dell’Italia
presso le Nazioni Unite in New York. Il MASG ha come obiettivo il
coordinamento dei programmi nazionali tesi a promuovere le attività di
sminamento e prevenzione alla minaccia degli ordigni, attraverso il
supporto finanziario e informativo. Dal gennaio 2016 la presidenza di
tale organo, a rotazione biennale, è italiana.
In due giorni di visita la delegazione ha avuto occasione di conoscere
attraverso un briefing informativo a cura del Comandante della Joint
Task Force – Lebanon, Gen. Francesco Olla, le attività che
quotidianamente svolge il contingente italiano finalizzate allo
sminamento di vaste aree nel Libano del Sud.
Questa mattina, in particolare, la delegazione ha visitato la base
avanzata “UN-P 1-31”, dove i militari italiani del Reggimento “Lancieri
di Montebello” (8°) svolgono quotidianamente il pattugliamento e il
monitoraggio della Blue Line, la linea di demarcazione dettata dalle
Nazioni Unite il 7 giugno del 2000, nonché garantiscono la Force
Protection alle unità del contingente internazionale di UNIFIL
predisposte allo sminamento dell’area di confine, nel rispetto della
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701 del
2006.
I militari dell’Operazione “LEONTE XXII”, oggi su base Brigata
GRANATIERI DI SARDEGNA hanno in questo ambito concluso recentemente un
ciclo di attività informative, a favore della popolazione locale, mirate
ad accrescere la consapevolezza del pericolo che alcune aree
rappresentano e il comportamento da adottare in caso di ritrovamento di
una mina. Nella foto: l'ambasciatore Lambertini con il 65° comandante
dei "Lancieri di Montebello" (8°), Col.Massimo Crocco Barisano Colizza.
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CAMBIO DI UNITA' CS Bn E SMR DEL CONTINGENTE ITALIANO
SHAMA, 16 MAGGIO 2017 - Nella base di Shama, quartier generale
del Contingente Italiano in Libano, si è concluso lunedì 15 maggio il
processo di Trasferimento di Autorità (ToA) delle unità Combat Support
Battalion (CS Bn) e Sector Mobile Reserve (SMR).
Alla cerimonia, che sancisce l’assunzione di responsabilità dei nuovi
reparti, ha presenziato il Comandante della Joint Task Force-Lebanon
(JTF-L) Sector West, il Generale di Brigata Francesco Olla, che ha
evidenziato l’importanza delle attività svolte dalle unità.
Il Combat Support Battalion è l’unità predisposta al supporto dei
reparti di manovra con le sue componenti del genio e delle trasmissioni,
fino a domenica 14 maggio su base Reparto Comando e Supporti Tattici
della Brigata POZZUOLO DEL FRIULI e ora su base dell’omologo Reparto
della Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA.
La Sector Mobile Reserve, l’unità di manovra di riserva tattica di
Sector West, è composta da uno squadrone di Cavalleria che, grazie alla
specificità dei mezzi a disposizione e il lungo addestramento condotto,
garantisce un impiego immediato in tutta l’Area di Operazioni del
complesso contingente internazionale. Il comando del SMR passa dal 1°
squadrone esplorante del Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) al 2°
squadrone esplorante del Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°).
Il contingente italiano, su base Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, si
appresta quindi al completamento dell’immissione in teatro operativo
libanese di tutte le unità alle dipendenze con l’Operazione “Leonte
XXII”, dal 2006 sotto egida delle Nazioni Unite a seguito della
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1701.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
MILITARY ADVISER ONU VISITA BASE AVANZATA ITALIANA
SHAMA, 12 MAGGIO 2017 - Giovedì 11 maggio si è conclusa la
visita ad una delle basi avanzate del contingente italiano in Libano con
la missione UNIFIL da parte del Ten. Gen. Carlos Humberto Loitey
(Uruguay), Military Adviser (MilAd) per le Nazioni Unite e responsabile
del Sotto-Segretariato Generale. Il generale Loitey, che ricopre
l’incarico dal 22 novembre 2016, è deputato alla supervisione e
all’assistenza di alcuni organi delle Nazioni Unite quali il
Segretariato Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Department of
Political Affairs e il Department of Peacekeeping Operations (DPKO) ed
è dirigente esecutivo e politico delle missioni militari di
mantenimento della pace, fra cui UNIFIL. Il Comandante della Missione,
il generale dell’esercito irlandese Micheal Beary e il Comandante della
Joint Task Force-Lebanon, il Generale di Brigata Francesco Olla, hanno
accolto il Military Adviser presso la base “UN-P 1-31”, l’avamposto dei
“caschi blu” italiani che senza sosta monitora la zona di confine tra
Libano e Israele attraverso attività di pattugliamento motorizzato e
appiedato lungo la cosiddetta Blue Line, la linea di demarcazione
dettata dalle Nazioni Unite il 7 giugno del 2000.
