POLIGONO SPERIMENTALE
INTERFORZE
di
PERDASDEFOGU - SALTO DI QUIRRA
LA Missione:
Il Poligono Sperimentale Interforze di Perdasdefogu - Salto di Quirra è
un'ente sperimentale di addestramento a livello ordinativo di Brigata posto
alle dipendenze del Comando Logistico dell'Aeronautica Militare.
Gli organici del personale prevedono la seguente ripartizione tra le Forze
Armate: 35% Esercito, 15% Marina, 50% Aeronautica.
L'utilizzazione del PISQ avviene sulla base di una programmazione
dell'attività interforze a carattere annuale approntata dal Comitato
interforze per il Poligono e approvato dal Capo di Stato Maggiore della
Difesa. L'effettiva attuazione del programma dell'attività a fuoco è
subordinata al preventivo vaglio e approvazione da parte del Comitato Misto
Paritetico (COMIPA) della Regione Autonoma Sardegna.
CENNI STORICI:
La storia del Poligono Sperimentale Interforze di Perdasdefogu - Salto
di Quirra comincia il 20 Agosto 1956 nell'altipiano di Su curruru 'e sa
furca. Il personale che diede l'avvio a quella che fu definita la Cape
Canaveral italiana era alloggiato in tenda, ma l'entusiasmo di militari e
scienziati, primo fra tutti il professor Luigi Broglio creatore del progetto
San Marco, suppliva a tutti i disagi e difficoltà. Si diede da subito avvio
ad un’intensa attività di sperimentazione missilistica e ricerca spaziale,
con prove effettuate da Contraves, Fiat, Finmeccanica e Sispre. Nel Poligono
fu sperimentato il missile aria-aria C-7 con guida all'infrarosso di
produzione interamente nazionale e i positivi risultati ottenuti portarono
all'espansione e ammodernamento delle infrastrutture. La società
Vitroselenia realizzò, nel tratto di costa compreso fra Capo Bellavista e
San Lorenzo, una serie di postazioni per ospitare sistemi sempre più
sofisticati per l'inseguimento dei sistemi testati nel poligono. Nel 1962 fu
istituito il Distaccamento del Salto di Quirra, sulla striscia di costa
compresa fra a Capo San Lorenzo e Torre Murtas. Sarebbe troppo lungo
elencare in questa sede tutti i sistemi d'arma testati nel PISQ: dai primi
Centaure e Skylark, i razzi HVAR (High Velocity Aircraft Rocket) contro il
radiobersaglio CT-20, al sistema superficie-aria Raytheon Hawk e Nike-Ajax,
il missile antinave Otomat, l'Albatros Mk1, l'Aspide, il missile antinave
Marte, il Teseo, il Kormoran. E per finire la sperimentazione e lo sviluppo
del velivolo europeo Eurofighter
"Typhoon" e di nuovi sistemi d’arma, fra cui munizionamento a guida
laser, GPS ed infrarosso, missili aria-aria AMRAAM, ASRAAM e IRIS-T,
spalleggiabili Stinger e aria-superficie stand-off Storm Shadow.
UNA FOTO STORICA: IL
RECUPERO COL CARRO A BUOI DI UNO DEI PRIMI MISSILI LANCIATI DA PERDAS
COMPITI E ATTIVITA':
Il PISQ cura la preparazione specifica e il mantenimento dei livelli
addestrativi del personale assegnato. Attua le predisposizioni necessarie
all'effettuazione dei cicli di sperimentazione e addestramento approvati
dallo Stato Maggiore Difesa. Garantisce, nello stesso tempo, le condizioni
di sicurezza per lo svolgimento regolare delle attività e assicura il
rilevamento e la raccolta dei dati di prova/attività. Al PISQ compete
l'effettuazione della prima analisi e l'organizzazione dei dati stessi per
garantirne affidabilità e adeguata precisione e il mantenimento di rapporti
con Enti/Poligoni di sperimentazione ed addestramento nazionali ed esteri
nell'ambito delle attività istituzionali.
Grazie alla sua collocazione geografica, all'ampiezza delle aree demaniali
occupate e alle potenzialità del sistema di comando e controllo di cui è
dotato, il Poligono è particolarmente idoneo all'effettuazione di
sperimentazioni tattiche, prove operative e cicli operativi concernenti
armamenti e sistemi individuali e non, per l'attività di evasione e fuga,
incursioni in territorio ostile e l'uso di sistemi di visione notturna. Al
PISQ è demandato il compito di svolgere un'azione di
informazione/comunicazione sulle proprie capacità/attività nei confronti di
potenziali utilizzatori nazionali ed esteri e di verificare e proporre
modifiche e ammodernamenti delle strutture e dei mezzi del Poligono in linea
con le potenziali esigenze delle Forze Armate. Altro compito del PISQ è
quello di verificare preventivamente la fattibilità delle attività
attraverso l'esame della completezza e dell'attendibilità della
documentazione per la tutela ambientale presentata dagli utenti.
Il Poligono dispone di una sofisticata rete di rilevamento dati, costituita
da una catena di inseguimento radar e da sistemi di rilevamento ottici e
telemetrici, ed è l’unica struttura del genere in Italia. Dal PISQ dipende
il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al
Tiro Aereo (RSSTA) di Decimomannu.
LA
SICUREZZA:
Il Poligono è dotato di un Posto Comando
e Controllo, o PCC, che si occupa dello svolgimento di tutte le fasi della
sperimentazione e valutazione dei nuovi sistemi e delle attività
addestrative. La sicurezza costituisce un elemento essenziale dell'attività
del PISQ e per assicurarla sono fondamentali i radar, comprendenti due
sistemi per la scoperta aeronavale e cinque per la sorveglianza navale, che
consentono il monitoraggio costante contro eventuali intrusioni nell’area
dei collaudi e del relativo spazio aeronavale.
LE SPERIMENTAZIONI SVOLTE IN
POLIGONO PER AUMENTARE LA SICUREZZA DEI NOSTRI MILITARI
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