TEN. COL. GIUSEPPE ANNECCA CEDE COMANDO CSB-SW A TEN. COL. IVANO
BORSERINI
SHAMA, 7 NOVEMBRE 2016 - Questa mattina, nella base di Shama,
sede del quartier generale dei caschi blu italiani in Libano, hanno
avuto luogo le cerimonie di avvicendamento alla guida del Combat Support
Battalion e della Sector Mobile Reserve del Sector West. Il tenente
colonnello Ivano Borserini è subentrato al pari grado Giuseppe Annecca
mentre, il capitano Salvatore Galasso è subentrato al capitano Aurelio
Murianni. Il passaggio di responsabilità di queste due importanti
componenti è avvenuto alla presenza del comandante del Sector West di
Unifil, generale Ugo Cillo.
Il battaglione di supporto delle unità operative (Combat Support
Battalion) garantisce al settore ovest le unità tecnico-specialistiche
fornite: dal 3° reggimento genio guastatori di Udine, del 7° reggimento
trasmissioni di Sacile, il reparto comando e supporti tattici “Pozzuolo
del Friuli” di Gorizia, del 7° reggimento NBC di Civitavecchia e dal 33°
reggimento trasmissioni di Treviso nonché, assetti cinofili del centro
militare veterinario di Grosseto. Al suo interno anche una compagnia
armena con compiti di force protection. La Sector Mobile Reserve, alle
dirette dipendenze del generale comandante, è affidata allo squadrone
del Reggimento Genova Cavalleria (4°) di Palmanova.
Il generale Cillo, ha ringraziato i militari per il lavoro svolto nel
corso del mandato e sottolineato l’importanza che gli assetti ricoprono
per l’intero settore di responsabilità. Presenti alla cerimonia anche la
dottoressa Simona De Martino, primo consigliere dell’ambasciatore
d’Italia in Libano, il generale Pierluigi Monteduro, addetto militare in
Libano e il console onorario d’Italia a Tiro, Ahmad Seklaoui. L’attuale
missione in Libano è a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del
Friuli”. I militari italiani da dieci anni operano per l’applicazione
della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
ITALBATT: IL 151° TORNA A CASA, “GENOVA CAVALLERIA” AL COMANDO
AL MANSOURI, 20 OTTOBRE 2016 - Con la resa degli onori alla
Bandiera di Guerra del 151° reggimento fanteria “Sassari” di Cagliari e
allo Stendardo del reggimento “Genova Cavalleria”(4°) di Palmanova
(Udine) ha avuto luogo nella base italiana di Al Mansouri la cerimonia
di avvicendamento tra il colonnello Enrico Rosa e il colonnello Angelo
Di Domenico al comando di Italbatt, l’unità di manovra del contingente
italiano di UNIFIL che opera nel Sud del Libano.
Con il passaggio della bandiera delle Nazioni Unite, alla presenza del
Comandante del Sector West di UNIFIL, generale Ugo Cillo, si apre
ufficialmente l’operazione “Leonte 21” per i dragoni di “Genova
Cavalleria”.
Durante i sei mesi di missione trascorsi agli ordini del colonnello
Rosa, i militari di Italbatt, tra questi anche i cavalieri del gruppo
squadroni del reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) di Palermo, del
reggimento "Cavalleggeri Guide" (19°) di Salerno e militari del 62°
reggimento fanteria “Sicilia” di Catania, hanno effettuato numerosi
pattugliamenti lungo la "Blue line", la linea di demarcazione che separa
il Libano da Israele e l’area costiera a sud della città di Tiro.
Numerose anche le attività operative ed addestrative condotte con le
forze armate libanesi nell’ottica di una loro sempre maggiore autonomia
per la sicurezza e la stabilizzazione dell’area.
Altrettanto importanti sono state le iniziative in supporto della
popolazione locale portate a termine mediante la realizzazione di
progetti di cooperazione civile-militare nelle diciannove municipalità
presenti nell’area di responsabilità.
Da oggi, nei ranghi di Italbatt, oltre a personale del Genova Cavalleria
anche personale del reggimento “Lancieri di Novara”(5°) di Codroipo e
del 132° reggimento artiglieria “Ariete”.
Il contingente italiano in Libano è attualmente guidato dalla Brigata di
cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI e contribuisce da dieci anni a garantire
il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
LEONTE XX: CONSEGNATE MEDAGLIE ONU AI PEACEKEEPERS DI ITALBATT
AL MANSOURI, 18 OTTOBRE 2016 - Alla vigilia del passaggio della responsabilità di Italbatt dal 151° Fanteria al Reggimento "Genova Cavalleria (4°)", il colonnello Enrico Rosa ha consegnato ai peacekeepers le medaglie concesse dal Segretario Generale delle Nazioni Unite in riconoscimento del lavoro in favore della pace e della stabilità nel sud del Libano in adempimento del mandato della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Durante l'operazione Leonte XX, hanno fatto parte di Italbatt oltre ai Sassarini del 151° anche assetti del 6° Lancieri AOSTA, del 19° Cavalleggeri Guide e del 62° Fanteria. Rivolgendosi agli uomini e alle donne di Italbatt schierati sul piazzale della Base ONU di Al Mansouri, il 52° Comandante del 151°, si è congratulato con i peacekeepers per il modo con cui hanno lavorato e l'alta professionalità dimostrata. Subito dopo, accanto ai pennoni delle bandiere, è stato inaugurato il nuraghe che, come tradizione in ogni missione fatta, i soldati sardi costruiscono rispettando la tradizione che prevede la sovrapposizione dei massi senza l'uso di alcuna malta cementizia.
SHAMA, 17 OTTOBRE 2016 - La Brigata di cavalleria POZZUOLO DEL
FRIULI è subentrata alla Brigata SASSARI al comando dell'operazione
“Leonte” inserita nella missione Unifil (United Nations Interim Force in
Lebanon), la Forza di interposizione delle Nazioni Unite nel Sud del
Libano. Il passaggio di responsabilità tra il cedente gen. Arturo Nitti,
42° Comandante della SASSARI, e il subentrante gen. Ugo Cillo, 79°
Comandante della POZZUOLO, si è svolto alla presenza del generale
irlandese Michael Beary, Capo missione e Comandante delle forze Onu nel
Libano meridionale, del generale Giovanni Fantuzzi, vicecomandante del
Comando Operativo di vertice Interforze (COI), e delle massime autorità
civili, religiose e militari del Libano del Sud.
“Durante questi sei mesi gli uomini e le donne della Brigata SASSARI
si sono distinti nel condurre una serie di attività operative che sono
la ragione di vita dei 'caschi blu' di Unifil - ha detto il generale
Beary - siate fieri del legame che avete instaurato con la
popolazione locale, testimoniato dalle autorità libanesi qui presenti
oggi, segno dell’affetto e del rispetto della popolazione libanese”.
Nel fare riferimento alla complessità e alla costante evoluzione dello
scenario nel quale hanno operato i militari italiani di Unifil, il
generale Nitti ha sottolineato che “il successo della missione è
stato determinato dalla professionalità e dall'approccio di ogni singolo
peacekeeper, improntato al rispetto e sostenuto da passione, dedizione e
spirito di servizio”.
L’operato della Brigata SASSARI è stato incentrato sul dialogo con le
autorità civili e religiose locali, e volto al supporto della
popolazione civile tramite la realizzazione di progetti di cooperazione
civile-militare nei settori della sanità, dell’istruzione e dei lavori
pubblici. Ulteriore impegno dei “Sassarini” è stato il mantenimento
della stabilità dell’area, nonché l’incremento delle attività operative
e addestrative, il tutto d’intesa con le forze armate libanesi,
nell’ottica di una loro sempre maggiore ed autonoma capacità
d’intervento in tutta l’area di responsabilità, specialmente lungo la
"Blue line", la linea di demarcazione che separa il Libano da Israele.
La Brigata di Cavalleria POZZUOLO DEL FRIULI, alla sua quinta missione
in Libano con i colori delle Nazioni Unite (la prima fu nel 2006),
assume il comando del settore Ovest di Unifil in cui operano 3.700
“caschi blu” di 12 nazioni: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia,
Finlandia, Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
capitano c.
(li) biagio liotti
portavoce del contingente italiano in libano
capo cellula pubblica informazione del sector west di UNIFIL
AVVICENDAMENTO AL 46° TASK GROUP ITALAIR
NAQOURA, 14 OTTOBRE 2016 - Presso il Comando della missione delle
Nazioni Unite in Libano, alla presenza del Comandante del Contingente
Italiano di Naqoura e della Task Force “ITALAIR”, Colonnello Giovanni
Maria Scopelliti, il Ten. Col. pilota Giuseppe De Salvo ha ceduto il
comando del 46° Task Group al Ten. Col. pilota Antonio Fusco, Comandante
subentrante del 47° Task Group.
Fondata nel 1979, ITALAIR
è l’unità più antica della missione UNIFIL (United Nations Interim Force
in Lebanon), nonché l’unico reparto di volo interforze schierato
dall’Italia in un Teatro Operativo estero, e durante i suoi 37 anni ha
effettuato più di 40.000 ore di volo per il mantenimento della pace nel
sud del Libano
VEDI. Gli
equipaggi di Esercito, Marina e Aeronautica Militare, con i sei
elicotteri AB-212, sono pronti a decollare in meno di 30 minuti per
effettuare differenti tipologie di missioni tra cui anche eventuali
evacuazioni sanitarie (CASEVAC) e giornalmente voli di ricognizione e di
osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la
Blue Line, la linea di demarcazione esistente tra il Libano e Israele,
nel rispetto della risoluzione 1701 e della successiva 2503 del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel corso del proprio mandato, il 46° Task Group, ha inoltre effettuato
numerose attivita’ antiincendio (anche in zone minate a ridosso della
Blue Line) nonche’ operazioni di trasporto V.I.P ,come avvenuto in
occasione della visita, la prima in un Teatro Operativo, del signor
Presidente della Repubblica al Contingente Italiano schierato nel Sud
del Libano.
www.difesa.it
VISITA COMMIATO GEN. NITTI A CAPO SMD LIBANESE GEN. KAHWAJI
BEIRUT, 10 OTTOBRE 2016 - Il generale Arturo Nitti è stato
ricevuto per una visita di commiato dal Capo di Stato Maggiore della
Difesa libanese, generale Jean Kahwaji. A pochi giorni dal termine del
mandato semestrale della Brigata SASSARI alla guida dell’operazione
“Leonte”, Kahwaji si è detto particolarmente soddisfatto per la qualità
dell’operato dei “caschi blu” italiani nel garantire il rispetto della
risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu.
Un vivissimo apprezzamento è stato espresso dal generale Kahwaji nei
confronti del contingente italiano per la fattiva collaborazione
evidenziata nell’addestramento e nella formazione del forze armate
libanesi nell’ottica di una loro sempre maggiore ed autonoma capacità
d’intervento. In tale ottica, Kahwaji si è detto particolarmente
entusiasta dei risultati conseguiti al termine dell’ultima esercitazione
congiunta, di tipo dinamico a fuoco, la prima di questo genere ad essere
stata concepita, organizzata e condotta da parte di un contingente di
UNIFIL con le forze armate libanesi.
Nel fare riferimento ai tratti distintivi della missione, il generale
Nitti ha sottolineato come “il supporto fermo e risoluto garantito
dai militari delle Lebanese Armed Forces abbia permesso di trovare, in
ogni circostanza, le soluzioni più idonee a preservare la stabilità e a
garantire che in quest’area si continui a vivere uno dei più lunghi
periodi di calma mai registrati in precedenza”.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
VISITA
DEL MINISTRO DEGLI ESTERI PAOLO GENTILONI IN LIBANO
BEIRUT, 10 OTTOBRE 2016 - “Crediamo nel futuro di questo Paese
che conosciamo molto bene, anche per la presenza nel Sud dei nostri
militari impegnati con la missione delle Nazioni Unite UNIFIL”. Lo
ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione
Internazionale Paolo Gentiloni nel corso della sua visita in Libano
dove, il 7 ottobre, ha incontrato il premier Tammam Salam, il presidente
del Parlamento Nabih Berri e il capo della diplomazia libanese Gebral
Bassil.
Il titolare della Farnesina ha incontrato anche il comandante del
contingente italiano in Libano, generale di brigata Arturo Nitti, al
quale ha manifestato l’apprezzamento del Governo e suo personale per
l’impegno dei militari italiani nell’ambito della Forza di
interposizione schierata al confine con Israele, testimonianza concreta
del sostegno italiano alle Nazioni Unite, in uno scenario cruciale per
gli equilibri del Medio Oriente.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CON I SASSARINI SULLA BLUE LINE
RAS AL NAQOURA, SETTEMBRE 2016 - Visita alle postazioni avanzate di ITALBATT. Nella UNP 1-32A i Sassarini del 151° Fanteria vigilano sul passo di Ras Al Naqoura che segna il confine tra Libano e Israele ed è il luogo ove, periodicamente, il Comandante di UNIFIL incontra le parti per fare il punto sul rispetto della risoluzione ONU 1701 del 2006. Nella postazione UNP 1-31 sono invece i Lancieri di Aosta a vigilare sulla linea blu.
IN PATTUGLIA CON LE FORZE ARMATE LIBANESI
AL MANSOURI, SETTEMBRE 2016 - La risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu oltre a prevedere il monitoraggio della cessazione delle ostilità con Israele e l'assistenza alla popolazione libanese, impegna UNIFIL a fornire supporto alle forze armate libanesi (LAF). Oltre all'addestramento, le attività di pattugliamento congiunto con le LAF sono una delle attività che quotidianamente compiono i "caschi blu". Nel video tre diversi tipi di pattuglia: quella automontata, col compito di controllare il territorio e individuare eventuali siti di lancio di razzi, quella a piedi e quella nei villaggi e nei mercati per mantenere costante la presenza delle LAF e alta la fiducia della popolazione nelle sue forze armate e in UNIFIL.
ESERCITAZIONE A FUOCO “CASCHI BLU” ITALIANI CON FORZE ARMATE LIBANESI
SHAMA, 28 SETTEMBRE 2016 - Si è conclusa oggi, nel poligono di Al
Hinnyia, nel Sud del Libano, un’importante esercitazione congiunta tra i
“caschi blu” italiani e i militari delle forze armate libanesi.
L’esercitazione, di tipo dinamico a fuoco in un contesto operativo
caratterizzato dal massimo realismo, è la prima di questo genere ad
essere stata concepita, organizzata e condotta con le Lebanese Armed
Forces da parte di un contingente di UNIFIL (United Nations Interim
Force in Lebanon), la Forza di interposizione della Nazioni Unite
schierata al confine con Israele.
L’attività odierna, programmata a seguito di un intenso ciclo
addestrativo, si prefiggeva lo scopo di testare le procedure
tecnico-tattiche elaborate e condivise tra i peacekeepers di Italbatt,
l’unità di manovra su base 151° Reggimento fanteria “Sassari”, e i
berretti verdi del 6° reggimento di reazione delle forze armate
libanesi. In tale contesto, le unità esercitate a livello pattuglia
hanno simulato le procedure da adottare in caso di attacco diretto
sferrato da forze ostili non convenzionali, al fine di acquisire i
necessari automatismi che consentono di gestire al meglio possibili
situazioni di crisi, facendo ricorso a misure di risposta immediate
commisurate al livello di minaccia, rispettose delle regole di ingaggio
e in totale sicurezza.