Nella base avanzata, dove attualmente è stanziato un plotone dei
“Lancieri di Montebello”, il MilAd ha avuto occasione di approfondire,
attraverso un briefing informativo, le tematiche connesse sia alla
definizione esatta della citata Blue Line da parte delle Autorità
Libanesi e Israeliane sia alle attività previste dalla Risoluzione del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1701 che il contingente
italiano svolge dal 2006 con l’Operazione “LEONTE”.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
COOPERAZIONE CIVILE-MILITARE CON “CHILDREN SPRING FESTIVAL"
SHAMA, 9 MAGGIO 2017 - Il contingente italiano, nell’ambito delle
attività della Joint Task Force Lebanon, ha svolto iL 7 maggio 2017
nella località As Sultaniyah, nel Sud del Libano, l’evento “CHILDREN
SPRING FESTIVAL EVENT 2017”.
Promosso con la cooperazione “Lebanese Association for Human Promotion
and Literacy” (ALPHA) e “AL QALAA Union of Municipalities”, i militari
dell’Esercito Italiano hanno svolto attraverso la cellula di
Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) numerose attività ricreative a
favore degli oltre duemila bambini presenti all’evento e provenienti da
diverse municipalità. Il festival si è sviluppato attraverso gli stand
dei diversi contingenti delle Nazioni Unite che costituiscono la
missione UNIFIL, con GRANATIERI DI SARDEGNA giochi e show di
intrattenimento. Il contingente italiano, attualmente su base Brigata
Meccanizzata con l’operazione “Leonte XXII”, in base a quanto sancito
dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1701,
svolge quotidianamente attività di supporto alla popolazione locale
attraverso progetti a loro favore, oltre alle attività operative di
controllo delle zone di confine e della linea di demarcazione meglio
nota come Blue Line e addestrative a favore delle unità dell’esercito
Libanese di stanza nel Sud del Libano.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
MILITARI ITALIANI GIOCANO AMICHEVOLE CALCIO CON IL TADAMON,
SQUADRA DI SERIE A
SHAMA, 8 MAGGIO 2017 – Si è svolta oggi, nello Stadio comunale di
Tiro “Sour Municipal Stadium Sport”, una partita amichevole di calcio
tra la squadra di serie A “Tadamon” ed una rappresentanza della Joint
Task Force Lebanon (JTF-L) con il Combat Service Support Battalion
(CSS-Bn) su base reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli”, prossimo
alla fine della missione.
L’evento, fortemente voluto dalla comunità locale, ha visto la
partecipazione del Comandante della JTF-L, Gen. Francesco Olla, autorità
locali di molte persone provenienti da differenti comunità.
Per l’occasione è stata consegnata dal Comandante della JTF-L, Gen.
Olla, e del Comandante del CSS-Bn, Col. Alessandro Tassi, al presidente
della “Tadamon” la maglia dell’Udinese calcio, proveniente dalla
donazione effettuata al reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli” dalla
Società Udinese calcio in particolare per mano della Signora Giuliana
Linda Pozzo, moglie del patron della squadra italiana di serie A.
La partita di calcio, terminata 6 a 4 per i padroni di casa, è stata
un’occasione per rafforzare ancor di più i rapporti di collaborazione
tra la popolazione locale ed il Contingente Italiano impiegato
nell’Operazione “LEONTE XXII”, risultato di un costante e diuturno
impegno dei militari nel supporto a favore degli abitanti del Libano del
Sud e nel rispetto dei lineamenti d’impiego dettati dalla Risoluzione
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1701.
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ITALBATT: "REDINI" PASSANO A LANCIERI DI MONTEBELLO
AL MANSOURI, 2 MAGGIO 2017 - Ha avuto luogo, nella base italiana
di Al Mansouri, la cerimonia di avvicendamento del comando di ITALBATT,
l’unità di manovra del Contingente Italiano della missione UNIFIL, tra
il Colonnello Angelo Di Domenico, cedente, e il Colonnello Massimo
Crocco Barisano Colizza, subentrante. Il passaggio della bandiera delle
Nazioni Unite alla presenza del Gen. Francesco Olla, Comandante della
Joint Task Force–Lebanon Sector West su base Brigata Meccanizzata
GRANATIERI DI SARDEGNA, e degli stendardi dei Reggimenti “Genova
Cavalleria” (4°) e “Lancieri di Montebello” (8°), ha sancito
ufficialmente l’inizio dell’operazione “Leonte XXII” per il
“Montebello”.
La cedente Task Force “Genova” nel corso dell’ultimo mese ha condotto un
corso di lingua italiana a favore delle giovani studentesse
dell’Istituto Femminile di Tiro e uno di Information Communication
Technology a favore di circa 10 donne in collaborazione con il Social
Development Centre che opera nell’area a Sud del Litani. I progetti di
formazione, oltre ad aver contribuito ad infondere una conoscenza di
base delle materie trattate, hanno volutamente coinvolto l’importante
dimensione femminile nell’ottica di una prospettiva di gender, aspetto
fondamentale nella condotta delle operazioni internazionali delle
Nazioni Unite.
