LA BRIGATA SASSARI, DAL 1915 ORGOGLIO DELL'ITALIA E DI SARDEGNA

Gli Autori

SILVIA AMADORI

MASSIMILIANO CARBONI

ROSSELLA LAQUALE

ELISABETTA LOI

NICOLO' MANCA

LUIGI MOI

VALENTINA MURA

DEBORA MUSU

EBE PIERINI

ALBERTO PINNA

MARIO PINNA

OLIVIERO PLUVIANO

MAURIZIO SULIG

PAOLO VACCA

Speciali

 

 

Il Glorioso TERZO

 

SLIDESHOW

 

 

 

 

La missione della Brigata Sassari in Afghanistan si è conclusa il 20 Aprile 2010 con il passaggio di consegne alla Brigata Alpina Taurinense.

Il rientro delle Bandiere di Guerra dei due Reggimenti gemelli, 151° e 152°, e del Generale Alessandro Veltri è stato accolto con la solennità che l'eccezionale lavoro svolto dai nostri Soldati nella Provincia di Herat meritava. Per il Comandante la soddisfazione di aver riportato a casa tutti gli uomini che con lui erano partiti per una missione che si prospettava, e tale è stata, difficilissima. Ma la Brigata Sassari ancora una volta è riuscita a stupire tutti, coniugando le indubbie capacità guerriere dei "sassarini" con un'umanità che ha conquistato gli afghani che hanno ricevuto sostegno e aiuto per la ricostruzione del loro Paese. Per il nostro Gruppo, che conta più di 6.600 iscritti, adesso è tempo di bilanci. Per sei mesi grazie a Facebook, il social network più diffuso al mondo, abbiamo avuto la possibilità di seguire giorno per giorno il lavoro dei nostri ragazzi/e. Abbiamo condiviso più di 800 foto, 150 video, 670 link, più di 70 discussioni e ci siamo costantemente tenuti informati sugli eventi che riguardavano i Reggimenti della "Sassari", gli altri Reparti impegnati nel Regional Command West e la Missione Isaf. Per la prima volta nei 95 anni di storia della Brigata Sassari una missione è stata seguita in questo modo. Grazie a internet, a Facebook, a Skype, a Flickr e a tanti altri siti abbiamo potuto vedere quello che vedevano i nostri ragazzi, capito e apprezzato meglio il loro lavoro e la realtà dell'Afghanistan. Grazie poi ad un'altra primizia esclusiva messa a punto dal Comando ISAF, "30Days through Afghanistan", abbiamo potuto vedere la realtà degli altri Comandi Regionali. Se questo impegno è servito ad alleviare l'ansia dell'attesa anche ad una sola persona, a far capire perché i nostri Soldati sono in Afghanistan, il Gruppo ha assolto alla sua ragion d'essere e il materiale del sito può diventare un gigantesco album dei ricordi elettronico della missione appena conclusa. Ma "Con la Brigata Sassari" continuerà a seguire il lavoro dei nostri ragazzi.                                                                                                         PAOLO VACCA

25 aprile 2010 alle ore 10.32

Grazie a Ken Raimondi, Nathan Gallahan e al coordinatore del progetto, Magg. Nicholas Sabula, tutti dell'US Airforce, abbiamo condiviso l'esperienza di "30 Giorni attraverso l'Afghanistan", visitando le basi e ascoltando i soldati impegnati nella missione Isaf.

I SERVIZI SCRITTI PER L'AGENZIA ANSA

RICOSTITUITA BRIGATA ''SASSARI'' DOPO 46 ANNI
(DALL' INVIATO DELL' ANSA PAOLO VACCA)
(ANSA) - SASSARI, 8 APR -
A 46 ANNI DAL SUO SCIOGLIMENTO DOPO LA DIFESA DI ROMA A PORTA SAN PAOLO, LA BRIGATA ''SASSARI'' E' TORNATA UFFICIALMENTE NEI RANGHI DELL' ESERCITO CON UNA CERIMONIA ALLA QUALE HA PARTECIPATO IL MINISTRO DELLA DIFESA, VALERIO ZANONE, CON I SOTTOSEGRETARI GIUSEPPE PISANU E GAETANO GORGONI E CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE, GEN. CIRO DI MARTINO.
LA CERIMONIA SI E' SVOLTA NELLO STADIO COMUNALE DI SASSARI, ALLA PRESENZA DI 20 MILA PERSONE E HA AVUTO UN MOMENTO PARTICOLARMENTE TOCCANTE QUANDO IL MINISTRO DELLA DIFESA HA CONSEGNATO A UN EROE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, IL GEN. GIUSEPPE MUSINU, DI 98 ANNI, LE INSEGNE DI GRANDE UFFICIALE DELL' ORDINE MILITARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, CONFERITEGLI DAL PRESIDENTE COSSIGA. ZANONE, DOPO AVER LETTO AGLI UOMINI DELLA BRIGATA IL MESSAGGIO INVIATO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, HA SOTTOLINEATO I MOTIVI MORALI E STORICI CHE HANNO SUGGERITO LA RICOSTITUZIONE DI UNA GRANDE UNITA' NEL TERRITORIO DELLA SARDEGNA. IL MINISTRO HA AFFERMATO COME LA BRIGATA ''SASSARI'' SIA NATA GRAZIE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI E CON L' UTILIZZAZIONE DI REPARTI GIA' IN SERVIZIO E STRUTTURE PREESISTENTI. LA RICOSTITUZIONE DELLA BRIGATA ''SASSARI'' RISPONDE, INOLTRE, A PRECISI MOTIVI DI CARATTERE STRATEGICO. IL MINISTRO DELLA DIFESA HA DETTO, INFATTI, CHE
NELL' AMBITO DEL RISCHIERAMENTO A SUD DEI REPARTI DELL' ESERCITO NON SI POTEVA LASCIARE SGUARNITA L' ISOLA. LA PREOCCUPAZIONE DEL MINISTRO PER LA SITUAZIONE NEL FIANCO SUD DELL' ALLEANZA ATLANTICA E' STATA APPENA ACCENNATA. LA NUOVA BRIGATA, COME HA DETTO IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL' ESERCITO, GEN. DI MARTINO, DISPORRA' DAL 1991 DI UN REPARTO DOTATO DELLE NUOVE AUTOBLINDO ''CENTAURO''. LA GRANDE UNITA', DISLOCATA SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE OLTRE AI COMPITI PRETTAMENTE MILITARI ADEMPIRA', COME GIA' AVVIENE PER GLI ELICOTTERISTI DEL ''21° ALE ORSA MAGGIORE'', COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE CHE NELL' ISOLA SI ESTRINSECANO PRINCIPALMENTE NELLA LOTTA AGLI INCENDI.
IL MINISTRO ZANONE NEL SUO INTERVENTO HA TRATTATO ANCHE L'ARGOMENTO DELLE SERVITU' MILITARI (LA SARDEGNA E' LA TERZA IN GRADUATORIA NAZIONALE, DOPO FRIULI E LAZIO, COME GRAVAMI) E IL GOVERNO HA DECISO DI PASSARE ALLA REGIONE E AI COMUNI AREE NON PIU' INDISPENSABILI ALLE ESIGENZE DELLE FORZE ARMATE. DURANTE LA CERIMONIA DI RICOSTITUZIONE DELLA BRIGATA ''SASSARI'' HANNO GIURATO FEDELTA' ALLA REPUBBLICA 700 GIOVANI, PREVALENTEMENTE SARDI, CHE EREDITANO IL PATRIMONIO IDEALE E MORALE DEI LEGGENDARI ''DIAVOLI ROSSI'' CHE DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE CONQUISTARONO QUATTRO MEDAGLIE D' ORO AL VALOR MILITARE. (ANSA).
8-APR-89 16:45

