SILVIA AMADORI
MASSIMILIANO CARBONI
ROSSELLA LAQUALE
ELISABETTA LOI
NICOLO' MANCA
LUIGI MOI
VALENTINA MURA
DEBORA MUSU
EBE PIERINI
ALBERTO PINNA
MARIO PINNA
OLIVIERO PLUVIANO
MAURIZIO SULIG
PAOLO VACCA
La missione della Brigata Sassari in Afghanistan si è conclusa il 20 Aprile 2010 con il passaggio di consegne alla Brigata Alpina Taurinense.
Il
rientro delle Bandiere di Guerra dei due Reggimenti gemelli, 151° e
152°, e del Generale Alessandro Veltri è stato accolto con la solennità
che l'eccezionale lavoro svolto dai nostri Soldati nella Provincia di
Herat meritava. Per il Comandante la soddisfazione di aver riportato a
casa tutti gli uomini che con lui erano partiti per una missione che si
prospettava, e tale è stata, difficilissima. Ma la Brigata Sassari
ancora una volta è riuscita a stupire tutti, coniugando le indubbie
capacità guerriere dei "sassarini" con un'umanità che ha conquistato gli
afghani che hanno ricevuto sostegno e aiuto per la ricostruzione del
loro Paese. Per il nostro Gruppo, che conta più di 6.600 iscritti,
adesso è tempo di bilanci. Per sei mesi grazie a Facebook, il social
network più diffuso al mondo, abbiamo avuto la possibilità di seguire
giorno per giorno il lavoro dei nostri ragazzi/e. Abbiamo condiviso più
di 800 foto, 150 video, 670 link, più di 70 discussioni e ci siamo
costantemente tenuti informati sugli eventi che riguardavano i
Reggimenti della "Sassari", gli altri Reparti impegnati nel Regional
Command West e la Missione Isaf. Per la prima volta nei 95 anni di
storia della Brigata Sassari una missione è stata seguita in questo
modo. Grazie a internet, a Facebook, a Skype, a Flickr e a tanti altri
siti abbiamo potuto vedere quello che vedevano i nostri ragazzi, capito
e apprezzato meglio il loro lavoro e la realtà dell'Afghanistan. Grazie
poi ad un'altra primizia esclusiva messa a punto dal Comando ISAF,
"30Days through Afghanistan", abbiamo potuto vedere la realtà degli
altri Comandi Regionali. Se questo impegno è servito ad alleviare
l'ansia dell'attesa anche ad una sola persona, a far capire perché i
nostri Soldati sono in Afghanistan, il Gruppo ha assolto alla sua ragion
d'essere e il materiale del sito può diventare un gigantesco album dei
ricordi elettronico della missione appena conclusa. Ma "Con la Brigata
Sassari" continuerà a seguire il lavoro dei nostri ragazzi.
PAOLO VACCA
25 aprile 2010 alle ore 10.32
Grazie a Ken Raimondi, Nathan Gallahan e al coordinatore del progetto, Magg. Nicholas Sabula, tutti dell'US Airforce, abbiamo condiviso l'esperienza di "30 Giorni attraverso l'Afghanistan", visitando le basi e ascoltando i soldati impegnati nella missione Isaf.
I SERVIZI SCRITTI PER L'AGENZIA ANSA
RICOSTITUITA BRIGATA
''SASSARI'' DOPO 46 ANNI
(DALL' INVIATO DELL' ANSA PAOLO VACCA)
(ANSA) - SASSARI, 8 APR - A 46 ANNI DAL SUO SCIOGLIMENTO
DOPO LA DIFESA DI ROMA A PORTA SAN PAOLO, LA BRIGATA ''SASSARI''
E' TORNATA UFFICIALMENTE NEI RANGHI DELL' ESERCITO CON UNA
CERIMONIA ALLA QUALE HA PARTECIPATO IL MINISTRO DELLA DIFESA,
VALERIO ZANONE, CON I SOTTOSEGRETARI GIUSEPPE PISANU E GAETANO
GORGONI E CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE, GEN. CIRO DI MARTINO.
LA CERIMONIA SI E' SVOLTA NELLO STADIO COMUNALE DI SASSARI, ALLA
PRESENZA DI 20 MILA PERSONE E HA AVUTO UN MOMENTO
PARTICOLARMENTE TOCCANTE QUANDO IL MINISTRO DELLA DIFESA HA
CONSEGNATO A UN EROE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, IL GEN.
GIUSEPPE MUSINU, DI 98 ANNI, LE INSEGNE DI GRANDE UFFICIALE
DELL' ORDINE MILITARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, CONFERITEGLI
DAL PRESIDENTE COSSIGA. ZANONE, DOPO AVER LETTO AGLI UOMINI
DELLA BRIGATA IL MESSAGGIO INVIATO DAL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA, HA SOTTOLINEATO I MOTIVI MORALI E STORICI CHE HANNO
SUGGERITO LA RICOSTITUZIONE DI UNA GRANDE UNITA' NEL TERRITORIO
DELLA SARDEGNA. IL MINISTRO HA AFFERMATO COME LA BRIGATA
''SASSARI'' SIA NATA GRAZIE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE
DISPONIBILI E CON L' UTILIZZAZIONE DI REPARTI GIA' IN SERVIZIO E
STRUTTURE PREESISTENTI. LA RICOSTITUZIONE DELLA BRIGATA
''SASSARI'' RISPONDE, INOLTRE, A PRECISI MOTIVI DI CARATTERE
STRATEGICO. IL MINISTRO DELLA DIFESA HA DETTO, INFATTI, CHE
NELL' AMBITO DEL RISCHIERAMENTO A SUD DEI REPARTI DELL' ESERCITO
NON SI POTEVA LASCIARE SGUARNITA L' ISOLA. LA PREOCCUPAZIONE DEL
MINISTRO PER LA SITUAZIONE NEL FIANCO SUD DELL' ALLEANZA
ATLANTICA E' STATA APPENA ACCENNATA. LA NUOVA BRIGATA, COME HA
DETTO IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL' ESERCITO, GEN. DI MARTINO,
DISPORRA' DAL 1991 DI UN REPARTO DOTATO DELLE NUOVE AUTOBLINDO
''CENTAURO''. LA GRANDE UNITA', DISLOCATA SU TUTTO IL TERRITORIO
REGIONALE OLTRE AI COMPITI PRETTAMENTE MILITARI ADEMPIRA', COME
GIA' AVVIENE PER GLI ELICOTTERISTI DEL ''21° ALE ORSA
MAGGIORE'', COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE CHE NELL' ISOLA SI
ESTRINSECANO PRINCIPALMENTE NELLA LOTTA AGLI INCENDI.