Le “redini” della Task Force ITALBATT passano quindi al reggimento
“Lancieri di Montebello” (8°), con le unità operative del proprio Gruppo
Squadroni Esplorante - che esprimono nell’ambito della stessa operazione
anche la riserva tattica di settore alle dirette dipendenze del Generale
Comandante il Sector West - e un Battaglione del 1° reggimento
“Granatieri di Sardegna”, entrambi di stanza a Roma.
I compiti operativi che i “Verdi Lancieri” saranno chiamati ad assolvere
nella propria area di operazione sono definiti dalla risoluzione 1701
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e che vedono, tra gli
obiettivi principali, la cessazione delle ostilità attraverso un
costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione
locale, attraverso la funzione operativa di cooperazione civile-militare
(CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi dislocate nel Libano del
Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di
attività addestrative e operative congiunte.
In Patria i “Lancieri di Montebello” e i Granatieri continueranno ad
assicurare le attività di alta rappresentanza e cerimoniale di stato
nella città di Roma, così come le attività operative nell’ambito
dell’Operazione “Strade Sicure” in Roma Capitale.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
SHAMA, 27 APRILE 2017 - Nella base Unifil di Shama, intitolata al
Ten. Andrea Millevoi, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, è
avvenuto il passaggio di responsabilità del comando del Settore Ovest e
del contingente italiano che opera nell’ambito della missione Unifil
(United Nations Interim Force in Lebanon), la forza di interposizione
delle Nazioni Unite nel Sud del Libano. La Brigata GRANATIERI DI
SARDEGNA è subentrata alla POZZUOLO DEL FRIULI nell'operazione "Leonte".
La cerimonia si è svolta alla presenza del Capo Missione e Comandante
della missione Unifil, il generale irlandese Michael Beary, del
Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Ammiraglio
di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, e di numerose autorità politiche e
locali del Libano del Sud. Il generale Beary durante la sua allocuzione
ha ringraziato il personale della Brigata POZZUOLO DEL FRIULI per il
prezioso contributo fornito per sei mesi e per l'importante ruolo
ricoperto nell’ambito delle attività previste della Risoluzione delle
Nazioni Unite n. 1701.
La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, la più antica dell'Esercito Italiano,
ha già condotto l’operazione nella terra dei cedri nel 2014 con “Leonte
XV”, rilevando, come allora, il Comando della Joint Task Force dalla
Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI. In sei mesi gli uomini e le
donne dell'operazione "Leonte XXI" hanno svolto oltre 37.500 attività
operative diurne e notturne, quattromila attività operative congiunte
con le Forze Armate Libanesi e completato 58 progetti di cooperazione
civile e militare.
La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA, di stanza in Roma Capitale con il 1°
Reggimento Granatieri e il Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°)
oltre ad essere impiegata nelle attività operative sul territorio
nazionale ed internazionale, con la sua plurisecolare storia è la Grande
Unità dell’Esercito Italiano incaricata di svolgere le attività di
presidio, alta rappresentanza e cerimoniale di Stato presso le sedi
istituzionali.
cellula pubblica informazione sector west di UNIFIL
BRIGATA GRANATIERI DI SARDEGNA PRONTA PER LEONTE XXII
ROMA, 12 APRILE 2017 - La Brigata GRANATIERI DI SARDEGNA ha
completato l'approntamento per l'immissione nel teatro operativo
libanese. Il 104° Comandante, Generale Francesco Olla, assumerà a breve
il comando del Sector West di UNIFIL in cui operano 3.700 “caschi blu”
di 12 nazioni: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia,
Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Lancieri
di Montebello e Granatieri di Sardegna tornano nella terra dei cedri
dopo tre anni con la Joint Task Force - Lebanon (JTF-L) per l'Operazione
"Leonte XXII".
Lunedì 10 aprile, nella caserma intitolata alla Medaglia d'Oro al Valor
Militare Generale Antonio Gandin, comandante della Divisione ACQUI
trucidato nel settembre 1943 a Cefalonia, si è svolta la cerimonia di
saluto al contingente in partenza. Presente l'Ordinario militare, Mons.
Santo Marcianò, il Comandante della Divisione ACQUI, Gen. D. Antonio
Vittiglio, ha presieduto una sobria cerimonia di saluto al termine
dell'intenso periodo di addestramento del personale che farà parte del
contingente multinazionale del Sector West di UNIFIL.
Nella sua allocuzione, il Generale Olla ha ricordato il lavoro per
l'approntamento, cominciato subito dopo aver lasciato ai primi di
gennaio gennaio la guida dell'Operazione "Strade Sicure" in Roma
Capitale. In un paio di mesi i soldati sono stati preparati a svolgere
tutti i compiti previsti dalla Risoluzione delle Nazioni Unite 1701, che
prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità nelle zone di
confine con Israele, l'assistenza alla popolazione locale e il supporto
all'addestramento delle Forze Armate Libanesi.
Prima della cerimonia di saluto, l'Ordinario Militare ha celebrato il
precetto pasquale a favore dei reparti della Brigata che a breve saranno
proiettati all'estero, e delle loro famiglie.
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notizie fino a partenza brigata
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