Speciali

 

il punto di
  GIANGABRIELE CARTA

IL POLIGONO DI CAPO TEULADA E LA BRIGATA SASSARI

 il punto di
 NICOLO' MANCA

POLIGONI MILITARI, SALUTE E TUTELA DELL'AMBIENTE

 

il punto di
 GIANFRANCO SCALAS

 

lettera aperta
al Presidente Regione Autonoma Sardegna, Francesco Pigliaru

RENATO CAMMARATA
DELEGATO COCER ESERCITO


 

 

 

 

 

 

POLIGONO SPERIMENTALE INTERFORZE
di PERDASDEFOGU - SALTO DI QUIRRA


 

LA Missione:
Il Poligono Sperimentale Interforze di Perdasdefogu - Salto di Quirra è un'ente sperimentale di addestramento a livello ordinativo di Brigata posto alle dipendenze del Comando Logistico dell'Aeronautica Militare.
Gli organici del personale prevedono la seguente ripartizione tra le Forze Armate: 35% Esercito, 15% Marina, 50% Aeronautica.
L'utilizzazione del PISQ avviene sulla base di una programmazione dell'attività interforze a carattere annuale approntata dal Comitato interforze per il Poligono e approvato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. L'effettiva attuazione del programma dell'attività a fuoco è subordinata al preventivo vaglio e approvazione da parte del Comitato Misto Paritetico (COMIPA) della Regione Autonoma Sardegna.
 

 

CENNI STORICI:
La storia del Poligono Sperimentale Interforze di Perdasdefogu - Salto di Quirra comincia il 20 Agosto 1956 nell'altipiano di Su curruru 'e sa furca. Il personale che diede l'avvio a quella che fu definita la Cape Canaveral italiana era alloggiato in tenda, ma l'entusiasmo di militari e scienziati, primo fra tutti il professor Luigi Broglio creatore del progetto San Marco, suppliva a tutti i disagi e difficoltà. Si diede da subito avvio ad un’intensa attività di sperimentazione missilistica e ricerca spaziale, con prove effettuate da Contraves, Fiat, Finmeccanica e Sispre. Nel Poligono fu sperimentato il missile aria-aria C-7 con guida all'infrarosso di produzione interamente nazionale e i positivi risultati ottenuti portarono all'espansione e ammodernamento delle infrastrutture. La società Vitroselenia realizzò, nel tratto di costa compreso fra Capo Bellavista e San Lorenzo, una serie di postazioni per ospitare sistemi sempre più sofisticati per l'inseguimento dei sistemi testati nel poligono. Nel 1962 fu istituito il Distaccamento del Salto di Quirra, sulla striscia di costa compresa fra a Capo San Lorenzo e Torre Murtas. Sarebbe troppo lungo elencare in questa sede tutti i sistemi d'arma testati nel PISQ: dai primi Centaure e Skylark, i razzi HVAR (High Velocity Aircraft Rocket) contro il radiobersaglio CT-20, al sistema superficie-aria Raytheon Hawk e Nike-Ajax, il missile antinave Otomat, l'Albatros Mk1, l'Aspide, il missile antinave Marte, il Teseo, il Kormoran. E per finire la sperimentazione e lo sviluppo del velivolo europeo Eurofighter "Typhoon" e di nuovi sistemi d’arma, fra cui munizionamento a guida laser, GPS ed infrarosso, missili aria-aria AMRAAM, ASRAAM e IRIS-T, spalleggiabili Stinger e aria-superficie stand-off Storm Shadow.
 


UNA FOTO STORICA: IL RECUPERO COL CARRO A BUOI DI UNO DEI PRIMI MISSILI LANCIATI DA PERDAS

COMPITI E ATTIVITA':
Il PISQ cura la preparazione specifica e il mantenimento dei livelli addestrativi del personale assegnato. Attua le predisposizioni necessarie all'effettuazione dei cicli di sperimentazione e addestramento approvati dallo Stato Maggiore Difesa. Garantisce, nello stesso tempo, le condizioni di sicurezza per lo svolgimento regolare delle attività e assicura il rilevamento e la raccolta dei dati di prova/attività. Al PISQ compete l'effettuazione della prima analisi e l'organizzazione dei dati stessi per garantirne affidabilità e adeguata precisione e il mantenimento di rapporti con Enti/Poligoni di sperimentazione ed addestramento nazionali ed esteri nell'ambito delle attività istituzionali.
Grazie alla sua collocazione geografica, all'ampiezza delle aree demaniali occupate e alle potenzialità del sistema di comando e controllo di cui è dotato, il Poligono è particolarmente idoneo all'effettuazione di sperimentazioni tattiche, prove operative e cicli operativi concernenti armamenti e sistemi individuali e non, per l'attività di evasione e fuga, incursioni in territorio ostile e l'uso di sistemi di visione notturna. Al PISQ è demandato il compito di svolgere un'azione di informazione/comunicazione sulle proprie capacità/attività nei confronti di potenziali utilizzatori nazionali ed esteri e di verificare e proporre modifiche e ammodernamenti delle strutture e dei mezzi del Poligono in linea con le potenziali esigenze delle Forze Armate. Altro compito del PISQ è quello di verificare preventivamente la fattibilità delle attività attraverso l'esame della completezza e dell'attendibilità della documentazione per la tutela ambientale presentata dagli utenti.
Il Poligono dispone di una sofisticata rete di rilevamento dati, costituita da una catena di inseguimento radar e da sistemi di rilevamento ottici e telemetrici, ed è l’unica struttura del genere in Italia. Dal PISQ dipende il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo (RSSTA) di Decimomannu.
 

 

LA SICUREZZA:
Il  Poligono è dotato di un Posto Comando e Controllo, o PCC, che si occupa dello svolgimento di tutte le fasi della sperimentazione e valutazione dei nuovi sistemi e delle attività addestrative. La sicurezza costituisce un elemento essenziale dell'attività del PISQ e per assicurarla sono fondamentali i radar, comprendenti due sistemi per la scoperta aeronavale e cinque per la sorveglianza navale, che consentono il monitoraggio costante contro eventuali intrusioni nell’area dei collaudi e del relativo spazio aeronavale.

 

 
LE SPERIMENTAZIONI SVOLTE IN POLIGONO PER AUMENTARE LA SICUREZZA DEI NOSTRI MILITARI

 

 

 

 

 

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