IL MINISTRO ZANONE NEL SUO INTERVENTO HA TRATTATO ANCHE
L'ARGOMENTO DELLE SERVITU' MILITARI (LA SARDEGNA E' LA TERZA IN
GRADUATORIA NAZIONALE, DOPO FRIULI E LAZIO, COME GRAVAMI) E IL
GOVERNO HA DECISO DI PASSARE ALLA REGIONE E AI COMUNI AREE NON
PIU' INDISPENSABILI ALLE ESIGENZE DELLE FORZE ARMATE. DURANTE LA
CERIMONIA DI RICOSTITUZIONE DELLA BRIGATA ''SASSARI'' HANNO
GIURATO FEDELTA' ALLA REPUBBLICA 700 GIOVANI, PREVALENTEMENTE
SARDI, CHE EREDITANO IL PATRIMONIO IDEALE E MORALE DEI
LEGGENDARI ''DIAVOLI ROSSI'' CHE DURANTE LA PRIMA GUERRA
MONDIALE CONQUISTARONO QUATTRO MEDAGLIE D' ORO AL VALOR
MILITARE. (ANSA).
8-APR-89 16:45
BOSNIA: VACANZE SARDE
PER BIMBI 'ADOTTATI' DA FANTI 'SASSARI'
(DI PAOLO VACCA)
(ANSA) - CAGLIARI, 3 LUG - Una partita di calcio dopo le bombe.
E' questa la pace per Ivan, un orfano di sette anni di Sarajevo, nel
disegno preparato per il laboratorio teatrale, una delle tante
attivita' previste per le due settimane di vacanza in Sardegna dei
50 bambini dell' orfanotrofio ''Egitto'','adottati' dai fanti del
151° Reggimento della Brigata ''Sassari'' durante la missione di
pace in Bosnia. ''I bambini hanno bisogno di sogni belli'', aveva
raccomandato il burattinaio Mauro Sarzi Madidini, organizzando il
lavoro. Ma nei 50 disegni consegnati dai piccoli l' incubo della
guerra e' una costante. E allora il sogno ad occhi aperti diventa
arrivare in Sardegna e ritrovare quei soldati che a Sarajevo, finito
il servizio, andavano a lavorare per sistemare i locali dell'
orfanotrofio della Scuola multietnica, riaperto il 12 giugno scorso,
e che poi hanno deciso di quotarsi per garantire il mantenimento dei
ragazzi e il pagamento degli stipendi agli insegnanti.
Una solidarieta' concreta e silenziosa, gia' sperimentata dai
volontari del 151° durante la missione ''Alba'' in Albania. Questa
volta, complice la granitica testardaggine del cappellano della
''Sassari'', padre Mariano Asunis, il progetto del 151° si e'
sviluppato sino a coinvolgere la stessa Regione Sardegna nell'
acquisto degli scuolabus per l' orfanotrofio e all'organizzazione
delle vacanze in Sardegna. Un' avventura cominciata poco dopo la
mezzanotte di domenica scorsa con l'arrivo all'aeroporto di
Cagliari-Elmas, dopo un viaggio in pullman da Sarajevo a Fiumicino.
Ad attenderli l' affetto dei 'padri adottivi' e delle loro famiglie.
Per i piccoli bosniaci un programma fitto di impegni: mattina al
mare, pomeriggio giochi e visite in varie localita'. Prima settimana
a Cagliari, la seconda ad Alghero, fino all' 11 luglio. E sempre i
fanti della Brigata ''Sassari'' a fare da angeli custodi. Curioso
ruolo per soldati che hanno un inno intitolato ''Dimonios''
(diavoli). Durante la festa in onore dei piccoli ospiti che si e'
svolta nella caserma ''Monfenera'', con la partecipazione dei
familiari dei soldati del 151°, rispondendo al saluto del comandante
del Reggimento, col. Bruno Stano, una delle suore che accompagnano
gli orfani ha invitato a pregare perche' la pace duri per sempre. Lo
stesso augurio e' stato espresso dai 50 bosniaci che, arrivati in
Sardegna nel 1993-94 assieme con altri 200 connazionali grazie alla
Caritas della Diocesi di Cagliari, non hanno piu' lasciato l' isola.
Gli adulti non riescono a dimenticare che durante la guerra,
cominciata il 6 aprile 1992, sono morte in Bosnia piu' di 200 mila
persone, oltre 10 mila solo a Sarajevo e 1.570 bambini. Ma Ivan ha
diritto alla sua partita di pallone. (ANSA)
03-LUG-99 10:59
PAOLO VACCA
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AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO
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