L’esercitazione rappresenta il primo passo per lo sviluppo di ulteriori
momenti addestrativi tra il contingente italiano di UNIFIL e le forze
armate libanesi che siano il più possibile aderenti alla condotta di
future attività operative congiunte.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
“CASCHI
BLU” ITALIANI ADDESTRANO LE FORZE ARMATE LIBANESI
SHAMA, 27 SETTEMBRE 2016 - Si sono conclusi con la cerimonia di
consegna degli attestati di frequenza una serie di corsi intitolati “UXO
& Mine Awareness”, importanti attività addestrative incentrate sul
riconoscimento di ordigni inesplosi e mine terrestri che i militari del
contingente italiano di UNIFIL hanno organizzato a favore di personale
delle Forze armate libanesi e di militari dei contingenti stranieri che
operano nell’ambito del Sector West.
Durante le fasi teoriche dei corsi sono state trattate le tematiche
relative alla sensibilizzazione sulle minacce esplosive caratteristiche
del teatro libanese e sulla potenziale presenza di aggressivi chimici e
dei pericoli da essa derivanti. La fase pratica è stata invece
caratterizzata da una serie di esercitazioni durante le quali i
frequentatori si sono addestrati al riconoscimento degli ordigni
esplosivi convenzionali e alle procedure sanitarie d’urgenza da adottare
in caso di incidenti.
Grazie al personale specializzato EOD/IEDD e dal personale qualificato
CBRN del contingente nazionale, le Forze armate libanesi e il personale
militare proveniente dai contingenti non nazionali operanti in ambito
UNIFIL hanno incrementato in maniera significativa la preparazione sugli
ordigni esplosivi convenzionali a tutto vantaggio dell’interoperabilità
e del coordinamento tra le unità di differenti forze armate presenti
nell’area di responsabilità del Sector West.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
IL COMANDANTE DEL SECTOR WEST DI UNIFIL, GEN.
ARTURO NITTI, PARLA DELLA MISSIONE
SHAMA, 21 SETTEMBRE 2016 - Il generale Arturo Nitti, Comandante
del Sector West di UNIFIL, parla per la prima volta della missione
quando manca poco meno di un mese dall'avvicendamento con la Brigata che
sostituirà la SASSARI e comincerà l'Operazione "Leonte XXI".
Il 42° Comandante della Brigata SASSARI parla delle principali attività
svolte dal contingente italiano, delle difficoltà rappresentate dal
passaggio da operazioni ad alta intensità, alle quali erano stati sempre
destinati i Sassarini, ad una missione dove il contatto e il supporto
alla popolazione sono pedine fondamentali per il successo. Aiuti
sanitari e addestramento delle Forze Armate Libanesi gli altri settori
di maggior impegno, sempre - rivela il generale Nitti - col pensiero
rivolto alle famiglie lontane.
ALLA SCOPERTA DI ITALAIR, CON UNIFIL IN VOLO DA
37 ANNI PER LA PACE
NAQOURA, 20 SETTEMBRE 2016 - La Task Force ITALAIR è l’unità più antica della missione UNIFIL e dal 1979 ha effettuato 40 mila ore di volo per difendere la pace e la sicurezza nel Libano del Sud. Nel video il comandante della 46a Task Force ITALAIR, Col. Gianni Scopelliti, illustra i compiti del reparto e parla dei obbietivi raggiunti dal reparto in 37 anni di attività. Il comandante del Gruppo di Volo, Ten. Col. Giuseppe De Salvo, ci accompagna nell'hangar di Naquoura alla scoperta dell'incessante attività degli specialisti dell'Aves che mantengono in efficenza gli elicotteri a dispozione 24 ore su 24 per effettuare missioni di vario tipo, tra cui anche evacuazioni sanitarie (CASEVAC), voli di ricognizione e di osservazione in tutta l’area di operazioni e in particolare lungo la Blue Line, la linea di demarcazione tra Libano e Israele, fissata dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Gli elicotteri di ITALAIR effettuano anche il trasporto di VIP, tra i quali anche Papa Giovanni Paolo II. ITALAIR è l'unico reparto di volo interforze schierato dall'Italia in un teatro operativo estero.
K9: I CINOFILI DELL'ESERCITO IN AZIONE
SHAMA, SETTEMBRE 2016 - Pedina essenziale per la sicurezza delle basi del Sector West di Unifil è il Team K9 dell'Esercito Italiano. I cani addestrati all'individuazione di esplosivi controllano ogni mezzo che entra nelle basi ed effettuano costantemente le bonifiche delle aree di competenza. Nel video il capo Team K9 spiega i compiti dei binomi cinofili e ci fa assistere ad una simulazione per la ricerca di esplosivo su un veicolo.
CORSO DI CUCINA ITALIANA PER DONNE LIBANESI
AL MANSOURI, 20 SETTEMBRE 2016 - Un corso di cucina italiana è stato tenuto dai cuochi del contingente italiano di UNIFIL per le donne del villaggio di Al Qulaiylah nella base di ITALBATT. Alla presenza del sindaco del villaggio, dott. Abdel Karim Hassan, e del comandante di ITALBATT, Col. Enrico Rosa, le signore hanno seguito l'ultima lezione dedicata alla caponata di melanzane alla siciliana. Particolare curiosità è stata prestata al modo di trattare le melanzane che costituiscono anche uno dei principali ingredienti delle prelibatezze della cucina libanese che è considerata la mamma di tutte le cucine del Medio Oriente. E per dimostrarlo praticamente, in tavola sono arrivati anche piatti tipici del Paese dei Cedri preparati dalle signore. Al termine il Col. Rosa ha consegnato gli attestati di partecipazione e ha ricevuto in dono un oggetto d'artigianato realizzato da una delle partecipanti.
ITALBATT, INCONTRO CON IL SINDACO AL QULAIYLAH
AL MANSOURI, 20 SETTEMBRE 2016 - La stretta cooperazione con le municipalità e i sindaci nell'area di competenza è una delle chiavi del successo dell'azione del contingente italiano del Sector West di UNIFIL in Libano. Le attività sociali e gli aiuti alla popolazione negli ultimi 10 anni hanno consentito di migliorare la situazione e alleviare molte delle criticità presenti. Nel video documentiamo l'incontro, nella base 1-26, del Comandante di ITALBATT, Col. Enrico Rosa, 52° Comandante del 151° Fanteria, col dott. Abdel Karim Hassan, sindaco del villaggio di Al Qulaiylah. "Abbiamo la responsabilità - ha detto il dott. Hassan - di garantire un futuro di pace ai nostri giovani. Per questo dobbiamo investire nella pace e continueremo a collaborare con impegno col contigente italiano".
LA SOLIDARIETA' DEI SARDI A MA'RAKAH
MA'RAKAH, 19 SETTEMBRE 2016 - La solidarietà dei sardi oggi è arrivata a Ma'rakah, un villaggio libanese che ricade nell'area di controllo del contingente italiano del Sector West di Unifil. La cellula Cimic, la cooperazione civile militare, ha consegnato nell'ambulatorio locale materiale sanitario raccolto, col coordinamento del Gen. Giangabriele Carta e del Club Rotary Cagliari Est, in varie località dell'isola e destinato ai meno abbienti del villaggio, a bambini e alle madri. Il contingente italiano da 10 anni aiuta la popolazione di Ma'rakah e nel discorso di ringraziamento le autorità locali hanno voluto ricordare tutti i nomi dei comandanti italiani che nel corso degli anni si sono avvicendati nella gara di solidarietà a favore dell'ambulatorio del villaggio. "Abbiamo lo stesso mare che ci unisce - ha detto l'ex sindaco del villaggio Ahmad Hejazi - e io ormai ho due cuori: uno libanese e uno italiano". Nel consegnare il materiale, il Ten. Col. Giuseppe Annecca, ha anche elencato le associazioni sarde alla cui generosità si deve la raccolta dei materiali consegnati all'ambulatorio.
ALLA SCOPERTA DI TIRO COL PROF. HASSAN RAMEZ
BADAWI
TIRO, 18 SETTEMBRE 2016 - Inseriti dall'UNESCO nella lista del patrimonio dell'Umanità i siti archeologici di Tiro, messi in sicurezza grazie al lavoro del Contingente italiano di UNIFIL, sono ora nuovamente visitabili e ogni settimana sono proprio i "caschi blu" del Sector West a poter godere di uno spettacolare "archeo walk" nelle due aree archeologiche risalenti al periodo romano e bizantino. La guida di eccezione nel video è il prof. Hassan Ramez Badawi, coordinatore del dottorato in archeologia del'Università Libanese- Campus Rafik Hariri - Hadath, che ha illustrato ai soldati italiani il sito e la storia di Tiro, città dalla quale partirono i fondatori di Cagliari.
CERIMONIA AMMAINA BANDIERA AL QUARTIER GENERALE
DEL SECTOR WEST
SHAMA, 18 SETTEMBRE 2016 - Ogni giorno al calar del sole nel Quartier Generale del Settore Ovest di Unifil, come in ogni caserma ltaliana, si svolge la cerimonia dell'ammaina bandiera.
ITALBATT: I "CASCHI BLU" SASSARINI AL LAVORO
PER LA PACE
AL MANSOURI, 18 SETTEMBRE 2016 - Il 18 Aprile scorso il 151° Reggimento Fanteria della Brigata SASSARI, integrato da assetti del 6° Lancieri AOSTA, del 19° Cavalleggeri Guide e del 62° Fanteria, ha assunto la responsabilità di ITALBATT, l’unità di manovra del contingente italiano di UNIFIL che opera nel Sud del Libano. Il comandante di ITALBATT, Col. Enrico Rosa, 52° comandante del 151°, illustra l'attività svolta e spiega l'approccio italiano (e in stile sassarino) al peacekeeping. Oltre al monitoraggio della Blue Line per garantire il cessate il fuoco tra Libano e Israele e il supporto alle forze armate libanesi, i nostri "caschi blu" hanno riservato molte delle loro energie al sostegno delle popolazioni. Aiutati in questo anche dalla generosità dei Sardi che ha permesso di raccogliere tantissimi materiali destinati alle scuole, agli orfanotrofi, agli ambulatori e alle fasce più povere della popolazione individuate dalle Autorità locali.
ORFANI FORZE ARMATE LIBANESI OSPITI DEI CASCHI
BLU SASSARINI
SHAMA, 17 SETTEMBRE 2016 - Giochi di gruppo, mini tornei di
calcio balilla, ping pong, calcetto e pallavolo, laboratori artistici e
culinari, animazioni musicali. Sono alcune delle attività in cui 60
orfani delle forze armate libanesi, tra i 7 e i 18 anni, si sono
cimentati nella base Onu di Shama, nel Sud del Libano, trasformata per
alcune ore in un vero e proprio campo estivo all’aperto. Ospiti dei
“caschi blu” sassarini del contingente italiano di Unifil orfani e loro
familiari, appartenenti alla “Martyr Lieutenant Colonel Sobhi Al Akoury
Association”, organizzazione fondata nel 2008 a Beirut dalla signora
Lea, vedova del tenente colonnello Sobhi Al Akoury, da cui
l’associazione prende il nome. L’ufficiale rimase ucciso nel 2007
durante la cruentissima battaglia di Nahr El Bared, una località nei
pressi di Tripoli, nel nord del Libano, teatro di 105 giorni di scontri
che tennero impegnate le forze armate libanesi contro alcune cellule
terroristiche rifugiatesi all’interno del campo profughi palestinese
della zona.
All’evento ha partecipato il comandante delle forze armate libanesi
schierate nel settore a Sud del fiume Litani, generale Charbel Abou
Khalil che ha aperto i confronti agonistici cimentandosi col capo di
Stato Maggiore del Sector West, Col. Gianfranco Altea, in squadra con i
giovani ospiti.
LIBANO: AIUTI ITALIANI PER ORFANOTROFIO
AT-TAHIR DI AS SULTANIYAH
AS SULTANIYAH, 17 SETTEMBRE 2016 - Grazie agli aiuti del
Contingente italiano di UNIFIL e al lavoro della Cellula CIMIC del
Sector West, le ali maschile e femminile dell'orfanotrofio "At-Tahir" di
As Sultaniyah sono ora completamente arredate e pronte ad accogliere i
giovani ospiti col massimo di comfort. Il taglio del nastro inaugurale è
stato preceduto da una solenne cerimonia nell'aula magna
dell'orfanotrofio, alla presenza di tutte le autorità delle municipalità
della zona, del Capo di Stato Maggiore del Sector West di UNIFIL, Col.
Gianfranco Altea, del Ten. Col. Mohd Alim Nazim, Comandante del
Battaglione malese che ha la responsabilità del settore di As
Sultaniyah, e della stampa locale.
Nel suo intervento il direttore dell'orfanotrofio "At-Tahryr" di As
Sultaniyah, professor Ali Majid, ha ringraziato UNIFIL e il Contingente
italiano per il lavoro svolto. Il Col. Altea ha ricordato i legami
plurimillenari che legano Libano e Italia e l'impegno di tutti i
peacekeepers di UNIFIL per portare pace e stabilità nel Libano del sud e
aiutare la popolazione.
CONSEGNATE LE MEDAGLIE ONU AI PEACEKEEPERS
SASSARINI
SHAMA, 17 SETTEMBRE 2016 - Dopo la cerimonia dell'alzabandiera, il comandante del Sector West di UNIFIL, Gen. Arturo Nitti, ha consegnato ai peacekeepers del contingente italiano le medaglie concesse dal Segretario Generale delle Nazioni Unite in riconoscimento del loro lavoro in favore della pace e della stabilità nel sud del Libano in adempimento del mandato della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Rivolgendosi agli uomini e alle donne del Contingente, attualmente su base Brigata SASSARI schierati sul piazzale della Base ONU di Shama, il Gen. Nitti si è congratulato con i peacekeepers per il modo con cui hanno svolto i compiti loro assegnati e continuano a lavorare con immutato impegno a poco più di un mese dal previsto avvicendamento con la Brigata italiana che darà il cambio alla SASSARI.
LA COLLABORAZIONE DEI "CASCHI BLU" SASSARINI
CON LA CROCE ROSSA DI TIRO
TIRO, 16 SETTEMBRE 2016 - L’assistenza alla popolazione libanese
è uno dei compiti assegnati a UNIFIL, la Forza di interposizione delle
Nazioni Unite schierata nel sud del Paese dei Cedri, in applicazione
della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Per questo durante il
suo periodo di permanenza in Libano, ITALBATT, l’unità di manovra del
contingente italiano su base 151° Reggimento fanteria "Sassari", ha
collaborato strettamente con la Croce Rossa di Tiro con donazioni di
sangue dei "caschi blu" sassarini e la consegna di materiali donati
dalla popolazione della Sardegna.
Le donazioni di sangue sono avvenute in diverse occasioni e sono state
particolarmente apprezzate quelle effettuate nei giorni del Ramadan,
nono mese lunare del calendario islamico consacrato alla preghiera e al
digiuno durante il quale le donazioni subiscono una battuta d’arresto,
provocando una carenza di sangue e di emoderivati nelle strutture
sanitarie locali.