 

BOSNIA: VACANZE SARDE PER BIMBI 'ADOTTATI' DA FANTI 'SASSARI'
(DI PAOLO VACCA)
(ANSA) - CAGLIARI, 3 LUG -
Una partita di calcio dopo le bombe. E' questa la pace per Ivan, un orfano di sette anni di Sarajevo, nel disegno preparato per il laboratorio teatrale, una delle tante attivita' previste per le due settimane di vacanza in Sardegna dei 50 bambini dell' orfanotrofio ''Egitto'','adottati' dai fanti del 151° Reggimento della Brigata ''Sassari'' durante la missione di pace in Bosnia. ''I bambini hanno bisogno di sogni belli'', aveva raccomandato il burattinaio Mauro Sarzi Madidini, organizzando il lavoro. Ma nei 50 disegni consegnati dai piccoli l' incubo della guerra e' una costante. E allora il sogno ad occhi aperti diventa arrivare in Sardegna e ritrovare quei soldati che a Sarajevo, finito il servizio, andavano a lavorare per sistemare i locali dell' orfanotrofio della Scuola multietnica, riaperto il 12 giugno scorso, e che poi hanno deciso di quotarsi per garantire il mantenimento dei ragazzi e il pagamento degli stipendi agli insegnanti.
Una solidarieta' concreta e silenziosa, gia' sperimentata dai volontari del 151° durante la missione ''Alba'' in Albania. Questa volta, complice la granitica testardaggine del cappellano della ''Sassari'', padre Mariano Asunis, il progetto del 151° si e' sviluppato sino a coinvolgere la stessa Regione Sardegna nell' acquisto degli scuolabus per l' orfanotrofio e all'organizzazione delle vacanze in Sardegna. Un' avventura cominciata poco dopo la mezzanotte di domenica scorsa con l'arrivo all'aeroporto di Cagliari-Elmas, dopo un viaggio in pullman da Sarajevo a Fiumicino. Ad attenderli l' affetto dei 'padri adottivi' e delle loro famiglie. Per i piccoli bosniaci un programma fitto di impegni: mattina al mare, pomeriggio giochi e visite in varie localita'. Prima settimana a Cagliari, la seconda ad Alghero, fino all' 11 luglio. E sempre i fanti della Brigata ''Sassari'' a fare da angeli custodi. Curioso ruolo per soldati che hanno un inno intitolato ''Dimonios'' (diavoli). Durante la festa in onore dei piccoli ospiti che si e' svolta nella caserma ''Monfenera'', con la partecipazione dei familiari dei soldati del 151°, rispondendo al saluto del comandante del Reggimento, col. Bruno Stano, una delle suore che accompagnano gli orfani ha invitato a pregare perche' la pace duri per sempre. Lo stesso augurio e' stato espresso dai 50 bosniaci che, arrivati in Sardegna nel 1993-94 assieme con altri 200 connazionali grazie alla Caritas della Diocesi di Cagliari, non hanno piu' lasciato l' isola. Gli adulti non riescono a dimenticare che durante la guerra, cominciata il 6 aprile 1992, sono morte in Bosnia piu' di 200 mila persone, oltre 10 mila solo a Sarajevo e 1.570 bambini. Ma Ivan ha diritto alla sua partita di pallone. (ANSA)
03-LUG-99 10:59

PAOLO VACCA

 

IL MUSEO DEL 3°

Sa mezzus gioventude

© 2013 - CON LA BRIGATA SASSARI - TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ALL RIGHTS RESERVED
AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO VACCA