Nel video possiamo seguire il comandante di ITALBATT, Col. Enrico Rosa
(52° Comandante del 151°), nel suo incontro con i dirigenti della Croce
Rossa di Tiro in occasione dell'ultima consegna di materiali effettuata
dai sassarini prima della loro partenza dal Libano. Nel colloquio viene
tracciato un bilancio di quanto fatto negli ultimi sei mesi e poste le
basi per la prosecuzione del "filo diretto" che si è stabilito tra
Sardegna e Croce Rossa di Tiro anche per i legami plurimillenari tra i
due popoli. La Croce Rossa di Tiro ha la responsabilità di 70 villaggi
della provincia di Tiro, la più vasta dell'intero Libano. Per
fronteggiare le emergenze i volontari della Croce Rossa dispongono di
sette ambulanze medicalizzate pronte a partire ad ogni richiesta al
numero di emergenza 140. Non sono rari i casi in cui la Croce Rossa di
Tiro, per la professionalità dei suoi operatori, viene chiamata ad
operare anche fuori provincia.
AVVICENDAMENTO AL COMANDO DI MALBATT
(MALESIA-BRUNEI)
UNP 2-1 MA'RAKAH CAMP, 16 SETTEMBRE 2016 - Cerimonia di avvicendamento al comando di MALBATT, il contingente della Malesia e Brunei schierato nel Sector West di UNIFIL, tra i Colonnelli Arif Bin Tan Sri Ismail Reizal (MALBATT 850-3) e Mohd Alim Nazim (MALBATT 850-4). La cerimonia è stata presieduta dal Capo Missione e Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Michael Beary, alla presenza del Comandante del Sector West, Gen. Arturo Nitti, e delle autorità militari e civili libanesi. Nel Sector West di UNIFIL sono schierati 3.700 caschi blu di 12 nazionalità: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Gli italiani sono mille, metà dei quali della Brigata SASSARI. Nel video tutte le fasi della cerimonia e la parata finale del contingente MALBATT 850-3 che ha concluso il suo servizio in Libano.
CERIMONIA ALZABANDIERA SOLENNE NELLA BASE ONU
DI SHAMA
SHAMA, 16 SETTEMBRE 2016 - Nella base Unifil di Shama, intitolata al Ten. Andrea Millevoi Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, si tiene ogni venerdì la cerimonia dell'alzabandiera solenne, alla quale partecipa tutto il personale del contingente. Nel Sector West di UNIFIL, comandato dal 42° comandante della Brigata SASSARI. Gen. Arturo Nitti, sono schierati 3.700 caschi blu di 12 nazionalità: Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Italia, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Gli italiani sono mille, metà dei quali della Brigata SASSARI. L'Inno delle Nazioni Unite è suonato dai sei componenti della Banda Musicale della Brigata SASSARI schierati in Libano, diretti dal Vice Capo Musica Serg. Andrea Cardia.
CONTINGENTE ITALIANO MIGLIORA STRADE NEL SUD
DEL PAESE
SHAMA, 15 SETTEMBRE 2016 - Undici progetti di asfaltatura e di
manutenzione straordinaria delle strade di alcuni villaggi del Sud del
Libano sono stati realizzati ed inaugurati in questi giorni dai militari
del contingente italiano di UNIFIL, la Forza multinazionale di
interposizione delle Nazioni Unite schierata al confine con Israele.
Gli interventi hanno riguardato il rifacimento del manto stradale di
numerose vie principali e secondarie, il ripristino e la realizzazione
di marciapiedi, la messa in sicurezza delle carreggiate mediante la
costruzione di muri di contenimento. La progettazione e l’esecuzione
delle opere è stata seguita dagli specialisti della cooperazione
civile-militare del Sector West in coordinazione con le autorità locali.
I lavori sono stati assegnati in base al criterio della loro effettiva
sostenibilità a ditte locali specializzate con ricadute economiche
positive per il territorio.
I progetti, finanziati con fondi nazionali per un importo superiore a
trecentomila euro, hanno permesso di migliorare la sicurezza della
viabilità, il decoro dei centri urbani maggiormente abitati e, in alcuni
casi, di accorciare le distanze tra villaggi limitrofi consentendo ai
cittadini di raggiungere più velocemente la destinazione prescelta.
Soddisfazione è stata espressa dalle autorità politiche, religiose e
militari del Sud del Libano nei confronti dei militari italiani e del
comandante del Sector West che ha presenziato alle cerimonie di
inaugurazione dei progetti.
Questo genere di iniziative rientra nell’ambito delle attività di
assistenza alla popolazione che i “caschi blu” del contingente italiano,
attualmente su base Brigata SASSARI, svolgono nel pieno rispetto della
risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
“CASCHI BLU” ITALIANI INAUGURANO DUE NUOVI PROGETTI ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
SHAMA, 9 SETTEMBRE 2016 - Due importanti progetti di
riqualificazione, adeguamento ed efficientamento energetico degli
impianti dell’illuminazione pubblica nel Sud del Libano sono stati
completati e inaugurati dai militari del contingente italiano di UNIFIL.
I progetti, interamente finanziati con fondi nazionali e realizzati dai
militari della cooperazione civile-militare, hanno interessato un tratto
di strada periferico del villaggio di Ayta Az Jabal e la parte
settentrionale del lungomare della città di Tiro.
Gli interventi di riqualificazione hanno riguardato la sostituzione dei
corpi illuminanti obsoleti, dei pali danneggiati e l’installazione di
impianti a pannello fotovoltaico secondo le normative vigenti in materia
di energie rinnovabili. I 49 punti luce installati, essendo alimentati a
energia solare, consentono una drastica riduzione delle emissioni di
anidride carbonica a tutto vantaggio dell’ambiente circostante e della
fruibilità degli spazi da parte dei cittadini in termini di vivibilità,
accessibilità e di sicurezza.
Le cerimonie di inaugurazione si sono svolte alla presenza del
Comandante del Sector West e delle più alte cariche istituzionali dei
distretti di Tiro e di Bint Jbeil che hanno ringraziato il contingente
italiano per il costante impegno volto al miglioramento della qualità
della vita della popolazione locale. L’assistenza alla popolazione
libanese, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al
supporto alle forze armate locali, è uno dei compiti assegnati al
contingente italiano di UNIFIL nel rispetto della risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
COMANDANTE UNIFIL INCONTRA AUTORITA' LOCALI E LEADER RELIGIOSI
LIBANO DEL SUD
NAQOURA, 27 AGOSTO 2016 - Il capo missione e comandante della
forza UNIFIL, maggior generale Michael Beary, ha ospitato oggi autorità
locali, leader religiosi e rappresentanti delle Forze Armate del sud del
Libano nel quartier generale UNIFIL a Naqoura per esprimere il suo
profondo apprezzamento per il loro forte sostegno e per discutere
questioni di interesse comune. Il Generale Beary ha inoltre espresso la
sua gratitudine ai leader per la loro cooperazione costante e la forte
amicizia dimostrata nei confronti dei peacekeeper dell'UNIFIL e del
mandato della missione.
"La vostra collaborazione è fondamentale per UNIFIL ed è di vitale
importanza per l'attuazione della risoluzione 1701 - ha detto Beary
- e vi assicuro che la vostra ospitalità e il sostegno sono elementi
molto significativi per il successo dell'UNIFIL. Sono consapevole
delle grandi necessità delle popolazioni del sud del Libano e UNIFIL fa
del suo meglio per affrontare alcune di queste attraverso diversi mezzi,
nell'ambito del suo mandato. Mi impegno a continuare a lavorare con le
forze armate libanesi al fine di mantenere un ambiente sicuro e stabile,
in cui la gente del sud del Libano possa crescere nel modo più prospero.
Non risparmierò - ha concluso Beary - alcuno sforzo per
incontrarvi personalmente in incontri bilaterali o in altre occasioni
occasioni per discutere i nostri obiettivi comuni e, si spera, per
celebrare i nostri numerosi successi".
Il comandante delle Forze Armate Libanesi schierate a sud del fiume
Litani, generale di brigata Charbel Abou Khalil, e il Mufti di Tiro e
Jabal Amel, sceicco Hassan Abdallah, hanno parlato, rispettivamente, in
rappresentanza dell'esercito libanese delle comunità locale e dei
leader religiosi. Nei loro discorsi hanno sottolineato con forza il loro
vivo apprezzamento per il lavoro svolto da UNIFIL a sostegno delle
comunità locali e nel mantenimento della stabilità nel sud del Libano.
UNIFIL schiera attualmente più di 10.000 caschi blu provenienti da 40
Paesi. Dal 1978 l'UNIFIL ha manifestato una forte vocazione
umanitaria confermata giorno dopo giorno. Solo nel 2016 UNIFIL ha
effettuato diverse migliaia di attività CIMIC, la cooperazione civile
militare, volte a migliorare le condizioni di vita della gente del sud
del Libano. La Missione ha effettuato una media di circa 400 attività al
giorno tra il pattugliamento in stretto coordinamento con le Forze
Armate Libanese (LAF) e l'assistenza alle comunità locali. Nel 2016, la
Missione ha fornito gratuitamente assistenza medica e dentistica a oltre
ventimila pazienti. I veterinari UNIFIL si sono presi cura dei 35.000
allevamenti presenti in tutta l'area di operazioni.
UNIFIL PIO
CONTINGENTE ITALIANO PROMUOVE DIALOGO
INTERCONFESSIONALE
SHAMA, 25 AGOSTO 2016 - Il contingente italiano continua a
promuovere il dialogo interconfessionale con un incontro tra le autorità
religiose delle principali religioni monoteiste presenti nella propria
area di responsabilità nel sud del Libano. I lavori sono stati aperti
dal comandante del Sector West, Gen. Arturo Nitti, il quale, dopo aver
introdotto il tema dell’incontro focalizzato sul concetto dell’
ospitalità quale valore al centro di ogni comunità sociale, ha invitato
le autorità a confrontarsi sul significato universale di questo termine
a prescindere dalla sua valenza religiosa. E seguito un dibattito quanto
mai attuale incentrato sull’ importanza dell’ospitalità, sul rispetto
reciproco della culture e delle tradizioni. Solo attraverso il rispetto,
è stato sottolineato, può esistere il dialogo e attraverso questo
sentimento può essere favorito lo sviluppo della stessa società.
All’iniziativa italiana hanno aderito il Mufti sciita di Tiro, Hassan
Abdullah, l’Imam sunnita, Issan Khassab, l’arcivescovo greco cattolico,
Michael Antoine Nakhle Abrass, l’arcivescovo maronita, Nabil El Hage, e
il vescovo greco ortodosso, Elias Kfouryche. Presente anche il console
onorario italiano a Tiro, Ahmad Seklaoui.
Le autorità religiose intervenute hanno rivolto apprezzamento e
gratitudine ai caschi blu italiani, “testimoni quotidiani del
rispetto nei confronti di una differente cultura e tradizione”, per
il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza
nell’area del Sud, sottolineando come “in Libano la convivenza sia un
valore irrinunciabile”.
Public
information office
UNIFIL - Sector
West
SUPPORTO SANITARIO DEI “CASCHI BLU” ITALIANI ALLA POPOLAZIONE
DA INIZIO ANNO SONO STATI VISITATI QUASI 4000 PAZIENTI
SHAMA, 22 AGOSTO 2016 - I “caschi blu” del contingente italiano
svolgono quotidianamente attività di assistenza sanitaria a favore della
popolazione libanese nelle basi di Shama, di Al Mansouri e,
periodicamente, nei tantissimi villaggi disseminati lungo l’area di
responsabilità del Sector West.
Le attività di “medical care” esterne sono svolte in collaborazione con
le amministrazioni e le associazioni sanitarie del territorio che si
occupano di coordinare e di pubblicizzare l’attività tra gli abitanti
delle diverse municipalità. Gli interventi di assistenza sanitaria sono
condotti da team militari composti da medici, infermieri ed aiutanti di
sanità che, con l’ausilio di interpreti locali, raggiungono gli
ambulatori dei villaggi per fornire consulenze, somministrare farmaci e
assicurare interventi di primo soccorso. Dall’inizio dell’anno sono
stati visitati 3909 pazienti, di cui 2169 dal personale medico del
contingente italiano su base Brigata SASSARI che lo scorso 18 aprile ha
assunto il comando dell’operazione “Leonte” nell’ambito della missione
UNIFIL.
La maggior parte di coloro che richiedono assistenza sanitaria sono
donne e bambini, persone spesso prive di copertura assicurativa che
faticano a trovare un'assistenza medica gratuita e altamente qualificata
quale quella fornita dai militari del contingente italiano.
L’assistenza alla popolazione libanese, insieme al monitoraggio della
cessazione delle ostilità e al supporto alle forze armate locali, è uno
dei compiti assegnati al contingente italiano di UNIFIL nel rispetto
della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
“CASCHI BLU” ITALIANI ADDESTRANO UNITÀ DI POLIZIA LOCALI
(@ConlaBrigataSassari)
SHAMA, 18 AGOSTO 2016 - Mantenimento dell’ordine pubblico e tecniche
di controllo della folla, istituzione di posti di blocco, irruzione
all’interno di edifici, perquisizioni e procedure di arresto mediante
tecniche di ammanettamento, ma anche riconoscimento di ordigni
esplosivi, procedure per la messa in sicurezza di aree urbanizzate ed
interventi di primo soccorso su soggetti traumatizzati.
Sono queste la fasi salienti del “Law enforcement basic course”,
attività addestrativa organizzata dai “caschi blu” del contingente
italiano di UNIFIL a favore degli agenti delle Internal security forces,
unità di polizia a cui sono affidati compiti di ordine pubblico nel
Paese.
Articolato su lezioni teoriche e pratiche, il corso si è svolto nella
base “Millevoi” di Shama allo scopo di migliorare la preparazione e
l’efficienza dei reparti delle forze dell’ordine locali, incrementarne
l’interoperabilità e il coordinamento con le Forze armate libanesi. Le
diverse fasi del corso sono state seguite dai carabinieri del nucleo di
Polizia militare della base, con l’ausilio di unità specializzate del
genio e del personale medico del contingente.
Vivissima soddisfazione per l’esito del corso è stata espressa dal
comandante del Sector West e dal comandante delle Internal security
forces del Sud del Libano che hanno presenziato alla cerimonia di
consegna degli attestati di partecipazione.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
PER IL LIBANO CON LA BRIGATA SASSARI
SHAMA, 13 AGOSTO 2016 - Dal 18 aprile scorso la Brigata SASSARI
ha assunto la responsabilità del Settore Ovest della Missione UNIFIL.
Nelle foto del Public Information Office del contingente italiano, la
testimonianza del lavoro dei nostri soldati nell'ambito dei compiti
previsti per la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni
Unite nel Libano del Sud. Il mandato di UNIFIL consiste nel garantire il
rispetto della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di
Sicurezza dell'Onu, che prevede il monitoraggio della cessazione delle
ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese
nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la
sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera
con lo Stato di Israele. UNIFIL, inoltre, ha lo scopo di assistere la
popolazione civile e sostenere le Forze Armate Libanesi nelle operazioni
di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle
ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.
@ConlaBrigataSassari
CELEBRATO 10° ANNIVERSARIO RISOLUZIONE 1701 CONSIGLIO SICUREZZA ONU
SHAMA, 11 AGOSTO 2016 - Il contingente italiano di UNIFIL in
Libano ha celebrato oggi il 10° anniversario dell'approvazione della
risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Con l'occasione il
generale Arturo Nitti, comandante del contingente italiano del Sector
West di UNIFIL, ha detto che “il modo migliore per tenere fede a
questo storico impegno della comunità internazionale e dell'Italia sotto
le insegne delle Nazioni Unite è quello di continuare a garantire la
piena attuazione del mandato della missione che ci è stata assegnata”.
La risoluzione, adottata all'unanimità l'11 agosto 2006, pose fine ai
trentaquattro giorni di scontri tra Israele e le milizie sciite di
Hezbollah mediante l'invio di 15.000 “caschi blu” di UNIFIL, la Forza di
interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud.
L'annuncio della partecipazione italiana fu dato dal governo con una
nota di Palazzo Chigi in cui si affermava “la disponibilità a
contribuire alla Forza delle Nazioni Unite” e l'avvio delle
consultazioni “per determinarne la composizione, l'articolazione ed
il mandato". Una missione che si è evoluta nel tempo e che oggi
punta ad assicurare il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra
Israele e Libano, assistere la popolazione civile e sostenere le Forze
armate libanesi nel garantire la sicurezza dei propri confini e la
stabilizzazione dell'area.
Fatti e cifre dell'impegno militare italiano in Libano trovano riscontro
a iniziare dalla prima spedizione a Beirut, che di fatto diede il via
alla partecipazione dell'Italia alle moderne missioni internazionali di
pace all'estero, fino all'avvio dell'operazione "Leonte" nel 2006. Da
allora, in Libano, si sono alternati oltre 32.200 militari italiani.
Nelle foto del Public Information Office del Sector West di UNIFIL, i
nostri militari al lavoro sulla Blue Line e con la popolazione del
Libano del Sud.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
TIRO: MILITARI CONTINGENTE ITALIANO DONANO VESTIARIO E GIOCATTOLI A
ORFANI FONDAZIONE “IMAM SADR”
SHAMA, 9 AGOSTO 2016 - I “caschi blu” del contingente italiano di
Unifil hanno donato vestiario e giocattoli alla “Imam Sadr Foundation”
di Tiro. La fondazione, nata nel 1963, offre sostegno gratuito alle
fasce più deboli della comunità locale, indipendentemente dalla
religione e dal credo, nel campo della salute e dell'istruzione,
soprattutto nei confronti delle donne e di tantissimi giovani, molti dei
quali rimasti orfani dopo il conflitto con Israele nel 2006.
L'iniziativa rientra nell'ambito dei progetti di cooperazione
civile-militare del contingente italiano ed è stata possibile “grazie
alla solidarietà di alcuni Rotary club della Sardegna e del Lions club
di Cagliari”, ha detto il colonnello Enrico Rosa, comandante di
Italbatt, l’unità di manovra su base 151° Reggimento fanteria della
Brigata SASSARI.
“Si è trattato di una grandissima opportunità anche per i nostri
soldati - ha aggiunto il colonnello Rosa - perché questo genere
di eventi costituisce la pietra miliare dell’operato che Unifil intende
lasciare in eredità alle future generazioni, specialmente le più
bisognose del Libano del Sud”. Parole di apprezzamento sono state
espresse dal direttore generale della fondazione Nayad Sharafeldine “per
la vicinanza dei 'caschi blu' italiani e la nobiltà di un gesto che non
ha prezzo e che da anni prosegue nel segno di una generosa fraternità
d’intenti”.
L’assistenza alla popolazione libanese, insieme al monitoraggio della
cessazione delle ostilità e al supporto alle forze armate libanesi, è
uno dei compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto
della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CORSO AL SECTOR WEST PER FORMAZIONE SOCCORRITORI MILITARI LIBANESI E
INTERNAZIONALI
SHAMA, 3 AGOSTO 2016 - Si è concluso con la cerimonia di consegna
degli attestati di frequenza il corso basico di formazione per
soccorritori militari (Basic and Combat Medical Care) organizzato dal
contingente italiano di UNIFIL a favore delle forze armate libanesi e
dei militari dei contingenti stranieri che operano nei ranghi del Sector
West. I medici e gli infermieri italiani della base di Shama hanno
tenuto una due giorni di lezioni teoriche e di attività pratiche
incentrate sul trattamento delle lesioni di combattimento e sulle
procedure di sgombero dei feriti. Nozioni che giocano un ruolo
fondamentale nella sopravvivenza del personale militare in caso di reale
necessità e che i frequentatori del corso hanno messo in pratica
trattando, in contesti simulati, casi di emorragie arteriose e venose
attraverso l’utilizzo di bendaggi emostatici e tourniquet.
I partecipanti si sono anche cimentati nel perfezionamento delle
tecniche di immobilizzazione di arti fratturati, spinalizzazione del
paziente, gestione delle vie aeree e rianimazione cardiopolmonare
tramite massaggio cardiaco. Raggiunti tutti gli obiettivi del corso tra
i quali rientravano la condivisione di nuove esperienze professionali e
la standardizzazione delle procedure sanitarie utili ad incrementare
l’interoperabilità e il coordinamento sul terreno tra le unità del
Sector West e le forze armate libanesi.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
“CASCHI BLU” ITALIANI ALLA KERMESSE ESTIVA DI TIBNIN
SHAMA, 1 AGOSTO 2016 - Cinquecento bambini del villaggio di
Tibnin, nel Sud del Libano, si sono dati appuntamento sabato scorso
nella piazza del piccolo centro della provincia di Bint Jbeil per
partecipare a una kermesse estiva. Sono state ore di festa all’insegna
della musica e dell’intrattenimento ludico, ma anche occasione di
incontro e di crescita culturale molto sentita dai minori e dalla loro
famiglie grazie alla partecipazione dei “caschi blu” italiani nella
insolita veste di animatori.
Durante la manifestazione, organizzata dall’associazione ALPHA, Lebanese
Association for Human Promotion and Alphabetization, i giovani
protagonisti hanno preso d’assalto gli stand dove i militari italiani
hanno preparato la pizza, distribuito bevande ed allestito laboratori
artistici in cui si sono svolte attività creative di face painting e
balloon art.
Il pomeriggio è stato allietato dai musicisti della Banda musicale della
Brigata SASSARI che hanno strappato gli applausi dei presenti al termine
di una serie di brani tratti dalle celebri colonne sonore dei cartoni
animati della Disney.
Presenti alla manifestazione, oltre al vicesindaco di Tibnin, il
comandante del Sector West e la presidentessa dell’associazione.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di cooperazione
civile-militare promosse dal contingente italiano nel settore ovest del
Libano meridionale, volte a consolidare i rapporti di collaborazione con
le comunità locali.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CASCHI BLU ITALIANI DONANO SANGUE A CROCE ROSSA TIRO
SHAMA, 28 LUGLIO 2016 - "Un gesto di nobile gratuità sociale,
espressione di generosa e spontanea solidarietà”. Lo ha detto
Mouzaiyan Siklawi Ajami, presidente della Croce Rossa di Tiro, al
termine di una importante donazione di sangue effettuata dai “caschi
blu” del contingente italiano di Unifil a favore della popolazione
libanese. Un’analoga iniziativa era stata svolta nei giorni del Ramadan,
nono mese lunare del calendario islamico consacrato alla preghiera e al
digiuno, durante il quale le donazioni avevano subito una battuta
d’arresto, provocando una carenza di sangue e di emoderivati presso le
strutture sanitarie locali.
“Un gesto particolarmente apprezzato dal personale dell’associazione
e dalle autorità locali" ha detto il colonnello Enrico Rosa, primo
tra i donatori e comandante di Italbatt, l’unità di manovra del
contingente italiano su base 151° reggimento fanteria SASSARI.
Il colonnello Rosa ha poi sottolineato come la donazione rappresenti “una
delle tante espressioni di vicinanza dei 'baschi blu' italiani nei
confronti degli abitanti del distretto di Tiro”. Medici e infermieri
della Croce Rossa di Tiro saranno presto ospiti della vicina base di Al
Mansouri, dove i “peacekeepeers” italiani effettueranno altre donazioni
volontarie di sangue.
L’assistenza alla popolazione libanese, insieme al monitoraggio della
cessazione delle ostilità e al supporto alle forze armate libanesi, è
uno dei compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto
della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CORSO DI LINGUA ITALIANA PER LE FORZE ARMATE LOCALI
SHAMA, 26 LUGLIO 2016 - Il contingente militare italiano
impegnato in Libano ha concluso un corso di lingua italiana in favore di
alcuni ufficiali e sottufficiali della Direzione generale della
sicurezza libanese. Oggi la cerimonia di consegna degli attestati di
frequenza e dei certificati di conoscenza della lingua, che si è svolta
nella base di Shama, nel Sud del Libano, dove operano i “caschi blu”
italiani di Unifil, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite
schierata nella regione ovest del Paese.
Dopo circa sei mesi di corso, i frequentatori hanno sostenuto un esame
che ha permesso loro di acquisire il primo livello di conoscenza della
lingua italiana secondo gli standard fissati dal Consiglio d’Europa nel
quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue
(QCER). Alla cerimonia di fine corso erano presenti il generale Arturo
Nitti, comandante del settore ovest di UNIFIL, il colonnello Fawzi
Chamoun, ufficiale della Direzione generale della sicurezza e la
dottoressa Cristina Foti, direttrice della “Società Dante Alighieri" di
Tripoli che da tempo collabora con i “caschi blu” italiani della
cooperazione civile-militare, anche in forza di una convenzione
stipulata con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione
internazionale.
“E’ un traguardo che ci inorgoglisce - ha dichiarato il
comandante del settore ovest di Unifil - poiché consente di operare
al meglio al fianco delle forze militari libanesi per la stabilizzazione
e la pace in quest’area mediante le attività di perlustrazione,
controllo e sorveglianza, in piena aderenza al mandato dettato dalla
risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu”.
“Non solo - gli ha fatto eco il colonnello Chamoun -
l’apprendimento della lingua italiana serve a rinsaldare i rapporti di
amicizia tra popoli storicamente legati da radici comuni e da importanti
esperienze di dialogo e di rispetto reciproco”.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
SHAMA, 25 LUGLIO 2016 - A pochi giorni dall’inizio del suo mandato
quale Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano, il generale
irlandese Michael Beary ha fatto visita ai “caschi blu” del Sector West
di Unifil, il contingente multinazionale su base Brigata SASSARI
schierato nella regione meridionale del Paese.
“E’ per me un grande privilegio essere qui tra voi e servire la
missione al vostro fianco”, ha esordito il generale Beary nel suo
indirizzo di saluto alle truppe schierate nella base “Millevoi” di
Shama.
“Quale nuovo comandante di Unifil sento il dovere di ringraziarvi per
l’eccellente lavoro svolto per il mantenimento della pace in quest’area
del Medio Oriente. Se oggi il Libano sta vivendo un periodo di pace e di
tranquillità è anche merito vostro - ha detto Beary - ciascuno di
voi, infatti, nel proprio piccolo, ha fatto qualcosa di molto grande”.
Nel sottolineare l’importanza della risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, l’ufficiale ha esortato i “peacekeepers”
a “continuare a garantire il mantenimento della stabilità dell’area
attraverso il rispetto della cessazione delle ostilità” specialmente a
ridosso della “Blue line”, “supportare le forze armate libanesi e
ricercare il consenso unanime della popolazione locale” mediante la
realizzazione di progetti di cooperazione civile-militare.
L’alto ufficiale è stato accolto al suo arrivo dal generale Arturo
Nitti, sotto il cui comando operano 3.700 “caschi blu” (1.100 gli
italiani) di 12 dei 40 paesi contributori alla missione di pace
istituita nel 1978.
Il generale Michael Beary ha assunto il comando della missione UNIFIL il
19 luglio scorso subentrando, dopo quasi due anni di mandato, al
generale di divisione Luciano Portolano.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
PRIMO INCONTRO NUOVO COMANDANTE UNIFIL CON I LEADER LIBANESI
BEIRUT, 22 LUGLIO 2016 - Il Capo
della Missione e Comandante della forza di interposizione delle Nazioni
Unite (UNIFIL), Generale di Divisione Michael Beary, ha incontrato a
Beirut il primo ministro libanese Tammam Salam e, successivamente, il
Comandante Generale delle Forze armate libanesi (LAF), Jean Khawaji, e
il coordinatore del governo libanese per UNIFIL, generale di brigata
Mohammed Janbay, Vice Capo di Stato Maggiore per le operazioni.
Il neo comandante di UNIFIL ha esaminato con i suoi interlocutori la
sicurezza e la situazione politica nel paese, l'attuazione del mandato
di UNIFIL ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza
dell'ONU. Particolare attenzione è stata posta nell'esame della
situazione nella zona meridionale del Libano dove è schierata la forza
di interposizione delle Nazioni Unite, e alla cooperazione tra UNIFIL e
l'esercito libanese. "Ho ringraziato i dirigenti libanesi per il loro
sostegno incessante e sincero per il lavoro che stiamo facendo sul
terreno in stretto coordinamento con le LAF - ha detto il gen. Beary
- e per il loro impegno per il rispetto della risoluzione 1701.
Apprezzo molto i loro continui sforzi per aiutare preservare la
stabilità nel paese durante il periodo molto delicato che la regione si
trova ad affrontare".
"Questo è il nostro primo incontro dopo la mia assunzione del comando
di UNIFIL - ha detto ancora Beary - ho assicurato il Primo
Ministro e il Comandante delle LAF del mio intento di garantire la
continuità nelle operazioni di UNIFIL. Dobbiamo continuare a costruire
il nostro partenariato strategico con le Forze armate libanesi,
migliorandone la capacità attraverso il dialogo strategico e assistendo
il governo del Libano nel rafforzamento dell'autorità dello Stato nel
sud". Durante gli incontri il Capo della Missione e Comandante della
forza diUNIFIL ha sottolineato l'importanza delle relazioni con la
popolazione: "Ho assicurato i leader che i nostri peacekeepers,
militari e civili, continueranno a lavorare nel pieno rispetto delle
credenze religiose, le tradizioni e sensibilità culturali della
popolazione ospitante. Noi attribuiamo grande importanza per il nostro
rapporto con la gente del sud; un legame speciale che va indietro nel
tempo, questa simbiotica coesistenza - ha concluso - è la chiave
per il successo della missione".
UNIFIL PIO
COMANDANTE COI, AMM. GIUSEPPE CAVO DRAGONE, VISITA CONTINGENTE ITALIANO
"NOSTRA ITALIANITÀ, SINONIMO DI SICUREZZA,
RISPETTO E GENEROSITÀ"
SHAMA, 20 LUGLIO 2016 - "Vi porto la testimonianza e la
soddisfazione della Nazione per quello che state facendo. Oggi le Forze
Armate godono di una reputazione che è cresciuta giorno dopo giorno
grazie a quello che è stato fatto dai nostri contingenti in varie parti
del mondo. E’ per me motivo d’onore lavorare con persone come voi".
È quanto ha detto il comandante del Comando operativo di vertice
interforze (COI), ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nel corso della
visita ai militari del contingente italiano di Unifil (United Nations
Interim Force in Lebanon), la forza di interposizione delle Nazioni
Unite dislocata nell'area meridionale del Libano al confine con Israele.
Alla sua prima visita ad un contingente militare impegnato all'estero in
veste di Comandante del COI, l’ammiraglio Cavo Dragone ha ricordato il
pluriennale impegno delle Forze Armate italiane, iniziato proprio a
Beirut, in Libano, che di fatto diede il via alla partecipazione
dell’Italia alle moderne missioni internazionali di pace all’estero. "La
nostra apprezzatissima reputazione - ha evidenziato il comandante
del COI - la si deve al grande equilibrio, alla assoluta fermezza e
alla sensibilità dei nostri militari nei confronti della popolazione. È
attraverso questi caratteri che emerge la nostra italianità, sinonimo di
sicurezza, di rispetto e di generosità in tante aree di crisi segnate da
sofferenze atroci".
Nel sottolineare i tratti distintivi dell’operato del generale Luciano
Portolano, che il 19 luglio ha concluso il suo mandato biennale quale
comandante di Unifil, l’ammiraglio Cavo Dragone ha esortato i “caschi
blu” italiani a proseguire la missione "con la stessa determinazione
e con la stessa professionalità finora evidenziate. Tutto questo -
ha aggiunto - sarà possibile grazie al carisma, alla capacità e alla
leadership del comandante del Sector West. Sono con voi da poco ma vi
conosco da tanto. E' per me motivo di grande orgoglio far parte di
questa magnifica squadra".
Un pensiero è andato infine ai militari della Brigata SASSARI. "Le
vostre gesta sono ben note. Con l’orgoglio che vi contraddistingue e
l’esperienza che avete maturato, i risultati finora conseguiti non
potranno che essere riconfermati". Al suo arrivo a Shama,
accompagnato dal generale Pierluigi Monteduro, addetto per la Difesa
dell’ambasciata d’Italia a Beirut e 46° comandante del 151° Reggimento
fanteria "Sassari", l’ammiraglio Cavo Dragone ha ricevuto gli onori
militari sulle note di “Dimonios”, il celebre inno della Brigata
SASSARI.
Ad attenderlo, il comandante del contingente italiano, generale Arturo
Nitti, il quale ha fatto il punto di situazione sullo stato di
avanzamento della Risoluzione 1701, passando in rassegna le principali
tematiche legate alla sicurezza e alla stabilità dell’area,
sottolineando il determinante contributo fornito dai peacekeepers
italiani alla missione che continua ad essere un “modello operativo”
vincente in grado di assicurare un periodo di stabilità senza
precedenti. Tra gli argomenti trattati anche l’importante lavoro svolto
con le forze armate libanesi per la stabilità e la sicurezza nell’area
di responsabilità.
Il comandante del COI ha poi incontrato i militari delle unità di
manovra e dei supporti di stanza nella base “Millevoi” di Shama, di Al
Mansouri e delle basi operative avanzate lungo la “Blue line”, la linea
di demarcazione che separa il Libano da Israele.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
AVVICENDAMENTO
AL COMANDO DI UNIFIL
TRA I GENERALI PORTOLANO E BEARY
NAQOURA, 19 LUGLIO 2016 - Avvicendamento al comando della
missione delle Nazioni Unite in Libano tra il generale di Divisione
Luciano Portolano e il parigrado irlandese Michael Beary. Nel suo
discorso di commiato il Gen. Portolano, 40° comandante della Brigata
SASSARI, ha manifestato gratitudine per il supporto, la stima e
l’apprezzamento che le Autorità e il popolo libanese hanno sempre
dimostrato verso il lavoro dei peacekeeper di UNIFIL.
Il Gen. Portolano ha evidenziato il livello di preparazione e la
straordinaria capacità di cooperazione e di intervento raggiunto dalle
Forze Armate libanesi e da tutto l’apparato di sicurezza del Paese dei
Cedri nel pieno rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite, risoluzione adottata proprio 10 anni fa.
"Grazie al vostro supporto fermo e risoluto - ha detto Portolano
- avete permesso alla missione UNIFIL di trovare in ogni circostanza,
soluzioni efficaci per sciogliere le tensioni nell’area delle operazioni
del sud del Libano, preservando la stabilità e garantendo uno dei più
lunghi periodi di calma in quest’area. La situazione lungo la Blue Line
è rimasta solida nonostante la condizione turbolenta di molte delle aree
circostanti. E' un grande risultato di UNIFIL per il quale ringrazio
tutte le parti con le quali abbiamo lavorato e che lo hanno reso
possibile".
Nel video le immagini tratte dalla diretta sull'avvenimento a cura del
Public Information Office di UNIFIL. La cerimonia è stata caratterizzata
dalle musiche di una banda militare multinazionale che ha eseguito anche
Dimonios, l'inno della SASSARI, quando il Gen. Portolano ha passato in
rassegna lo schieramento.
VEDI LA PAGINA SPECIALE
UNIFIL Media
- I MOMENTI SALIENTI DELLA CERIMONIA
SHAMA, 11 LUGLIO 2016 - Prove di abilità e destrezza, giochi di
gruppo, mini tornei di calcetto e pallavolo, ma anche laboratori
artistici e culinari, animazioni musicali e un’articolata esposizioni di
mezzi e materiali in dotazione alle forze armate italiane. Sono solo
alcune delle discipline in cui sessanta orfani delle forze armate
libanesi, bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni, si sono cimentati
all’interno della base Onu di Shama, nel Sud del Libano, trasformata per
alcune ore in un vero e proprio campo estivo all’aperto. Animatori
d’eccezione, i “caschi blu” del contingente italiano di Unifil.
Sono loro che hanno intrattenuto i giovani ospiti e i loro familiari,
appartenenti alla “Martyr Lieutenant Colonel Sobhi Al Akoury
Association”, organizzazione fondata nel 2008 a Beirut dalla
signora Lea, vedova del tenente colonnello Sobhi Al Akoury, da cui
l’associazione prende il nome. L’ufficiale rimase ucciso nel 2007
durante la cruentissima battaglia di Nahr El Bared, una località a nord
del Libano, nei pressi di Tripoli, teatro di 105 giorni di durissimi
scontri che tennero impegnate le forze armate libanesi contro alcune
cellule terroristiche rifugiatesi all’interno del campo profughi
palestinese della zona.
All’evento era presente il comandante del contingente italiano di
Unifil, il comandante delle forze armate libanesi schierate nel settore
a Sud del fiume Litani, generale Charbel Abou Khalil e il comandante
della 5a brigata dell’esercito, generale Afif Saleh.
“È stata una giornata indimenticabile - ha esordito la presidente
dell’associazione - per alcune ore è stato come sentirsi in Italia,
un luogo meraviglioso che i nostri ragazzi hanno avuto modo di
apprezzare in passato, essendoci stati per ben due volte". "Il
mio ringraziamento più sentito va ai militari italiani - ha aggiunto
la signora Al Akoury - non solo per i momenti di festosa ospitalità
che ci hanno regalato quest’oggi ma, soprattutto, per l’importante opera
di pacificazione che essi svolgono nel Sud del Libano. I nostri figli
hanno scoperto che insieme all’esercito libanese c’è un altro esercito
che in questo momento sta difendendo il nostro Paese. E noi, tutto
questo, non lo dimenticheremo mai”.
A margine dell’evento il generale Abou Khalil ha posto l’accento sugli
sforzi enormi che le forze armate stanno sostenendo per contrastare il
terrorismo. “Sforzi che sono ben poca cosa rispetto al sacrificio
offerto dai figli dei nostri martiri - ha detto l’alto ufficiale -
la mia promessa è di continuare il lavoro iniziato dai vostri padri.
Sono loro ad averci indicato la strada da percorrere per la stabilità e
la sicurezza del Libano”.
Infine ha preso la parola il comandante del Sector West, il quale
ha ringraziato gli ospiti per la presenza, “testimonianza di come si
possa andare avanti con fierezza e con la consapevolezza di quanto i
vostri congiunti hanno dato alla causa della pace di questo paese, un
sacrificio che merita il massimo onore e il massimo rispetto. Sono certo
- ha concluso il comandante del contingente italiano - che l’amore e
il coraggio dei membri dell’associazione, il sostegno delle forze armate
libanesi e la vicinanza dei 'caschi blu' italiani di Unifil possano in
qualche modo portare sollievo e ridare speranza a questi giovani e alle
loro famiglie in questi tempi di prova”.
L’inno delle Nazioni Unite, seguito dagli inni nazionali libanese ed
italiano, hanno scandito uno dei momenti più solenni della giornata.
Grande sorpresa tra i presenti hanno suscitato alcune strofe del celebre
brano “Happy Birthday”, intonato dai musicisti della Brigata SASSARI per
festeggiare il compleanno della signora Lea, omaggiata per l’occasione
di un mazzo di fiori e di una torta farcita. La giornata di festa e di
sport si è conclusa con la premiazione delle squadre vincitrici dei
tornei, la distribuzione di gadget, degli attestati di partecipazione e
la consegna di una foto ricordo scattata insieme ai “caschi blu” del
contingente italiano.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
LA PRESIDENTE CAMERA DEPUTATI VISITA CONTINGENTE ITALIANO
SHAMA, 21 GIUGNO 2016 – “Le Forze Armate italiane sono
presidio di pace. Sappiate che l’Italia conta su di voi e che il vostro
prezioso operato accresce il prestigio del nostro Paese”. Lo ha
detto stamane la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini a
Shama, nel Sud del Libano, dove si è recata per una visita ai mille
”caschi blu” del contingente italiano di Unifil, la Forza di
interposizione delle Nazioni Unite schierata al confine con Israele.
La presidente Boldrini, accompagnata dal generale Luciano Portolano,
Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano, è stata accolta al
suo arrivo dal comandante del settore ovest di Unifil. Al centro dei
colloqui, i progetti di cooperazione civile-militare posti in essere a
favore della popolazione locale, le tematiche relative al monitoraggio
della cessazione delle ostilità e la cooperazione strategica con le
forze armate libanesi per la sicurezza e la stabilità dell’area.
Sul tavolo della discussione anche il punto sulla questione
mediorientale con particolare riferimento al nodo siriano e alle
implicazioni nel contesto operativo nel Sud del Libano, “una realtà
sociale in cui il contingente italiano si innesta attraverso il dialogo
e il rispetto reciproco”, ha dichiarato il comandante del settore
ovest, “nella convinzione della centralità di questo Paese quale
regione cruciale per il futuro del Medio Oriente e dell’Europa sul
fronte della sicurezza globale”.
Al termine dell’incontro, la Boldrini ha salutato i “caschi blu”
italiani ai quali ha manifestato l‘apprezzamento e la gratitudine della
nazione per i risultati ottenuti “sul campo”, frutto del particolare
approccio nei confronti della popolazione e delle istituzioni locali.
La visita della presidente della Camera si è conclusa con la firma degli
albi d’onore, il tradizionale scambio dei doni ed un pranzo consumato
insieme ai militari italiani nella mensa della base.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
INCONTRI COMMIATO CON AUTORITA' LIBANESI PER IL GEN. PORTOLANO
BEIRUT, 13 GIUGNO 2016 - Il Generale di Divisione Luciano
Portolano, Head of Mission and Force Commander della Missione delle
Nazioni Unite in Libano, ha iniziato oggi a Beirut gli incontri per i
saluti di commiato con le piu’ alte cariche istituzionali libanesi, fra
i quali lo Speaker del Parlamento Libanese Mr. Nabih Berri ed il Primo
Ministro Tammam Salam.
Nel corso della mattinata il Generale Portolano ha incontrato anche il
Comandante della Forze Armate Libanesi il Generale Jean Kahwaji, il Capo
di Stato Maggiore, Generale di Divisione Salman ed il Capo
dell’Intelligence Militare Generale di Brigata Camille Daher.
Il Capo della Missione delle Nazioni Unite ha espresso soddisfazione e
gratidudine, per la sensazione di grande vicinanza e rispetto delle
autorita’ e del popolo Libanese, provata nei due anni di mandato: “Il
popolo libanese mi ha accolto, sin dal primo giorno, come uno di loro.
Grazie per il supporto, la stima e l’apprezzamento che avete sempre
dimostrato verso il lavoro dei peacekeepers di UNIFIL”.
Il Generale Portolano nel corso degli incontri ha voluto altresi’
evidenziare e ricordare ancora una volta la straordinaria coordinazione,
cooperazione, e capacita’ di intervento, raggiunta con le Forze Armate
Libanesi e con tutto l’apparato di sicurezza nel pieno rispetto della
risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
“Il supporto fermo e risoluto che le autorita’ libanesi e le forze di
sicurezza hanno sempre garantito, hanno permesso alla missione UNIFIL di
trovare in ogni circostanza, soluzioni efficaci per sciogliere le
tensioni nell’area delle operazioni del sud del Libano, preservando la
stabilita’ e garantendo uno dei piu’ lunghi periodi di calma in
quest’area. ”
Il Generale di Divisione Luciano Portolano lascera’ nel prossimo mese di
Luglio, dopo due anni, la guida della missione di UNIFIL.
www.difesa.it
LEBANESE MILITARY COUNCIL VISITA CONTINGENTE ITALIANO
SHAMA, 10 GIUGNO 2016 - Continuare a lavorare a stretto contatto
con le forze armate libanesi, proseguire la cooperazione strategica per
prevenire incidenti e trovare soluzioni pacifiche per la sicurezza e la
stabilità del Sud del Libano. Questi i temi al centro dei colloqui tra
il comandante del contingente italiano di Unifil e i generali Georges
Chreim e Samir El Hajj, due dei maggiori esponenti del Lebanese Military
Council, il più alto organo decisionale delle forze armate libanesi.
Nell’esaminare le tematiche relative alla sicurezza nel settore
occidentale a guida italiana, il comandante del Sector West ha ribadito
“la necessità di un impegno ampiamente condiviso mediante lo
svolgimento di attività operative congiunte e la pianificazione di
addestramenti mirati”. Sul tavolo della discussione anche il punto
sulla questione mediorientale con particolare riferimento al nodo
siriano e alle implicazioni nel contesto operativo nel Sud del Libano
che, “nonostante sia caratterizzato da forte incertezza” rimane
“stabile” grazie “alla capacità del contingente italiano di Unifil di
mettere in sistema le diverse realtà locali, senza il supporto delle
quali sarebbe tutto di più difficile realizzazione”.
All'incontro erano presenti anche il generale Pierluigi Monteduro,
addetto per la Difesa dell'ambasciata d'Italia a Beirut, i comandanti
della 5a e della 9a brigata delle forze armate
libanesi, il comandante del settore a Sud del fiume Litani, ufficiali
dei rispettivi quartieri generali e il comandante della MIBIL, la
missione militare italiana bilaterale e interforze volta
all’implementazione dei programmi di formazione, di assistenza e di
consulenza a favore delle forze armate libanesi.
Il supporto alle forze armate libanesi, insieme al monitoraggio della
cessazione delle ostilità e al sostegno alla popolazione locale, è uno
dei compiti assegnati al contingente italiano di UNIFIL nel rispetto
della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
INTERVENTO ELICOTTERI UNIFIL PER DOMARE
INCENDIO SULLA BLUE LINE
NAQOURA, 6 GIUGNO 2016 - UNIFIL (United Nations Interim Force in
Lebanon) ha supportato ieri le autorità locali nell’intervento per
domare un grosso incendio sviluppatosi in un’area fortemente minata a
ridosso della linea di Confine Blue Line (linea di demarcazione con
Israele istituita nel 2000) nell’area di Maroun Al Ras nel sud del
Libano.
In particolare, la notevole estensione dell’incendio, e la considerevole
presenza di mine (nel corso dell’intervento sono state udite almeno 24
esplosioni) che rendevano molto pericoloso l’intervento dei vigili del
fuoco da terra, hanno reso determinante l’intervento degli elicotteri
della Task Force ITALAIR che opera su AB 212 e personale italiano.
Gli equipaggi di volo di ITALAIR hanno operato fino a tarda serata
quando le operazioni sono state concluse con successo compiendo in oltre
5 ore di volo, 7 passaggi sul fronte dell’incendio versando più di 7000
litri d’acqua.
Fondata nel 1979, ITALAIR, alle dirette dipendenze del Comandante della
Missione UN Generale di Divisione Luciano Portolano, è l’unità più
antica della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon),
nonché l’unico reparto di volo interforze schierato dall’Italia in un
Teatro Operativo estero. Durante i suoi 37 anni di attività ha
effettuato più di 40.000 ore di volo per il mantenimento della pace nel
sud del Libano.
Gli equipaggi di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, con i
sei elicotteri AB-212, sono pronti a decollare in meno di 30 minuti per
effettuare differenti tipologie di missioni tra cui anche eventuali
evacuazioni sanitarie (CASEVAC) e giornalmente voli di ricognizione e di
osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la
Blue Line.
www.difesa.it
DONAZIONE DA CONTINGENTE ITALIANO (151°) A CROCE ROSSA TIRO
SHAMA, 3 GIUGNO 2016 - Un’importante donazione di materiali
ospedalieri e sanitari è stata effettuata dai militari del 151°
reggimento fanteria “Sassari” a favore della Croce Rossa di Tiro, nel
Sud del Libano. Il materiale consegnato, tra cui numerosi capi di
vestiario, giocattoli, sedie a rotelle, stampelle, confezioni di
fermenti lattici e soluzioni fisiologiche, kit di pronto soccorso e
materiali monouso da ambulatorio, sarà utilizzato dalla Croce Rossa per
la normale attività del nosocomio e la successiva distribuzione presso i
domicili dei malati seguiti dai volontari dell’associazione.
La donazione è stata realizzata grazie al contributo del Rotary e del
Lions club di Cagliari e dell’associazione di volontariato “Le mani
tese” di Sinnai, sodalizi presenti da tempo in Sardegna che hanno voluto
sostenere in maniera attiva le iniziative promosse dai “sassarini” a
favore della popolazione libanese maggiormente bisognosa. ll rapporto di
collaborazione instauratosi da tempo tra la Brigata SASSARI e i sodalizi
isolani ha riscosso il plauso del personale medico e paramedico della
struttura sanitaria.
La consegna del materiale è stata effettuata alla presenza del
comandante del 151° reggimento, colonnello Enrico Rosa, della Presidente
della Croce Rossa di Tiro Mouzaiyan Siklawi Ajami, la quale ha
ringraziato i militari italiani “per l’aiuto concreto ed attento alle
esigenze sanitarie degli abitanti del distretto di Tiro, che avrà modo
di accedere ad un’assistenza medica più completa ed efficace”. Da parte
sua, il colonnello Rosa ha sottolineato come la donazione rappresenti
“un segnale di vicinanza del popolo sardo soprattutto nei confronti dei
bambini, una delle fasce più deboli della popolazione”.
La Croce Rossa di Tiro ha iniziato a erogare i suoi servizi in città nel
2006, via via estesi a più di 70 villaggi nel Sud del Libano.
L’assistenza del centro viene svolta in cinque differenti cliniche e
portata avanti grazie all’opera meritoria dei suoi 122 volontari.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
SOTTOSEGRETARIO ESTERI AMENDOLA VISITA CONTINGENTE ITALIANO:
“FORZE ARMATE PRESIDIO DI PACE E DI SICUREZZA”
SHAMA, 2 GIUGNO 2016 – Nel giorno in cui si celebra il 70°
anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, il
sottosegretario di Stato degli Affari esteri e della Cooperazione
internazionale, Vincenzo Amendola, si è recato a Shama, nel Sud del
Libano, dove operano i mille “caschi blu” del contingente italiano di
Unifil, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata al
confine con Israele.
Il sottosegretario Amendola, accompagnato dal generale Luciano
Portolano, Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano, è stato
accolto al suo arrivo dal comandante del settore ovest di Unifil,
insieme ai quali ha discusso dell’andamento della missione.
Nel rivolgersi ai militari italiani, l’onorevole Amendola ha evidenziato
il fondamentale contributo del contingente nazionale alla sicurezza e
alla stabilità del Libano. “La missione Unifil e le Forze Armate che
sono qui, presidio di pace e di sicurezza, danno al Libano un messaggio
di ricostruzione di una convivenza tra religioni, etnie e storie di una
civiltà antica come quella del Mediterraneo in un contesto in cui la
regione è scossa da conflitti settari, politici e da un’idea totalitaria
che cerca di affermarsi tra la Siria e l’Iraq”, ha detto il
sottosegretario Amendola.
“L’impegno dell’Italia nella coalizione internazionale contro il
terrorismo sotto la bandiera delle Nazioni Unite”, ha aggiunto, “è far
vincere un’idea di pace e di sicurezza come è scritto nella nostra
Costituzione, come è scritto nella Carta delle Nazioni Unite, dando
l’esempio di una nazione europea mediterranea che vuole lavorare per la
convivenza pacifica in un contesto multilaterale di grande difficoltà,
dove il contributo del nostro Paese è orientato a garantire pace e
sicurezza”.
La visita del sottosegretario gli Esteri si è conclusa con la firma
dell’albo d’onore, il tradizionale scambio dei doni ed un pranzo
consumato insieme ai militari italiani nella mensa della base.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
GEN. PORTOLANO PARTECIPA A ESERCITAZIONE FORZA MARITTIMA (MTF) UNIFIL
BEIRUT, 1 GIUGNO 2016 - Il Capo della Missione e Comandante di
UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, ha partecipato a
un’esercitazione a fuoco continuativa svolta dalla Maritime Task Force
(MTF) nei giorni 30 e 31 maggio 2016 a circa 50 miglia nautiche dalla
costa libanese, a bordo della flagship Brasiliana “Independencia”.
All’esercitazione, diretta dal Contrammiraglio Claudio Mello De Almeida,
della Marina Brasiliana, che detiene la leadership della MTF dal
febbraio 2011, hanno preso parte cinque delle sette navi che compongono
la MTF, in particolare la fregata Brasiliana “Independencia”, la “Ali
Haider” e la “Nirmul” del Bangladesh, la Tedesca “Braunschweig” e la
“Bung Tomo” Indonesiana. Volta a incrementare l’interoperabilità degli
assetti navali di diverse nazionalità e a mantenere le unità ai massimi
livelli di prontezza operativa, l’esercitazione si è sviluppata in tre
momenti salienti: l’avvicinamento notturno all’area di esercitazione,
l’assunzione della formazione, nel corso della quale sono stati resi gli
onori al Capo della Missione e Comandante della Forza da parte delle
unità in addestramento, e l’attività di tiro con l’armamento di bordo.
Nel rivolgere il saluto agli equipaggi in collegamento radio, il
Generale Portolano ha elogiato ogni singolo marinaio per “la
professionalità e la competenza dimostrate e per la dedizione e la
passione profuse quotidianamente nell’assolvimento del proprio compito,
vero fattore di successo dei Caschi Blu. La MTF, ha sottolineato il
Comandante di UNIFIL, è “uno dei pilastri essenziali per garantire il
pieno rispetto della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e il
mantenimento della stabilità a livello regionale; una capacità singolare
di cui dispone la missione che, nell’assicurare il monitoraggio e la
sorveglianza dell’area di operazione marittima e il contributo prezioso
all’addestramento e allo sviluppo capacitivo della forza navale
libanese, costituisce un moltiplicatore di credibilità ed efficacia
dell’operato dei più di 11000 peacekeepers, civili e militari, di 40
Nazioni schierati nel sud del Libano".
www.difesa.it
SOLIDARIETA' PER IL LIBANO CON LA BRIGATA
SASSARI, IL RINGRAZIAMENTO DEL SOTTOCAPO SME
CAGLIARI, 31 MAGGIO 2016 - Con una lettera inviata al Generale Giangabriele Carta, il Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito, Gen. CA Giovan Battista Borrini, ha ringraziato per sostegno dato da tutta la Sardegna alle attività della cooperazione civile militare della Brigata SASSARI con la catena di solidarietà in Sardegna per raccogliere aiuti umanitari per le popolazioni del Libano. All'iniziativa, coordinata dal Gen. Carta, hanno partecipato Rotary, CoGe Sardegna, CSV Sardegna Solidale, Le "Mani Tese" Sinnai, AVOS Villasor, AVOS Tonara, AVPC La Maddalena e moltissime altre associazioni. "Un tale slancio di solidarietà ha contribuito significativamente - ha scritto il gen Borrini - ad accrescere il prestigio della Nazione e dell'Esercito tutti nel contesto delle Missioni volte al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale".
CAMBIO AL COMANDO DEL COMBAT SERVICE SUPPORT BATTALION
SHAMA, 13 MAGGIO 2016 - Cerimonia di avvicendamento nella base
“Millevoi” di Shama al comando del Combat Service Support Battalion,
l’unità che garantisce il sostegno logistico alle unità del settore
ovest di UNIFIL nella branca dei trasporti, del vettovagliamento, dei
rifornimenti, del mantenimento e in campo sanitario. Il colonnello Mario
Stefano Riva, comandante del Reggimento gestione aree di transito di
Bellinzago Novarese, è subentrato al colonnello Sergio Conte, comandante
del Reggimento logistico “Taurinense” di Rivoli.
La cerimonia, svoltasi al cospetto delle Bandiere di Guerra dei due
reggimenti, è stata sovrintesa dal comandante del Sector West di UNIFlL,
che ha elogiato gli uomini della TAURINENSE per l’impegno e i risultati
conseguiti nei sei mesi del loro mandato durante i quali, anche grazie
alla componente sanitaria, sono stati svolti numerosi e importanti
interventi di “Medical Care” in supporto della popolazione locale. Con
l’immissione in teatro del Reggimento gestione aree di transito di
Bellinzago Novarese, si conclude l’avvicendamento tra i reparti della
Brigata alpina TAURINENSE e le unità della Brigata SASSARI.
www.difesa.it
RASSEGNA VIDEO - SERVIZI DI EUROPEAN MAGAZINE
AFFAIRS
EL KHIAM, 12 MAGGIO 2016 - Concluso il primo corso di fotografia
in favore di 20 donne libanesi, ideato per UNIFIL dal personale italiano
del Multinational CIMIC Group, e sviluppato per incrementare le attività
svolte nella cornice della Risoluzione delle Nazioni Unite 1325 "Donne
Pace e Sicurezza".
"Through their eyes: women of South Lebanon", attraverso i loro occhi, è
stato il tema dominante del corso, teso a sottolineare la volontà di
offrire alle donne interessate uno strumento diverso di comunicazione
con il mondo attraverso lo sguardo femminile e una ulteriore possibilità
di partecipazione alla vita sociale e lavorativa nella quotidianità
libanese.
Le frequentatrici, di età comprese tra i 16 e i 30 anni appartenenti
alla municipalità sciita di El Khiam, hanno seguito con molto interesse
e partecipazione le lezioni realizzate anche grazie ad alcuni colleghi
spagnoli della Legión Española, unità d’elite delle Forze armate
spagnole responsabili del Settore East dell’area di operazioni.
Il Multinational CIMIC Group è l’Unità multinazionale a guida italiana
specializzata nella cooperazione e nel coordinamento civile militare
presente con il suo personale nei numerosi teatri di operazione e aree
di crisi in cui l’Esercito italiano è schierato. L’unità ha sede a Motta
di Livenza.
www.difesa.it
IL GENERALE PORTOLANO INCONTRA 100 SCOUT LIBANESI IN VISITA AL QUARTIER
GENERALE UNIFIL
NAQOURA, 6 MAGGIO 2016 - Il capo missione e comandante della
Forza dell'UNIFIL, il generale di divisione Luciano Portolano, ha detto
a circa 100 giovani libanesi che la settimana scorsa hanno visitato il
quartier generale della missione di pace, che sia l'ONU sia il Libano
condividono la responsabilità di operare per raggiungere pace duratura
nella parte meridionale del paese.
"Io dico sempre che l'UNIFIL non lavora per i libanesi; non lavoriamo
per voi; lavoriamo con voi - ha detto il capo dell'UNIFIL - noi
tutti, insieme, condividiamo la responsabilità di mantenere un ambiente
di calma, pace e stabilità nella parte meridionale del Libano".
Il gen. Portolano si è rivolto a 40 figli dei martiri dell'esercito
libanese e altri 60 scout, riuniti in una sala della sede UNIFIL in
Naqoura. I giovani libanesi, di età compresa tra i sei e i 20 anni, sono
arrivati nel sud del paese per vedere in prima persona il lavoro della
missione di peacekeeping delle Nazioni Unite. Oltre ad ascoltare il gen.
Portolano, i visitatori sono stati informati anche sul lavoro delle da
varie unità dell'Unifil nel sud del Libano, sulla Risoluzione del
Consiglio delle Nazioni Unite 1701 (2006), e sulla cooperazione tra la
missione delle Nazioni Unite e le forze armate libanesi (LAF), per
mantenere la calma nella zona.
Uno dei visitatori del gruppo scout di Al-Mahabbah, Toni Aziz, ha detto
che il suo desiderio era di conoscere meglio le forze di pace UNIFIL.
"Apprezziamo i peacekeeper e il loro lavoro che consiste nel garantire
la nostra sicurezza e preservare il nostro futuro", ha dichiarato ancora
Aziz. UNIFIL attribuisce grande importanza alle sue relazioni con le
popolazioni locali tra le quali le forze di pace operano. Uno degli
aspetti di questo rapporto è informare la gente del Libano sul mandato e
le attività di UNIFIL attraverso interazioni a vari livelli.
UNIFIL PIO
SOLIDARIETA': AVPC LA MADDALENA PER IL LIBANO CON LA BRIGATA SASSARI
LA MADDALENA, 4 MAGGIO 2016 - Continua in Sardegna la catena di solidarietà a favore delle popolazioni del Libano del Sud dove, dal 18 Aprile, sono impegnati nella Missione UNIFIL i fanti del 151° Reggimento Fanteria e del 5° Reggimento Genio Guastatori e altri assetti della Brigata SASSARI. L'Associazione Volontari Protezione Civile La Maddalena (AVPC La Maddalena) ha consegnato a militari del 151° materiale raccolto grazie alla generosità dei maddalenini e che sarà consegnato direttamente dai militari sardi ai libanesi più bisognosi.
LA GENEROSITA’ DEI MADDALENINI CON LA BRIGATA
SASSARI IN LIBANO
(di
Avpc La Maddalena)
LA MADDALENA, 4 MAGGIO 2016 - Ieri 3 maggio è stato
consegnato al personale del 151° Reggimento Fanteria “Sassari” il
materiale raccolto dalla nostra Organizzazione di Volontariato per
l'iniziativa promossa dal Generale Giangabriele Carta per le operazioni
socio-sanitarie, affiancate a quelle propriamente militari, che la
“Brigata Sassari” ha cominciato a svolgere in Libano, sotto l'egida
dell'ONU, mediante la Cooperazione Civile-Militare (Ci.Mi.C.), in
accordo con le locali Autorità ed Organizzazioni che operano in quel
paese.
Gli aiuti richiesti dal Generale Carta saranno utilizzati nelle azioni
di stabilizzazione ed integrazione anche dell'oltre un milione di
profughi Siriani che si sono ammassati nell'area sud del Libano, area
sotto la responsabilità della Brigata SASSARI.
Il grosso mezzo militare arrivato a La Maddalena è stato completamente
riempito con materiali ed attrezzature tra quelle indicate dallo stesso
Comando Militare., materiali ed attrezzature nuovi ed in perfette
condizioni. In particolare si è consegnato materiale per attrezzare
diverse aule scolastiche ed attrezzature per uso ospedaliero, oltre
tantissime confezioni di giochi per bambini e altri articoli di vario
genere.
Tutti i beni consegnati giovedì saranno trasferiti in un container,
insieme a quanto raccolto da altre organizzazioni e, con altri due
container, (tre sono già partiti) partiranno alla volta di Civitavecchia
da dove, probabilmente domenica prossima, saranno imbarcati su una
nave-traghetto che salperà domenica stessa alla volta del Libano.
Al termine delle operazioni di carico, il Sergente Andrea Piu ed il
Caporal Maggiore Capo Scelto Alessandro Carta, che facevano parte
dell'equipaggio della Brigata SASSARI, ci hanno presentato il
ringraziamento personale ed i saluti del Generale Carta che, in segno di
riconoscenza ed amicizia verso la nostra Associazione, ci ha fatto
recapitare, anche, un bellissimo crest del Reggimento.
COMANDANTE COI VISITA CONTINGENTE ITALIANO
NAQOURA, 4 MAGGIO 2016 - Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d'Armata Marco Bertolini, ha fatto visita ai militari del contingente italiano schierati in Libano nel Comando UNIFIL di Naqoura, il Settore Ovest di UNIFIL di Shama e al personale della Missione Militare Bilaterale Italiana (MIBIL). A Shama il Gen. Bertolini, accompagnato per l'occasione dal Generale di Divisione Luciano Portolano, ha salutato i militari schierati nella base "Millevoi" e manifestato apprezzamento per i risultati della missione. (VEDI)
ORFANI CADUTI FORZE ARMATE LIBANESI VISITANO QUARTIER GENERALE NAQOURA
NAQOURA, 29 APRILE 2016 - I figli dei Caduti dell'esercito
libanese hanno visitato oggi il quartier generale della Forza interinale
delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) a Naqoura, per conoscere in
prima persona lavoro e compiti della missione di peacekeeping delle
Nazioni Unite. Il Capomissione e Comandante della Forza, generale
di Divisione Luciano Portolano, ha salutato i giovani visitatori e ha
parlato con loro della missione.
UNIFIL PIO
71° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE CELEBRATO A SHAMA
SHAMA, 25 APRILE 2016 - Nel giorno in cui ricorre il 71°
anniversario della Liberazione, il contingente italiano in Libano ha
celebrato il 25 aprile con la cerimonia dell’alzabandiera, la lettura
del messaggio del Ministro della Difesa Roberta Pinotti e con una messa
dedicata alla festa di San Marco evangelista, patrono delle truppe
anfibie dell’Esercito e della Marina. Nell’occasione è stato ricordato
il sacrificio di quanti hanno speso la vita in nome della libertà e di
quanti continuano a fare il proprio dovere in nome degli ideali di pace
e della legalità internazionale in tante tormentate regioni del mondo.
“Se nella nostra area di responsabilità si sta vivendo un periodo di
calma e di stabilità - ha rilevato il generale Arturo Nitti,
comandante del contingente italiano nel Sud del Libano - lo si deve
all’impegno di tanti 'caschi blu' dell’Onu che, in uno scenario
caratterizzato da sempre maggiore imprevedibilità ed incertezza,
costituiscono uno strumento di rilevanza fondamentale a disposizione
della comunità internazionale”.
Il contingente multinazionale di Unifil opera nel settore ovest del
Libano del Sud con 3.700 “peacekeepers” di 12 nazioni. Del contingente
fanno parte 1.000 militari italiani, metà dei quali appartenenti alla
Brigata SASSARI, la cui missione guarda alla piena attuazione del
mandato di Unifil sancito dalla risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del
Consiglio di sicurezza dell'Onu. La risoluzione prevede il monitoraggio
della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l'assistenza al
governo libanese nell'esercizio della propria sovranità sul territorio e
nel garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei
valichi di frontiera con lo Stato di Israele. Unifil, inoltre, ha lo
scopo di supportare la popolazione civile e assistere le forze armate
libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell'area e
creare le condizioni per una pace duratura.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
BRIGATA SASSARI AFFIDA LA SUA MISSIONE ALLA MADONNA
SHAMA, 24 APRILE 2016 - Rinnovare i sentimenti di profonda e
genuina devozione filiale della Brigata SASSARI alla sua protettrice, la
Madonna del Buon Cammino, patrona del Gremio dei Viandanti. Questo il
tema centrale dell’omelia pronunciata dal cappellano militare del
contingente italiano in Libano, don Gianfranco Pilotto, durante la messa
domenicale officiata nella cappella della base militare di Shama, a
pochi giorni dall’insediamento della Brigata SASSARI al comando
dell’operazione “Leonte”.
Una funzione molto sentita alla quale i “sassarini” hanno partecipato
insieme al generale Arturo Nitti, comandante dei “Dimonios” e del
contingente multinazionale di Unifil, che alla statua della Madonna ha
riservato un posto speciale a lato dell’altare. “Un atto d’amore
- lo ha definito il generale Nitti - che vive nel cuore di ogni
‘sassarino’ e che lo guiderà in ogni istante della missione”. Nel
confermare i sentimenti di devozione alla Vergine, il generale Nitti si
è detto certo dei valori che da secoli ispirano l’azione dei militari
italiani, in patria e all’estero, per affermare la pace e i principi del
rispetto della dignità umana “che andranno a incidere profondamente
nella coscienza del popolo libanese in favore del quale noi oggi
prestiamo il nostro servizio”.
Tenente Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
CAMBIO A ITALBATT: 151° FANTERIA SUBENTRA A
“NIZZA CAVALLERIA”
AL MANSOURI, 21 APRILE 2016 - Con la resa degli onori allo
Stendardo del Reggimento “Nizza Cavalleria” (1°) di Bellinzago Novarese
e alla Bandiera di Guerra del 151° Reggimento Fanteria “Sassari” di
Cagliari, ha avuto luogo nella base italiana di Al Mansouri la cerimonia
di avvicendamento tra il colonnello Massimiliano Quarto e il colonnello
Enrico Rosa al comando di Italbatt, l’unità di manovra del contingente
italiano di UNIFIL che opera nel Sud del Libano.
Durante i sei mesi di missione, i “Sassarini” del colonnello Rosa
saranno chiamati a garantire il rispetto della risoluzione 1701 del
Consiglio di Sicurezza dell'Onu attraverso una serie di pattugliamenti
lungo la "Blue line", la linea di demarcazione che separa il Libano da
Israele e l’area costiera a sud della città di Tiro. Numerose anche le
attività operative ed addestrative che i “Dimonios” saranno chiamati a
condurre con le forze armate libanesi nell’ottica di una loro sempre
maggiore autonomia per la sicurezza e la stabilizzazione dell’area.
Altrettanto importanti saranno le iniziative in supporto della
popolazione locale da portare a termine mediante la realizzazione di
progetti di cooperazione civile-militare nelle diciannove municipalità
presenti nell’area di responsabilità.
Nei ranghi di Italbatt, oltre a personale del 151° Reggimento Fanteria
“Sassari”, opereranno i cavalieri del Gruppo squadroni del Reggimento
“Lancieri di Aosta” (6°) di Palermo, del Reggimento "Cavalleggeri guide"
(19°) di Salerno e militari del 62° Reggimento fanteria “Sicilia” di
Catania.
Tenente
Colonnello Marco Mele
Portavoce del contingente italiano in Libano
Capo cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFIL
SOLIDARIETA':
AVOS TONARA PER IL LIBANO CON LA BRIGATA SASSARI
TONARA, 21 APRILE 2016 - Oggi ci ha fatto visita la Brigata SASSARI, grazie di cuore al Caporal Maggiore Capo scelto Alessandro Carta e al Sergente Andrea Piu del 151° Reggimento Fanteria "Sassari" che hanno stipato il loro mezzo con il materiale raccolto da AVOS con i cittadini tonaresi. Il materiale è destinato alla realizzazione di progetti di cooperazione civile-militare nelle diciannove municipalità presenti nell’area di loro responsabilità in Libano. Siamo certi che come sempre ne farete buon uso. BRAVI DIMONIOS.
LA GENEROSITA’ DEI SARDI CON LA BRIGATA SASSARI
IN LIBANO
(di Giangabriele CARTA)
CAGLIARI, 22 APRILE 2016 - Con l’assunzione della
responsabilità del mantenimento della pace nell’area del Libano del sud
e soprattutto con il controllo del delicatissimo confine
Israelo-Libanese che dalle alture del Golan digrada fino al bel mare di
Tiro e Sidone, mare da dove partirono quei navigatori Fenici che per
primi videro e ben conobbero la grandiosa civiltà nuragica, un bel pezzo
di Sardegna è presente in Medio Oriente. Infatti, oltre ai fanti del
151° Reggimento di Cagliari e del 5° Reggimento GenioGuastatori di
Macomer, una grande forza isolana opera nella tormentata area geografica
libanese.
LA GENEROSITÀ! Cosa è accaduto? Nel corso di una conferenza tenuta al
Rotary Club Cagliari Est, dal Col. Enrico Rosa, Comandante il 151°
Reggimento “Sassari”, che presentava la prossima missione in terra
libanese della Brigata, è stato chiesto un impegno dei soci del Club per
poter raccogliere un po di materiale sanitario, di vestiario e di
materiale scolastico a favore del Nucleo CIMIC, che opera per la
cooperazione militari-civili. Tale materiale verrà distribuito
direttamente alle Istituzioni locali ed ai responsabili dei campi dove
vivono i rifugiati che dalla Siria sono fuggiti in Libano nel numero di
circa un milione. Il dott. Paolo Usai, Presidente di Cagliari Est non si
è fatto ripetere due volte la richiesta: ha lanciato un appello ai
Rotariani della nostra isola e la risposta non si è fatta attendere. E’
iniziata così una gara di solidarietà che ha dell’incredibile: grazie al
nostro past-president Bruno Loviselli che ha coinvolto il centro di
volontariato per i servizi “Sardegna Solidale”, attivando i centri di
Nuoro, La Maddalena, Quartu, Samugheo, Selargius e Senorbì che hanno
messo a disposizione materiale pregiato scolastico e sanitario, sono
stati immediatamente riempiti due container. A Cagliari abbiamo visto il
grande impegno della Dottoressa Lucia Mura che ha raccolto ingente
materiale farmaceutico, tanto da riempire un furgone, e abbiamo
registrato l’entusiasmo operoso di Manuela Salis Vacca ha saputo
coagulare la generosità delle Scuole Alfieri, Lilliu e dell’Istituto
Dante Alighieri che grazie ai loro dirigenti: Prof.ssa Artizzu, Dott.
Manconi e Dott. Stagno, hanno “scatenato” la raccolta tra i ragazzi di
centinaia di quaderni, zainetti, scatoloni di penne, matite che hanno
riempito la metà di un grande container. Altri Clubs rotariani
(Iglesias, Ozieri, e Siniscola) si sono affiancati ai donatori.
Ma la generosità dei Sardi non si è fermata qui. Piccoli gruppi quali
l’Inner Wheel Cagliari, tramite la loro socia Pia Carta, ha fornito
cinquanta paia di scarpe per bambini, seguiti dall’Associazione
Nazionale Arma di Cavalleria che oltre a scarpe per ragazzi ha versato
uno scatolone di calze e biancheria intima e ancora Io Bimbo, Incas
Pisano, Scuola Media Gerrei. Per fronteggiare la marea dei donatori il
Reggimento ha messo su un team (Maresciallo Pusceddu e Cap. Magg. Silvia
Mele) che ha percorso le strade dell’Isola raccogliendo tutto il
materiale.
In conclusione, ben cinque grandi containers sono oggi in Libano. Tutto
il materiale sarà distribuito senza intermediari a persone bisognose che
sapranno così che oltre ai soldati sardi, anche tutta la popolazione
dell’Isola partecipa generosamente all’impegno per la pace ed il
benessere.
GIANGABRIELE
CARTA
CARABINIERI ORGANIZZANO SEMINARIO POLIZIA
SCIENTIFICA PER FORZE ARMATE LIBANESI
NAQOURA, 21 APRILE 2016 - Nel Quartier Generale di UNIFIL i
Carabinieri del contingente (Special Investigation and Forensic Unit) ed
il personale della Internal Security Forces (ISF) libanese si sono
confrontati nel primo seminario di polizia scientifica. L’iniziativa,
nata grazie alla presenza in Teatro Operativo di due specialisti del
settore, è stata immediatamente approvata e supportata dal Generale di
Divisione Luciano Portolano Head of Mission e Force Commander di UNIFIL
e dal Direttore generale della ISF, Generale di Divisione Ibrhaim
Basbous.
Nel corso della prima giornata il personale delle ISF ha illustrato la
propria organizzazione in tema di investigazioni scientifiche. Gli
specialisti libanesi hanno, fra l’altro, allestito una scena del crimine
susseguente ad un’esplosione mostrando ai colleghi dell’Arma le loro
procedure. Nel corso della seconda giornata, i Carabinieri del
Contingente di UNIFIL hanno illustrato l’organizzazione del RACIS
(Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) e mostrato l’
esperienza nel settore del riconoscimento di vittime in occasione di
particolari calamità quali, ad esempio, lo tsunami del 2004 ed il
terremoto in Abruzzo del 2009. Inoltre sono state illustrate le modalità
operative per la ricostruzione di una scena del crimine con particolare
riguardo all’analisi delle tracce ematiche.
A conclusione del seminario è stato evidenziato come UNIFIL rappresenti
una missione importante anche per lo sviluppo delle capacità delle Forze
di Sicurezza libanesi e che iniziative del genere rappresentino un
elemento fondamentale per continuare a lavorare con le Forze libanesi e
con la popolazione del sud del Libano.
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PASSAGGIO DI CONSEGNE AL COMANDO DELLA TASK FORCE ITALAIR
NAQOURA, 12 APRILE 2016 - Oggi, presso il Comando della missione
delle Nazioni Unite in Libano, il Colonnello Andrea Salvatore,
Comandante del Contingente Italiano di Naqoura, ha lasciato al
Colonnello Giovanni Maria Scopelliti la guida della Task Force
“ITALAIR”. Fondata nel 1979, è l’unità più antica della missione UNIFIL
(United Nations Interim Force in Lebanon), nonché l’unico reparto di
volo interforze schierato dall’Italia in un Teatro Operativo estero, e
durante i suoi 37 anni ha effettuato più di 40.000 ore di volo per il
mantenimento della pace nel sud del Libano.
Gli equipaggi di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, con i
sei elicotteri AB-212, sono pronti a decollare in meno di 30 minuti per
effettuare differenti tipologie di missioni tra cui anche eventuali
evacuazioni sanitarie (CASEVAC) e giornalmente voli di ricognizione e di
osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la
Blue Line, la linea di demarcazione esistente tra il Libano e Israele,
nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
Gli equipaggi svolgono, inoltre, anche trasporti V.I.P., come quello
portato a termine recentemente durante l’incontro tra il Generale
Luciano Portolano, Comandante della missione UNIFIL, e il Segretario
Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.
Il Generale di Brigata francese Michel Gritchenko, Chief of Staff (COS)
di UNIFIL, nel suo intervento di saluto, si è complimentato con gli
uomini e le donne della Task Force “ITALAIR” per la loro professionalità
e umanità, caratteristiche inconfondibili del soldato italiano. Nel
corso della cerimonia, sono state conferite ai Peacekeepers della Task
Force “ITALAIR” le medaglie commemorative di UNIFIL, in riconoscimento
dell’eccellente contributo fornito alla pace e alla stabilità del
Libano.
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SPECIALE
A CAGLIARI L'ABBRACCIO DELLA SARDEGNA ALLA BRIGATA SASSARI
VENERDI' 8 APRILE A CAGLIARI IL SALUTO ALLA BRIGATA SASSARI
SASSARI, 6 APRILE 2016 - Venerdì 8 aprile, alle 11, nella Caserma
“Monfenera” di Cagliari, sede del 151° Reggimento Fanteria, avrà luogo
la cerimonia di saluto ai militari della Brigata SASSARI che, agli
ordini del Generale Arturo Nitti, saranno impiegati da aprile ad ottobre
nella missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la
Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano
del Sud. Per la Brigata SASSARI, costituita nel 1915, si tratta del
primo impegno in assoluto sotto mandato Onu. Il generale Nitti sarà a
capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato
nella regione ovest del "Paese dei Cedri". L'Italia detiene la
leadership della missione UNIFIL alla quale partecipano 11.000 militari
e 1.000 civili di 40 paesi. Il Capo missione e Comandante della forza
Onu in Libano è il generale di divisione Luciano Portolano, 40°
Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il 24 luglio 2014 al
parigrado Paolo Serra.
Alla cerimonia di saluto, che si svolgerà al cospetto della Bandiera di
Guerra del 151° Reggimento fanteria “Sassari”, decorata di un Ordine
Militare d'Italia, due Medaglie d'Oro al Valor Militare e una Medaglia
d'Oro al Valore dell'Esercito, saranno presenti numerose autorità
civili, religiose e militari.
Un breve ma significativo momento sarà dedicato alla memoria dei Caduti
di tutte le guerre e di quanti hanno perso la vita nell’assolvimento del
proprio dovere durante le missioni per il mantenimento della pace.
COMANDO BRIGATA
SASSARI
SEZIONE PUBBLICA INFORMAZIONE
MESSA GIUBILARE PER I SASSARINI IN PARTENZA
SASSARI, 6 APRILE 2016 - Il vescovo emerito di Nuoro, Monsignor
Pietro Meloni, ha presieduto nella chiesa di Sant’Agostino una solenne
celebrazione eucaristica in occasione della partenza della Brigata
SASSARI per il sud del Libano. Mons. Meloni, assistito dal cappellano
militare della SASSARI, don Gianfranco Pilotto, ha officiato il rito con
il quale la Brigata si è affidata ancora una volta alla protezione della
Madonna del Buon Cammino, che nella chiesa di Sant’Agostino ha la
cappella in cui è custodito il simulacro venerato da generazioni di
sassaresi.
La celebrazione rientrava nel calendario degli eventi giubilari che si
caratterizzano per la concessione dell'indulgenza plenaria, dono che
Papa Francesco ha voluto concedere dal 2014 in via straordinaria durante
le celebrazioni in onore di Nostra Signora del Buon Cammino. Per
espressa volontà del Pontefice, la prima domenica di agosto i
“sassarini” impegnati nell’ambito della missione Unifil (United Nations
Interim Force in Lebanon) potranno ottenere l'Indulgenza unendosi
spiritualmente dalle loro basi militari alle concomitanti celebrazioni
che si vivranno nel capoluogo turritano.
DEDICATO AI SASSARINI IN PARTENZA
Chiudo la giornata - scrive il 31 Marzo 2016 sul suo profilo FB l'ex
vice comandante della SASSARI Maurizio Sulig - con un bel pensiero, una
piccola confidenza di cui mi ha onorato una giovane donna che stimo ed
alla cui amicizia tengo molto, e che rilancio con il suo permesso: "...
Sarà strano, probabilmente da matti... Eppure sapendo che i Sassarini
partono per il Libano provo un senso di apprensione come se li
conoscessi tutti, come se volessi bene a tutti loro".
In un paese in cui il caso dei due fucilieri di Marina è oggetto di
lepide battute, son cose che consolano. E, a loro che partono un'altra
volta, farà solo piacere.
Grazie, anche a nome loro, Silvia.
CASCHI BLU ITALIANI PER PATRIMONIO ARCHEOLOGICO TIRO
TIRO, 30 MARZO 2016 - I caschi blu italiani della missione UNIFIL
hanno completato un progetto volto al recupero e mantenimento
infrastrutturale dei siti archeologici di epoca romana dislocati nella
città di Tiro. L’intervento di recupero e implementazione delle
infrastrutture del sito ha permesso di dotare le due principali aree
archeologiche della città libanese di nuovi ed efficienti camminamenti,
corredati da toponomastica tematica e ripartizione delle aree di
transito dei visitatori, che potranno sin da ora visitare le nuove aree
dei siti nominati patrimonio dell’UNESCO già nel 1984. I militari
italiani del settore tecnico/logistico dell’unità di manovra Italbatt,
attualmente su base NIZZA Cavalleria, hanno realizzato i lavori di
recupero.
Lo sforzo dei Caschi blu italiani a sostegno della conservazione del
patrimonio archeologico della Città di Tiro è stato particolarmente
apprezzato e riconosciuto dalle autorità libanesi intervenute
all’inaugurazione, tra cui il sindaco della città di Tiro, Mr. Hassan
Dbouk, e il Presidente delle Municipalità, Mr. Al Houssayini. L’apertura
delle nuove aree del sito visitabili al pubblico è stata accompagnata
dalle melodie della fanfara della Taurinese e dalla presenza di numerosi
studenti delle scuole primarie e delle università della città.
Nei mesi scorsi il contingente italiano, composto quasi totalmente dal
personale della Brigata Alpina Taurinese, ha coordinato con le autorità
locali e le Forze Armate Libanesi numerose attività volte al recupero e
controllo dei siti archeologici di Tiro e di altre aree d’interesse
storico del sud del Libano; la sensibilità italiana verso la protezione
del patrimonio culturale libanese ha attratto numerosissimi consensi
riuscendo a generare forti entusiasmi e nuovo sviluppo
turistico/commerciale.
Le aree interessate ai progetti sono il sito di Al-Bass, comprendente
un’estesa necropoli con centinaia di sarcofagi e complessi tombali, un
arco trionfale, un acquedotto e il secondo ippodromo più grande e meglio
conservato al mondo, e Tiro città, dove si possono ammirare mosaici e
strade lastricate di marmo, colonnati, bagni pubblici, un intero
quartiere residenziale, un’arena rettangolare unica nel suo genere. I
siti risalgono al periodo romano e bizantino tra il II e il VI secolo
d.C., anche se sotto il sito di Tiro Città sono stati ritrovati resti
risalenti alla civiltà fenicia.
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CAGLIARI, 26 MARZO 2016 - Zaini pronti all'imbarco sugli aerei
che trasporteranno da Aprile i "sassarini" nel sud del Libano dove
per sei mesi saranno impiegati nella missione UNIFIL (United Nations
Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione
delle Nazioni Unite, il cui mandato consiste nel garantire il rispetto
della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu.
Dalla Sardegna sono già partiti verso il Libano i primi aiuti umanitari
frutto di una raccolta alla quale hanno collaborato l'Associazione
"Sardegna-Libano", i Rotary, CoGe Sardegna, CSV Sardegna Solidale, Le
"Mani Tese" Sinnai, AVAS Villasor e numerose altre associazioni.
L'iniziativa di solidarietà è stata coordinata dal Generale Giangabriele
Carta, 30° Comandante della Brigata SASSARI e attuale presidente di
Assoarma Sardegna che raggruppa le Associazioni combattentistiche e
d'arma. Gli aiuti saranno distribuiti dagli operatori della cooperazione
civile-militare (Cimic) della SASSARI.
Nella prima decade d'aprile si terrà la cerimonia di saluto alla Brigata
e comincerà il ponte aereo per il trasferimento del personale che darà
il cambio agli alpini della Brigata TAURINENSE. Il comando della prima
missione "sassarina" sotto egida ONU, denominata Leonte XX, sarà
affidato al generale Arturo Nitti, 42° Comandante della Brigata SASSARI,
che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità
schierato nella regione ovest del "Paese dei Cedri". Del contingente
fanno parte 1.000 militari italiani (400 i soldati della SASSARI) che
opereranno insieme ai "peacekeepers" di Armenia, Brunei, Corea del Sud,
Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e
Tanzania.
Il contingente nazionale sarà costituito da personale del Comando
Brigata, da unità provenienti dal 151° Reggimento fanteria "Sassari" di
Cagliari, dal 5° Reggimento Genio guastatori di Macomer e da altre unità
specialistiche dell’Esercito.
L'Italia detiene la leadership della missione UNIFIL alla quale
partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi. Il Capo missione
e Comandante della forza Onu in Libano è il generale di divisione
Luciano Portolano, 40° Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il
24 luglio 2014 al parigrado Paolo Serra.
SEGRETARIO GENERALE ONU VISITA UNIFIL
BEIRUT, 24 MARZO 2016 -
Il capo della missione unifil, generale luciano portolano, accoglie il
segretario generale delle nazioni unite ban ki-moon all'arrivo a beirut.
ban ki-moon dopo il libano visiterà anche giordania e iraq. primo
impegno del segretario generale la visita a naqoura, nel sud del libano,
al comando dell'unifil, la forza di interposizione delle nazioni unite
al confine con israele. successivamente ban ki-moon incontrerà le
autorità di beirut e visiterà un campo di profughi siriani. con la
delegazione delle nazioni unite è arrivato anche il presidente della
banca mondiale, jim yong kim.
Nel corso della visita del Segretario Generale delle Nazioni
Unite ai peacekeepers, il Generale Portolano ha illustrato a Ban Ki-moon
le molteplici attivita’ che vengono svolte, nell’ambito del mandato
dettato dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza, dagli 11.000
caschi blu e 1000 civili della missione, che conta attualmente 40
nazioni contributrici.
Il Generale Portolano ha espresso, anche a nome di tutti i peaceekeeprs
di UNIFIL “profondo cordoglio e la vicinanza a quanti hanno perso
qualcuno di amato nei violenti attacchi terroristici sferrati
recentemente in diverse parti del mondo. La comunità internazionale ha,
oggi più che mai - ha detto il Capo Missione - la necessità di
individuare sinergie e strategie efficaci per sconfiggere questo
'cancro', micidiale e complesso, che sta attaccando il cuore delle
Nazioni minando la tenuta dei valori di libertà, pace e sicurezza”.
"Certamente anche il Libano resta una delle aree più sensibili nello
scacchiere internazionale in cui convergono le critiche tensioni della
Regione - ha continuato il Generale Portolano - ma, in
questi anni, sono stati fatti passi avanti significativi, in particolar
modo dalle Forze di Sicurezza e dalle Istituzioni Libanesi oggi sempre
più capaci di garantire con fermezza e professionalità la sicurezza e la
stabilità nel sud del Libano”.
Il Capo della Missione delle Nazioni Unite nell’evidenziare i risultati
conseguiti da UNIFIL a dieci anni dall’adozione della Risoluzione 1701,
ha concluso sottolineando come “il dialogo e il rispetto reciproco
tra le parti siano sempre alla base per la soluzione di ogni
controversia. In tale ottica il Tripartite Meeting costituisce uno
strumento unico e irrinunciabile di raccordo tra le parti per il
consolidamento del cessate il fuoco e per la stabilità regionale”.
UNIFIL Pio
RASSEGNA VIDEO - SEGRETARIO GENERALE ONU VISITA
UNIFIL
UN PONTE DI SOLIDARIETA' SARDEGNA-LIBANO
CAGLIARI, 19 MARZO 2016 - Dalla Sardegna non è la prima volta che
partono aiuti umanitari per le popolazioni del Libano. Nell'isola da
anni, per iniziativa del dott. Doreid Mohamad, è attiva l'Associazione
Culturale "Sardegna-Libano" che oltre a promuovere scambi culturali tra
l'isola e la terra dei fondatori di Cagliari e di altri centri sardi
realizza un vero e proprio ponte attraverso il Mediterraneo favorendo
l'invio di aiuti e organizzando convegni, seminari, tavole rotonde,
collegamenti e gemellaggi con altre istituzioni, pubbliche e private. In
vista della missione in Libano della Brigata SASSARI l'Associazione
"Sardegna-Libano" si è attivata per collaborare con la nostra attività
di sostegno all'iniziativa coordinata dal 30° comandante della SASSARI,
Generale di Corpo d'Armata Giangabriele Carta, presidente di Assoarma
Sardegna, l'associazione che raggruppa le Associazioni Combattentistiche
e d'Arma. Per contribuire alla raccolta telefonare al
n. 338 6189815.
Il presidente di "Sardegna-Libano" Doreid Mohamad ha personalmente
stabilito preziosi contatti, coinvolgendo numerose associazioni. Le
prime a rispondere all'appello di solidarietà verso le popolazioni
libanesi la Pro Loco e l'Associazione Volontari Assistenza Sociale
(AVAS) di Villasor che hanno messo a disposizione sette sedie a rotelle
e attrezzature per il soccorso di infortunati.
Nella raccolta di materiali a favore della Cooperazione Civile Militare
dell'Operazione "Leonte XX" a guida Brigata SASSARI, tra le numerose
organizzazioni impegnate, ricordiamo i Rotary, CoGe Sardegna, CSV
Sardegna Solidale, Le "Mani Tese" Sinnai e AVAS Villasor. Nelle foto
l'incontro di Doreid Mohamad con l'Associazione AVAS e la Pro Loco di
Villasor.
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